Con  decreti  del  Presidente della Repubblica in data 21 febbraio
1995, sulla proposta del Ministro della difesa, sono state  conferite
le seguenti ricompense al valore dell'Esercito "alla memoria":
                           Medaglie d'oro
   Al  par.  Gionata  Mancinelli,  nato  il  5 aprile 1973 a Matelica
(Macerata), con la motivazione: "Paracadutista di leva, si e' offerto
volontariamente  ed  ha  ottenuto  di  partecipare  alla   operazione
umanitaria  ONU  di  'Peace  Keeping', in Somalia, con il contingente
militare italiano 'Ibis'. Ha  operato  in  una  situazione  altamente
rischiosa  con  subdola  e  continua  minaccia  da parte di banditi e
guerriglieri somali. Spesso si offriva volontario per  operazioni  di
rastrellamento  per  ricerca  e  confisca  di  armi  e  per  scorta a
convogli. Durante la sua permanenza in Somalia ha sempre assolto  con
zelo, professionalita' e spirito di sacrificio i compiti assegnatigli
meritando  sempre  il  consenso dei propri superiori e la ammirazione
dei commilitoni. Il giorno 3 agosto, si trovava di guardia presso  un
obiettivo   altamente   sensibile   in  localita'  porto  vecchio  di
Mogadiscio, sede del raggruppamento 'Alfa'. In quel  momento  era  in
vigore  lo  stato  di massima allerta a causa della forte tensione in
atto come conseguenza alla minaccia di attentati. Due somali  che  si
approssimavano  al  limite invalicabile della base e che costituivano
un  potenziale  pericolo  venivano  invitati  in  lingua  locale   ad
allontanarsi.   Nonostante  gli  avvertimenti  essi  continuavano  ad
avvicinarsi. Nel tentativo  di  assumere  una  posizione  defilata  e
nell'intento  di  esplodere  un  colpo  in  aria  come  avvertimento,
azionava accidentalmente - prima di quanto fosse nelle sue intenzioni
-  la  leva  di  sparo  provocando  la  partenza  del  colpo  che  lo
raggiungeva al collo ed al volto. Mortalmente ferito, immolava la sua
giovane vita nell'adempimento del dovere e per un ideale di pace e di
solidarieta'  fra  i  popoli.  Chiaro  esempio di soldato che ha dato
lustro   all'Esercito   italiano,   facendogli   riscuotere   unanime
ammirazione  dalle Forze armate internazionali impiegate in Somalia".
- Mogadiscio (Somalia), 3 agosto 1993.
   Al c.le par. Giorgio Righetti, nato l'11 luglio 1973 a  Vigna  del
Mar (Cile), con la motivazione: "Caporale paracadutista facente parte
del  contingente  militare italiano 'Ibis' impegnato nella operazione
umanitaria ONU  di  'Peace  Keeping',  in  una  situazione  operativa
altamente  rischiosa  spesso  si offriva volontario per operazioni di
rastrellamento per  ricerca  e  confisca  di  armi  e  per  scorta  a
convogli.  Durante la sua permanenza in Somalia ha sempre assolto con
zelo, professionalita' e spirito di sacrificio i compiti assegnatigli
meritando sempre il consenso dei propri superiori e l'ammirazione dei
commilitoni.   Durante un  momento  di  pausa  dal  servizio,  mentre
effettuava  all'interno  del  porto  nuovo  di  Mogadiscio  attivita'
ginnico  sportiva,  veniva  fatto  segno  a  colpi  d'arma  da  fuoco
proditoriamente  sparati  da  cecchini  somali.  Mortalmente  ferito,
immolava la sua giovane vita per un ideale di pace e di  solidarieta'
fra  i  popoli.  Chiarissimo  esempio  di  soldato che ha dato lustro
all'Esercito  italiano,  facendogli  riscuotere  unanime  ammirazione
dalle Forze armate internazionali impiegate in Somalia". - Mogadiscio
(Somalia), 15 settembre 1993.
   Al par. Giovanni Strambelli, nato il 14 luglio 1973 a Bari, con la
motivazione: "Paracadutista di leva, si e' offerto volontariamente ed
ha  ottenuto  di  partecipare all'operazione umanitaria ONU di 'Peace
Keeping', in Somalia, con il contingente militare italiano 'Ibis'. Ha
operato  in una situazione altamente rischiosa con subdola e continua
minaccia da parte di banditi e guerriglieri somali. Spesso si offriva
volontario per operazioni di rastrellamento per ricerca e confisca di
armi e per scorta a convogli. Durante la sua permanenza in Somalia ha
sempre assolto con zelo, professionalita' e spirito di  sacrificio  i
compiti   assegnatigli   meritando  sempre  il  consenso  dei  propri
superiori e l'ammirazione dei commilitoni. Il giorno 27 aprile  1993,
si  trovava  di  guardia presso un obiettivo altamente sensibile - il
ponte radio denominato 'Topo' che assicurava i  collegamenti  con  la
madre patria - in localita' Balad, sede del comando Italpar. Un colpo
fatto   partire  accidentalmente  da  un  commilitone,  anch'esso  di
guardia, lo  feriva  gravemente.  Dopo  essere  stato  sottoposto  ad
intervento  chirurgico  presso l'ospedale da campo, veniva sgomberato
in patria ove decedeva. Mortalmente ferito, immolava la  sua  giovane
vita  nell'adempimento  del  dovere  e  per  un  ideale  di pace e di
solidarieta' fra i popoli. Chiaro esempio  di  soldato  che  ha  dato
lustro   all'Esercito   italiano,   facendogli   riscuotere   unanime
ammirazione dalle Forze armate internazionali impiegate in  Somalia".
- Mogadiscio (Somalia), 27 aprile 1993.
   Al   c.le   par.  Rossano  Visioli,  nato  il  10  maggio  1973  a
Casalmaggiore (Cremona), con la motivazione: "Caporale  paracadutista
facente  parte  del  contingente  militare  italiano 'Ibis' impegnato
nella operazione umanitaria ONU di 'Peace Keeping', in una situazione
operativa  altamente  rischiosa  spesso  si  offriva  volontario  per
operazioni  di  rastrellamento  per  ricerca e confisca di armi e per
scorta a convogli. Durante la sua permanenza  in  Somalia  ha  sempre
assolto  con zelo, professionalita' e spirito di sacrificio i compiti
assegnatigli meritando sempre il  consenso  dei  propri  superiori  e
l'ammirazione  dei  commilitoni.  Durante  un  momento  di  pausa dal
servizio, mentre effettuava all'interno del porto nuovo di Mogadiscio
attivita' ginnico sportiva, veniva fatto  segno  a  colpi  d'arma  da
fuoco proditoriamente sparati da cecchini somali. Mortalmente ferito,
immolava, la sua giovane vita per un ideale di pace e di solidarieta'
fra  i  popoli.  Chiarissimo  esempio  di  soldato che ha dato lustro
all'Esercito  italiano,  facendogli  riscuotere  unanime  ammirazione
dalle Forze armate internazionali impiegate in Somalia". - Mogadiscio
(Somalia), 15 settembre 1993.