IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Visto  il  decreto-legge  22 ottobre 1992, n. 415, convertito dalla
legge 19 dicembre 1992, n. 488;
  Visto l'art. 3 del decreto legislativo 3 aprile  1993,  n.  96,  in
materia  di  programmazione  degli  interventi nelle aree depresse ed
attribuzione  di  competenze  al  Ministero  del  bilancio  e   della
programmazione economica;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 24 marzo 1994,
n.   283,   che,   all'art.  6,  ha  istituito  il  servizio  per  la
contrattazione  programmata   che   elabora,   stipula   e   verifica
l'attuazione di accordi, intese e contratti di programma;
  Visto  il  decreto-legge  8  febbraio 1995, n. 32, convertito dalla
legge 7 aprile 1995, n. 104, come integrato dall'art. 8 della legge 8
agosto 1995, n. 341, che ha istituito la programmazione negoziata;
  Vista  la  delibera  CIPE  del  25  febbraio  1994  in  materia  di
disciplina dei contratti di programma;
  Vista  la  delibera  CIPE  20  novembre 1995 che coordina i diversi
strumenti attuativi della programmazione negoziata;
  Considerato che nell'ambito di quanto previsto  dall'art.  1  della
legge 7 aprile 1995, n. 104, come integrata dall'art. 8 della legge 8
agosto  1995,  n.  341,  la  programmazione  negoziata  risponde alla
esigenza di perseguire specifiche finalita' ed obiettivi di  sviluppo
secondo  una  logica  innovativa che vede il Ministero del bilancio e
della  programmazione  economica,  anche   su   proposta   di   altre
amministrazioni  pubbliche,  quale soggetto promotore ed attuatore di
interventi in aree economicamente depresse e/o di crisi economica  ed
occupazionale,  in  cui  appare  necessario  il  consolidamento degli
interventi nel campo industriale ed in altri  settori  strategici  di
rilevante interesse nazionale;
  Considerato  che  in  data  5  novembre  1993 e' stato stipulato su
iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri un  protocollo
di intesa per l'attivazione urgente di iniziative atte a fronteggiare
la   grave   situazione   di   crisi   dell'apparato   produttivo  ed
occupazionale dell'area orientale di Napoli, nell'area di  Bagnoli  e
nell'area torrese-stabiese;
  Vista  l'ulteriore  intesa  stipulata  in data 19 dicembre 1994, su
iniziativa della Presidenza del Consiglio dei  Ministri,  concernente
specificamente  le  esigenze di intervento urgente nell'area di crisi
torrese-stabiese;
  Vista la delibera CIPE 8 agosto  1995  che  per  alcuni  interventi
nell'area   torrese-stabiese   gia'   individuati   dal   comune   di
Castellammare  ha  destinato,  in  via  programmatica,  alla  regione
Campania  la  somma  complessiva  di  lire 54 miliardi a valere sulla
disponibilita' del Fondo  ex  art.  19  del  decreto  legislativo  n.
96/1993, sul quale sono affluite le risorse rinvenienti dalle revoche
dei finanziamenti ex legge n. 64/1986;
  Visto  il  programma  per  la  reindustrializzazione  e lo sviluppo
dell'area torrese-stabiese art. 1-ter della legge 19 luglio 1993,  n.
236,  predisposto  in attuazione del citato protocollo d'intesa del 9
dicembre  1994  ai   fini   dell'accesso   al   contributo   previsto
dall'articolo   1-ter  della  legge  19  luglio  1993,  n.  236,  per
iniziative ed i programmi di reindustrializzazione e  sviluppo  nelle
aree  di  crisi  occupazionale  di  cui  all'art.  1,  comma 1, della
medesima legge;
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale
del  3  maggio  1996  con  cui  tale  programma  e' stato approvato e
finanziato a valere sui fondi del citato art. 1-ter  della  legge  19
luglio 1993, n. 236;
  Ritenuto  che  la  situazione  di crisi produttiva ed occupazionale
dell'area in questione richiede  l'avvio  urgente  di  interventi  in
grado di attivare processi di ripresa economica;
  Considerato  che  il  Ministero del bilancio e della programmazione
economica puo' predisporre progetti di sviluppo territoriale  con  le
indicazioni  delle aree interessate, dei settori di intervento, degli
obiettivi occupazionali, e  dei  costi  per  lo  Stato,  al  fine  di
proporre al CIPE interventi attuativi di programmazione negoziata;
  Preso  atto  dell'esigenza di porre le condizioni per l'avvio di un
programma di intervento per la  reindustrializzazione,  il  riassetto
territoriale,  e  lo  sviluppo  economico ed occupazionale, dell'area
torrese-stabiese  ricorrendo   agli   strumenti   di   programmazione
negoziata;
  Su  proposta  del  Ministro  del  bilancio  e  della programmazione
economica;
                              Delibera:
  1. Il Ministero  del  bilancio  e  della  programmazione  economica
promuove,  attraverso  gli istituti della programmazione negoziata di
cui alla legge  7  aprile  1995,  n.  104,  art.  1,  come  integrata
dall'art.  8  della  legge 8 agosto 1995, n. 341, la realizzazione di
iniziative produttive di grandi  imprese  e/o  gruppi  nazionali  e/o
internazionali,  pubblici  e/o  privati,  e/o  consorzi  e/o societa'
consortili di piccole e medie  imprese,  aventi  forma  giuridica  di
societa'  di  capitali,  anche  con partecipazione di minoranza della
Gepi S.p.a. che andranno a localizzarsi nell'area torrese-stabiese;
  2. Successivamente alla approvazione degli  interventi  predisposti
ai  sensi  del  precedente punto 1, al fine di consentire l'immediato
avvio delle iniziative imprenditoriali,  nelle  more  dell'erogazione
del  contributo  in  conto  capitale  da  parte  del  servizio per la
contrattazione  programmata  del  Ministero  del  bilancio  e   della
programmazione  economica,  la Gepi S.p.a. e' autorizzata a concedere
anticipazioni, a valere sui propri fondi e senza oneri per lo  Stato,
delle  agevolazioni entro il tetto massimo della prima annualita' del
contributo concesso alle imprese partecipate,  localizzate  nell'area
torrese-stabiese.
   Roma, 8 agosto 1996
                                       Il Presidente delegato: CIAMPI
 Registrata alla Corte dei conti il 4 ottobre 1996
 Registro n. 1 Bilancio, foglio n. 292