Con  decreti del Presidente della Repubblica 24 novembre 1993 sono
state conferite le seguenti ricompense al merito dell'Esercito:
                           Croci d'argento
   Al  Corpo  di  amministrazione,  con  la   seguente   motivazione:
"Conferendo  ammirevole  concretezza  agli  ideali  del proprio motto
'Tenacia,  Sacrificio  et  Virtute'  il  Corpo  di   amministrazione,
dell'Esercito,   attraverso   la   valida  partecipazione  di  propri
ufficiali nelle missioni d'oltremare, ha concorso,  vigorosamente,  a
realizzare,  in  una  cornice  di  sicurezza e di certezza giuridica,
supporti  logistici  ed  amministrativi  idonei  a  fronteggiare   le
molteplici  emergenze  dei  mutevoli  scenari  operativi. In siffatte
situazioni d'eccezione - fra le macerie, la disperazione e i morti di
Beirut,  tra  le  martoriate  popolazioni  curde,  nella   disastrata
economia albanese, nella dilaniata Somalia, nell'inquieto Mozambico -
gli   ufficiali  del  Corpo  sono  stati  sempre  presenti  nei  vari
contingenti,  determinando,  con  sapienza   professionale,   duttile
capacita'    organizzativa,    coraggio    di   assumersi   oneri   e
responsabilita', condizioni favorevoli per l'assolvimento del compito
operativo  dei  comandanti  e  delle  truppe.  In  virtu'   di   tale
significativa   azione   propulsiva,   arricchita  di  una  modalita'
comportamentale  capace,  all'occorrenza,  di  modularsi  anche   nel
disimpegno,  pronto  ed efficace, di compiti squisitamente operativi,
il Corpo di amministrazione, rinvigorendo l'apprezzamento e la  stima
di  cui gode in ambito istituzionale, ha contribuito - esaltando, con
altissimo senso del dovere, i principi etici ed i valori  morali  che
costituiscono  la  'regola'  che  presiede ad una scelta di vita - ad
accrescere il prestigio  ed  il  lustro  dell'Esercito  italiano".  -
Libano,  Kurdistan,  Albania,  Somalia,  Mozambico: aprile 1982-marzo
1993.
   Al gen. d. Giampiero Rossi, nato il 3 giugno 1937 ad Aosta, con la
seguente  motivazione:  "Comandante   delle   Forze   terrestri   del
contingente  Italfor  in  Somalia, si prodigava con grande capacita',
altissima professionalita' e massima dedizione, riuscendo,  in  tempi
estremamente   contratti,   a   coordinare   perfettamente  le  varie
componenti partecipanti all'operazione,  ottimizzando  le  azioni  di
soccorso  e  protezione a favore della popolazione somala, nonostante
le oggettive difficolta' ambientali, caratterizzate da  una  profonda
crisi  sociale  ed  economica.  L'esemplare  attaccamento  al dovere,
l'appassionato  e  continuo  impegno  profuso  nell'assolvimento  del
compito   affidatogli,   le   non  comuni  doti  di  organizzatore  e
coordinatore,   facevano   si   che   il   contingente   raggiungesse
un'eccezionale  efficienza operativa che contribuiva a risollevare le
sorti delle riconoscenti e grate popolazioni soccorse,  ricevendo  il
plauso  e  l'ammirazione della comunita' internazionale e concorendo,
in tal maniera, a nobilitare ed elevare  il  prestigio  dell'Esercito
italiano". - Mogadiscio (Somalia) 19 dicembre-4 maggio 1993.