Con  decreto  del Presidente della Repubblica 11 settembre 1996 e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito:
                         Medaglia d'argento
   Ten. col. Claudio Gasperini, nato il 27 febbraio 1951 a Roma,  con
la  motivazione: "comandante di aeromobile d'attacco a-129 'Mangusta'
facente  parte  del  gruppo   squadroni   elicotteri   Italhely   del
contingente   militare   italiano  Ibis-2  impegnato  nell'operazione
umanitaria Onu Peace-Keeping in Somalia, il 2  luglio  1993,  durante
una  operazione  di  ricognizione  e  supporto  alle  truppe  a terra
impegnate in  un  violentissimo  scontro  a  fuoco,  individuava  una
sorgente  di  fuoco nemica su automezzo. Soggetto a violenta reazione
di fuoco da parte dell'equipaggio somalo e benche' colpito al  blindo
vetro  anteriore  da  un  colpo  di  mitragliatrice,  non  esitava ad
ingaggiare il combattimento, con sprezzo del pericolo, nel  tentativo
di  allontanare il mezzo dalla zona degli scontri. Cosciente di poter
essere  abbattuto  persisteva  nell'azione  e,  nonostante  fosse  in
condizioni  minime di impiego, eliminava la sorgente di fuoco nemica.
Con il suo operato dimostrava, in condizioni di estrema  difficolta',
alto   senso  del  dovere,  spiccato  coraggio  e  singolare  perizia
esponendo la propria vita a manifesto rischio per salvare altre  vite
umane". - Mogadiscio (Somalia) 2 luglio 1993.
   Con  decreto  del Presidente della Repubblica 11 settembre 1996 e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito
                         Medaglia d'argento
   Ten. Giuseppe Luca Cocci Grifoni, nato  il  1  maggio  1964  a  S.
Benedetto  del  Tronto, con la motivazione: "comandante di aeromobile
Etm-1 (Ch-47) facente parte del gruppo squadroni elicotteri  Italhely
del  contingente  militare italiano Ibis-2 impegnato nella operazione
umanitaria ONU di Peace-Keeping in Somalia, il  2  luglio  1993,  nel
corso  di  violenti scontri tra soldati italiani e bande di miliziani
somale, veniva chiamato  ad  effettuare  una  rapida  evacuazione  di
personale  ferito.  Decollava  con  prontezza e, sprezzante del fuoco
nemico, atterrava nella zona del combattimento. Cosciente di  esporre
la   propria  vita,  prendeva  a  bordo  il  personale  ferito  e  lo
trasportava in ospedale. Brillante esempio di ufficiale che con  alto
senso  del dovere, spiccato coraggio, singolare perizia e sprezzo del
pericolo esponeva la propria vita  per  salvare  quella  degli  altri
commilitoni". - Mogadiscio (Somalia) 2 luglio 1993.
   Con  decreto  del Presidente della Repubblica 11 settembre 1996 e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito
                         Medaglia d'argento
   Ten. Gianmaria Cianciolo, nato il 15 dicembre  1964  a  Pordenone,
con  la motivazione: "comandante di aeromobile Em-2 facente parte del
gruppo  squadroni  elicotteri  Italhely  del   contingente   militare
italiano   Ibis-2   impegnato   nell'operazione   umanitaria  ONU  di
Peace-Keeping in Somalia, il 2 luglio 1993,  nel  corso  di  violenti
scontri  tra  soldati  italiani  e  bande di miliziani somali, veniva
chiamato ad effettuare una rapida evacuazione  di  personale  ferito.
Decollava  con  prontezza  e,  sprezzante del fuoco nemico, atterrava
nella zona del combattimento consentendo lo  sgombero  immediato  del
personale   ferito.  Reiterava  l'intervento  per  altre  due  volte.
Brillante esempio di  ufficiale  che,  con  alto  senso  del  dovere,
limpido  e  ragionato  autocontrollo,  dimostrava spiccato coraggio e
singolare perizia, esponendo  la  propria  vita  per  salvare  quella
altrui". - Mogadiscio (Somalia) 2 luglio 1993.
   Con  decreto  del Presidente della Repubblica 11 settembre 1996 e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito
                         Medaglia di bronzo
   Cap. Giuseppe Fiorenza, nato il 24 aprile 1950 a Benevento, con la
motivazione:  "pilota  di  aeromobile  di  attacco  A-129  'Mangusta'
facente   parte   del   gruppo   squadroni  elicotteri  Italhely  del
contingente  militare  italiano  Ibis-2   impegnato   nell'operazione
umanitaria  ONU  Peace-Keeping  in Somalia, il 2 luglio 1993, durante
una operazione  di  ricognizione  e  supporto  alle  truppe  a  terra
impegnate   in  un  rastrellamento  si  imponeva  per  rare  doti  di
abnegazione e  coraggio.  Volando  a  bassissima  quota  con  il  suo
elicottero,  nel  tentativo  di  disperdere  miliziani somali, veniva
fatto segno da colpi d'arma da fuoco  provenienti  da  terra.  Resosi
conto  del  precipitare  degli  eventi,  nonostante  le condizioni di
estrema difficolta', perseverava nell'azione. Consapevole di  esporre
la  propria  vita  per  proteggere  le  truppe a terra, continuava la
propria missione di supporto infondendo loro sicurezza.  Con  il  suo
operato  dimostrava, in condizioni di estrema difficolta', alto senso
del dovere,  spiccato  coraggio  e  singolare  perizia  esponendo  la
propria  vita  a  manifesto  rischio per salvare altre vite umane". -
Mogadiscio (Somalia) 2 luglio 1993.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre  1996  e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito
                         Medaglia di bronzo
   Cap.  Gianni  Adami,  nato  il  22  ottobre 1952, a Verona, con la
motivazione:  "pilota  di  aeromobile  di  attacco  A-129  'Mangusta'
facente   parte   del   gruppo   squadroni  elicotteri  Italhely  del
contingente  militare  italiano  Ibis-2   impegnato   nell'operazione
umanitaria  ONU  Peace-Keeping  in Somalia, il 2 luglio 1993, durante
una operazione  di  ricognizione  e  supporto  alle  truppe  a  terra
impegnate  in  un  violentissimo  scontro  a  fuoco,  individuava una
sorgente di fuoco nemica su automezzo. Soggetto a  violenta  reazione
di  fuoco da parte dell'equipaggio somalo e benche' colpito al blindo
vetro anteriore  da  un  colpo  di  mitragliatrice,  non  esitava  ad
ingaggiare  il combattimento, con sprezzo del pericolo, nel tentativo
di allontanare il mezzo dalla zona degli scontri. Cosciente di  poter
essere  abbattuto  persisteva  nell'azione  e,  nonostante  fosse  in
condizioni minime di impiego, contribuiva ad eliminare la sorgente di
fuoco nemica. Con il suo operato dimostrava, in condizioni di estrema
difficolta', alto senso del dovere,  spiccato  coraggio  e  singolare
perizia  esponendo  la  propria  vita a manifesto rischio per salvare
altre vite umane". - Mogadiscio (Somalia) 2 luglio 1993.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre  1996  e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito
                         Medaglia di bronzo
   Serg.  magg. Fabio Bersacchi, nato l'11 giugno 1960 a Roma, con la
motivazione: "pilota di aeromobile Etm-1 (Ch-47)  facente  parte  del
gruppo   squadroni   elicotteri  Italhely  del  contingente  militare
italiano   Ibis-2   impegnato    nell'operazione    umanitaria    ONU
Peace-Keeping  in  Somalia,  il  2 luglio 1993, nel corso di violenti
scontri tra soldati italiani e  bande  di  miliziani  somale,  veniva
chiamato  ad  effettuare una rapida evacuazione di personale italiano
ferito. Decollava con  prontezza  e,  sprezzante  del  fuoco  nemico,
atterrava  nella  zona  del  combattimento.  Cosciente  di esporre la
propria vita, prendeva a bordo il personale ferito e  lo  trasportava
in  ospedale.  Brillante  esempio di sottufficiale che con alto senso
del dovere,  spiccato  coraggio,  singolare  perizia  e  sprezzo  del
pericolo  esponeva  la  propria  vita  per salvare quella degli altri
commilitoni". - Mogadiscio (Somalia) 2 luglio 1993.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre  1996  e'
stata conferita la seguente ricompensa al valore dell'Esercito
                         Medaglia di bronzo
   Serg.  magg.  Alberto Colombo, nato il 2 ottobre 1963, a Monza con
la motivazione: "pilota di aeromobile Em-2 facente parte  del  gruppo
squadroni  elicotteri  Italhely  del  contingente  militare  italiano
Ibis-2 impegnato  nell'operazione  umanitaria  ONU  Peace-Keeping  in
Somalia,  il 2 luglio 1993, nel corso di violenti scontri tra soldati
italiani e bande di miliziali somali, veniva chiamato  ad  effettuare
una  rapida  evacuazione  di personale italiano ferito. Decollava con
prontezza e, sprezzante del fuoco nemico, atterrava  nella  zona  del
combattimento consentendo lo sgombero immediato del personale ferito.
Reiterava  l'intervento  per  altre  due  volte. Brillante esempio di
sottufficiale che, con alto senso del  dovere,  limpido  e  ragionato
autocontrollo,  dimostrava  spiccato  coraggio  e  singolare perizia,
esponendo la propria vita per salvare quella  altrui".  -  Mogadiscio
(Somalia) 2 luglio 1993.