Agli Istituti autonomi per le case popolari e, per conoscenza: Al Ministero del lavori pubblici - Segretariato generale - Comitato per l'edilizia residenziale Alle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano Alle ragionerie regionali dello Stato Alle ragionerie provinciali dello Stato di Aosta e di Bolzano All'Associazione nazionale Istituti autonomi e consorzi case popolari L'art. 26, secondo comma, della legge 5 agosto 1978, n. 468, e suc- cessive modificazioni e integrazioni, prevede che il Ministro del tesoro coordini i conti degli enti appartenenti al settore pubblico. Tale coordinamento costituisce il necessario presupposto alle operazioni di consolidamento dei conti pubblici che ai sensi dell'art. 28 della stessa legge n. 468 la Ragioneria generale dello Stato opera sulla base degli elementi rilevabili dai prospetti contenenti gli elementi previsionali e i dati periodici della gestione di cassa dei bilanci che gli enti del settore pubblico allargato devono trasmettere nei termini previsti dall'art. 30 della stessa legge n. 468. Considerato che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 giugno 1986 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5 giugno 1986) gli Istituti autonomi case popolari sono stati compresi tra gli enti tenuti all'osservanza delle disposizioni di cui al richiamato art. 30 della legge n. 468 (fatta eccezione per quelli operanti nella regione Friuli-Venzia Giulia), si e' reso necessario procedere, nell'ambito del coordinamento di cui all'art. 26 della legge n. 468, alla codificazione dei capitoli di entrata e di spesa del bilancio-tipo degli I.A.C.P. approvato con decreto interministeriale del 10 ottobre 1986 (pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 1987). Con tali finalita', e' stato costituito presso questo Ministero un apposito Gruppo di lavoro - cui hanno partecipato anche rappresentanti del Ministero dei lavori pubblici e dell'ANIACAP - che ha predisposto la codificazione del bilancio degli IACP, riportata nell'allegato A al decreto del Ministro del tesoro n. 193397 del 21 dicembre 1992 pubblicato in questa stessa Gazzetta Ufficiale. Pertanto, codesti Istituti autonomi case popolari dovranno procedre alla codificazione dei capitoli di entrata e di spesa dei propri bilanci secondo il richiamato allegato A a partire dall'esercizio finanziario 1993. Per facilitarne la lettura si ritiene opportuno fornire alcuni chiarimenti e precisazioni sui criteri di codificazione. A) Principi generali: la codificazione e' fondata sull'attribuzione, a ciascun capitolo di entrata e di spesa di un codice a tre cifre, cosi' composto: prima cifra: codice del titolo; seconda cifra: codice della categoria; terza cifra: codice della voce economica. B) Voci specifiche: ENTRATA: codice 2.1.2.: comprende le voci economiche riferite a corrispettivi per amministrazione degli stabili, per manutenzione degli stabili, per servizi a rimborso, per interventi edilizi nell'ambito del titolo II, categoria 5a, delle entrate del bilancio- tipo; codici 3.5.0. e 4.5.0.: hanno carattere residuale; codice 6.1.3. - Altre ritenute, sono comprese altre poste contabili relative a transazioni che eventualmente un istituto puo' effettuare per conto terzi, mentre nel codice 6.1.5. - Altre partite di giro, sono comprese le partite diverse ed i fondi anticipati dal cassiere. SPESA: codice 3.3.3.: comprende le voci economiche "Depositi e ritenute di imprese" e "Estinzione degli altri debiti"; per le partite di giro, iscritte nella spesa, valgono le medesime considerazioni fatte per le entrate. Al fine di evitare possibili incertezze e consentire un'esatta attribuzione dei codici, si allega un quadro di raccordo (allegato 1) costruito sulla base dello schema di bilancio-tipo con l'indicazione della codificazione attribuita a ciascun capitolo secondo quanto disposto dall'allegato A al decreto ministeriale 193397. La codificazione dei capitoli di nuova istituzione, che non sia intuitivamente rilevabile, dovra' essere richiesta a questo Ministero che vi provvedera' secondo i criteri esposti nel piu' volte citato allegato A. Per ogni eventuale chiarimento potranno essere presi contatti, anche per le vie brevi, con gli uffici della Ragioneria generale dello Stato - Ispettorato generale per la finanza del settore pubblico allargato (tel: 06/47613772 - 47613790). Il Ministro: BARUCCI