Con decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1996, vistato dalla ragioneria centrale in data 3 settembre 1996, n. 205/L, il decreto presidenziale in data 9 maggio 1994, vistato dalla ragioneria centrale il 24 ottobre 1994, relativo alla concessione della medaglia d'argento "alla memoria", in favore del partigiano Latis Giorgio e' stato cosi' modificato: "Malgrado i pericoli della persecuzione razziale, aderiva, sin dall'8 settembre 1943, al movimento di Resistenza. Arrestato a Milano, evadeva dal luogo di detenzione e si univa alle formazioni partigiane, 'Giustizia e Liberta'' piemontesi. Con esse partecipava a numerose operazioni, esponendo sempre la propria vita con cosciente determinazione e sprezzo del pericolo. In una di esse penetrava, da solo, nel carcere di Alessandria, riuscendo a portare in salvo tre compagni destinati alla fucilazione. Il 26 aprile 1945, mentre rientrava dall'aver portato l'ordine di insurrezione generale, veniva fermato da unita' dell'Esercito repubblichino, perquisito e fucilato sul posto, per essersi assunto la responsabilita' dei documenti che portava indosso, salvando da morte sicura gli altri componenti del gruppo. Cadeva da eroe, esclamando, per testimonianza degli stessi esecutori: 'Viva l'Italia'". - Reaglio, 26 aprile 1945.