Il Ministro dell'interno, con proprio decreto del 30 gennaio 1992,
ha  conferito  i  seguenti attestati di pubblica benemerenza al valor
civile per le azioni coraggiose sottoindicate:
   Brigadiere dei carabinieri Francesco Ammirata, il 24 luglio  1990,
in  Recco  (Genova).  - Accorso presso una casa rurale in fiamme, con
generoso slancio traeva in salvo un anziano invalido, anticipando  di
pochi attimi il crollo del rustico.
   Appuntato  della  Guardia di finanza Armando Cuccu, il 19 febbraio
1991 in Baceno-Crevoladossola (Novara). - Con grave rischio personale
accorreva prontamente sul luogo di un incidente stradale e riusciva a
trarre in salvo un automobilista rimasto imprigionato  nell'abitacolo
del proprio automezzo in fiamme.
   Tenente  degli  alpini  Giuseppe  Magrin, maresciallo degli alpini
Giuliano Sanson e  caporale  degli  alpini  Vincenzo  Apadula,  l'8-9
ottobre  1990, in Monte Finestron (Vicenza). - Impegnato nelle lunghe
ricerche di una donna scomparsa nell'impervia zona del Massiccio  del
Grappa,  riusciva  ad  individuare  il  corpo della malcapitata in un
dirupo e partecipava, insieme ad altri due militari,  alle  difficili
operazioni di recupero.
   Vigile  urbano  Vanni  Stocco, il 21 agosto 1990, in Statale 11 da
Stra' (Venezia). - Con pronta determinazione riusciva ad evitare  che
due  carabinieri  fossero  investiti  da un'autovettura proveniente a
forte velocita'.
   Brigadiere dei carabinieri Giuseppe Minichilli, il 29 marzo  1991,
in  Lago  di  Caccamo  (Macerata). - Con generoso slancio, si tuffava
nelle acque di un lago in soccorso di un  uomo  gettatovisi  a  scopo
suicida e riusciva, dopo reiterati sforzi, a trarlo in salvo a riva.
   Assistente  capo  della Polizia di Stato Giovanni Maria Ruggiu, il
19 settembre 1990, in Genova. - Con generoso slancio  e  sprezzo  del
pericolo  raggiungeva un uomo che minacciava di lanciarsi nel vuoto a
scopo suicida, riuscendo a farlo desistere dall'insano proposito.
   Vigile urbano Michele De Meo, il 30 marzo 1990, strada provinciale
Fondi-Sperlonga. - Con generoso slancio si tuffava nelle acque di  un
canale,  in soccorso di una donna precipitatavi a bordo della propria
vettura,  e  riusciva  ad  estrarre  dall'abitacolo  il  corpo  della
malcapitata, ormai privo di vita.
   Otello  Righetti,  il 19 gennaio 1990, in Vaciglio (Modena). - Con
pronta   determinazione   e   sprezzo   del   pericolo,   si   poneva
all'inseguimento   di   alcuni   malviventi  armati  che,  dopo  aver
perpetrato una rapina ai danni di un ufficio  postale,  riuscivano  a
fuggire a bordo di un'autovettura.
   Maresciallo   maggiore   della   Guardia   di   finanza  Francesco
Merchionne, brigadiere della Guardia di  finanza  Giovanni  Fasulo  e
appuntato  scelto  della  Guardia  di finanza Giovanni Esposito, il 5
aprile 1991,  in  Napoli.  -  Con  sprezzo  del  pericolo  si  poneva
all'inseguimento  di un pregiudicato armato, riuscendo a raggiungerlo
e, unitamente ad alcuni colleghi, a trarlo in arresto.
   Vice brigadieri dei carabinieri Giampaolo Fresu,  Nildo  Rauseo  e
carabiniere Gian Paolo Bellucco, il 13 dicembre 1989 in Milano. - Con
generoso  slancio  ed  altissimo  senso  del  dovere, si introduceva,
unitamente ad altri due militari, in un edificio in fiamme e riusciva
a portare in salvo alcuni malcapitati prima del crollo dei soffitti.