IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto che il consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria),
eletto nelle consultazioni amministrative del 9 ottobre 1988,
presenta forme di condizionamento da parte della criminalita'
organizzata, rilevate nella relazione inoltrata dal prefetto di
Reggio Calabria;
Constatato che tali forme di condizionamento compromettono la
libera determinazione dell'organo elettivo ed il buon andamento
dell'amministrazione comunale di Gioia Tauro, nonche' il regolare
funzionamento dei servizi alla medesima affidati;
Constatato, altresi', che la chiara contiguita' di alcuni
amministratori con la criminalita' organizzata arreca grave
pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica e determina lo
svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e credibilita'
degli organi gestionali;
Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Gioia
Tauro, per il ripristino dei principi democratici e di liberta'
collettiva;
Visto l'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1991, n. 221;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 15 gennaio 1992;
Decreta:
Art. 1.
Il consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e' sciolto
per la durata di diciotto mesi.