IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA
                  RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
  Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 46: "Interventi per  i  settori
dell'economia  di rilevanza nazionale", e successive modificazioni ed
integrazioni;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168:  "Istituzione  del  Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica";
  Vista  la  legge 7 agosto 1990, n. 241, che detta le nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi;
  Visto   il   decreto   legislativo   3   febbraio   1993,   n.  29:
"Razionalizzazione    dell'organizzazione    delle    amministrazioni
pubbliche  e  revisione  della  disciplina  in  materia  di  pubblico
impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" che
stabilisce, tra l'altro, la ripartizione tra le funzioni di indirizzo
politico e quelle di indirizzo amministrativo;
  Visto il  decreto  legislativo  8  agosto  1994,  n.  490,  che  in
attuazione   della   legge  17  gennaio  1994,  n.  47,  detta  nuove
disposizioni in materia di comunicazioni  e  certificazioni  previste
dalla    normativa   antimafia,   e   successive   modificazioni   ed
integrazioni;
  Visto in particolare l'art. 9 della legge 17 febbraio 1982, n.  46,
che  dispone  l'esecuzione  di  detti programmi mediante contratti di
ricerca da stipulare con soggetti scelti in deroga alle norme vigenti
sulla contabilita' generale dello Stato e dopo la pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana degli oggetti  specifici
delle ricerche;
  Vista  la  legge 11 marzo 1988, n. 67, che prevede la formazione di
ricercatori e tecnici di ricerca a valere  sulle  disponibilita'  del
Fondo speciale per la ricerca applicata;
  Vista  la  delibera  CIPI  del  27 ottobre 1988, n. 502, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n.  273  del  21  novembre  1988,  che  reca
direttive   per  il  finanziamento  dei  progetti  di  formazione  di
ricercatori e tecnici di ricerca e, in particolare, il punto  6,  che
ne  indica  le  modalita'  di  attuazione  nell'ambito  dei programmi
nazionali di ricerca;
  Vista la delibera CIPI  del  28  dicembre  1993,  pubblicata  nella
Gazzetta  Ufficiale n. 88 del 16 aprile 1994, che aggiorna, integra e
modifica le precedenti delibere  riguardanti  direttive  generali  di
gestione del Fondo speciale per la ricerca applicata;
  Vista  la  delibera 29 aprile 1994, del Ministro dell'universita' e
della ricerca scientifica e tecnologica,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale  n.  109  del  12  maggio  1994,  per  la concessione delle
agevolazioni previste dagli interventi a valere  sul  Fondo  speciale
ricerca applicata;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1994, n.
373,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 1994,
che all'art.  2,  comma  5,  punto  b),  ha  attribuito  al  Ministro
dell'universita'   e   della   ricerca   scientifica   e  tecnologica
l'approvazione  dei  Programmi nazionali di ricerca di cui all'art. 8
della legge n. 46/1982, gia' di competenza del soppresso CIPI;
  Visto  il  documento   programmatico   elaborato   dalla   apposita
commissione  istituita  con  decreto ministeriale n. 10 del 5 gennaio
1994 e sentito in merito il  parere  del  Consiglio  nazionale  della
scienza  e  della  tecnologia  che nella seduta del 17 maggio 1995 ha
individuato, tra l'altro, le tematiche da  attivare  prioritariamente
proponendo  la puntuale definizione dei relativi oggetti specifici da
parte di un apposito gruppo di lavoro, istituito successivamente, con
decreto ministeriale n. 610 dell'8 settembre 1995;
  Visto  il  decreto  ministeriale  n.  995  del  31  gennaio   1996,
registrato  dalla  Corte dei conti il 4 marzo 1996 al n. 1 foglio 17,
concernente l'approvazione  del  Programma  nazionale  di  ricerca  e
formazione   per   le   biotecnologie   avanzate  per  un  ammontare,
comprensivo di IVA, di 73.800 milioni di lire, di cui 66.420  milioni
di  lire  per  attivita'  di  ricerca  e  7.380  milioni  di lire per
attivita' di formazione;
  Vista la comunicazione concernente la  disciplina  comunitaria  per
gli  aiuti  di  Stato  alla  ricerca  e  sviluppo,  effettuata  dalla
Commissione  europea  in  data  19  gennaio  1996,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale della C.E. del 17 febbraio 1996, n. C45/C;
  Ritenuta   l'opportunita'   di   applicare  per  l'attivazione  dei
Programmi nazionali di ricerca la disciplina comunitaria  in  materia
di aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo;
  Acquisito  il  parere  favorevole  del Comitato tecnico scientifico
nella seduta del 16 luglio 1996 in merito alla formulazione dei bandi
in coerenza con la predetta disciplina comunitaria;
  Considerato che il recepimento della predetta  disciplina  comporta
un  finanziamento delle attivita' di ricerca nella misura massima del
75% e delle attivita' della formazione  nella  misura  del  100%  dei
costi dei progetti, al netto di IVA;
  Ritenuta  pertanto  la necessita' di destinare al finanziamento del
Programma nazionale di ricerca  e  formazione  per  le  biotecnologie
avanzate un importo commisurato all'entita' massima degli interventi,
pari  a  48.056,5 milioni di lire di cui 41.857,5 milioni di lire per
le attivita' di ricerca e 6.199 milioni di lire per le  attivita'  di
formazione;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.   Il   Programma  nazionale  di  ricerca  e  formazione  per  le
biotecnologie  avanzate,  finalizzato  allo  sviluppo  di  tecnologie
fortemente  innovative  e  strategiche,  suscettibili  di  traduzione
industriale   nel   medio   periodo   -   approvato   dal    Ministro
dell'universita'  e  della  ricerca  scientifica  e  tecnologica  con
decreto ministeriale n. 995 del 31 gennaio 1996 -,  che  comporta  un
finanziamento  massimo  di  48.056,5  milioni di lire di cui 41.857,5
milioni di lire per attivita' di ricerca e 6.199 milioni di lire  per
attivita' di formazione, e' articolato nelle sottoelencate tematiche,
comprensive  degli  oggetti specifici delle ricerche e delle relative
attivita' di formazione.
TEMA 1: Epitopi artificiali come reagenti analitici e di processo in
   immunodiagnosi.
Oggetto della ricerca.
  Creazione   e  selezione  di  nuove  molecole  con  caratteristiche
immunogeniche  per  rilevanti  applicazioni   nell'immunodiagnostica.
Sviluppo  di  tecnologie  per  la  produzione di repertori molecolari
peptidici o peptoidici dotati di rigidita'  o  struttura  secondaria,
mediante  sintesi  chimica  e/o  con tecniche di biologia molecolare;
sviluppo  di  metodi  per  selezionare  in  vitro  -  dai   repertori
molecolari  prodotti  - strutture molecolari sintetiche e naturali in
grado di mimare epitopi di agenti infettivi responsabili di  malattie
ad   alto   impatto   epidemiologico;   validazione   del  potenziale
diagnostico dei risultati ottenuti in ambito metodologico e clinico e
realizzazione di almeno due  kit  diagnostici  in  patologie  virali.
Identificazione  e  produzione  di nuovi ligandi, utili come reagenti
alternativi per diagnosi immunologica  o  per  processi  industriali,
mediante l'applicazione e la validazione delle predette tecnologie. I
nuovi  immunoreagenti  messi  a  punto  devono  essere  in  grado  di
interagire specificamente e  selettivamente  con  sieri  di  pazienti
affetti  da  patologie  virali  di  forte  impatto  epidemiologico  e
socio-economico.
  La ricerca si articola in tre sottotemi:
   1) individuazione e caratterizzazione di reagenti di interesse per
la diagnostica in vitro.  Devono  essere  identificati  come  modelli
strategici  epitopi  di  almeno tre virus responsabili di malattie ad
alto impatto epidemiologico, scelti tra  HCV,  HAV,  HBV,  HDV,  HIV,
HTLV,  HSV  e  Citomegalovirus.  I  criteri di selezione dei reagenti
dovranno tenere conto della compatibilita'/sinergia dei  prodotti  da
sviluppare con quelli gia' esistenti;
   2) sviluppo di nuove metodologie per la produzione per via chimica
e/o  biologica  di librerie peptidiche e/o peptoidiche caratterizzate
da rigidita' strutturale, scarsa degradabilita' ed elevata diversita'
molecolare;  selezione   di   molecole   dotate   di   capacita'   di
riconoscimento verso molecole-bersaglio precedentemente identificate;
caratterizzazione    strutturale    e   funzionale   delle   molecole
selezionate;
   3) preparazione dei peptidi selezionati sia nella forma monomerica
che nella forma oligomerica (tetra- o octamerica) e valutazione delle
modifiche   eventualmente   necessarie   al   loro    impiego    come
immunoreagenti    in   fase   liquida   o   solida.   Analisi   della
immunoreattivita' dei peptidi con  pannelli  di  sieri  appositamente
selezionati  al fine di validare il loro potenziale diagnostico quali
reagenti in prototipi di saggio che  li  incorporeranno.  Sviluppo  e
validazione    di   almeno   tre   kit   diagnostici   connotati   da
caratteristiche di modernita' e di competitivita' sia sul piano delle
prestazioni analitiche che su quello della praticabilita' operativa.
  Tempo: la durata della ricerca non deve superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare gli 8.319 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di  ricercatori  e/o  tecnici  altamente qualificati ed
orientati allo studio della virologia e della biologia molecolare  ed
alla applicazione delle tecnologie proprie della chimica e biochimica
dei   peptidi.  Attivita'  sperimentali  finalizzate  all'impiego  di
tecniche di rDNA, allo sviluppo  di  metodi  di  immobilizzazione  di
peptidi  su  fasi solide, all'espressione e purificazione di peptidi,
allo sviluppo di saggi immunodiagnostici e  alla  messa  a  punto  di
nuove   metodologie   produttive  dei  saggi.  Approfondimento  delle
conoscenze sulle problematiche di gestione delle attivita' di ricerca
e  di  trasferimento  di  tecnologie,  anche  con  riferimento   alle
interazioni  con  il  mercato.  I relativi percorsi formativi avranno
durata non inferiore a due anni.
  Tempo: la durata dell'attivita' di formazione non deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 924 milioni di lire.
TEMA 2: Citochine e chemiochine.
Oggetto della ricerca.
  Identificazione di citochine e chemiochine, loro derivati e/o  loro
recettori,  che mostrino attivita' terapeutiche in modelli animali di
patologie umane.  Progettazione  delle  molecole  proteiche  mediante
identificazione   dei   meccanismi  di  interazione  di  citochine  e
chemiochine con i loro recettori. Sviluppo  di  modelli  sperimentali
atti  a dimostrare il ruolo di almeno due citochine o chemiochine nei
meccanismi patogenici. Identificazione di principi attivi  (citochine
o   chemiochine   e/o   loro  recettori)  ottimizzati  per  finalita'
terapeutiche. Validazione delle nuove entita' farmacologiche in  vivo
su modelli animali delle nuove entita' farmacologiche.
  La ricerca si articola in quattro sottotemi:
   1) sviluppo di colture cellulari appropriate ed ottimizzate per la
produzione   di  nuove  citochine  -  quali  nuovi  interferoni  -  o
chemiochine  e/o  loro  recettori.  Identificazione,   purificazione,
caratterizzazione  e  clonazione  del  gene  codificante  per i nuovi
fattori  e/o   recettori.   Le   nuove   proteine   dovranno   essere
opportunamente espresse in adeguati ospiti;
   2)  messa  a punto e utilizzo di adeguati modelli sperimentali per
l'analisi  di  meccanismi  patogenetici  riconducibili  a  deficit  o
iperproduzione  di  citochine e chemiochine, o imputabili ad anomalie
funzionali dei loro recettori. Tali modelli  dovranno  consentire  di
evidenziare aspetti essenziali di patologia acuta o degenerativa, per
sviluppare  strategie  terapeutiche  specifiche  destinate a modulare
citochine o chemiochine responsabili  di  patologie,  che  richiedono
ancora valide soluzioni terapeutiche;
   3)  sviluppo  di  tecnologie,  anche  di  modellistica  molecolare
computerizzata, per ottenere informazioni atte a definire i  rapporti
struttura/funzione tra citochine, chemiochine ed i loro recettori, al
fine  di  definirne  i  domini  strutturali cui attribuire specifiche
attivita' biologiche.  Sviluppo  di  tecnologie  atte  a  definire  i
meccanismi   di   trasduzione   del   segnale  di  recettori  mono  o
pluricatenari,  al  fine  di   dimostrare   l'esistenza   di   domini
strutturali   differenti   responsabili   di   attivita'   biologiche
diversificate  e/o   di   meccanismi   di   autoregolazione   tramite
antagonisti  recettoriali  naturali.  Produzione,  sulla  base  delle
informazioni ottenute sui  rapporti  struttura/  funzione,  di  nuove
entita'  proteiche  relative  a  citochine  o  chemiochine  e/o  loro
recettori, ottenibili sia come molecole ricombinanti tramite tecniche
di biologia molecolare, sia come peptidi  sintetici  tramite  sintesi
chimica, sia come peptido-mimetici via sintesi organica;
   4)  validazione dell'efficacia terapeutica di almeno due citochine
o  chemiochine  e/o  loro  recettori  tra  quelle   sviluppate,   con
caratteristiche  superiori alla molecola parentale, grazie alla messa
a punto di adeguati modelli sperimentali animali  "in  vivo"  atti  a
dimostrare   l'attivita'   terapeutica   di   citochine,  come  nuovi
interferoni, o di chemiochine e/o loro recettori appositamente  messi
a punto.
  Tempo: la durata della ricerca non deve superare i trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare gli 11.344 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione di ricercatori  e/o  tecnici  altamente  qualificati  ed
orientati allo studio della farmacologia e della immunologia mediante
l'applicazione   delle   tecnologie   proprie  della  chimica,  della
biochimica  delle  proteine,  della  biologia  molecolare   e   della
modellistica  computerizzata. Attivita' sperimentali finalizzate allo
sviluppo di colture cellulari, alla separazione  e  purificazione  di
proteine,  all'impiego  di  tecniche di rDNA, alla sintesi chimica di
peptidi, all'utilizzazione  di  modellistica  computerizzata  e  allo
sviluppo  di  modelli  teorici  e sperimentali. Approfondimento delle
conoscenze sulle problematiche di gestione delle attivita' di ricerca
e  di  trasferimento  di  tecnologie,  anche  con  riferimento   alle
interazioni  con  il  mercato.  I relativi percorsi formativi avranno
durata non inferiore a due anni.
  Tempo: la durata dell'attivita' di formazione non deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 1.260 milioni di lire.
TEMA 3: Tecnologie collegate a oligonucleotidi sintetici.
Oggetto della ricerca.
  Sviluppo di nuovi ribozimi utilizzabili per l'inattivazione  mirata
di  geni  specifici;  RNA  con nuove proprieta' di legame a specifici
componenti biologici (ad es. proteine, peptidi, neurotrasmettitori) e
nuove proprieta' catalitiche collegate a  oligonucleotidi  sintetici;
DNA  sintetico  complementare  con  sequenze geniche per il controllo
dell'espressione genica (ad  es.  oligonucleotidi  antisenso,  Tripla
elica,   Aptameri).   Ottenimento   di  nuove  entita'  proteiche  da
utilizzare a fini terapeutici o biocatalitici e di sistemi  antisenso
che,  interferendo  specificamente  con strutture geniche, esplichino
azione terapeutica in diverse patologie umane. In particolare  devono
essere  applicate  due  essenziali  innovazioni  metodologiche per lo
sviluppo di molecole sintetiche di RNA e DNA: la  combinazione  della
sintesi  enzimatica  e  di  tecniche  di  PCR  per  la  selezione  ed
amplificazione di specifiche molecole  a  partire  da  collezioni  di
10fB01215 o piu' RNA diversi; la possibilita' di produrre per sintesi
sequenze  oligodeossiri-bonucleotidiche  ad  attivita'  biologica per
impiego farmacologico in vitro ed in vivo. Allo scopo dovranno  anche
essere  sviluppati  specifici  ribozimi, costituiti da RNA catalitici
ottimizzati per il legame ad uno specifico RNA  cellulare  e  la  sua
inattivazione per idrolisi.
  La ricerca si articola in tre sottotemi:
   1) produzione e selezione in vitro di almeno due nuovi ribozimi in
grado  di  inattivare  specifici trascritti genici. Caratterizzazione
funzionale  e  strutturale  degli  RNA  selezionati  con  particolare
riguardo  alla  specificita'  di  riconoscimento  a  maturazione  dei
trascritti genici bersaglio. Validazione dell'attivita' biologica con
adeguati sistemi sperimentali;
   2)  produzione  e  selezione in vitro di almeno due RNA ligandi di
molecole-bersaglio, come proteine o  peptidi  specifici,  nucleotidi,
ormoni,  cofattori  enzimatici. Definizione, per gli RNA selezionati,
delle caratteristiche di affinita' e specificita'  di  riconoscimento
delle molecole bersaglio e dell'eventuale modulazione della attivita'
biologica. Verifica mediante specifici modelli biologici sperimentali
delle  potenziali attivita' terapeutiche o diagnostiche per patologie
di rilevante interesse socio-economico;
   3) produzione e selezione in vitro di almeno  due  RNA  con  nuove
proprieta'  catalitiche.  Caratterizzazione  strutturale e funzionale
della specificita' di riconoscimento dei substrati  e  dei  parametri
cinetici  dell'attivita'  catalitica.  Messa  a  punto  di  almeno un
processo catalitico con caratteristiche  non  usuali  o  migliori  di
quelle in uso;
   4)  produzione,  purificazione  e  modificazione  chimica di brevi
sequenze di DNA sintetico complementari con sequenze nucleotidiche di
geni rilevanti per la biologia e  la  patologia  umana.  Sviluppo  di
almeno  due  oligonucleotidi  sintetici  modificati  nella  struttura
chimica per conseguire un migliorato impiego in modelli  sperimentali
di  tumori  umani in termini di farmacocinetica cellulare e sistemica
rispetto ai composti fosfodiesteri in uso.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 5.294 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione di ricercatori  e/o  tecnici  altamente  qualificati  ed
orientati  allo  studio ed alla applicazione delle tecnologie proprie
della biologia cellulare, della chimica e biochimica, della  biologia
molecolare,    dell'ingegneria   genetica.   Attivita'   sperimentali
finalizzate alla produzione e alla selezione di RNA e di DNA, inclusa
la sintesi di brevi sequenze di acidi nucleici anche modificati nella
struttura chimica, alla costruzione  di  vettori,  all'amplificazione
enzimatica,  allo sviluppo di microrganismi e cellule ingegnerizzate.
Studio a livello cellulare e biochimico dell'attivita' biologica  dei
prodotti    preparati.   Approfondimento   delle   conoscenze   sulle
problematiche  di  gestione  delle  attivita'   di   ricerca   e   di
trasferimento  di  tecnologie, anche con riferimento alle interazioni
con il mercato. I relativi  percorsi  formativi  avranno  durata  non
inferiore a due anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 588 milioni di lire.
TEMA 4: Tecnologie di DNA ricombinante in agricoltura.
Oggetto della ricerca.
  Ottenimento  di  piante  transgeniche  ortofrutticole  o  di specie
arboree  rilevanti  per  aree  marginali  in  grado  di  sintetizzare
molecole  capaci  di  conferire una protezione dall'attacco di agenti
patogeni ed in grado di produrre derrate  alimentari  migliorate  sia
dal  punto  di vista nutrizionale che tecnologico. Relativamente alle
piante  transgeniche   resistenti   a   patogeni,   dovranno   essere
considerate patologie di rilevanza per l'agricoltura, con particolare
riferimento alla situazione italiana, dovra' inoltre essere definito,
mediante l'uso di modelli sperimentali, un mirato intervento genetico
in  grado  di  interferire  efficacemente  nei  processi chiave della
patogenesi  vegetale.    Relativamente  alle   piante   geneticamente
migliorate,  dovranno  essere  considerate  specie  di  interesse per
l'industria alimentare, al fine di migliorarne la  qualita'  sia  dal
punto  di vista delle proprieta' nutrizionali, sia dal punto di vista
delle proprieta' utili alla trasformazione  tecnologica  in  prodotti
alimentari.
  La ricerca si articola in quattro sottotemi:
   1)  identificazione, clonazione e trasferimento in pianta, di geni
in grado di conferire resistenza  all'attacco  di  organismi  nocivi.
Inserimento  dei  geni  clonati in almeno due specie ortofrutticole o
piante di interesse agroindustriale prescelte tra quelle suscettibili
all'azione di organismi nocivi e di  rilevante  importanza  economica
per  l'agricoltura  italiana. Validazione del livello di tolleranza o
resistenza delle piante transgeniche, mediante opportune campagne  di
prova che considerino anche l'impatto ambientale;
   2) trasformazione genetica di specie arboree e arbustive rilevanti
anche  per  le  aree  marginali,  al  fine  di migliorare la qualita'
tecnologica delle produzioni e di  piante  ornamentali  di  interesse
commerciale,  al  fine  di  conferire  loro  caratteri morfologici di
pregio e di rilevante interesse economico. Validazione  dei  prodotti
ottenuti  mediante  opportune campagne di prove che considerino anche
l'impatto ambientale;
   3) messa a punto di almeno  due  agenti  biologici  (es.  batteri,
funghi)  per la difesa delle colture o per la protezione dei prodotti
mediante tecniche di biologia molecolare, con particolare  attenzione
per  le  produzioni ortofrutticole. Validazione dei prodotti ottenuti
che devono presentare caratteristiche  superiori  rispetto  a  quelli
gia'   sul  mercato,  con  particolare  riferimento  all'abbattimento
dell'impatto ambientale;
   4) messa a punto di metodologie avanzate per la  caratterizzazione
genetica  di  piante o patogeni vegetali, con particolare riferimento
ai sistemi di marcatura che non  richiedano  l'uso  di  radioisotopi.
Valutazione  della  possibilita' di utilizzare le metodologie messe a
punto particolarmente negli studi tendenti a definire le normative di
monitoraggio.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 6.806 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di  diplomati  e  laureati  altamente  qualificati   ed
orientati  allo  studio ed alla applicazione delle tecnologie proprie
della biologia vegetale, dell'ingegneria genetica e molecolare  delle
piante,  della fitopatologia. Attivita' sperimentali finalizzate alla
tipizzazione e alla trasformazione genetica di  specie  di  interesse
agroalimentare e agroindustriale, alla produzione di microrganismi ed
organismi   geneticamente   modificati,   all'impiego   di  marcatori
molecolari. Approfondimento delle conoscenze sulle  problematiche  di
gestione delle attivita' di ricerca e di trasferimento di tecnologie,
anche  con  riferimento  alle  interazioni con il mercato. I relativi
percorsi formativi avranno durata non inferiore a due anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 756 milioni di lire.
TEMA 5: Vaccini virali e batterici mediante tecnologie rDNA.
Oggetto della ricerca.
  Sviluppo  di  metodologie  e processi biotecnologici per la messa a
punto di  vaccini  sia  preventivi  che  terapeutici.  Devono  essere
considerati  vaccini  diretti  contro  infezioni  che,  dopo una fase
acuta,  cronicizzano  in  forme  che  possono  anche  degenerare   in
neoplasie  degli  organi  bersaglio,  con  particolare riferimento al
virus dell'epatite C (HCV)  e/o  al  papilloma  virus  (HPV)  e/o  al
batterio Helicobacter pylori (HP).
  La ricerca si articola in tre sottotemi:
   1)  identificazione  delle  molecole  coinvolte  nel  processo  di
patogenesi  e  nella  risposta  immunitaria  da  parte   dell'ospite.
Manipolazione,  mediante  mutagenesi  sito-specifica,  di  almeno due
antigeni  dotati  di  attivita'  tossica   al   fine   di   eliminare
selettivamente  questa  caratteristica  negativa.  Espressione  delle
molecole messe a punto in sistemi omologhi o eterologhi e sviluppo di
processi per una loro eventuale purificazione. Sviluppo di sistemi in
vitro o di modelli animali per lo studio della patogenesi e la  messa
a   punto   di   saggi   di   attivita'  da  utilizzare  sia  per  la
caratterizzazione delle  molecole  precedentemente  identificate  sia
nella  valutazione  del  loro  potere  immunogenico  e protettivo nei
confronti dell'infezione;
   2) disegno, costruzione e saggio di almeno due  immunogeni  mirati
contro  virus  ad  alta  variabilita'  mediante  la  preparazione  di
oligonucleotidi sintetici parzialmente randomizzati  codificanti  per
epitopi  protettivi  ed espressi in proteine ricombinanti, allo scopo
di indurre risposte immuni ad ampio spettro verso  ceppi  varianti  e
multipli;
   3)  studio ed utilizzazione di combinazioni con molecole adiuvanti
al fine di migliorare l'efficacia dei nuovi antigeni  sviluppati  per
la  popolazione  che  normalmente  presenta  una risposta immunitaria
insoddisfacente (anziani,  immunodepressi,  ecc.).  Studio  di  nuove
metodologie  di  immunizzazione,  tramite  l'impiego  di  vettori  di
espressione come la somministrazione  intramuscolare  di  vettori  di
espressione,  contenenti  inserti  codificanti  per  le  proteine  di
interesse.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 4.537 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione di ricercatori  e/o  tecnici  altamente  qualificati  ed
orientati  allo  studio  della  virologia e dell'immunologia, ed alla
applicazione   delle    tecnologie    proprie    della    biochimica,
dell'immunologia  e della biologia molecolare. Attivita' sperimentali
finalizzate all'impiego di tecniche di  rDNA  per  la  mutagenesi  di
antigeni,  all'espressione e purificazione di molecole biologicamente
attive, allo sviluppo di saggi di caratterizzazione di vaccini e alla
messa a punto di nuove metodologie di immunizzazione. Approfondimento
delle conoscenze sulle problematiche di gestione delle  attivita'  di
ricerca  e di trasferimento di tecnologie, anche con riferimento alle
interazioni  con  il  mercato.  I relativi percorsi formativi avranno
durata non inferiore a due anni.
  Tempo: la durata massima  dell'attivita'  di  formazione  non  deve
superare i trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 504 milioni di lire.
TEMA 6: Biocatalisi.
Oggetto della ricerca.
  Messa a punto di processi innovativi di biotrasformazione  mediante
lo  sviluppo  di  microrganismi  ingegnerizzati  per l'espressione di
enzimi naturali di interesse applicativo  nella  sintesi  industriale
chimica.
  Ottimizzazione   delle   proprieta'  di  enzimi  naturali  mediante
modifiche per  ingegneria  genetica  o  proteica  in  relazione  alle
condizioni  di  impiego; applicazioni industriali di enzimi dotati di
particolari proprieta'. Saranno  utilizzate  tecniche  di  ingegneria
genetica  e di ingegneria proteica al fine di abbattere sensibilmente
i costi dei  processi  produttivi  (incremento  della  produttivita',
ottimizzazione   dei  metodi  di  purificazione),  di  migliorare  le
proprieta' degli enzimi  (ottimizzazione  dell'attivita'  catalitica,
stabilizzazione alla temperatura e ad agenti denaturanti) e di creare
nuovi biocatalizzatori, mediante nuove tecnologie di stabilizzazione.
Saranno  studiate  specifiche  applicazioni  di  enzimi  di interesse
industriale - in particolare per la sintesi di prodotti naturali e di
chimica fine - operanti anche in condizioni non tradizionali.
  La ricerca si articola in quattro sottotemi:
   1)  produzione  di  almeno  due  enzimi   mediante   microrganismi
ingegnerizzati.   Individuazione   e   isolamento   delle  desiderate
attivita' enzimatiche in microrganismi  o  altri  organismi  viventi;
sviluppo  di  microrganismi  ingegnerizzati  per  l'espressione degli
enzimi individuati; produzione pilota degli enzimi  da  microrganismi
ingegnerizzati mediante processi fermentativi di tipo convenzionale e
downstream  di  purificazione,  trasferibili  alla scala industriale.
Validazione  della  competitivita'  tecnico-economica  dei   prodotti
sviluppati  rispetto  a  quelli  esistenti  nonche' della sicurezza e
dell'impatto ambientale dei processi messi a punto;
   2) ottimizzazione di biocatalizzatori naturali in  relazione  alle
condizioni   di   impiego  in  processo.  Modifica  delle  proprieta'
catalitiche, in relazione alle condizioni di impiego, di  almeno  due
enzimi   naturali   mediante   mutagenesi  sitospecifica  o  casuale.
Progettazione e  costruzione  mediante  le  tecniche  dell'ingegneria
genetica  e  proteica  di  proteine  di fusione con una pluralita' di
attivita' catalitiche  e  segnali  di  riconoscimento.  Modifica  per
ingegneria  proteica  di  almeno due enzimi selezionati tra quelli di
maggior interesse applicativo, al  fine  di  ottenere  trasformazioni
chimiche  selettive  su  importanti  substrati, con riferimento anche
alle materie prime farmaceutiche;
   3)  sviluppo  e  validazione,  a  livello  pilota,   di   processi
industriali per la sintesi di prodotti chimici basati sull'impiego di
biocatalizzatori.  Messa  a  punto  di applicazioni industriali degli
enzimi ingegnerizzati o di  biocatalizzatori  dotati  di  particolari
proprieta',  come  cellule/enzimi  immobilizzati  o  film ordinati di
enzimi, dotati di  elevate  caratteristiche  di  conservazione  e  di
resistenza   alle  condizioni  operative,  per  ottenere  almeno  due
biocatalizzatori  operanti  in  ambienti  non acquosi o in condizioni
drastiche di temperatura. I biocatalizzatori sviluppati devono  avere
proprieta'  catalitiche  superiori a quelle dei sistemi catalitici in
uso;
   4) individuazione di enzimi e di un processo pilota enzimatico per
la sintesi di particolari oligosaccaridi e dei  loro  precursori.  Il
processo  individuato  dovra'  essere validato sotto il profilo della
competitivita' tecnico-economica e certificato per cio' che  riguarda
la sicurezza e l'impatto ambientale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 6.806 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di  ricercatori  e/o  tecnici  altamente qualificati ed
orientati allo studio ed alla applicazione delle  tecnologie  proprie
della   chimica   e  biochimica,  della  biologia  molecolare,  della
microbiologia, della chimica delle fermentazioni, della  modellistica
computerizzata,   della  bioingegneria  e  dell'ingegneria  proteica.
Attivita' sperimentali finalizzate  allo  sviluppo  di  microrganismi
ingegnerizzati,  alla  mutagenesi  di  enzimi,  alla  costruzione  di
sistemi biocatalitici, alla separazione e purificazione di peptidi  e
proteine,   allo   sviluppo   e  alla  validazione  di  biomateriali.
Approfondimento delle  conoscenze  sulle  problematiche  di  gestione
delle  attivita'  di  ricerca e di trasferimento di tecnologie, anche
con riferimento alle interazioni con il mercato. I relativi  percorsi
formativi avranno durata non inferiore a due anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 756 milioni di lire.
TEMA 7: Applicazione di tecniche integrate struttura-funzione nello
   sviluppo di molecole biologicamente attive.
Oggetto della ricerca.
  Sviluppo  di  molecole  con  potenziali applicazioni terapeutiche o
diagnostiche. Caratterizzazione e produzione  di  almeno  due  specie
molecolari  -  proteine  ingegnerizzate  o  peptidi  sintetici  - con
proprieta'  redox,  applicabili  come  biosensori  o   sostanze   con
attivita'  farmacologica,  attraverso l'ingegnerizzazione dei mutanti
per ottenere desiderate caratteristiche di stabilita'  e  di  scambio
elettronico.  Le molecole individuate devono essere validate mediante
la messa a punto di  un  biosensore  o  sperimentazione  in  vivo  su
animali  dell'attivita'  terapeutica  individuata. Sviluppo di almeno
due  molecole  biologicamente  attive  capaci   di   influenzare   il
meccanismo  di  trasmissione  del  segnale mediante l'inibizione o la
modulazione delle proteine interagenti nella patologia considerata.
  La ricerca si articola in tre sottotemi:
   1) elucidazione dei meccanismi funzionali di almeno due proteine o
peptidi aventi  attivita'  redox;  modellazione  e  sintesi  di  loro
mutanti  o  varianti  modificate chimicamente. Selezione di sistemi a
struttura  tridimensionale  caratterizzati   dal   punto   di   vista
funzionale  mediante  simulazione di meccanica e dinamica molecolare.
Per ogni proteina di interesse, verra' scelta una  rosa  di  mutanti,
proteine   chimicamente   modificate   o   minicitocromi  di  sintesi
accoppiati  in  modo  covalente  a  complessi  metallici, in grado di
originare la fotoriduzione del  ferro.  Verifica  dell'impiego  delle
proteine  per  la realizzazione di biosensori e/o per il loro impiego
come  entita'  terapeutica.  Realizzazione  di  un   biosensore   e/o
validazione  dell'attivita'  farmacologica  su  sistemi  sperimentali
biologici. Messa a punto e validazione del processo di produzione con
verifica di potenziale trasferibilita' su scala industriale anche con
riferimento alla competitivita' tecnico-economica;
   2)   sviluppo   di   metodologie   per    l'ottenimento    e    la
cristallizzazione   di  proteine  coinvolte  nella  trasmissione  del
segnale; caratterizzazione strutturale alla risoluzione atomica  (via
RMN  e  cristallografia),  ingegnerizzazione  e  test  funzionali  di
transduttori citosolici;  caratterizzazione  strutturale  e  relativa
ingegnerizzazione   via   mutazioni  sito-specifiche  ed  appropriata
dinamica molecolare  di  target  molecolari,  in  particolare  quelli
relativi alla transduzione citosolica;
   3)  disegno  e sviluppo degli analoghi strutturali dei peptidi che
hanno manifestato attivita' farmacologica, collegata alla  migliorata
attivita'  di  trasduzione  citosolica per ottimizzarne l'efficacia a
fini terapeutici. Preliminare simulazione computerizzata e successiva
verifica dell'effettiva conformazione degli analoghi considerati  con
analisi RMN e/o cristallografiche. Identificazione degli analoghi con
la conformazione desiderata e controllo dell'efficacia terapeutica su
sistemi   sperimentali   biologici.   Messa  a  punto  e  validazione
tecnico-economica del processo produttivo delle proteine  scelte  con
verifica di potenziale trasferibilita' su scala industriale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 3.781 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di  ricercatori  e/o  tecnici  altamente qualificati ed
orientati allo studio ed alla applicazione delle  tecnologie  proprie
della    biologia    molecolare,    della   modellistica   molecolare
computerizzata,   della   biochimica   e   chimica    dei    peptidi,
dell'ingegneria   proteica.  Attivita'  sperimentali  finalizzate  al
design  e  all'analisi  di  recettori  e/o  transduttori  molecolari,
all'ingegnerizzazione di target molecolari, allo sviluppo di analoghi
strutturali   di  peptidi.  Approfondimento  delle  conoscenze  sulle
problematiche  di  gestione  delle  attivita'   di   ricerca   e   di
trasferimento  di  tecnologie, anche con riferimento alle interazioni
con il mercato. I relativi  percorsi  formativi  avranno  durata  non
inferiore a due anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 420 milioni di lire.
TEMA 8: Ingegneria dei processi biotecnologici.
Oggetto della ricerca.
  Sviluppo  di  una  "ingegneria  del  processo biotecnologico" che -
tenendo conto della complessa molteplicita' dei  processi  legata  ai
vari tipi di produzione - identifichi gli aspetti comuni tra processi
anche  molto  diversi  fra  loro  in  modo da poter ideare un sistema
produttivo multipurpose. Integrazione dell'ingegneria di  bioprocesso
con  quella  di  bioreazione (intesa come la complessa sequenza delle
reazioni del metabolismo cellulare)  finalizzata  a  massimizzare  la
produzione  di  molecole  aventi  le  caratteristiche desiderate, con
particolare attenzione alle  colture  cellulari.  Individuazione  dei
fenomeni che caratterizzano le produzioni biotecnologiche, da attuare
mediante   la   disaggregazione   del   processo   per   stadi   (es.
individuazione delle operazioni unitarie, ciascuna sede di  specifici
fenomeni  cinetici  e/o  chimico-fisici)  e  messa a punto di modelli
matematici rappresentativi dei bioprocessi.
  La ricerca si articola in quattro sottotemi:
   1)  sviluppo  di  processi  unitari  di  purificazione   ad   alta
risoluzione   di  specifiche  categorie  di  biomolecole  d'interesse
farmacologico - trasferibili direttamente alla  scala  industriale  -
per ottenere prodotti ultrapuri rispetto a quelli commerciali nonche'
il  contenimento  dei  reflui  di  processo.  Realizzazione di unita'
pilota  di  purificazione  utilizzanti  le  soluzioni  e  i  processi
innovativi  messi  a punto. Validazione della sicurezza, dell'impatto
ambientale e del rapporto costo/prestazioni;
   2)  sviluppo  di  tecnologie  di   separazione   e   purificazione
particolarmente  idonee al recupero di prodotti da fluidi di processo
diluiti,  quali  quelli  provenienti  da  fermentazioni   microbiche,
colture  di  cellule  vegetali,  o biomasse. Realizzazione, a livello
dimostrativo, di unita' pilota di purificazione utilizzanti soluzioni
e processi innovativi messi a  punto.  Validazione  della  sicurezza,
dell'impatto ambientale e del rapporto costo/prestazioni;
   3) sviluppo di tecnologie per il controllo dei processi produttivi
che, integrando complesse sequenze di reazioni biologiche e chimiche,
conducano  a sistemi di produzione industriale stabili ed affidabili.
Sviluppo dei relativi modelli matematici e  realizzazione  di  unita'
pilota  utilizzanti  soluzioni  e  processi innovativi messi a punto.
Validazione della sicurezza, dell'impatto ambientale e  del  rapporto
costo/prestazioni;
   4)  studio  di  specifici reattori biologici con caratterizzazione
dei supporti cellulari utilizzati ed ottimizzazione delle  operazioni
a  monte  dei  processi biotecnologici, con particolare riguardo alla
preparazione dei substrati ed alla loro  composizione.  Realizzazione
di almeno un reattore biologico utilizzante le soluzioni tecnologiche
innovative  messe  a punto, tenendo particolarmente in considerazione
la   flessibilita'   del   reattore,   quest'ultima    intesa    come
applicabilita'  ad  un'ampia  gamma  di  prodotti.  Validazione della
sicurezza, dell'impatto ambientale e del rapporto costo/prestazioni.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 4.537 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di   diplomati,   ingegneri,   e   laureati   altamente
qualificati  ed  orientati  allo  studio  ed  alla applicazione delle
tecnologie proprie dell'ingegneria chimica, meccanica ed elettronica,
dell'informatica,della biologia e della modellistica  computerizzata.
Attivita'  sperimentali  finalizzate  alla  progettazione di impianti
tramite tecniche CAD/CAM, alla realizzazione di sistemi di  misura  e
controllo,  allo  sviluppo di strumenti e sensori, alla conduzione di
procedure  di   validazione/collaudo   di   impianti   e   strumenti.
Approfondimento  delle  conoscenze  sulle  problematiche  di gestione
delle attivita' di ricerca e di trasferimento  di  tecnologie,  anche
con  riferimento alle interazioni con il mercato. I relativi percorsi
formativi avranno durata non inferiore a due anni.
  Tempo: la durata massima  dell'attivita'  di  formazione  non  deve
superare i trentasei mesi.
  Costo:  il  costo  massimo  ammissibile,  al netto di IVA, non deve
superare i 504 milioni di lire.
TEMA 9: Strumentazione per le biotecnologie avanzate.
Oggetto della ricerca.
  Sviluppo e messa a punto di strumentazione  avanzata,  nel  settore
biotecnologico,  con  riferimento  all'automazione  della diagnostica
molecolare,  e  di  metodi  automatici  di  sequenziamento  di  acidi
nucleici.
  La ricerca si articola in due sottotemi:
   1)  progettazione  e costruzione di un sistema nanogravimetrico di
nuova concezione  per  la  formazione  e  la  deposizione  di  strati
ordinati   di   proteine   e/o  acidi  nucleici,  che  dovra'  essere
finalizzato alla diagnostica molecolare mediante la realizzazione  di
uno  strumento  versatile,  con la possibilita' di utilizzare diverse
"sonde"  rese  specifiche  tramite  la  deposizione  di   strati   di
bipolimeri.  Il  sistema  operera'  mediante  legame specifico fra un
aptene ed il relativo antigene, e/o  fra  un  dato  recettore  ed  il
relativo  ligando,  ivi compresa la reazione di ibridazione specifica
degli acidi nucleici. Le "sonde" dovranno  essere  tali  per  cui  il
segnale   di   misura  corrispondera'  alla  massa  depositata  sulla
superficie. Il sistema finale dovra'  essere  caratterizzato  da  una
maggiore   sensibilita'   e   specificita'  rispetto  alle  metodiche
convenzionali.   Validazione   del   sistema   sotto    il    profilo
costo/beneficio  nonche' rispetto al conseguimento di tempi operativi
drasticamente ridotti;
   2)  messa  a  punto  di  una  strumentazione  automatica  per   la
preparazione di campioni per le reazioni di sequenziamento con metodi
tradizionali  (Maxam  e Gilbert, Sanger) e l'analisi automatica della
sequenza. Le  metodologie  dovranno  essere  nettamente  migliorative
rispetto  ai  sistemi esistenti per quanto riguarda il numero di basi
sequenziabili  nell'unita'  di  tempo.  Messa  a  punto  sistemi   di
sequenziamento   automatici   basati   sull'ibridazione   con   sonde
preformate (Sequencing by Hybridization, SBH),  atte  all'ottenimento
della  sequenza  genomica  completa  di  microrganismi  di  interesse
industriale.  Messa  a  punto  una  metodologia   di   sequenziamento
automatico  di  frammenti di DNA tramite microscopia a forza atomica.
Validazione della sicurezza, dell'impatto ambientale e  del  rapporto
costo/prestazioni;
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 3.025 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di  ricercatori  e/o tecnici orientati allo sviluppo ed
all'impiego  di  apparati  biostrumentali   avanzati.   Sviluppo   di
competenze  specifiche  in  aree  quali  la microscopia a risoluzione
atomica, la tecnica di  deposizione  di  film  sottili,  le  tecniche
avanzate  di  separazione  degli  acidi  nucleici, l'automazione e la
bioinformatica  e  relative  attivita'  sperimentali. Approfondimento
delle conoscenze sulle problematiche di gestione delle  attivita'  di
ricerca  e di trasferimento di tecnologie, anche con riferimento alle
interazioni con il mercato. I  relativi  percorsi  formativi  avranno
durata non inferiore a due anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 336 milioni di lire.
TEMA 10: Sviluppo di cellule ingegnerizzate per lo screening di
   farmaci.
Oggetto della ricerca.
  Sviluppo  di  biotecnologie  per la produzione di cellule eucariote
ingegnerizzate  utilizzabili  in   sistemi   di   screening   rapidi,
economici,  automatizzabili  ed  in  grado  di  condurre  alla rapida
identificazione di "lead compounds" tramite screening  di  banche  di
composti,    repertori    molecolari    e/o    brodi    di   coltura.
Ingegnerizzazione   di   trasduttori   e/o   recettori   di   seconda
generazione.
  La ricerca si articola in due sottotemi:
   1) preparazione di ceppi di microrganismi eucarioti ingegnerizzati
per  lo screening di molecole interferenti con sistemi di trasduzione
del segnale basati  su  G  proteine.  Messa  a  punto  e  validazione
rispetto  ai  sistemi  convenzionali  di  almeno  due  tests  per  lo
screening  di  molecole  ad  attivita'  antifungale  e  ad  attivita'
antitumorale.  Impiego  dei  ceppi  ingegnerizzati  per  lo sviluppo,
mediante  tecniche  di  ingegneria   proteica,   di   recettori   e/o
trasduttori molecolari di seconda generazione;
   2) ingegnerizzazione di microrganismi eucarioti per lo screening e
lo   studio   di  farmaci  ad  azione  antineoplastica  agenti  sulla
progressione del ciclo cellulare. Sviluppo e validazione rispetto  ai
sistemi  convenzionali  di  almeno  due tests specifici per cicline e
famiglia delle cdc2/CDC28 kinasi, e per probabili  molecole-bersaglio
del complesso cdc2/CDC28 kinasi, quali proteine coinvolte nell'inizio
della replicazione del DNA.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 1.361 milioni di lire.
Attivita' di formazione.
  Formazione  di  ricercatori  e/o  tecnici  altamente qualificati ed
orientati allo studio ed alla applicazione delle  tecnologie  proprie
della  biologia  ed immunologia molecolare, dell'ingegneria proteica,
dell'immunologia,  della  fisiologia,  della  microbiologia  e  della
genetica   dei   microrganismi   eucarioti.   Attivita'  sperimentali
finalizzate  alla  costruzione  e  all'analisi  di  ceppi   microbici
ingegnerizzati  e topi transgenici ed al loro impiego nello screening
razionale di molecole ad attivita' farmacologica e alla messa a punto
di  test   per   valutare   in   vitro   la   risposta   immunitaria.
Approfondimento  delle  conoscenze  sulle  problematiche  di gestione
delle attivita' di ricerca e di trasferimento  di  tecnologie,  anche
con riferimento alle interazioni con il mercato.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i trentasei mesi.
  Costo: il costo massimo ammissibile, al  netto  di  IVA,  non  deve
superare i 151 milioni di lire.