IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il proprio decreto n. 352543/66-AU-175 del 22 dicembre 1988,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 26  gennaio  1989,  con
cui  e'  stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU
con godimento 28 dicembre 1988,  di  durata  quinquennale,  al  tasso
d'interesse annuo dell'8,75%, per l'importo di 1.000 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del  22 dicembre 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo
degli  interessi  da  pagare   annualmente   sui   predetti   titoli,
relativamente  alla  quota  degli  stessi  circolante all'interno, e'
determinato con decreto del Ministro del tesoro, in  misura  pari  al
valore  nominale  in ECU convertito in lire italiane sulla base della
media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma
e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti
giorni del mese di novembre precedente la scadenza  della  cedola  di
interesse;
  Considerato  che  occorre  determinare l'importo degli interessi da
pagare relativamente alla seconda cedola - di  scadenza  28  dicembre
1990 - dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto  il  proprio  decreto n. 570672/66-AU-175 del 4 ottobre 1989,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 261 dell'8 novembre 1989,  con
cui  si  e'  provveduto  a  regolare  i  rapporti  tra Tesoro e Banca
d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto, in particolare, il quinto comma  dell'art.  1  del  predetto
decreto  del  4 ottobre 1989, con cui si stabilisce che, in relazione
alla  variabilita'  dell'ammontare  dei  titoli   di   che   trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro,  entro il mese di novembre di ogni anno, il capitale nominale
complessivo  dei  certificati  stessi,  sul   quale   devono   essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto  il telex in data 22 novembre 1990, con cui la Banca d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo  nominale  dei  CTE  con  godimento  28  dicembre  1988,
attualmente   circolanti   all'interno,   e  sui  quali  deve  essere
effettuato il pagamento degli interessi  relativamente  alla  seconda
cedola, di scadenza 28 dicembre 1990, e' di 482.068.000 ECU;
   la  media  delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori
di Roma e di Milano,  rilevate  dall'Ufficio  italiano  dei  cambi  e
riferentisi  ai  primi  venti giorni del mese di novembre 1990, e' di
lire 1.551,25 per ogni ECU;
                              Decreta:
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale  n.
352543/66-AU-175  del  22  dicembre  1988,  meglio  specificato nelle
premesse, l'importo degli interessi da pagare in lire italiane  sulla
quota attualmente circolante all'interno (pari a nominali 482.068.000
ECU)  dei  CTE  quinquennali  8,75%  con  godimento 28 dicembre 1988,
relativamente alla seconda cedola,  di  scadenza  28  dicembre  1990,
ammonta a L. 65.433.198.850.
  Su  tale importo verra' applicata la ritenuta fiscale del 12,50%, a
norma del decreto-legge 19 settembre 1986, n.  556,  convertito,  con
modificazioni, nella legge 17 novembre 1986, n. 759.
  La  suddetta  spesa  fara'  carico  al  cap.  4691  dello  stato di
previsione  della  spesa  del  Ministero  del   tesoro   per   l'anno
finanziario 1990.
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione, e verra' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Roma, 29 novembre 1990
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 20 giugno 1991
Registro n. 21 Tesoro, foglio n. 72