Con decreto del Presidente della Repubblica 22 novembre 1993, su proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile "alla memoria" delle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Vigile del fuoco permanente Stefano Picerno. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, perdendo la giovane vita. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche, spinti sino all'estremo sacrificio. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile del fuoco permanente Sergio Pasotto. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, perdendo la giovane vita. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche, spinti sino all'estremo sacrificio. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile del fuoco permanente Carlo La Catena. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, perdendo la giovane vita. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche, spinti sino all'estremo sacrificio. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile urbano Alessandro Ferrari. - Accortosi, insieme ad alcuni colleghi, del principio di incendio di un'autovettura, sollecitava l'intervento sul posto di una squadra dei vigili del fuoco. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, perdendo la giovane vita. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche, spinti sino all'estremo sacrificio. - Milano, 27 luglio 1993. Guardia giurata Angelo Lombardozzi. - Addetto alla scorta di un furgone blindato, si opponeva al tentativo di rapina perpetrato da alcuni malviventi armati e rimaneva ucciso in seguito ai colpi d'arma da fuoco proditoriamente esplosi dai banditi. Splendido esempio di non comune ardimento e altissimo senso del dovere. - Mattinata (Foggia), 28 luglio 1992. Gaetano Giordano. - Consapevole del grave rischio cui si esponeva, sfidava la mafia opponendosi ai tentativi di estorsione e collaborando con le autorita' competenti nell'individuazione dei malviventi. Per tale non comune coraggio rimaneva vittima di un vile attentato. Splendido esempio di elette virtu' civiche e sprezzo del pericolo, spinti sino all'estremo sacrificio. - Gela (Caltanissetta), 10 novembre 1992. Maurizio Estate. - Nonostante la giovane eta' ed incurante della propria incolumita', riusciva a sventare una rapina ai danni di un imprenditore, ma veniva poi barbaramente assassinato, per vendetta, da uno dei malviventi. Splendido esempio di umana solidarieta' ed elette virtu' civiche, spinte sino all'estremo sacrificio. - Napoli, 17 maggio 1993. Con decreto del Presidente della Repubblica 22 novembre 1993, su proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Vigile del fuoco permanente Antonio Abbamonte. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, rimanendo ferito. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile del fuoco permanente Paolo Mandelli. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, rimanendo ferito. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile del fuoco permanente Antonino Maimone. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione rimandendo ferito. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile del fuoco permanente Massimo Salsano. - Accorso, insieme ad alcuni colleghi, sul luogo in cui era stato segnalato il principio di incendio di un'autovettura, con grande perizia e spiccata professionalita' intuiva la presenza di un ordigno esplosivo. Benche' consapevole del gravissimo rischio personale, si prodigava per far allontanare dalla zona i numerosi passanti ed i veicoli in transito, ma veniva investito da un'improvvisa esplosione, rimanendo ferito. Nobile esempio di altissimo senso del dovere ed elette virtu' civiche. - Milano, 27 luglio 1993. Vigile del fuoco permanente Nicola Fumai. - Componente di un nucleo-sommozzatori, partecipava alle richerche di un sub disperso in mare individuando, dopo diversi tentativi, il cunicolo in cui il giovane si era addentrato. Riusciva, poi, percorrendo l'angusto antro, a raggiungere il malcapitato ed a riportarlo in salvo all'esterno. Generoso esempio di grande spirito di sacrificio e di elevate doti professionali. - Bari, 16 agosto 1992. Carabiniere Francesco Paolo Damato. - Libero dal servizio, con coraggiosa e tempestiva reazione affrontava due rapinatori armati che avevano fatto irruzione in un esercizio pubblico riuscendo, con l'arma in dotazione, a ferire uno di essi ed a trarlo in arresto insieme al complice. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Mugnano (Napoli), 3 settembre 1992. Con decreti del Presidente della Repubblica 22 novembre 1993, su proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Vice brigadiere dei carabinieri Cono Antonio Tropiano. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si introduceva, insieme ad altro militare, in un edificio in fiamme riuscendo, nonostante le forti esalazioni, a spegnere l'incendio ed a trasportare all'esterno una bombola di gas surriscaldata, scongiurando cosi' un piu' grave disastro. - Crotone (Catanzaro), 30 dicembre 1992. Carabiniere Giancarlo Vasapollo. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si introduceva, insieme ad altro militare, in un edificio in fiamme riuscendo, nonostante le forti esalazioni, a spegnere l'incendio ed a trasportare all'esterno una bombola di gas surriscaldata, scongiurando cosi' un piu' grave disastro. - Crotone (Catanzaro), 30 dicembre 1992. Vincenzo Faleo. - Incurante del grave rischio personale, con pronta determinazione si introduceva in un locale invaso dalle fiamme riuscendo a portare all'esterno una bombola di gas liquido che esplodeva pochi istanti dopo. - Foggia, 3 gennaio 1993. Maresciallo dei carabinieri Michele Dammicco. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si introduceva, insieme a sottufficiale dipendente, in un edificio in fiamme e pericolante a causa dell'esplosione di una bombola di gas riuscendo, nonostante le forti esalazioni, a disattivare ed a trasportare all'esterno altre sei bombole surriscaldate, scongiurando cosi' un piu' grave disastro. - Cutrofiano (Lecce), 7 marzo 1993. Vice brigadiere dei carabinieri Vincenzo Innecco. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si introduceva, insieme al proprio comandante, in un edificio in fiamme e pericolante a causa dell'esplosione di una bombola di gas riuscendo, nonostante le forti esalazioni, a disattivare ed a trasportare all'esterno altre sei bombole surriscaldate, scongiurando cosi' un piu' grave disastro. - Cutrofiano (Lecce), 7 marzo 1993. Gianfranco Tarantino. - Con generoso slancio e non comune ardimento si truffava nelle gelide acque di un fiume in soccorso di un ragazzo che vi si era gettato a scopo suicida, riuscendo, insieme ad altro animoso, a trarlo in salvo. - Concordia Sagittaria (Venezia) 11 febbraio 1993. Giulio Favro. - Con generoso slancio e non comune ardimento si truffava nelle gelide acque di un fiume in soccorso di un ragazzo che vi si era gettato a scopo suicida, riuscendo, insieme ad altro animoso, a trarlo in salvo. - Concordia Sagittaria (Venezia), 11 febbraio 1993. Vigile del fuoco Andrea Ciuffo. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si prodigava, durante un nubifragio, in soccorso di alcune persone rimaste intrappolate da una frana, riuscendo a trarre in salvo i malcapitati. - Altare (Savona), 22 settembre 1992. Finanziere Alessandro Mazzone. - Libero dal servizio, con pronta determinazione e sprezzo del pericolo sventava un tentativo di furto, ponendosi all'inseguimento del malvivente. Riusciva, poi, pur rimanendo gravemente ferito nel corso di una violenta colluttazione, a consentirne l'arresto. - Firenze, 5 febbraio 1993. Michele Marigo. - Con pronta determinazione e generoso altruismo, si tuffava nelle gelide acque di un canale traendo in salvo una donna in procinto di annegare. - Stra (Venezia), 15 febbraio 1993. Federico Lonardi. - Incurante del grave rischio personale, con pronta determinazione e generoso slancio interveniva in soccorso di due persone in procinto di annegare in mare, traendo in salvo una di esse. - Peschici (Foggia), settembre 1991. Alessio Canti. - Con generoso altruismo e non comune coraggio, interveniva in soccorso di un anziano aggredito da un malfattore, e riusciva, pur rimanendo ferito nel corso di una violenta colluttazione, a consentire l'arresto dell'aggressore. - Roma, 24 agosto 1992. 2 Capo Np. Giuseppe Di Mauro. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava in mare in soccorso di una donna che vi era precipitata a bordo della propria auto, riuscendo, insieme ad un collega, a trarre in salvo la malcapitata. - Porto di Licata (Agrigento), 15 dicembre 1992. Np. Filippo Quatrosi. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava in mare in soccorso di una donna che vi era precipitata a bordo della propria auto, riuscendo, insieme ad un collega, a trarre in salvo la malcapitata. - Porto di Licata (Agrigento), 15 dicembre 1992.