IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 46: "Interventi per i settori dell'economia di rilevanza nazionale"; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168: "Istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica"; Visto in particolare l'art. 9 della legge 17 febbraio 1982, n. 46, che dispone l'affidamento da parte del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica della esecuzione di detti programmi mediante contratti di ricerca da stipulare con soggetti scelti in deroga alle norme vigenti sulla contabilita' generale dello Stato e dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana degli oggetti specifici delle ricerche; Vista la legge 5 agosto 1988, n. 346 ed, in particolare, l'art. 5, comma 2, relativo alle somme del Fondo speciale per la ricerca applicata con vincolo di destinazione a favore del Mezzogiorno; Vista la legge 11 marzo 1988, n. 67, che all'art. 15, comma 3, riserva alla formazione di ricercatori e tecnici di ricerca una quota non superiore al 10% delle disponibilita' del Fondo speciale per la ricerca applicata; Vista la delibera CIPI del 27 ottobre 1988, n. 502, che reca direttive per il finanziamento dei progetti di formazione di ricercatori e tecnici di ricerca e, in particolare, il punto 6, che ne indica le modalita' di attuazione nell'ambito dei programmi nazionali di ricerca; Vista la delibera CIPI del 26 novembre 1991, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 39 del 17 febbraio 1992, concernente l'approvazione del Programma nazionale di ricerca sui sistemi neurobiologici - tecnologie della trasduzione del segnale, per un ammontare complessivo di lire 107,7 miliardi, di cui 97,0 miliardi di lire per attivita' di ricerca e 10,7 miliardi per attivita' di formazione, nonche', in particolare, il comma 3 ed il punto c) dell'ultimo comma; Considerato che nell'attuazione delle procedure previste per i contratti di ricerca, sono stati definiti, relativamente alle tematiche approvate, gli oggetti specifici di ricerca e formazione, da eseguire con singoli contratti, tenendo conto della necessita' di adeguare gli obiettivi al conseguimento di una pluralita' di risultati acquisibili alla proprieta' dello Stato; Decreta: Art. 1. 1. Il Programma nazionale di ricerca sui sistemi neurobiologici - tecnologie della trasduzione del segnale, finalizzato allo sviluppo di tecnologie fortemente innovative e strategiche suscettibili di traduzione industriale nel medio periodo, definito dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ed approvato dal CIPI con delibera del 26 novembre 1991 per l'attivazione di contratti per un ammontare globale massimo di 107,7 miliardi di lire di cui 97,0 miliardi per attivita' di ricerca e 10,7 miliardi per attivita' di formazione, e' articolato nelle sottoelencate tematiche, comprensive degli oggetti specifici delle ricerche e delle relative attivita' di formazione. AREA NEURORECETTORI Tema 1 - Aspetti genetici e molecolari della risposta fisiologica e patologica mediata da recettori per neurotrasmettitori. Oggetto della ricerca: Messa a punto di metodologie di genetica e biologia molecolare atte alla definizione dei processi biologici regolati dai recettori per neurotrasmettitori (in particolare recettori degli aminoacidi eccitatori e/o recettori colinergici nicotinici) sia in condizioni fisiologiche che patologiche determinate dall'alterazione delle funzioni recettoriali. Tali metodologie devono consentire l'individuazione di almeno due sottotipi recettoriali implicati nei processi fisiologici e nelle patologie neurodegenerative. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Caratterizzazione strutturale e funzionale delle proteine recettoriali individuate. Caratterizzazione di composti di sintesi e/o di origine biologica, con potenziale interesse terapeutico, in grado di interagire con le proteine recettoriali identificate e/o modulare i meccanismi post-recettoriali e loro validazione, attraverso la messa a punto di opportuni sistemi di coltura di cellule neuronali in vitro e/o di modelli animali. La ricerca si articola in quattro sottotemi: caratterizzazione, anche mediante tecniche genetico-molecolari, di almeno due sottotipi di recettori per neurotrasmettitori quali ad esempio recettori di aminoacidi eccitatori e/o recettori colinergici nicotinici coinvolti nei processi fisiologici e patologici di trasduzione del segnale. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di metodologie e reattivi per l'individuazione di almeno due delle proteine caratterizzate in sistemi di colture neuronali in vitro e/o in modelli animali. Applicazione dei sistemi sviluppati alla definizione dei meccanismi di trasduzione del segnale in condizioni normali e nelle alterazioni patologiche d'interesse. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di saggi biologico-molecolari e/o biochimici e/o elettrofisiologici per la determinazione delle proprieta' strutturali e funzionali delle proteine di interesse in particolare per quanto riguarda i siti di interazione tra ligando e recettore e/o tra recettore e trasduttori intracellulari. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Applicazione dei saggi sviluppati per l'analisi dell'affinita' e specificita' di almeno due composti naturali o di sintesi, anche innovativi, interagenti con recettori e/o con i trasduttori post- recettoriali, e potenzialmente utilizzabili per interventi terapeutici in relazione alle patologie di interesse. Validazione biologico-funzionale dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/benefici rispetto a prodotti in uso; messa a punto di tecnologie genetico-molecolari e/o immunologiche per lo sviluppo di reattivi strategici (sonde geniche, anticorpi specifici) per l'applicazione analitica nell'individuazione di almeno due sottotipi recettoriali e/o di effettori intracellulari associabili alle patologie dei processi di trasduzione del segnale individuate. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i dodicimila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati allo studio delle caratteristiche strutturali e funzionali di neurorecettori di membrana. Acquisizione delle tecniche genetico- molecolari per la clonazione e l'espressione in vitro di recettori di membrana. I relativi percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i mille milioni di lire. Tema 2 - Aspetti genetico-molecolari della risposta fisiologica e patologica dei recettori endocellulari. Oggetto della ricerca: Messa a punto di metodologie di genetica e biologia molecolare per lo studio dell'espressione e del meccanismo d'azione dei recettori endocellulari coinvolti nella regolazione del flusso di ioni attraverso le membrane che compartimentalizzano il citoplasma, delle proteasi specifiche per il citoscheletro e dei complessi macromolecolari responsabili della traslocazione di substrati energetici attraverso le membrane endocellulari. Tali metodologie devono consentire la valutazione dei livelli di espressione dei recettori endocellulari di interesse e la definizione della loro attivita' in differenti tessuti sia in condizioni fisiologiche che patologiche con particolare riferimento ad alcune con elevato interesse socio-sanitario quali l'ischemia cerebrale e miocardica, l'ipertensione e lo scompenso cardiaco. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Identificazione e caratterizzazione di prodotti anche innovativi in grado di modulare il livello di espressione e/o il meccanismo d'azione dei recettori endocellulari studiati. Validazione biologica, funzionale, e farmacodinamica dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/beneficio rispetto a prodotti in uso. La ricerca si articola in quattro sottotemi: messa a punto, anche con tecniche di genetica molecolare, di metodologie per lo studio dei sistemi macromolecolari di trasporto di substrati energetici dal citosol al compartimento intramitocondiale. Espressione di almeno due delle componenti proteiche dei sistemi suddetti in microorganismi e/o in cellule eucariotiche. Produzione di almeno due peptidi sintetici contenenti epitopi atti allo sviluppo di reagenti specifici. Messa a punto di metodi sensibili per la misura dell'attivita' dei sistemi recettoriali endocellulari indagati, in condizioni patologiche, quali l'ischemia cerebrale e miocardica, l'ipertensione e lo scompenso cardiaco. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di metodologie per la definizione dei meccanismi di trasporto di differenti ioni attraverso le membrane che compartimentalizzano l'ambiente endocellulare. Valutazione tecnico- economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Individuazione e caratterizzazione di composti chimici e/o biologici in grado di interferire selettivamente con i vari meccanismi di trasporto di ioni. Validazione biologica, funzionale e farmacodinamica dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/beneficio rispetto a prodotti in uso; messa a punto di metodi, anche di biologia molecolare, per lo stu- dio dell'attivazione e della regolazione di almeno un sistema di proteasi endocellulare quale ad esempio il sistema calpainacalpastatina. Tali metodi devono chiarire l'influenza del sistema indagato sulla fisiologia cellulare (contrazione, capacita' secretive, adesivita') e le sue alterazioni in condizioni patologiche quali l'ischemia miocardica, l'ipertensione, le epatopatie, l'ischemia e l'anossia cerebrale. Individuazione e caratterizzazione di composti naturali e/oz di sintesi in grado di interferire con la regolazione del sistema indagato. Validazione biologico-funzionale dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/beneficio rispetto ai prodotti in uso; messa a punto di metodologie, anche di biologia molecolare, per la definizione dei meccanismi che regolano la sintesi delle proteine citoscheletriche nonche' il loro coinvolgimento nel trasporto endocellulare. Tali metodologie devono garantire la corretta valutazione delle modificazioni dell'attivita' e/o della concentrazione di tali proteine in condizioni patologiche quali l'ischemia miocardica e cerebrale e lo scompenso cardiaco. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Sviluppo di modelli animali per la messa a punto di strategie per l'intervento farmacologico nelle condizioni patologiche considerate. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i tredicimila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati allo studio di recettori endocellulari che regolano il flusso di ioni e di altre molecole tra i vari compartimenti intracellulari. Acquisizione di conoscenze applicative orientate alla biologia cellulare e molecolare ed alla farmacodinamica. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i millecinquecento milioni di lire. Tema 3 - Aspetti molecolari della produzione di fattori coinvolti nella crescita, maturazione e rigenerazione del sistema nervoso, della loro interazione con i recettori specifici e del meccanismo di induzione degli effetti trofici. Oggetto della ricerca: Messa a punto di metodologie di genetica e biologia molecolare per lo studio di fattori di natura proteica implicati a vario livello nello sviluppo, maturazione e rigenerazione del tessuto nervoso, anche attraverso la modulazione della risposta di almeno un asse neuroendocrino e di almeno un tipo cellulare immunocompetente. Tali metodologie devono permettere l'identificazione di geni che codificano per fattori neurotrofici e la caratterizzazione della regolazione della loro espressione, nonche' delle interazioni tra le proteine da essi codificate e tra queste ed altri effettori. Messa a punto di metodologie per lo studio dei processi di trasduzione del segnale indotto dalle proteine identificate. I meccanismi studiati dovranno essere correlati con stati patologici di interesse neurologico e neuroimmunologico di particolare rilevanza sociale in relazione alla loro cronicita' ed al grado di disabilita' risultante. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso, con particolare riguardo alla ricaduta applicativa dei risultati in termini di messa a punto di strumenti preventivi e/o terapeutici. La ricerca si articola in quattro sottotemi: messa a punto di metodologie volte a definire il significato funzionale del nerve growth factor (NGF) nell'ambito del sistema nervoso con particolare riferimento alla sua possibile azione modulatoria su almeno un asse neuroendocrino, ad esempio l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, nonche' su fenomeni di tipo immunitario. Tali metodologie devono identificare i punti di disregolazione rilevanti per gli stati patologici considerati e le possibili ricadute terapeutiche. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di metodologie di biologia molecolare per la caratterizzazione del meccanismo di trasduzione del segnale mediato da NGF e da altri fattori neurotrofici (NT). Identificazione e clonaggio di almeno due geni attivati e/o repressi dagli NT e dei rispettivi recettori, al fine di identificare le alterazioni di rilievo per le patologie considerate ed i possibili bersagli per interventi preventivi e/o terapeutici. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso; identificazione, caratterizzazione ed isolamento in forma pura di almeno due fattori di natura proteica ad azione neurotrofica e ad azione neuroprotettiva nei confronti di agenti neurotossici differenti da quelli individuati nel secondo sottotema. Validazione biologico-funzionale di fattori identificati anche in relazione a fattori neurotrofici noti e loro valutazione in termini di costo/beneficio in rapporto a potenziali applicazioni terapeutiche; messa a punto di modelli animali, anche transgenici, e di modelli cellulari in vitro, correlabili alle patologie neurologiche e neuroimmunologiche considerate. Applicazione dei modelli sviluppati per la definizione della rilevanza eziopatogenetica delle alterazioni dei meccanismi suddetti nonche' dei possibili interventi terapeutici nelle patologie considerate, anche attraverso la messa a punto di tecnologie genetico-molecolari di espressione e produzione, in cellule non linfoidi, di anticorpi contro neuropeptidi e/o agenti neurotossici. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli ottomila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati allo studio degli aspetti molecolari coinvolti nella maturazione e rigenerazione del sistema nervoso. Acquisizione delle tecniche genetico-molecolari per la clonazione, l'espansione e l'isolamento di fattori neurotrofici. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i mille milioni di lire. Tema 4 - Caratterizzazione genetico-molecolare dei meccanismi di trasduzione del segnale. Oggetto della ricerca: Messa a punto di metodologie per la caratterizzazione dei processi biologici di trasduzione del segnale mediati da proteine recettoriali, a sette o piu' di sette domini transmembrana, specifiche per neurotrasmettitori (in particolare glutammato e amine biologiche) e sostanze psicoattive, quali ad esempio cannabinoidi, opiacei, e le proteine trasduttrici leganti GTP (G-proteine). Tali metodologie devono permettere l'individuazione dei singoli sottotipi recettoriali e delle proteine trasduttrici nonche' la caratterizzazione delle varianti geniche correlabili a stati patologici neurodegenerativi e/o derivanti da abuso delle sostanze psicoattive considerate. Messa a punto di tecniche di caratterizzazione della struttura, della topologia e della funzione delle proteine in oggetto. Individuazione di composti di sintesi, anche innovativi, di potenziale impiego terapeutico, atti ad interagire con le molecole recettoriali e trasduttrici, attraverso la messa a punto di opportuni sistemi per l'espressione delle proteine di interesse in microorganismi e/o in linee cellulari in coltura e/o in modelli animali. Validazione biologico/funzionale dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/beneficio rispetto ai prodotti in uso. Sviluppo di metodologie genetico-molecolari atte all'impiego diagnostico per l'individuazione delle proteine recettoriali e trasduttrici e/o delle loro varianti sopra considerate associabili alle situazioni patologiche di interesse. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. La ricerca si articola in quattro sottotemi: messa a punto di tecniche genetico-molecolari per la individuazione di almeno due proteine recettoriali, a sette o piu' di sette domini transmembrana, quali ad esempio il recettore metabotropico del glutammato, i recettori per amine biologiche, i recettori per sostanze psicoattive e/o loro varianti geniche, coinvolte nelle patologie neurodegenerative e da abuso di sostanze psicoattive. Caratterizzazione ed eventuale clonaggio e sequenziamento dei geni codificanti le proteine individuate. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di metodologie e reattivi per l'espressione delle proteine individuate in sistemi microbici (batteri e/o lieviti), e/o in linee cellulari in coltura e/o in modelli animali. Applicazione dei sistemi sviluppati all'espressione di almeno due proteine recettoriali, almeno due proteine trasduttrici del segnale (in particolare G-proteine associate ai recettori) e/o loro varianti correlabili alle alterazioni patologiche d'interesse. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di saggi specifici, mediante applicazione dei sistemi d'espressione sviluppati, per la determinazione delle proprieta' strutturali, topologiche e funzionali delle proteine espresse, in particolare per quanto riguarda i siti di interazione tra ligando e recettore e tra recettore e G-proteina trasduttrice. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Applicazione dei saggi sviluppati per la definizione dell'affinita' e specificita' di almeno due composti naturali o di sintesi, anche innovativi, interagenti con i recettori e/o con le G-proteine trasduttrici e potenzialmente utilizzabili per interventi terapeutici in relazione alle patologie d'interesse. Validazione biologico-funzionale dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/b/eneficio rispetto ai prodotti in uso; messa a punto di tecnologie genetico-molecolari per lo sviluppo di reattivi strategici (sonde geniche) da applicare in sistemi diagnostici ad elevata sensibilita' e specificita' per l'individuazione di almeno due proteine recettoriali e/o trasduttrici e/o loro varianti geniche associabili alle patologie dei processi di trasduzione del segnale sopra identificate. Valutazione tecnico- economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i dodicimila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati allo studio dei processi di trasduzione del segnale mediati da recettori interagenti con G-proteine. Acquisizione di tecniche di clonazione e di espressione in microorganismi e in cellule in coltura di recettori di membrana. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i millecinquecento milioni di lire. Tema 5 - Caratterizzazione genetico-molecolare dei recettori virali e produzione di recettori chimerici. Oggetto della ricerca: Messa a punto di metodologie per la caratterizzazione dei processi biologici coinvolti nelle interazioni tra virus e proteine di membrana con funzioni di recettori per virus epatotropi (HBV, HAV, HCV, HDV) e delle reazioni metaboliche intracellulari indotte dai processi di trasduzione del segnale mediati dall'interazione tra vi- rus e recettore. Caratterizzazione delle strutture virali responsabili della interazione con la membrana cellulare e sviluppo di metodi per la generazione di varianti strutturali di potenziale impiego diagnostico e/o terapeutico nelle patologie associate alla infezione virale. Caratterizzazione strutturale e funzionale dei diversi domini proteici, sia virali che recettoriali, coinvolti nelle interazioni virus-recettore, anche attraverso la produzione di analoghi strutturali che mimano o inibiscono tali interazioni. Messa a punto di tecniche genetico-molecolari per la costruzione di recettori chimerici, da utilizzare nella definizione della struttura, della topologia e della funzione di recettori di membrana a singola e multiple subunita'. Caratterizzazione delle proprieta' dei domini recettoriali coinvolti nelle alterazioni ligando-recettore e recettore-proteine trasduttrici intracellulari. Produzione di peptidi sintetici corrispondenti ai domini funzionali dei recettori chimerici sopra citati. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. La ricerca si articola in quattro sottotemi: individuazione, mediante tecniche genetico-molecolari e/o immunologiche, di almeno una proteina recettoriale di membrana specifica per virus epatotropi (recettore di HBV o HAV o HCV o HDV). Caratterizzazione delle reazioni metaboliche intracellulari indotte dai processi di trasduzione del segnale mediati dall'interazione tra virus e recettore. Clonazione e sequenziamento del gene codificante la proteina individuata. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di metodologie e reattivi per la definizione delle proprieta' strutturali e funzionali dei vari domini proteici che costituiscono il recettore virale identificato e dei domini proteici virali coinvolti nell'interazione con i recettori di membrana. Messa a punto di tecnologie per la produzione di recettori chimerici (chimere tra recettore dell'interleuchina-6 e recettori di membrana anche virali) per lo studio dei domini proteici responsabili dell'interazione ligando-recettore. Individuazione di varianti strutturali di potenziale impiego diagnostico e terapeutico mediante selezione di strutture proteiche casuali espresse sulla superficie di microorganismi. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmene in uso; messa a punto di tecnologie genetico-molecolari per la produzione di almeno due recettori chimerici a singola subunita' mediante costruzione di geni sintetici e loro espressione in microorganismi. Utilizzo delle chimere espresse per la definizione dei domini proteici coinvolti nelle interazioni ligando-recettore e recettore- proteina trasduttrice e la caratterizzazione delle proprieta' strutturali e funzionali dei domini proteici sopra definiti. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di tecnologie per la costruzione di peptidi sintetici capaci di mimare le funzioni dei domini proteici dei recettori chimerici sopra descritti. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso. Produzione di almeno due peptidi sintetici corrispondenti ai domini citoplasmatici dei recettori chimerici responsabili dell'interazione con le proteine trasduttrici. Validazione biologico- funzionale dei prodotti considerati e loro valutazione in termini di costo/beneficio rispetto ai prodotti in uso. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spese: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i sedicimila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati alla caratterizzazione strutturale e funzionale di recettori virali. Acquisizione delle tecniche genetico molecolari immunologiche per l'individuazione di recettori virali e per la costruzione di recettori chimerici. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i millesettecento milioni di lire. Tema 6 - Caratterizzazione genetico-molecolare della modulazione della risposta immunitaria con particolare riguardo all'interazione con S.N.C. Oggetto della ricerca: Messa a punto di metodologie genetico-molecolari per la definizione dei meccanismi coinvolti nella modulazione della risposta immune a diversi segnali, in grado di differenziare specificamente situazioni fisiologiche e condizioni patologiche di tipo neuroimmune. Le patologie considerate dovranno rivestire carattere di particolare rilevanza sociale in relazione alla loro cronicita' ed al grado di disabilita' risultante. I meccanismi indagati saranno correlati con gli stati patologici considerati anche attraverso la messa a punto di corrispondenti modelli animali e la messa a punto di modelli per lo studio dei meccanismi di regolazione endogena ed esogena dell'attivazione linfocitaria. Valutazione tecnico-economica delle metodologie messe a punto rispetto a quelle eventualmente in uso, con particolare riguardo alla ricaduta applicativa dei risultati in termini di messa a punto di strumenti preventivi e/o terapeutici. La ricerca si articola in cinque sottotemi: messa a punto di tecnologie genetico-molecolari per l'identificazione e la definizione dei meccanismi di espressione genica, di sintesi e di rilascio di almeno due molecole di provenienza nervosa, che esercitano effetti regolatori sul sistema immunitario. Sviluppo di metodologie atte allo studio della regolazione dei suddetti meccanismi da parte delle molecole di origine immunitaria, quali ad esempio le citochine, anche in seguito ad insulti di natura tossica, traumatica ed infettiva del sistema nervoso centrale. Messa a punto di metodologie per la caratterizzazione in vitro di almeno due tipi di cellule effettrici immunocompetenti e dei meccanismi di interazione tra le molecole di provenienza nervosa identificate ed i loro recettori. Identificazione e caratterizzazione di detti recettori, e dei processi di trasduzione del segnale da essi mediati. Valutazione dell'implicazione dell'alterazione di tali meccanismi e dei conseguenti processi di trasduzione ai fini della messa a punto di possibili strumenti terapeutici. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di metodiche genetico-molecolari per lo studio di meccanismi di interazione crociata tra le molecole di provenienza nervosa e le citochine e i loro recettori, in almeno due tipi di cellule immunocompetenti. Identificazione e clonaggio di almeno due recettori delle citochine. Caratterizzazione strutturale e funzionale dei recettori clonati per l'identificazione di possibili bersagli di tipo farmacologico. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di tecnologie per la definizione dei meccanismi di trasduzione dei segnali mediati dalle molecole di origine nervosa e non e dalle citochine, considerati sia a livello intracellulare, con particolare attenzione ai fenomeni di morte cellulare programmata, sia a livello extracellulare, con particolare riguardo ai fenomeni connessi al rilascio di molecole dotate di capacita' mitotiche e/o chemiotattiche, ovvero inducenti/stimolanti l'espressione di specifiche proteine, nonche' aventi proprieta' citotossiche. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di tecnologie volte a chiarire i meccanismi extra intracellulari della risposta delle cellule immunoeffettrici, con particolare riguardo alla regolazione mediata da molecole endogene di tipo ormonale, quali ad esempio gli ormoni steroidei, e non ormonale, al fine di identificare adeguati strumenti terapeutici innovativi per patologie umane con eziopatogenesi neuroimmune. Valutazione tecnico- economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso; messa a punto di modelli animali anche di tipo transgenico, adatti allo studio dei meccanismi eziopatogenetici delle patologie umane di tipo neuroimmune identificate, anche al fine di definire potenziali strumenti terapeutici innovativi. Valutazione tecnico-economica delle metodologie sviluppate rispetto a quelle eventualmente in uso. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i sedicimila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati allo studio della risposta immunitaria e delle interazioni tra sistema immunitario e sistema nervoso centrale. Acquisizione delle tecniche genetiche, biochimiche e fisiologiche applicabili allo studio del sistema immunitario. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i duemila milioni di lire. AREA DIAGNOSTICA Tema 7 - Sviluppo di metodi diagnostici per la determinazione di fenomeni autoimmuni responsabili di danni anatomici e funzionali del S.N.C. Oggetto della ricerca: Sviluppo di tecnologie avanzate per l'identificazione e la caratterizzazione di recettori per l'antigene dei linfociti T coinvolti nella patogenesi di malattie quali la sclerosi multipla, la miastenia grave, le sequele neurologiche post-vacciniche, le encefaliti post-infettive, le polineuriti demielinizzanti, caratterizzate da una risposta immunitaria umorale e/o cellulo- mediata verso costituenti del sistema nervoso centrale. Le tecnologie sviluppate dovranno permettere la messa a punto di metodi diagnostici per l'individuazione e caratterizzazione di tali recettori in campioni biologici e la successiva produzione di kit pilota per la diagnosi anche precoce di tre malattie autoimmuni del S.N.C. ad elevato interesse sociale. Valutazione dell'applicabilita' dei metodi sviluppati anche in settori diversi da quelli a cui sono specificamente indirizzati. Validazione tecnico-economica dei kit sviluppati anche in termini di praticita' operativa dei saggi, relativamente al loro reale valore diagnostico. La ricerca si articola in tre sottotemi: sviluppo e messa a punto di tecniche di genetica e di biologia molecolare per la caratterizzazione dei prodotti dei geni del recettore delle cellule T preferenzialmente coinvolti nelle risposte autoimmuni agli antigeni del S.N.C. Tali tecniche devono consentire, anche su quantita' minime di campioni biologici, l'individuazione dell'espressione di tali geni, con un livello di sensibilita' significativamente superiore a quello ottenibile con le tecnologie attualmente in uso, nonche' la valutazione del reale coinvolgimento dei loro prodotti in almeno tre malattie autoimmuni del S.N.C. Espressione di tali geni in cellule batteriche o eucariote e/o produzione di peptidi sintetici contenenti epitopi immunogenici per lo sviluppo di reagenti specifici. Verifica della presenza di tali epitopi sulla proteina nativa espressa dalle cellule coinvolte nei processi autoimmuni identificati, mediante opportuni saggi biologici. Verifica tecnico-economica di trasferibilita' su scala industriale delle proteine prodotte; sviluppo di prodotti innovativi, quali anticorpi monoclonali specifici e/o sonde genetiche ad elevata specificita' e sensibilita', in grado di identificare selettivamente l'espressione dei geni caratterizzati nel primo sottotema. Sviluppo delle specifiche tecniche di applicazione atte a garantire la massima efficacia dei prodotti ottenuti e l'economicita' del loro impiego in nuovi sistemi diagnostici. Verifica della applicabilita' generale di tali sistemi su diverse tipologie di campione biologico ed in particolare su microcampioni. Validazione a livello di laboratorio dei sistemi messi a punto per le diverse tipologie di impiego considerate. Valutazione dei prodotti e delle relative tecniche di impiego mediante un numero significativo di prove su casistiche appropriate. Valutazione della rispondenza in termini di costo/beneficio rispetto ai prodotti- sistemi eventualmente esistenti; definizione di protocolli di produzione su larga scala e di standardizzazione delle procedure di preparazione e di controllo dei reagenti e delle componenti sviluppati nei precedenti sottotemi. Definizione di protocolli per la validazione sperimentale dei metodi di identificazione dei recettori implicati nelle tre tipologie di danno del S.N.C. identificate. Produzione di una serie pilota standardizzata dei tre kit diagnostici prototipo sviluppati e loro convalida metodologica e clinica. Valutazione della rispondenza in termini di costo/beneficio rispetto ad eventuali metodi diagnostici esistenti. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i novemila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati nel campo della biologia molecolare e cellulare con particolare riferimento allo sviluppo di metodi diagnostici applicabili alle patologie autoimmuni. Acquisizione delle tecniche immunologiche e di espressione genica in cellule procarioti ed eucarioti. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i mille milioni di lire. Tema 8 - Caratterizzazione in vivo del metabolismo cellulare e dello stato funzionale dei sistemi di trasmissione neuronale. Oggetto della ricerca: Sviluppo di tecnologie e di metodologie di radiochimica e di tomografia da emissione di positroni (PET) atte allo studio della biodistribuzione, della farmacocinetica e della farmacodinamica di principi attivi rappresentativi di classi di molecole che agiscono su diverse patologie, quali ad esempio le demenze, le malattie cerebrovascolari, le malattie extrapiramidali, l'epilessia, le patologie psichiatriche. Valutazione dell'efficacia terapeutica di tali principi attivi sulla funzionalita' globale e distrettuale del cervello e in particolare sulla perfusione regionale cerebrale, sul metabolismo regionale cerebrale di ossigeno e/o glucosio, sull'attivita' dei sistemi di trasmissione neuronale. Validazione tecnico-economica delle procedure PET con particolare riferimento agli avanzamenti diagnostici e all'ottimizzazione delle terapie consentiti da queste metodiche rispetto alle altre metodiche di indagine strumentale potenzialmente disponibili. La ricerca si articola in tre sottotemi: sviluppo di metodologie atte alla produzione di precursori per la marcatura, con isotopi ad emissione di positroni quali F-18 e C-11, di principi attivi rappresentativi di classi di molecole con effetto terapeutico su patologie, quali ad esempio le demenze, le malattie cerebrovascolari, l'epilessia, le malattie extrapiramidali, le patologie psichiatriche. In particolare tali metodologie dovranno permettere l'identificazione delle posizioni in cui introdurre i radiotraccianti nelle molecole considerate e l'ottimizzazione delle procedure di introduzione del radioisotopo nella molecola. Sviluppo di almeno due principi attivi tra quelli considerati da marcare con F-18 o C-11 e messa a punto di protocolli per lo studio della biodistribuzione di tali molecole. Verifica mediante tecniche di controllo di qualita' della corretta marcatura dei principi attivi; sviluppo di metodologie atte alla valutazione mediante PET dell'effetto sulla perfusione e sul metabolismo regionale cerebrale di principi attivi rappresentativi di classi di molecole che agiscono su patologie che alterano parametri misurabili mediante PET. In particolare tali metodologie devono permettere la quantificazione mediante PET dell'effetto sulla perfusione e/o sul metabolismo regionale cerebrale di almeno due principi attivi in stati patologici in cui siano presenti alterazioni della funzionalita' cerebrale, quali ad esempio le demenze, le malattie cerebrovascolari, le malattie extrapiramidali, l'epilessia, le patologie psichiatriche, al fine di valutarne l'efficacia terapeutica dopo somministrazione acuta e/o cronica. Le stesse metodologie devono altresi' consentire la valutazione mediante PET dell'effetto sulla perfusione regionale cerebrale di almeno due principi attivi sulle funzioni corticali, con particolare riferimento alle modificazioni indotte in aree cerebrali attivate dallo svolgimento di compiti cognitivi e delle funzioni primarie del cervello. Confronto tra l'attivazione neuronale indotta da un certo compito prima e dopo la somministrazione del principio attivo. Validazione tecnico economica delle metodologie messe a punto rispetto ad eventuali metodologie in uso; sviluppo di metodologie atte allo studio di sistemi di trasmissione neuronali o delle vie di regolazione ormonale, al fine di valutare in vivo variabili quali l'espressione recettoriale o la funzionalita' dei sistemi deputati alla regolazione dei processi che sottendono all'attivita' trasmettitoriale. Valutazione dell'effetto di almeno due principi attivi su tali variabili. Messa a punto delle tecniche di marcatura con isotopi emittenti positroni quali F-18 e C-11 di molecole ad alta affinita' per il sistema trasmettitoriale di interesse. Valutazione in vivo della espressione recettoriale e della funzionalita' dei sistemi trasmettitoriali in condizioni fisiologiche e patologiche, quali ad esempio le patologie degenerative del sistema nervoso centrale, le patologie psichiatriche e i tumori, al fine di ottimizzarne la diagnosi ed il conseguente approccio terapeutico. Valutazione in vivo della potenza di almeno due principi attivi su un dato sistema neurochimico e dei livelli di occupazione recettoriale indicativi dell'esplicazione dell'effetto terapeutico e/o della possibile comparsa di effetti collaterali in seguito alla somministrazione dei principi attivi considerati. Validazione tecnico-economica delle procedure PET, con particolare riferimento agli avanzamenti diagnostici e all'ottimizzazione delle terapie consentiti da queste metodiche rispetto ad altre metodiche di indagine strumentale potenzialmente disponibili. Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli undicimila milioni di lire. Attivita' di formazione: Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, orientati alla produzione di molecole farmacologicamente attive, alla loro marcatura con isotopi ad emissione di positroni, ed allo studio della biodistribuzione, della farmacocinetica e della farmacodinamica di tali molecole. Sviluppo di competenze applicate orientate alla chimica, biochimica, farmacologia ed alle tecniche di rivelazione con tomografia ad emissione di positroni. I relativi singoli percorsi formativi dovranno avere una durata non inferiore ai due anni e non superiore ai tre anni. Tempo: la durata massima dell'attivita' di formazione non deve superare i trentasei mesi. Spesa: la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare i mille milioni di lire. In relazione alle attivita' scientifiche e di sviluppo in atto nel Mezzogiorno i temi sopra specificati numeri 5 e 6, del Programma nazionale di ricerca sui sistemi neurobiologici - Tecnologie per la trasduzione del segnale - devono essere sviluppati nelle aree meridionali per la successiva industrializzazione in detti territori dei risultati conseguiti.