Con  decreto  ministeriale  6 ottobre 1993 e' stata approvata - ai
sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio 1990,  n.  218,  ed
all'art. 3, commi 2, 3 e 5, del decreto legislativo 20 novembre 1990,
n. 356 - la modifica al progetto di ristrutturazione presentata dalla
Cassa di risparmio di Cesena S.p.a. che comporta:
    l'emissione  di n. 2.940.000 obbligazioni convertibili in azioni,
con clausola di subordinazione, al prezzo di L. 23.000 ciascuna,  per
un  importo  complessivo di lire 67,6 miliardi, da offrire in opzione
agli azionisti della Cassa di risparmio di Cesena S.p.a.  in  ragione
di n. 21 obbligazioni ogni 100 azioni possedute. Gli emittendi titoli
saranno tuttavia collocati prevalentemente presso investitori privati
in connessione alla limitazione ex art. 2441, quinto comma del codice
civile,  del  diritto  di  opzione  spettante  al  solo  azionista di
maggioranza Fondazione Cassa  di  risparmio  di  Cesena,  che  potra'
sottoscrivere  un  numero di obbligazioni non superiore a n. 225.000,
nonche' all'esclusione del diritto di prelazione sui titoli  inoptati
spettante  alla  Fondazione  medesima  ai sensi dell'art. 2441, terzo
comma, del codice civile;
    l'aumento  del  capitale  sociale,   e   la   relativa   modifica
statutaria,  da  lire  140  miliardi sino all'importo massimo di lire
169,4 miliardi, da realizzarsi  mediante  emissione,  anche  in  piu'
riprese,  di  massime  n.  2.940.000  azioni ordinarie da nominali L.
10.000  cadauna,  destinate  irrevocabilmente   all'esercizio   della
facolta'  di  conversione  spettante  ai portatori delle obbligazioni
rappresentative del prestito in discorso, nel rapporto di n. 1 azione
ordinaria Cassa di risparmio di Cesena S.p.a. per ogni  obbligazione;
facolta'  di  conversione da esercitarsi il 1 gennaio di ogni anno, a
partire dal 1 gennaio 1995 sino al 1 gennaio 1999.