IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA
                  RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
  Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 46: "Interventi per  i  settori
dell'economia di rilevanza nazionale";
  Vista  la  legge  9 maggio 1989, n. 168: "Istituzione del Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica";
  Visto in particolare l'art. 9 della legge 17 febbraio 1982, n.  46,
che  dispone  l'affidamento  da parte del Ministro dell'universita' e
della ricerca scientifica e tecnologica  della  esecuzione  di  detti
programmi  mediante  contratti  di  ricerca da stipulare con soggetti
scelti in deroga alle norme vigenti sulla contabilita' generale dello
Stato  e  dopo  la  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale   della
Repubblica italiana degli oggetti specifici delle ricerche;
  Vista  la legge 5 agosto 1988, n. 346 ed, in particolare, l'art. 5,
comma 2, relativo alle  somme  del  Fondo  speciale  per  la  ricerca
applicata con vincolo di destinazione a favore del Mezzogiorno;
  Vista  la  legge  11  marzo  1988, n. 67, che all'art. 15, comma 3,
riserva alla formazione di ricercatori e tecnici di ricerca una quota
non superiore al 10% delle disponibilita' del Fondo speciale  per  la
ricerca applicata;
  Vista  la  delibera  CIPI  del  27  ottobre  1988, n. 502, che reca
direttive  per  il  finanziamento  dei  progetti  di  formazione   di
ricercatori  e  tecnici di ricerca e, in particolare, il punto 6, che
ne indica  le  modalita'  di  attuazione  nell'ambito  dei  programmi
nazionali di ricerca;
  Vista  la  delibera  CIPI  del  26  novembre 1991, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  n.  39  del  17   febbraio   1992,   concernente
l'approvazione   del  Programma  nazionale  di  ricerca  sui  sistemi
neurobiologici - tecnologie della trasduzione  del  segnale,  per  un
ammontare complessivo di lire 107,7 miliardi, di cui 97,0 miliardi di
lire  per  attivita'  di  ricerca  e  10,7  miliardi per attivita' di
formazione, nonche', in particolare,  il  comma  3  ed  il  punto  c)
dell'ultimo comma;
  Considerato  che  nell'attuazione  delle  procedure  previste per i
contratti  di  ricerca,  sono  stati  definiti,  relativamente   alle
tematiche  approvate,  gli oggetti specifici di ricerca e formazione,
da eseguire con singoli contratti, tenendo conto della necessita'  di
adeguare   gli  obiettivi  al  conseguimento  di  una  pluralita'  di
risultati acquisibili alla proprieta' dello Stato;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1. Il Programma nazionale di ricerca sui sistemi  neurobiologici  -
tecnologie  della  trasduzione del segnale, finalizzato allo sviluppo
di tecnologie fortemente innovative  e  strategiche  suscettibili  di
traduzione  industriale  nel  medio  periodo,  definito  dal Ministro
dell'universita'  e  della  ricerca  scientifica  e  tecnologica   ed
approvato   dal   CIPI   con   delibera  del  26  novembre  1991  per
l'attivazione di contratti per un ammontare globale massimo di  107,7
miliardi di lire di cui 97,0 miliardi per attivita' di ricerca e 10,7
miliardi   per   attivita'   di   formazione,   e'  articolato  nelle
sottoelencate tematiche, comprensive degli  oggetti  specifici  delle
ricerche e delle relative attivita' di formazione.
                         AREA NEURORECETTORI
  Tema 1 - Aspetti genetici e molecolari della risposta fisiologica e
patologica mediata da recettori per neurotrasmettitori.
Oggetto della ricerca:
  Messa a punto di metodologie di genetica e biologia molecolare atte
alla  definizione  dei  processi biologici regolati dai recettori per
neurotrasmettitori  (in  particolare   recettori   degli   aminoacidi
eccitatori  e/o  recettori  colinergici nicotinici) sia in condizioni
fisiologiche  che  patologiche  determinate  dall'alterazione   delle
funzioni    recettoriali.    Tali   metodologie   devono   consentire
l'individuazione di almeno due sottotipi recettoriali  implicati  nei
processi fisiologici e nelle patologie neurodegenerative. Valutazione
tecnico-economica  delle  metodologie messe a punto rispetto a quelle
eventualmente in uso.   Caratterizzazione  strutturale  e  funzionale
delle   proteine   recettoriali   individuate.  Caratterizzazione  di
composti  di  sintesi  e/o  di  origine  biologica,  con   potenziale
interesse  terapeutico,  in  grado  di  interagire  con  le  proteine
recettoriali identificate e/o modulare i meccanismi post-recettoriali
e loro validazione, attraverso la messa a punto di opportuni  sistemi
di  coltura  di cellule neuronali in vitro e/o di modelli animali. La
ricerca si articola in quattro sottotemi:
   caratterizzazione, anche mediante tecniche genetico-molecolari, di
almeno due sottotipi di recettori  per  neurotrasmettitori  quali  ad
esempio  recettori di aminoacidi eccitatori e/o recettori colinergici
nicotinici  coinvolti  nei  processi  fisiologici  e  patologici   di
trasduzione   del   segnale.   Valutazione   tecnico-economica  delle
metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa a punto di metodologie e reattivi  per  l'individuazione  di
almeno  due  delle  proteine  caratterizzate  in  sistemi  di colture
neuronali in vitro e/o in modelli animali. Applicazione  dei  sistemi
sviluppati alla definizione dei meccanismi di trasduzione del segnale
in  condizioni  normali  e nelle alterazioni patologiche d'interesse.
Valutazione  tecnico-economica  delle  metodologie  messe   a   punto
rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di  saggi biologico-molecolari e/o biochimici e/o
elettrofisiologici per la determinazione delle proprieta' strutturali
e funzionali delle proteine di interesse in  particolare  per  quanto
riguarda  i  siti  di  interazione  tra  ligando  e recettore e/o tra
recettore e trasduttori intracellulari. Valutazione tecnico-economica
delle metodologie messe a punto rispetto a  quelle  eventualmente  in
uso. Applicazione dei saggi sviluppati per l'analisi dell'affinita' e
specificita'  di  almeno  due  composti  naturali o di sintesi, anche
innovativi, interagenti con recettori e/o  con  i  trasduttori  post-
recettoriali,    e   potenzialmente   utilizzabili   per   interventi
terapeutici in relazione alle  patologie  di  interesse.  Validazione
biologico-funzionale  dei  prodotti considerati e loro valutazione in
termini di costo/benefici rispetto a prodotti in uso;
   messa a punto di tecnologie genetico-molecolari e/o  immunologiche
per  lo  sviluppo  di  reattivi  strategici (sonde geniche, anticorpi
specifici) per l'applicazione analitica nell'individuazione di almeno
due  sottotipi   recettoriali   e/o   di   effettori   intracellulari
associabili  alle  patologie  dei processi di trasduzione del segnale
individuate. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe  a
punto rispetto a quelle eventualmente
in uso.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
dodicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio delle caratteristiche strutturali e  funzionali
di  neurorecettori di membrana. Acquisizione delle tecniche genetico-
molecolari per la clonazione e l'espressione in vitro di recettori di
membrana. I relativi percorsi formativi devono avere una  durata  non
inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
mille milioni di lire.
 Tema  2  -  Aspetti genetico-molecolari della risposta fisiologica e
patologica dei recettori endocellulari.
Oggetto della ricerca:
  Messa a punto di metodologie di genetica e biologia molecolare  per
lo  studio  dell'espressione  e del meccanismo d'azione dei recettori
endocellulari  coinvolti  nella  regolazione  del  flusso   di   ioni
attraverso  le membrane che compartimentalizzano il citoplasma, delle
proteasi  specifiche   per   il   citoscheletro   e   dei   complessi
macromolecolari   responsabili   della   traslocazione  di  substrati
energetici attraverso le  membrane  endocellulari.  Tali  metodologie
devono  consentire  la  valutazione  dei  livelli  di espressione dei
recettori endocellulari di interesse  e  la  definizione  della  loro
attivita'  in  differenti  tessuti sia in condizioni fisiologiche che
patologiche  con  particolare  riferimento  ad  alcune  con   elevato
interesse  socio-sanitario  quali  l'ischemia cerebrale e miocardica,
l'ipertensione e lo scompenso cardiaco. Valutazione tecnico-economica
delle metodologie messe a punto rispetto a  quelle  eventualmente  in
uso. Identificazione e caratterizzazione di prodotti anche innovativi
in  grado  di  modulare  il  livello di espressione e/o il meccanismo
d'azione dei recettori endocellulari studiati. Validazione biologica,
funzionale,  e  farmacodinamica  dei  prodotti  considerati  e   loro
valutazione in termini di costo/beneficio rispetto a prodotti in uso.
La ricerca si articola in quattro sottotemi:
   messa  a  punto,  anche  con  tecniche  di genetica molecolare, di
metodologie per lo studio dei sistemi macromolecolari di trasporto di
substrati energetici dal citosol al compartimento  intramitocondiale.
Espressione  di  almeno  due  delle  componenti proteiche dei sistemi
suddetti in microorganismi e/o in cellule eucariotiche. Produzione di
almeno due peptidi sintetici contenenti epitopi atti allo sviluppo di
reagenti specifici. Messa a punto di metodi sensibili per  la  misura
dell'attivita'  dei  sistemi  recettoriali endocellulari indagati, in
condizioni patologiche,  quali  l'ischemia  cerebrale  e  miocardica,
l'ipertensione e lo scompenso cardiaco. Valutazione tecnico-economica
delle  metodologie  messe  a punto rispetto a quelle eventualmente in
uso;
   messa  a punto di metodologie per la definizione dei meccanismi di
trasporto   di   differenti   ioni   attraverso   le   membrane   che
compartimentalizzano  l'ambiente  endocellulare. Valutazione tecnico-
economica  delle  metodologie  messe  a  punto  rispetto   a   quelle
eventualmente  in uso. Individuazione e caratterizzazione di composti
chimici e/o biologici in grado di interferire  selettivamente  con  i
vari   meccanismi   di  trasporto  di  ioni.  Validazione  biologica,
funzionale  e  farmacodinamica  dei  prodotti  considerati   e   loro
valutazione in termini di costo/beneficio rispetto a prodotti in uso;
   messa a punto di metodi, anche di biologia molecolare, per lo stu-
dio  dell'attivazione  e  della  regolazione  di almeno un sistema di
proteasi    endocellulare    quale    ad    esempio    il     sistema
calpainacalpastatina.  Tali  metodi  devono  chiarire l'influenza del
sistema indagato sulla fisiologia cellulare  (contrazione,  capacita'
secretive, adesivita') e le sue alterazioni in condizioni patologiche
quali   l'ischemia   miocardica,   l'ipertensione,   le   epatopatie,
l'ischemia e l'anossia cerebrale. Individuazione e  caratterizzazione
di  composti  naturali e/oz di sintesi in grado di interferire con la
regolazione del sistema  indagato.  Validazione  biologico-funzionale
dei   prodotti   considerati   e   loro  valutazione  in  termini  di
costo/beneficio rispetto ai prodotti in uso;
   messa a punto di metodologie, anche di biologia molecolare, per la
definizione dei meccanismi che regolano  la  sintesi  delle  proteine
citoscheletriche   nonche'   il  loro  coinvolgimento  nel  trasporto
endocellulare.  Tali  metodologie  devono   garantire   la   corretta
valutazione    delle    modificazioni    dell'attivita'   e/o   della
concentrazione di  tali  proteine  in  condizioni  patologiche  quali
l'ischemia   miocardica   e   cerebrale   e  lo  scompenso  cardiaco.
Valutazione  tecnico-economica  delle  metodologie  messe   a   punto
rispetto  a  quelle eventualmente in uso. Sviluppo di modelli animali
per la messa a punto  di  strategie  per  l'intervento  farmacologico
nelle condizioni patologiche considerate.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
tredicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio di  recettori  endocellulari  che  regolano  il
flusso  di  ioni  e  di  altre  molecole  tra  i  vari  compartimenti
intracellulari. Acquisizione di conoscenze applicative orientate alla
biologia cellulare e molecolare ed alla farmacodinamica.  I  relativi
singoli  percorsi  formativi  devono avere una durata non inferiore a
due e non superiore a tre anni.
  Tempo: la durata massima  dell'attivita'  di  formazione  non  deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
millecinquecento milioni di lire.
  Tema 3 - Aspetti molecolari della produzione di  fattori  coinvolti
nella  crescita,  maturazione  e  rigenerazione  del sistema nervoso,
della loro interazione con i recettori specifici e del meccanismo  di
induzione degli effetti trofici.
Oggetto della ricerca:
  Messa  a punto di metodologie di genetica e biologia molecolare per
lo studio di fattori di natura proteica  implicati  a  vario  livello
nello  sviluppo,  maturazione  e  rigenerazione  del tessuto nervoso,
anche attraverso la modulazione della  risposta  di  almeno  un  asse
neuroendocrino  e  di almeno un tipo cellulare immunocompetente. Tali
metodologie  devono  permettere   l'identificazione   di   geni   che
codificano  per  fattori  neurotrofici  e  la caratterizzazione della
regolazione della loro espressione, nonche' delle interazioni tra  le
proteine  da essi codificate e tra queste ed altri effettori. Messa a
punto di metodologie per lo studio dei processi  di  trasduzione  del
segnale  indotto  dalle  proteine identificate. I meccanismi studiati
dovranno  essere  correlati  con  stati   patologici   di   interesse
neurologico  e  neuroimmunologico di particolare rilevanza sociale in
relazione alla loro cronicita' ed al grado di disabilita' risultante.
Valutazione  tecnico-economica  delle  metodologie  messe   a   punto
rispetto a quelle eventualmente in uso, con particolare riguardo alla
ricaduta  applicativa  dei  risultati  in termini di messa a punto di
strumenti preventivi e/o  terapeutici.  La  ricerca  si  articola  in
quattro sottotemi:
   messa  a  punto  di  metodologie  volte  a definire il significato
funzionale del nerve growth  factor  (NGF)  nell'ambito  del  sistema
nervoso   con  particolare  riferimento  alla  sua  possibile  azione
modulatoria su almeno  un  asse  neuroendocrino,  ad  esempio  l'asse
ipotalamo-ipofisi-surrene,  nonche'  su fenomeni di tipo immunitario.
Tali  metodologie  devono  identificare  i  punti  di  disregolazione
rilevanti  per  gli  stati  patologici  considerati  e  le  possibili
ricadute   terapeutiche.    Valutazione    tecnico-economica    delle
metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di  metodologie  di  biologia  molecolare  per la
caratterizzazione del meccanismo di trasduzione del  segnale  mediato
da  NGF  e  da  altri  fattori  neurotrofici  (NT). Identificazione e
clonaggio di almeno due geni attivati e/o repressi  dagli  NT  e  dei
rispettivi  recettori,  al  fine  di  identificare  le alterazioni di
rilievo per le patologie considerate  ed  i  possibili  bersagli  per
interventi  preventivi e/o terapeutici. Valutazione tecnico-economica
delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso;
   identificazione, caratterizzazione ed isolamento in forma pura  di
almeno  due  fattori  di  natura proteica ad azione neurotrofica e ad
azione  neuroprotettiva  nei   confronti   di   agenti   neurotossici
differenti  da  quelli individuati nel secondo sottotema. Validazione
biologico-funzionale di fattori identificati  anche  in  relazione  a
fattori   neurotrofici   noti   e  loro  valutazione  in  termini  di
costo/beneficio in rapporto a potenziali applicazioni terapeutiche;
  messa a punto di modelli animali, anche transgenici, e  di  modelli
cellulari   in  vitro,  correlabili  alle  patologie  neurologiche  e
neuroimmunologiche considerate. Applicazione dei  modelli  sviluppati
per la definizione della rilevanza eziopatogenetica delle alterazioni
dei  meccanismi suddetti nonche' dei possibili interventi terapeutici
nelle patologie considerate, anche attraverso la  messa  a  punto  di
tecnologie   genetico-molecolari  di  espressione  e  produzione,  in
cellule non linfoidi, di anticorpi  contro  neuropeptidi  e/o  agenti
neurotossici.   Valutazione   tecnico-economica   delle   metodologie
sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare  gli
ottomila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati  allo  studio  degli  aspetti  molecolari  coinvolti  nella
maturazione  e  rigenerazione del sistema nervoso. Acquisizione delle
tecniche  genetico-molecolari  per  la  clonazione,  l'espansione   e
l'isolamento  di  fattori  neurotrofici.  I relativi singoli percorsi
formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore
a tre anni.
  Tempo: la durata massima  dell'attivita'  di  formazione  non  deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non
deve superare i mille milioni di lire.
 Tema  4  -  Caratterizzazione  genetico-molecolare dei meccanismi di
trasduzione del segnale.
Oggetto della ricerca:
  Messa a punto di metodologie per la caratterizzazione dei  processi
biologici   di   trasduzione   del   segnale   mediati   da  proteine
recettoriali,  a  sette  o  piu'  di  sette   domini   transmembrana,
specifiche  per neurotrasmettitori (in particolare glutammato e amine
biologiche) e sostanze psicoattive, quali  ad  esempio  cannabinoidi,
opiacei,  e  le  proteine trasduttrici leganti GTP (G-proteine). Tali
metodologie devono permettere l'individuazione dei singoli  sottotipi
recettoriali    e    delle    proteine    trasduttrici   nonche'   la
caratterizzazione  delle  varianti  geniche   correlabili   a   stati
patologici  neurodegenerativi  e/o  derivanti da abuso delle sostanze
psicoattive   considerate.   Messa   a   punto   di    tecniche    di
caratterizzazione  della  struttura, della topologia e della funzione
delle proteine in oggetto. Individuazione  di  composti  di  sintesi,
anche   innovativi,   di  potenziale  impiego  terapeutico,  atti  ad
interagire con le molecole recettoriali e trasduttrici, attraverso la
messa a punto di opportuni sistemi per l'espressione  delle  proteine
di  interesse in microorganismi e/o in linee cellulari in coltura e/o
in modelli animali.  Validazione  biologico/funzionale  dei  prodotti
considerati e loro valutazione in termini di costo/beneficio rispetto
ai  prodotti in uso. Sviluppo di metodologie genetico-molecolari atte
all'impiego   diagnostico   per   l'individuazione   delle   proteine
recettoriali e trasduttrici e/o delle loro varianti sopra considerate
associabili  alle  situazioni  patologiche  di interesse. Valutazione
tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto  a  quelle
eventualmente in uso. La ricerca si articola in quattro sottotemi:
   messa   a   punto   di   tecniche   genetico-molecolari   per   la
individuazione di almeno due proteine recettoriali, a sette o piu' di
sette  domini  transmembrana,   quali   ad   esempio   il   recettore
metabotropico  del  glutammato,  i  recettori per amine biologiche, i
recettori  per  sostanze  psicoattive  e/o  loro  varianti   geniche,
coinvolte  nelle  patologie  neurodegenerative e da abuso di sostanze
psicoattive.   Caratterizzazione    ed    eventuale    clonaggio    e
sequenziamento   dei   geni   codificanti  le  proteine  individuate.
Valutazione  tecnico-economica  delle  metodologie  messe   a   punto
rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di metodologie e reattivi per l'espressione delle
proteine individuate in sistemi microbici (batteri e/o lieviti),  e/o
in  linee  cellulari  in coltura e/o in modelli animali. Applicazione
dei  sistemi  sviluppati  all'espressione  di  almeno  due   proteine
recettoriali,  almeno  due  proteine  trasduttrici  del  segnale  (in
particolare G-proteine associate  ai  recettori)  e/o  loro  varianti
correlabili  alle  alterazioni  patologiche  d'interesse. Valutazione
tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto  a  quelle
eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di  saggi  specifici,  mediante  applicazione dei
sistemi  d'espressione  sviluppati,  per  la   determinazione   delle
proprieta'  strutturali,  topologiche  e  funzionali  delle  proteine
espresse, in particolare per quanto riguarda i  siti  di  interazione
tra  ligando  e  recettore e tra recettore e G-proteina trasduttrice.
Valutazione  tecnico-economica  delle  metodologie  messe   a   punto
rispetto  a  quelle  eventualmente  in  uso.  Applicazione  dei saggi
sviluppati per la definizione dell'affinita' e specificita' di almeno
due composti naturali o di sintesi, anche innovativi, interagenti con
i recettori e/o  con  le  G-proteine  trasduttrici  e  potenzialmente
utilizzabili  per  interventi terapeutici in relazione alle patologie
d'interesse.   Validazione    biologico-funzionale    dei    prodotti
considerati   e  loro  valutazione  in  termini  di  costo/b/eneficio
rispetto ai prodotti in uso;
   messa a punto di tecnologie genetico-molecolari per lo sviluppo di
reattivi  strategici  (sonde  geniche)  da   applicare   in   sistemi
diagnostici    ad    elevata    sensibilita'   e   specificita'   per
l'individuazione di almeno due proteine recettoriali e/o trasduttrici
e/o loro varianti geniche associabili alle patologie dei processi  di
trasduzione  del  segnale  sopra  identificate.  Valutazione tecnico-
economica  delle  metodologie  messe  a  punto  rispetto   a   quelle
eventualmente in uso.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
dodicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio dei processi di trasduzione del segnale mediati
da recettori interagenti con G-proteine. Acquisizione di tecniche  di
clonazione e di espressione in microorganismi e in cellule in coltura
di  recettori  di  membrana.  I  relativi  singoli percorsi formativi
devono avere una durata non inferiore a due e  non  superiore  a  tre
anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
millecinquecento milioni di lire.
 Tema  5 - Caratterizzazione genetico-molecolare dei recettori virali
e produzione di recettori chimerici.
Oggetto della ricerca:
  Messa a punto di metodologie per la caratterizzazione dei  processi
biologici  coinvolti  nelle  interazioni  tra  virus  e  proteine  di
membrana con funzioni di recettori per virus  epatotropi  (HBV,  HAV,
HCV,  HDV)  e  delle  reazioni metaboliche intracellulari indotte dai
processi di trasduzione del segnale mediati dall'interazione tra  vi-
rus   e   recettore.   Caratterizzazione   delle   strutture   virali
responsabili della interazione con la membrana cellulare  e  sviluppo
di  metodi  per  la generazione di varianti strutturali di potenziale
impiego diagnostico e/o terapeutico nelle  patologie  associate  alla
infezione  virale.  Caratterizzazione  strutturale  e  funzionale dei
diversi domini proteici, sia virali che recettoriali, coinvolti nelle
interazioni  virus-recettore,  anche  attraverso  la  produzione   di
analoghi  strutturali che mimano o inibiscono tali interazioni. Messa
a  punto  di  tecniche  genetico-molecolari  per  la  costruzione  di
recettori chimerici, da utilizzare nella definizione della struttura,
della topologia e della funzione di recettori di membrana a singola e
multiple  subunita'.  Caratterizzazione  delle  proprieta' dei domini
recettoriali  coinvolti   nelle   alterazioni   ligando-recettore   e
recettore-proteine trasduttrici intracellulari. Produzione di peptidi
sintetici corrispondenti ai domini funzionali dei recettori chimerici
sopra citati. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a
punto  rispetto a quelle eventualmente in uso. La ricerca si articola
in quattro sottotemi:
   individuazione,   mediante   tecniche   genetico-molecolari    e/o
immunologiche,  di  almeno  una  proteina  recettoriale  di  membrana
specifica per virus epatotropi (recettore di HBV o HAV o HCV o  HDV).
Caratterizzazione  delle  reazioni metaboliche intracellulari indotte
dai processi di trasduzione del segnale mediati dall'interazione  tra
virus  e  recettore. Clonazione e sequenziamento del gene codificante
la  proteina   individuata.   Valutazione   tecnico-economica   delle
metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto di metodologie e reattivi per la definizione delle
proprieta' strutturali e funzionali  dei  vari  domini  proteici  che
costituiscono  il recettore virale identificato e dei domini proteici
virali coinvolti nell'interazione con i recettori di membrana.  Messa
a  punto  di  tecnologie  per  la  produzione  di recettori chimerici
(chimere tra recettore dell'interleuchina-6 e recettori  di  membrana
anche   virali)  per  lo  studio  dei  domini  proteici  responsabili
dell'interazione  ligando-recettore.   Individuazione   di   varianti
strutturali  di potenziale impiego diagnostico e terapeutico mediante
selezione di strutture proteiche casuali espresse sulla superficie di
microorganismi. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe
a punto rispetto a quelle eventualmene in uso;
   messa a punto di tecnologie genetico-molecolari per la  produzione
di  almeno  due  recettori  chimerici  a  singola  subunita' mediante
costruzione di geni sintetici e loro espressione  in  microorganismi.
Utilizzo  delle  chimere  espresse  per  la  definizione  dei  domini
proteici coinvolti nelle interazioni ligando-recettore  e  recettore-
proteina   trasduttrice   e  la  caratterizzazione  delle  proprieta'
strutturali  e  funzionali  dei  domini  proteici   sopra   definiti.
Valutazione   tecnico-economica   delle  metodologie  messe  a  punto
rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di  tecnologie  per  la  costruzione  di  peptidi
sintetici  capaci  di  mimare  le  funzioni  dei  domini proteici dei
recettori chimerici sopra  descritti.  Valutazione  tecnico-economica
delle  metodologie  messe  a punto rispetto a quelle eventualmente in
uso. Produzione di almeno due  peptidi  sintetici  corrispondenti  ai
domini    citoplasmatici   dei   recettori   chimerici   responsabili
dell'interazione con le proteine trasduttrici. Validazione biologico-
funzionale  dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di
costo/beneficio rispetto ai prodotti in uso.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spese:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
sedicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione  di  ricercatori  e   tecnici   altamente   qualificati,
orientati   alla   caratterizzazione   strutturale  e  funzionale  di
recettori virali. Acquisizione  delle  tecniche  genetico  molecolari
immunologiche  per  l'individuazione  di  recettori  virali  e per la
costruzione di  recettori  chimerici.  I  relativi  singoli  percorsi
formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore
a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
millesettecento milioni di lire.
 Tema  6  -  Caratterizzazione  genetico-molecolare della modulazione
della risposta immunitaria con particolare  riguardo  all'interazione
con S.N.C.
Oggetto della ricerca:
  Messa a punto di metodologie genetico-molecolari per la definizione
dei  meccanismi  coinvolti  nella modulazione della risposta immune a
diversi segnali, in grado di differenziare specificamente  situazioni
fisiologiche   e  condizioni  patologiche  di  tipo  neuroimmune.  Le
patologie considerate dovranno  rivestire  carattere  di  particolare
rilevanza  sociale  in  relazione alla loro cronicita' ed al grado di
disabilita' risultante. I meccanismi indagati saranno  correlati  con
gli stati patologici considerati anche attraverso la messa a punto di
corrispondenti  modelli  animali e la messa a punto di modelli per lo
studio  dei   meccanismi   di   regolazione   endogena   ed   esogena
dell'attivazione  linfocitaria.  Valutazione  tecnico-economica delle
metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso, con
particolare riguardo  alla  ricaduta  applicativa  dei  risultati  in
termini  di messa a punto di strumenti preventivi e/o terapeutici. La
ricerca si articola in cinque sottotemi:
   messa   a   punto   di    tecnologie    genetico-molecolari    per
l'identificazione  e  la  definizione  dei  meccanismi di espressione
genica,  di  sintesi  e  di  rilascio  di  almeno  due  molecole   di
provenienza  nervosa,  che  esercitano effetti regolatori sul sistema
immunitario.  Sviluppo  di  metodologie  atte   allo   studio   della
regolazione  dei  suddetti  meccanismi  da  parte  delle  molecole di
origine immunitaria, quali ad esempio le citochine, anche in  seguito
ad  insulti  di  natura  tossica, traumatica ed infettiva del sistema
nervoso   centrale.   Messa   a   punto   di   metodologie   per   la
caratterizzazione  in  vitro di almeno due tipi di cellule effettrici
immunocompetenti e dei meccanismi di interazione tra le  molecole  di
provenienza nervosa identificate ed i loro recettori. Identificazione
e caratterizzazione di detti recettori, e dei processi di trasduzione
del   segnale   da   essi   mediati.   Valutazione  dell'implicazione
dell'alterazione di tali meccanismi e  dei  conseguenti  processi  di
trasduzione  ai  fini  della  messa  a  punto  di possibili strumenti
terapeutici.   Valutazione   tecnico-economica   delle    metodologie
sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di metodiche genetico-molecolari per lo studio di
meccanismi di interazione crociata tra  le  molecole  di  provenienza
nervosa  e  le  citochine  e  i loro recettori, in almeno due tipi di
cellule immunocompetenti. Identificazione e clonaggio di  almeno  due
recettori delle citochine. Caratterizzazione strutturale e funzionale
dei  recettori clonati per l'identificazione di possibili bersagli di
tipo farmacologico. Valutazione tecnico-economica  delle  metodologie
sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto di tecnologie per la definizione dei meccanismi di
trasduzione dei segnali mediati dalle molecole di origine  nervosa  e
non  e dalle citochine, considerati sia a livello intracellulare, con
particolare attenzione ai fenomeni di  morte  cellulare  programmata,
sia  a  livello  extracellulare, con particolare riguardo ai fenomeni
connessi al rilascio di molecole dotate di  capacita'  mitotiche  e/o
chemiotattiche,    ovvero   inducenti/stimolanti   l'espressione   di
specifiche  proteine,   nonche'   aventi   proprieta'   citotossiche.
Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a
quelle eventualmente in uso;
   messa  a  punto  di tecnologie volte a chiarire i meccanismi extra
intracellulari della risposta  delle  cellule  immunoeffettrici,  con
particolare riguardo alla regolazione mediata da molecole endogene di
tipo ormonale, quali ad esempio gli ormoni steroidei, e non ormonale,
al fine di identificare adeguati strumenti terapeutici innovativi per
patologie  umane con eziopatogenesi neuroimmune. Valutazione tecnico-
economica   delle   metodologie   sviluppate   rispetto   a    quelle
eventualmente in uso;
   messa a punto di modelli animali anche di tipo transgenico, adatti
allo  studio dei meccanismi eziopatogenetici delle patologie umane di
tipo neuroimmune identificate, anche al fine di  definire  potenziali
strumenti terapeutici innovativi. Valutazione tecnico-economica delle
metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
sedicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio della risposta immunitaria e delle  interazioni
tra  sistema  immunitario  e  sistema  nervoso centrale. Acquisizione
delle tecniche genetiche, biochimiche e fisiologiche applicabili allo
studio del sistema immunitario. I relativi singoli percorsi formativi
devono avere una durata non inferiore a due e  non  superiore  a  tre
anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
duemila milioni di lire.
                          AREA DIAGNOSTICA
 Tema  7  -  Sviluppo  di metodi diagnostici per la determinazione di
fenomeni autoimmuni responsabili di danni anatomici e funzionali  del
S.N.C.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo   di   tecnologie  avanzate  per  l'identificazione  e  la
caratterizzazione  di  recettori  per  l'antigene  dei  linfociti   T
coinvolti nella patogenesi di malattie quali la sclerosi multipla, la
miastenia   grave,   le   sequele  neurologiche  post-vacciniche,  le
encefaliti   post-infettive,    le    polineuriti    demielinizzanti,
caratterizzate  da  una  risposta  immunitaria  umorale  e/o cellulo-
mediata  verso  costituenti  del  sistema  nervoso  centrale.      Le
tecnologie  sviluppate dovranno permettere la messa a punto di metodi
diagnostici  per  l'individuazione  e   caratterizzazione   di   tali
recettori  in  campioni  biologici  e la successiva produzione di kit
pilota per la diagnosi anche precoce di tre malattie  autoimmuni  del
S.N.C.  ad elevato interesse sociale. Valutazione dell'applicabilita'
dei metodi sviluppati anche in settori diversi da quelli a  cui  sono
specificamente  indirizzati.  Validazione  tecnico-economica  dei kit
sviluppati anche  in  termini  di  praticita'  operativa  dei  saggi,
relativamente  al  loro  reale  valore  diagnostico.  La  ricerca  si
articola in tre sottotemi:
   sviluppo e messa a punto di tecniche di  genetica  e  di  biologia
molecolare  per  la  caratterizzazione  dei  prodotti  dei  geni  del
recettore delle cellule T preferenzialmente coinvolti nelle  risposte
autoimmuni  agli antigeni del S.N.C. Tali tecniche devono consentire,
anche su quantita' minime  di  campioni  biologici,  l'individuazione
dell'espressione  di  tali  geni,  con  un  livello  di  sensibilita'
significativamente superiore a quello ottenibile  con  le  tecnologie
attualmente  in  uso, nonche' la valutazione del reale coinvolgimento
dei loro prodotti  in  almeno  tre  malattie  autoimmuni  del  S.N.C.
Espressione  di  tali  geni  in  cellule  batteriche  o eucariote e/o
produzione di peptidi sintetici contenenti epitopi  immunogenici  per
lo  sviluppo  di  reagenti specifici. Verifica della presenza di tali
epitopi sulla proteina nativa espressa dalle  cellule  coinvolte  nei
processi autoimmuni identificati, mediante opportuni saggi biologici.
Verifica  tecnico-economica  di  trasferibilita' su scala industriale
delle proteine prodotte;
   sviluppo  di  prodotti  innovativi,  quali  anticorpi  monoclonali
specifici e/o sonde genetiche ad elevata specificita' e sensibilita',
in  grado  di  identificare  selettivamente  l'espressione  dei  geni
caratterizzati  nel  primo  sottotema.  Sviluppo   delle   specifiche
tecniche  di  applicazione  atte a garantire la massima efficacia dei
prodotti ottenuti e l'economicita' del loro impiego in nuovi  sistemi
diagnostici.  Verifica  della applicabilita' generale di tali sistemi
su diverse tipologie di  campione  biologico  ed  in  particolare  su
microcampioni. Validazione a livello di laboratorio dei sistemi messi
a  punto per le diverse tipologie di impiego considerate. Valutazione
dei prodotti e delle relative tecniche di impiego mediante un  numero
significativo  di  prove su casistiche appropriate. Valutazione della
rispondenza in  termini  di  costo/beneficio  rispetto  ai  prodotti-
sistemi eventualmente esistenti;
   definizione  di  protocolli  di  produzione  su  larga  scala e di
standardizzazione delle procedure di preparazione e di controllo  dei
reagenti  e  delle  componenti  sviluppati  nei precedenti sottotemi.
Definizione di protocolli per la validazione sperimentale dei  metodi
di  identificazione  dei  recettori  implicati nelle tre tipologie di
danno  del  S.N.C.  identificate.  Produzione  di  una  serie  pilota
standardizzata  dei  tre  kit diagnostici prototipo sviluppati e loro
convalida metodologica e clinica. Valutazione  della  rispondenza  in
termini  di  costo/beneficio rispetto ad eventuali metodi diagnostici
esistenti.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
novemila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati nel campo
della biologia molecolare e  cellulare  con  particolare  riferimento
allo  sviluppo  di  metodi  diagnostici  applicabili  alle  patologie
autoimmuni.  Acquisizione   delle   tecniche   immunologiche   e   di
espressione  genica  in  cellule  procarioti ed eucarioti. I relativi
singoli percorsi formativi devono avere una durata  non  inferiore  a
due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
mille milioni di lire.
  Tema  8  -  Caratterizzazione  in  vivo del metabolismo cellulare e
dello stato funzionale dei sistemi di trasmissione neuronale.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo di tecnologie  e  di  metodologie  di  radiochimica  e  di
tomografia  da  emissione  di  positroni (PET) atte allo studio della
biodistribuzione, della farmacocinetica e  della  farmacodinamica  di
principi attivi rappresentativi di classi di molecole che agiscono su
diverse   patologie,   quali  ad  esempio  le  demenze,  le  malattie
cerebrovascolari,  le  malattie  extrapiramidali,   l'epilessia,   le
patologie  psichiatriche.  Valutazione  dell'efficacia terapeutica di
tali principi attivi sulla funzionalita' globale e  distrettuale  del
cervello  e  in particolare sulla perfusione regionale cerebrale, sul
metabolismo   regionale   cerebrale   di   ossigeno   e/o   glucosio,
sull'attivita'  dei  sistemi  di  trasmissione neuronale. Validazione
tecnico-economica delle procedure  PET  con  particolare  riferimento
agli  avanzamenti  diagnostici  e  all'ottimizzazione  delle  terapie
consentiti da queste  metodiche  rispetto  alle  altre  metodiche  di
indagine   strumentale  potenzialmente  disponibili.  La  ricerca  si
articola in tre sottotemi:
   sviluppo di metodologie atte alla produzione di precursori per  la
marcatura,  con  isotopi ad emissione di positroni quali F-18 e C-11,
di principi attivi rappresentativi di classi di molecole con  effetto
terapeutico  su  patologie,  quali ad esempio le demenze, le malattie
cerebrovascolari,  l'epilessia,  le  malattie   extrapiramidali,   le
patologie  psichiatriche.  In  particolare  tali metodologie dovranno
permettere l'identificazione delle  posizioni  in  cui  introdurre  i
radiotraccianti  nelle  molecole considerate e l'ottimizzazione delle
procedure di introduzione del radioisotopo nella  molecola.  Sviluppo
di  almeno  due principi attivi tra quelli considerati da marcare con
F-18 o C-11 e messa  a  punto  di  protocolli  per  lo  studio  della
biodistribuzione  di  tali  molecole.  Verifica  mediante tecniche di
controllo di qualita' della corretta marcatura dei principi attivi;
   sviluppo   di  metodologie  atte  alla  valutazione  mediante  PET
dell'effetto sulla perfusione e sul metabolismo  regionale  cerebrale
di principi attivi rappresentativi di classi di molecole che agiscono
su  patologie  che  alterano  parametri  misurabili  mediante PET. In
particolare tali metodologie  devono  permettere  la  quantificazione
mediante  PET  dell'effetto  sulla  perfusione  e/o  sul  metabolismo
regionale cerebrale di almeno due principi attivi in stati patologici
in cui siano  presenti  alterazioni  della  funzionalita'  cerebrale,
quali  ad  esempio  le  demenze,  le  malattie  cerebrovascolari,  le
malattie extrapiramidali, l'epilessia, le patologie psichiatriche, al
fine di valutarne l'efficacia terapeutica dopo somministrazione acuta
e/o cronica. Le stesse  metodologie  devono  altresi'  consentire  la
valutazione  mediante  PET  dell'effetto  sulla  perfusione regionale
cerebrale di almeno due principi attivi sulle funzioni corticali, con
particolare riferimento alle modificazioni indotte in aree  cerebrali
attivate  dallo  svolgimento  di  compiti  cognitivi e delle funzioni
primarie del cervello. Confronto tra l'attivazione neuronale  indotta
da  un  certo  compito prima e dopo la somministrazione del principio
attivo. Validazione tecnico economica delle metodologie messe a punto
rispetto ad eventuali metodologie in uso;
   sviluppo  di  metodologie  atte  allo   studio   di   sistemi   di
trasmissione  neuronali  o delle vie di regolazione ormonale, al fine
di valutare in vivo variabili quali l'espressione recettoriale  o  la
funzionalita'  dei sistemi deputati alla regolazione dei processi che
sottendono all'attivita' trasmettitoriale.  Valutazione  dell'effetto
di  almeno due principi attivi su tali variabili. Messa a punto delle
tecniche di marcatura con isotopi emittenti positroni  quali  F-18  e
C-11 di molecole ad alta affinita' per il sistema trasmettitoriale di
interesse. Valutazione in vivo della espressione recettoriale e della
funzionalita' dei sistemi trasmettitoriali in condizioni fisiologiche
e patologiche, quali ad esempio le patologie degenerative del sistema
nervoso  centrale,  le patologie psichiatriche e i tumori, al fine di
ottimizzarne la diagnosi ed  il  conseguente  approccio  terapeutico.
Valutazione in vivo della potenza di almeno due principi attivi su un
dato  sistema  neurochimico e dei livelli di occupazione recettoriale
indicativi  dell'esplicazione  dell'effetto  terapeutico  e/o   della
possibile   comparsa   di   effetti   collaterali   in  seguito  alla
somministrazione  dei  principi   attivi   considerati.   Validazione
tecnico-economica  delle  procedure  PET, con particolare riferimento
agli  avanzamenti  diagnostici  e  all'ottimizzazione  delle  terapie
consentiti  da  queste  metodiche  rispetto  ad  altre  metodiche  di
indagine strumentale potenzialmente disponibili.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
undicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione  di  ricercatori  e   tecnici   altamente   qualificati,
orientati alla produzione di molecole farmacologicamente attive, alla
loro  marcatura con isotopi ad emissione di positroni, ed allo studio
della biodistribuzione, della farmacocinetica e della farmacodinamica
di tali molecole. Sviluppo di  competenze  applicate  orientate  alla
chimica, biochimica, farmacologia ed alle tecniche di rivelazione con
tomografia  ad  emissione  di  positroni. I relativi singoli percorsi
formativi dovranno avere una durata non inferiore ai due anni  e  non
superiore ai tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non  deve  superare  i
mille milioni di lire.
  In  relazione alle attivita' scientifiche e di sviluppo in atto nel
Mezzogiorno i temi sopra specificati numeri  5  e  6,  del  Programma
nazionale  di  ricerca sui sistemi neurobiologici - Tecnologie per la
trasduzione  del  segnale  -  devono  essere  sviluppati  nelle  aree
meridionali  per la successiva industrializzazione in detti territori
dei risultati conseguiti.