IL MINISTRO
                       DELLA MARINA MERCANTILE
  Visto  il  decreto-legge 7 settembre 1992, n. 370, convertito nella
legge 5 novembre 1992, n. 428;
  Visto il decreto-legge 19 dicembre 1992, n. 484;
  Visti gli articoli 182-186 del  regolamento  per  l'esecuzione  del
codice  della  navigazione  approvato con R.D.P. 15 febbraio 1952, n.
328;
  Visto l'art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241;
  Visto il decreto ministeriale del 28 gennaio 1993;
  Ritenuta l'urgenza di dare attuazione al disposto di  cui  all'art.
1,  comma 2, della legge n. 428/92 sopraindicata al fine di agevolare
la  trasformazione  del  settore,  consentendo  il  mantenimento  del
livello  occupazionale della categoria e nel contempo il contenimento
dei costi portuali, come previsto dal citato decreto legge n. 484/92;
  Vista la circolare n. 95  dell'11  gennaio  1989  e  le  successive
disposizioni   emanate   in   ordine   alla  necessita'  di  separare
l'attivita' imprenditoriale da quella istituzionale  delle  compagnie
portuali sotto il profilo amministrativo, contabile e fiscale;
  Considerata  la  necessita'  di individuare criteri e modalita' per
l'attuazione degli interventi previsti dall'art. 1,  comma  2,  della
legge suindicata n. 428/92;
  Vista  l'impostazione  di tipo patrimoniale-economico, con la quale
sono redatti i bilanci delle compagnie e gruppi portuali  secondo  le
norme  del codice civile previste in materia ed applicabili, ai sensi
dell'art. 1 del codice della navigazione,  anche  agli  organismi  in
questione;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  La  individuazione delle esigenze finanziarie derivanti dal ripiano
dei disavanzi registrati al 31 dicembre  1991  delle  gestioni  delle
compagnie  e  gruppi  portuali  e' determinata sulla base dei criteri
appresso specificati:
    a)  verifica  delle  regolarita'  dei  bilanci  presentati  dalle
compagnie  e  gruppi  portuali ai sensi degli articoli 182-186 citati
nelle premesse;
    b)  rilevazione  degli  elementi  contabili  afferenti  la   sola
gestione istituzionale delle compagnie e gruppi portuali;
    c)  verifica  della  corretta impostazione contabile dei fondi di
accantonamento;
    d) identificazione  delle  eventuali  perdite  registrate  al  31
dicembre  1991  nella  situazione  patrimoniale,  ivi comprese quelle
degli   esercizi   precedenti,   nonche'   di   eventuali   disavanzi
complessivi,  risultanti  in  bilancio  al  31  dicembre  1991, tra i
gettiti delle addizionali tariffarie ed i relativi costi.