IL MINISTRO DELL'INTERNO
Vista la legge 27 dicembre 1941, n. 1570;
Visto l'art. 1 della legge 13 maggio 1961, n. 469;
Visto l'art. 2 della legge 26 giugno 1965, n. 966;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955,
n. 547;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982,
n. 577;
Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626;
Visto l'art. 4 del decreto legge 28 agosto 1995, n. 361,
convertito nella legge 27 ottobre 1995, n. 437;
Visto il progetto di regola tecnica elaborato dal Comitato
centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi di cui
all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio
1982, n. 577;
Visto l'art. 11 del citato decreto del Presidente della
Repubblica 29 luglio 1982, n. 577;
Espletata la procedura di informazione prevista dalla legge 21
giugno 1986, n. 317;
Decreta
Art. 1.
Campo di applicazione
1. Il presente decreto ha per scopo l'emanazione di disposizioni
di prevenzione incendi riguardanti la progettazione, la costruzione e
l'esercizio dei sottoelencati locali:
a) teatri;
b) cinematografi;
c) cinema-teatri;
d) auditori e sale convegno;
e) locali di trattenimento, ovvero locali destinati a
trattenimenti ed attrazioni varie, aree ubicate in esercizi pubblici
ed attrezzate per accogliere spettacoli, con capienza superiore a 100
persone;
f) sale da ballo e discoteche;
g) teatri tenda;
h) circhi;
i) luoghi destinati a spettacoli viaggianti e parchi di
divertimento;
l) luoghi all'aperto, ovvero luoghi ubicati in delimitati
spazi all'aperto attrezzati con impianti appositamente destinati a
spettacoli o intrattenimenti e con strutture apposite per lo
stazionamento del pubblico.
Rientrano nel campo di applicazione del presente decreto i locali
multiuso utilizzati occasionalmente per attivita' di intrattenimento
e pubblico spettacolo.
Ai locali di trattenimento, di cui alla precedente lettera e),
con capienza non superiore a 100 persone, si applicano le
disposizioni di cui al titolo XI dell'allegato.
2. Sono esclusi dal campo di applicazione del presente decreto:
a) i luoghi all'aperto, quali piazze e aree urbane prive di
strutture specificatamente destinate allo stazionamento del pubblico
per assistere a spettacoli e manifestazioni varie, anche con uso di
palchi o pedane per artisti, purche' di altezza non superiore a m.
0,8 e di attrezzature elettriche, comprese quelle di amplificazione
sonora, purche' installate in aree non accessibili al pubblico;
b) i locali, destinati esclusivamente a riunioni operative, di
pertinenza di sedi di associazioni ed enti;
c) i pubblici esercizi dove sono impiegati strumenti musicali
in assenza dell'aspetto danzante e di spettacolo;
d) i pubblici esercizi in cui e' collocato l'apparecchio
musicale "karaoke" o simile, a condizione che non sia installato in
sale appositamente allestite e rese idonee all'espletamento delle
esibizioni canore ed all'accoglimento prolungato degli avventori, e
la sala abbia capienza non superiore a 100 persone;
e) i pubblici esercizi dove sono installati apparecchi di
divertimento, automatici e non, in cui gli avventori sostano senza
assistere a manifestazioni di spettacolo (sale giochi).
3. Le disposizioni del presente decreto si applicano ai locali di
nuova realizzazione ed a quelli esistenti alla data di entrata in
vigore dello stesso, gia' adibiti ad attivita' di cui al comma 1, nel
caso siano oggetto di interventi comportanti la loro completa
ristrutturazione e/o il cambio di destinazione d'uso, con esclusione
degli interventi di manutenzione ordinaria, di cui all'art. 31
lettera a) della legge 5 agosto 1978, n. 457. Nel caso che gli
interventi, effettuati su locali esistenti, comportino la
sostituzione o modifica di impianti e/o attrezzature di protezione
attiva antincendio, la modifica parziale delle caratteristiche
costruttive e/o del sistema di vie di uscita, e/o ampliamenti, le
disposizioni del presente decreto si applicano solamente agli
impianti e/o alle parti della costruzione oggetto degli interventi di
modifica. In ogni caso gli interventi di modifica effettuati su
locali esistenti, che non comportino un loro cambio di destinazione,
non possono diminuire le condizioni di sicurezza preesistenti.