IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
                            NEL TRASPORTO
  Vista  la  legge  4  giugno  1991,  n.  186, concernente la propria
istituzione;
  Vista la legge 29 novembre 1990, n. 380, nella  quale  e'  previsto
all'art.  2  che  il  Ministero  dei  trasporti,  sentita l'Unione di
navigazione interna  italiana  e  d'intesa  con  le  regioni  Emilia-
Romagna,   Piemonte,   Lombardia,  Friuli-Venezia  Giulia  e  Veneto,
definisca  il  tracciato  della  rete  che  costituisce  il   sistema
idroviario  padano-veneto  nonche'  il  relativo piano pluriennale di
attuazione;
  Viste le delibere numeri 6/91,  7/91,  9/91  emanate  dal  comitato
degli  assessori ai trasporti delle regioni interessate facenti parte
dell'intesa ed afferenti il tracciato del  sistema  idroviario  e  la
proposta di piano pluriennale di attuazione;
  Visto  il  parere  espresso  nel  merito  dall'U.N.I.I. con nota n.
456/I/15 del 23 maggio 1991;
  Visto il piano generale dei trasporti  approvato  con  decreto  del
Presidente del Consiglio dei Ministri 10 aprile 1986 e pubblicato nel
supplemento  ordinario n. 36 alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 111 del 15 maggio 1986;
  Visto l'aggiornamento del piano generale  dei  trasporti  approvato
con  decreto  del Presidente della Repubblica 29 agosto 1991 in corso
di pubblicazione;
  Considerato che nel succitato aggiornamento e'  ribadito  il  ruolo
strategico  che  il  sistema  idroviario  padano-veneto puo' assumere
quale  prolungamento  del  cabotaggio  dal  mare  a  zone  fortemente
industrializzate del Paese;
  Visto  il documento "Sistema idroviario padano-veneto" datato marzo
1992;
                              Delibera:
  Si esprime parere favorevole relativamente al tracciato del sistema
idroviario padano-veneto nonche' allo schema  di  massima  del  piano
poliennale  di  attuazione con riferimento ai contenuti del documento
"Sistema idroviario padano-veneto" del marzo 1992.
  In sede di sviluppo del programma si terra' conto della  necessita'
di privilegiare gli interventi che si configurano come funzionali.
   Roma, 31 marzo 1992
                              Il Presidente delegato: CIRINO POMICINO