Con decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1992, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 1993, registro n. 8 Difesa, foglio n. 261, sulla proposta del Ministro della difesa, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare: Medaglia d'oro "alla memoria" Marco Betti, da Pisa, maggiore A.A.r.n. R.E.S.P. - Piu' volte impiegato, quale capo equipaggio in missioni di trasporto a fini umanitari, condotte sotto l'egida dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, si distingueva per il coraggio, l'eccezionale impegno, l'elevata professionalita' e le insigni virtu' militari, volando ripetutamente sul territorio dell'ex Jugoslavia. Pur nella consapevolezza dell'alto e costante rischio connesso con ogni missione di volo, per il pericolo incontrollato di possibili attacchi da parte di una delle fazioni in lotta nei territori martoriati della Bosnia-Erzegovina, persisteva nell'assolvimento dei compiti, privilegiando sempre l'intento umanitario. Nuovamente chiamato a soccorrere l'inerme popolazione civile di Sarajevo, benche' consapevole del grave pericolo dell'impresa, non esitava ad eseguirla sorvolando ancora una volta a bassa quota, nella fase fi- nale della missione, il territorio circostante la citta' altamente a rischio. Mentre si apprestava all'atterraggio il velivolo precipitava al suolo, colpito ad entrambi i motori da due missili proditoriamente lanciati da terra. Il vile agguato troncava la sua giovane vita, perche' aveva anteposto il bene del prossimo alla propria sicurezza con somma generosita' e oltre i limiti del dovere. Degno erede di una eroica tradizione di dedizione al servizio e di altruismo portato fino in fondo all'estremo sacrificio. - Cielo di Konjic (Bosnia- Erzegovina), 3 settembre 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1992, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 1993, registro n. 8 Difesa, foglio n. 262, sulla proposta del Ministro della difesa, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare: Medaglia d'oro "alla memoria" Marco Rigliaco, da Napoli, capitano A.A.r.n.n. S.P.E. - Piu' volte impiegato, quale copilota in missioni di trasporto a fini umanitari, condotte sotto l'egida dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, si distingueva per il coraggio, l'eccezionale impegno, l'elevata professionalita' e le insigni virtu' militari, volando ripetutamente sul territorio dell'ex Jugoslavia. Pur nella consapevolezza dell'alto e costante rischio connesso con ogni missione di volo, per il pericolo incontrollato di possibili attacchi da parte di una delle fazioni in lotta nei territori martoriati della Bosnia-Erzegovina, persisteva nell'assolvimento dei compiti, privilegiando sempre l'intento umanitario. Nuovamente chiamato a soccorrere l'inerme popolazione civile di Sarajevo, benche' consapevole del grave pericolo dell'impresa, non esitava ad eseguirla sorvolando ancora una volta a bassa quota, nella fase finale della missione, il territorio circostante la citta' altamente a rischio. Mentre si apprestava all'atterraggio il velivolo precipitava al suolo, colpito ad entrambi i motori da due missili proditoriamente lanciati da terra. Il vile agguato troncava la sua giovane vita, perche' aveva anteposto il bene del prossimo alla propria sicurezza con somma generosita' e oltre i limiti del dovere. Degno erede di una eroica tradizione di dedizione al servizio e di altruismo portato fino in fondo all'estremo sacrificio. - Cielo di Konjic (Bosnia- Erzegovina), 3 settembre 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1992, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 1993, registro n. 8 Difesa, foglio n. 263, sulla proposta del Ministro della difesa, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare: Medaglia d'oro "alla memoria" Giuliano Velardi, da Roma, m.llo 1a cl. MEB S.P. - Validissimo, capace ed esperto direttore di carico e lancio di G. 222, si distingueva per il coraggio e l'altissimo senso del dovere, prendendo parte a numerosi voli umanitari sul territorio della ex Jugoslavia a favore delle locali popolazioni vittime di scontri armati. Pur nella consapevolezza dell'alto e costante rischio connesso con ogni missione di volo, per il pericolo incontrollato di possibili attacchi da parte di una delle fazioni in lotta nel territorio martoriato della Bosnia-Erzegovina, continuava nell'assolvimento del proprio compito, privilegiando sempre l'intento umanitario. Nel corso dell'ultima missione perdeva la vita a seguito dell'abbattimento dell'aereo che, mentre di predisponeva all'atterraggio su Sarajevo, era colpito da due missili proditoriamente lanciati da terra. Vittima innocente della barbarie umana e luminoso esempio di altruismo portato fino al supremo sacrificio. - Cielo di Konjic (Bosnia- Erzegovina), 3 settembre 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1992, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 1993, registro n. 8 Difesa, foglio n. 264, sulla proposta del Ministro della difesa, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare: Medaglia d'oro "alla memoria" Giuseppe Buttaglieri, da Castrocielo (Frosinone), m.llo 1a cl. MOT S.P. - Validissimo, capace ed esperto tecnico di volo di G. 222, si distingueva per il coraggio e l'altissimo senso del dovere, prendendo parte a numerosi voli umanitari sul territorio della ex Jugoslavia a favore delle locali popolazioni vittime di scontri armati. Pur nella consapevolezza dell'alto e costante rischio connesso con ogni missione di volo, per il pericolo incontrollato di possibili attacchi da parte di una delle fazioni in lotta nel territorio martoriato della Bosnia-Erzegovina, continuava nell'assolvimento del proprio compito, privilegiando sempre l'intento umanitario. Nel corso dell'ultima missione perdeva la vita a seguito dell'abbattimento dell'aereo che, mentre di predisponeva all'atterraggio su Sarajevo, era colpito da due missili proditoriamente lanciati da terra. Vittima innocente della barbarie umana e luminoso esempio di altruismo portato fino al supremo sacrificio. - Cielo di Konjic (Bosnia- Erzegovina), 3 settembre 1992.