IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, concernente il coordinamento
delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunita'
europee e l'adeguamento dell'ordinamento interno agli atti  normativi
comunitari e, in particolare, gli articoli 2 e 3, relativi ai compiti
del  CIPE  e  degli  altri  Comitati interministeriali in ordine alle
azioni necessarie per armonizzare la politica economica nazionale con
le politiche comunitarie, nonche' l'art. 5, che ha istituito il Fondo
di rotazione per l'attuazione delle stesse;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre  1988,
n.  568, recante il regolamento sull'organizzazione e sulle procedure
amministrative del predetto Fondo di rotazione;
  Vista la risoluzione del Consiglio dei Ministri responsabili  degli
affari  culturali  85/C  271/01 del 27 settembre 1985, concernente la
collaborazione tra biblioteche nel settore dell'informatica;
  Vista la comunicazione della Commissione  delle  Comunita'  europee
COM  (89)  234 def. del 16 maggio 1989, relativa all'attuazione di un
piano d'azione a favore della  cooperazione  fra  biblioteche  basata
sull'applicazione delle nuove tecnologie dell'informazione;
  Vista  la  decisione  del  Consiglio  n. 90/221/EURATOM, CEE del 23
luglio 1990, concernente il programma quadro di azioni comunitarie di
ricerca e di sviluppo tecnologico (1990-1994);
  Vista la decisione del Consiglio n. 91/353/CEE del 7  giugno  1991,
relativa   ad  un  programma  specifico  di  ricerca  e  di  sviluppo
tecnologico nel settore dei sistemi telematici di interesse  generale
(1990-1994);
  Vista   la  comunicazione  della  Commissione  numero  91/C  184/05
pubblicata nella "Gazzetta Ufficiale" delle  Comunita'  europee  C184
del  16  luglio  1991,  relativa  all'invito a presentare proposte in
merito ai suddetti programmi;
  Visto il progetto di riorganizzazione dei servizi bibliografici  in
Italia  ed  il  contratto  per  il  relativo  studio  di fattibilita'
stipulato con la Commissione CEE in data 30 novembre 1990;
  Viste le risultanze dei lavori istruttori del Technical  Management
Committee della Commissione CEE in data 28 febbraio 1992;
  Vista  la legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modificazioni ed
integrazioni, recante nuove disposizioni  per  la  prevenzione  della
delinquenza di tipo mafioso ed altre gravi forme di manifestazione di
pericolosita' sociale;
  Vista  la  propria delibera in data 30 luglio 1991, con la quale e'
stato determinato, ai sensi dell'art. 3, comma 1, della citata  legge
n.  183, il fabbisogno finanziario, statale e regionale, connesso con
l'attuazione  delle  politiche  comunitarie  per  l'anno  1992,   ivi
compreso,  nel  limite massimo di lire 3 miliardi, quello relativo ai
progetti rientranti nella competenza del Ministero dei beni culturali
e ambientali;
  Considerato che, per quanto disposto dal comma 2 dell'art. 3  della
citata  legge  n.  183,  possono  essere  finanziati dalle competenti
autorita' solo gli interventi  oggetto  di  deliberazioni  di  questo
Comitato;
  Sulla  base  dei lavori istruttori del gruppo di lavoro di cui alla
propria delibera in data 2 dicembre 1987;
  Vista la proposta del Ministero dei beni culturali e ambientali;
  Udita la relazione del Ministro del bilancio e della programmazione
economica;
                              Delibera:
  1. Il  programma  degli  interventi  finanziari  per  l'anno  1992,
concernente  il cofinanziamento dei progetti ammessi al beneficio dei
contributi comunitari e specificati nella proposta del Ministero  dei
beni   culturali   e  ambientali  indicata  in  premessa,  ammonta  a
complessivi 2.282,6 milioni di lire. L'elenco dei progetti ammessi e'
riportato  nell'allegato  che  fa  parte  integrante  della  presente
delibera.
  2.  Sulla  base  delle richieste del Ministero dei beni culturali e
ambientali, nel limite dell'indicato ammontare, il Fondo di rotazione
per l'attuazione delle politiche comunitarie di cui all'art. 5  della
legge 16 aprile 1987, n. 183, provvede a far affluire le somme deman-
date  allo  stato  di  previsione  del Ministero dei beni culturali e
ambientali secondo la procedura prevista dall'art. 10 del decreto del
Presidente della Repubblica 29 dicembre 1988, n. 568.
  3. Lo stato di avanzamento delle azioni viene valutato  sulla  base
delle informazioni contabili fatte pervenire al Fondo di rotazione da
parte dei soggetti responsabili dell'attuazione.
  4.  Il  Fondo  di  rotazione, in relazione alle risorse trasferite,
effettua i necessari  controlli  avvalendosi  della  struttura  della
Ragioneria   generale   dello  Stato,  anche  in  collaborazione  con
l'Amministrazione centrale interessata.
   Roma, 12 agosto 1992
                                     Il Presidente delegato: REVIGLIO