Con decreto ministeriale 28 maggio 1992 e' stato approvato, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio 1990, n. 218 e degli articoli 3, commi 1, 3 e 5, e 13, comma 4, del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356, il progetto presentato dalla Banca nazionale delle comunicazioni che prevede: il conferimento, previo scorporo, del proprio complesso aziendale, con esclusione della partecipazione detenuta nel capitale dell'Istituto autonomo per le case popolari ed economiche dei dipendenti del Ministero delle comunicazioni, in due societa' per azioni, denominate "Banca nazionale delle comunicazioni S.p.a." e "B.N.C. - Assicurazioni S.p.a.", da costituire con un unico atto ai sensi dell'art. 7 del richiamato decreto legislativo n. 356/1990, nelle quali confluiranno rispettivamente il ramo aziendale bancario e quello assicurativo relativi alla sezione credito ed alla sezione previdenza dell'ente conferente; la costituzione della societa' per azioni "Banca nazionale delle comunicazioni S.p.a.", con un capitale sociale iniziale di lire 296.760.376.000, da ripartire tra Ente ferrovie dello Stato (50,18%), ente conferente (43,41%) ed altri partecipanti al capitale della Banca nazionale delle comunicazioni (6,41%), alla quale faranno capo le attivita', le passivita' ed i rapporti relativi alla sezione credito dell'ente conferente nonche' l'intero pacchetto azionario della "B.N.C. - Assicurazioni S.p.a."; la costituzione, con l'adozione del relativo statuto, della societa' per azioni "B.N.C. - Assicurazioni S.p.a.", alla quale faranno capo le attivita', le passivita' ed i rapporti relativi alla sezione previdenza dell'ente conferente; l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che assumera' la denominazione di "Ente Banca nazionale delle comunicazioni"; l'adozione del relativo statuto da parte della "Banca nazionale delle comunicazioni S.p.a.", abilitata all'esercizio dell'attivita' bancaria; l'aumento di capitale della Banca nazionale delle comunicazioni S.p.a., per un importo massimo di nominali lire 105 miliardi, da realizzare anche in piu' fasi, di cui lire 100 miliardi destinati all'ingresso di uno o piu' soci, tra i quali un'azienda di credito, ed i rimanenti lire 5 miliardi da riservare in sottoscrizione al personale. La Banca nazionale delle comunicazioni contestualmente alla stipula dell'atto di conferimento del ramo aziendale relativo alla propria sezione credito nella "Banca nazionale delle comunicazioni S.p.a.", fatto salvo il compimento degli atti connessi alla modificazione dell'oggetto sociale, ai sensi dell'art. 3 del citato decreto legislativo n. 356/90, dovra' cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria.