Con  decreto  ministeriale  24  giugno 1992 e' stato approvato, ai
sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30  luglio  1990,  n.  218  e
dell'art. 3, commi 1, 3 e 5 del decreto legislativo 20 novembre 1990,
n.  356,  il  progetto  presentato  dal  Mediocredito  piemontese che
prevede:
    la trasformazione  dell'ente  di  diritto  pubblico  Mediocredito
piemontese  in  una  societa'  per  azioni  denominata  "Mediocredito
piemontese S.p.a.",  che  avra'  un  capitale  sociale  di  lire  101
miliardi,  suddiviso  in  1.010.000  azioni  da  nominali  L. 100.000
cadauna;
    l'adozione da parte del  Mediocredito  piemontese  S.p.a.  di  un
nuovo  statuto  nel  quale  sono  contenute  norme  che assicurano il
mantenimento del controllo pubblico nella nuova societa' bancaria.