IL RETTORE Vista la legge 3 aprile 1979, n. 122, istitutiva dell'Universita' statale della Tuscia di Viterbo; Visto lo statuto della predetta Universita', approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 luglio 1980, n. 549, e successive modificazioni; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 ottobre 1991 con il quale e' stato approvato il piano di sviluppo delle universita' per il triennio 1991-1993, ed in particolare la tabella D "Nuovi corsi di laurea" riportata di seguito all'art. 15, nella quale risulta inserito il corso di laurea in scienze ambientali (indirizzo "terrestre") presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, cosi' come a suo tempo proposto dagli organi accademici di questa Universita'; Rilevato che l'art. 15 del predetto decreto presidenziale dispone che saranno prioritariamente autorizzate le istituzioni di facolta' e di corsi di laurea per i quali - salve apposite e puntuali verifiche che saranno disposte, eventualmente anche in loco, dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica prima della pubblicazione del decreto rettorale che li istituisce - le autorita' accademiche hanno formalmente assicurato che le strutture e risorse umane gia' esistenti, consentono, senza ulteriori integrazioni, la loro attivazione; Viste le delibere del consiglio di facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali del 19 febbraio 1992, del senato accademico del 27 febbraio 1992 e del consiglio di amministrazione dell'11 marzo 1992, con le quali i predetti organi dell'Universita' degli studi della Tuscia hanno approvato l'ordinamento degli studi del corso di laurea in scienze ambientali (indirizzo terrestre) secondo la proposta del consiglio di facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali e la conseguente modifica dello statuto dell'Universita', ai sensi dell'art. 17 del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 9 luglio 1992 in merito alla richiesta di modifica di statuto di questa Universita' ai fini dell'istituzione del predetto corso di laurea; Riconosciuta la particolare necessita' di approvare le nuove proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi della Tuscia, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso: L'art. 1 della parte I - "Disposizioni generali" e' soppresso e cosi' sostituito: Art. 1. - L'Universita' degli studi della Tuscia comprende la facolta' di agraria con i corsi di laurea in scienze agrarie e in scienze forestali, la facolta' di lingue e letterature straniere moderne con il corso di laurea in lingue e letterature straniere, la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali con i corsi di laurea in scienze biologiche e in scienze ambientali (indirizzo terrestre), la facolta' di conservazione dei beni culturali con il corso di laurea in conservazione dei beni culturali e la facolta' di economia e commercio con il corso di laurea in economia aziendale. Il primo comma dell'art. 28 della parte IV - "Ordinamento didattico" della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, e' soppresso e cosi' sostituito: Art. 28. - La facola' di scienze matematiche, fisiche e naturali conferisce la laurea in scienze biologiche e in scienze ambientali (indirizzo terrestre). L'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze biologiche viene riportato nell'art. 29, mentre l'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze ambientali (indirizzo terrestre) viene riportato nell'art. 30, con conseguente scorrimento della numerazione successiva. Art. 30. - Il corso di laurea in scienze ambientali (indirizzo terrestre) ha la durata di cinque anni ed e' suddiviso in un biennio propedeutico ed in un triennio di applicazioni nell'indirizzo con due orientamenti: chimico e biologico. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il corso di laurea in scienze ambientali comprende trentadue disci- pline annuali che danno luogo a ventotto esami dei quali quattro integrati. L'impegno didattico complessivo e' di 2720 ore. Per le discipline indicate, l'esame integrato e' obbligatorio. Per l'esame integrato la commissione e' costituita dai docenti che hanno espletato i due insegnamenti relativi. Il numero degli studenti deve essere determinato di anno in anno dal Ministero su proposta della facolta' anche in dipendenza delle prospettive del mercato del lavoro. L'organizzazione del corso di laurea e' identificata da tre gruppi di discipline: I) discipline di formazione generale (biennio propedeutico); II) discipline di indirizzo (diffuse nel 3 , 4 e 5 anno anche se principalmente concentrate nel 3 e 4 ; III) discipline di orientamento (essenzialmente diffuse nel 4 e 5 anno). Gli insegnamenti del biennio propedeutico, costituiti da quattordici discipline obbligatorie di formazione generale, danno luogo a dodici esami di cui due integrati. Il monte orario per l'attivita' didattica complessiva nel biennio e' di 1190 ore, ripartite tra le diverse discipline. Per l'indirizzo terrestre e' previsto un numero di discipline obbligatorie di indirizzo, pari a dodici con dieci esami, di cui due integrati. Il monte orario per l'attivita' didattica complessiva e' di 1020 ore. Per ciascun orientamento (chimico e biologico) la facolta' indichera' vari curricula comprendenti ciascuno un blocco di quattro esami obbligatori e un elenco di discipline tra le quali lo studente deve scegliere due insegnamenti, a completamento dei trentadue previsti dal curriculum. Le due discipline possono essere scelte anche da elenchi di diversi orientamenti, purche' coerenti con quello adottato. Il monte orario per l'attivita' didattica complessiva relativa alle sei discipline ammonta a 510 ore. Fermo restando il monte orario fissato nonche' il numero delle dis- cipline e degli esami, la facolta' puo' adottare il metodo della didattica integrata limitatamente agli orientamenti. Il consiglio di corso di laurea determina, nel rispetto delle norme vigenti, anche le modalita' di svolgimento degli esami, fermi restando gli esami integrati previsti dalla tabella, per i quali le commissioni di esame sono costituite dai docenti che hanno afferito agli insegnamenti che danno luogo all'esame integrato. Sono ammessi al terzo anno gli studenti che hanno superato almeno dieci esami dei dodici previsti nel biennio. Per sostenere gli esami delle discipline del triennio bisogna avere superato quella o quelle a completamento del biennio. Nell'ambito degli esami del biennio, e' obbligatorio aver sostenuto l'esame I prima del corrispondente esame II (ad es.: istituzioni di matematica I prima di istituzioni di matematica II). Lo studente, preferibilmente nel biennio propedeutico, e' tenuto a sostenere un colloquio di conoscenza veicolare di lingua straniera. La tesi di laurea dovra' comportare un lavoro sperimentale. BIENNIO PROPEDEUTICO. 1 Anno: 1) istituzioni di matematica I; 2) fisica generale I; 3) biologia I (area biologica generale); 4) chimica generale ed inorganica; 5) litologia e geologia; 6) diritto e legislazione dell'ambiente. 2 Anno: 1) istituzioni di matematica II; 2) fisica generale II; 3) chimica organica; 4) biologia II (area fisiologica generale); 5) ecologia; 6) fondamenti di analisi di sistemi ecologici (5 + 6 = esame integrato); 7) laboratorio di fisica generale (2 + 7 = esame integrato); 8) economia dell'ambiente. Nel biennio propedeutico sono obbligatorie anche esercitazioni pratiche (comprese esercitazioni numeriche, metodi di osservazione, campionamento e misure) secondo quanto previsto dall'art. 6, primo comma, della legge 18 marzo 1958, n. 311. Del monte orario per esercitazioni almeno il 50% deve essere dedicato ad esercitazioni di laboratorio e di campagna, integrate all'interno delle singole aree e tra le varie aree. INDIRIZZI E ORIENTAMENTI Indirizzo: terrestre. Titolo conseguibile: laurea in scienze ambientali (indirizzo terrestre). Le seguenti dodici discipline di indirizzo distribuite sette nel terzo anno, quattro nel quarto ed una nel quinto anno, per complessivi dodici esami, comportano un monte orario per l'attivita' didattica complessiva di 1020 ore. 3 Anno: 1) chimica analitica; 2) ecologia applicata; 3) fisica terrestre; 4) geopedologia; 5) teoria ed applicazione delle macchine calcolatrici; 6) laboratorio di analisi chimica (1 + 6 = esame integrato); 7) laboratorio di geopedologia (4 + 7 = esame integrato). 4 Anno: 1) climatologia e meteorologia; 2) idrologia e idrogeologia; 3) metodi probabilistici, statistici e processi stocastici; 4) microbiologia. 5 Anno: 1) principi di valutazione di impatto ambientale. Anche per dette discipline e' da prevedere un numero di ore di esercitazioni pratiche con le stesse modalita' previste per il biennio propedeutico. Orientamento chimico: Nell'orientamento chimico e' obbligatoria la scelta della chimica fisica; 1) analisi chimica strumentale; 2) analisi costi-benefici; 3) analisi degli inquinanti; 4) biochimica applicata; 5) chemiometria; 6) chimica dell'ambiente; 7) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale; 8) chimica del restauro; 9) chimica del terreno; 10) chimica fisica; 11) chimica tossicologica; 12) cooperazione internazionale per la tutela dell'ambiente; 13) diritto comparato dell'ambiente; 14) diritto regionale e degli enti locali; 15) ecologia applicata; 16) economia dei processi produttivi; 17) economia dello sviluppo e tutela dell'ambiente; 18) ecotossicologia; 19) esercitazioni di preparazioni chimiche; 20) geografia fisica; 21) geochimica; 22) istituzioni e politica dell'ambiente; 23) metodi e tecniche di antinquinamento; 24) metodi e techiche di disinquinamento; 25) modelli matematici; 26) pianificazione ed assetto del territorio; 27) politica economica dell'ambiente; 28) radioattivita'; 29) radiochimica ambientale; 30) tossicologia e controllo degli inquinanti; 31) tutela dei beni artistici e monumentali; 32) tutela dei parchi e delle risorse naturali; 33) chimica fisica ambientale; 34) geomorfologia. 35) algologia; 36) batteriologia; 37) biochimica cellulare; 38) biochimica industriale; 39) biochimica macromolecolare; 40) biofisica; 41) biologia cellulare; 42) biometria; 43) chimica analitica strumentale; 44) chimica degli alimenti; 45) chimica delle sostanze organiche naturali; 46) chimica fisica biologica; 47) complementi di chimica organica; 48) conservazione della natura e delle sue risorse; 49) primatologia; 50) protozoologia; 51) entomologia; 52) enzimologia; 53) etologia; 54) etologia applicata; 55) evoluzione biologica; 56) fisiologia comparata; 57) fitogeografia; 58) genetica delle popolazioni; 59) geobotanica; 60) idrobiologia e pescicolture; 61) igiene degli alimenti; 62) igiene ambientale; 63) laboratorio di microbiologia e serologia; 64) metodi fisici della biologia; 65) micologia; 66) microbiologia ambientale; 67) microbiologia industriale; 68) mutagenesi ambientale; 69) radiobiologia; 70) scienza dell'alimentazione; 71) tossicologia; 72) zoocolture; 73) zoogeografia; 74) zoologia applicata; 75) zoologia sistematica; 76) zoologia dei vertebrati. Orientamento biologico: 1) analisi costi-benefici; 2) antropologia; 3) biochimica; 4) biochimica applicata; 5) biogeografia; 6) biopedologia; 7) conservazione e protezione della natura; 8) cooperazione internazionale per la tutela dell'ambiente; 9) economia dello sviluppo e tutela dell'ambiente; 10) etologia; 11) fisiologia comparata; 12) fisiologia vegetale; 13) genetica; 14) genetica di popolazioni; 15) geografia economica; 16) geografia fisica; 17) gestione delle risorse idriche; 18) idrobiologia; 19) igiene; 20) istituzioni e politica comunitaria dell'ambiente; 21) immunologia; 22) metodi e tecniche di disinquinamento; 23) modelli matematici; 24) politica economica dell'ambiente; 25) radioattivita'; 26) ricerca operativa e pianificazione delle risorse; 27) sistematica animale; 28) sistematica vegetale; 29) algologia; 30) batteriologia; 31) biochimica cellulare; 32) biochimica comparata; 33) biochimica industriale; 34) biochimica macromolecolare; 35) biofisica; 36) biologia cellulare; 37) biologia della pesca ed acquacoltura; 38) biologia delle popolazioni umane; 39) biologia dello sviluppo; 40) biometria; 41) chimica degli alimenti; 42) conservazione della natura e delle sue risorse; 43) ecologia animale; 44) ecologia microbica; 45) ecologia vegetale; 46) embriologia comparata; 47) neurobiologia comparata; 48) paleobotanica; 49) paleontologia; 50) palinologia; 51) parassitologia generale; 52) primatologia; 53) protozoologia; 54) entomologia; 55) enzimologia; 56) etologia; 57) etologia applicata; 58) evoluzione biologica; 59) fisiologia cellulare; 60) fisiologia comparata; 61) fitogeografia; 62) genetica delle popolazioni; 63) genetica molecolare; 64) genetica umana; 65) geobotanica; 66) idrobiologia e pescicolture; 65) igiene degli alimenti; 66) igiene ambientale; 67) laboratorio di metodologie botaniche; 68) laboratorio di metodologie genetiche; 69) laboratorio di metodologie zoologiche; 70) laboratorio di microbiologia e serologia; 71) micologia; 72) microbiologia ambientale; 73) microbiologia industriale; 74) mutagenesi ambientale; 75) scienza dell'alimentazione; 76) ultrastrutture vegetali; 77) zoocolture; 78) zoogeografia; 79) zoologia applicata; 80) zoologia sistematica; 81) zoologia dei vertebrati. La facolta' indichera' in ciascun orientamento vari curricula comprendenti i blocchi di quattro discipline obbligatorie per ciascuno di essi, e l'elenco delle discipline tra le quali lo studente deve scegliere due insegnamenti, a completamento degli studi. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Viterbo, 23 luglio 1992 Il rettore: SCARASCIA MUGNOZZA