Con decreto del  Presidente della Repubblica del 25  marzo 1997, e'
stata conferita la medaglia d'oro  al valor civile alla memoria delle
persone sottoindicate con la seguente motivazione:
  al tenente pilota Umberto Oriolo "Componente l'equipaggio di un jet
militare  in  esercitazione di  volo,  rinunciava  ad abbandonare  il
proprio velivolo che, a causa di un'avaria, perdeva velocemente quota
rischiando  di  precipitare su  un  centro  abitato. Nel  generoso  e
disperato  tentativo  di  impedire che  l'ormai  inevitabile  impatto
coinvolgesse  vittime innocenti,  riusciva  a  condurre l'aereo  alla
periferia del paese, ove si  schiantava al suolo, perdendo la giovane
vita. Nobile esempio di altissimo senso del dovere e di elette virtu'
civiche,  spinti sino  all'estremo sacrificio".  - 16  giugno 1994  -
Melpignano (Lecce);
  al  sergente allievo  ufficiale  pilota  Paolo Ceccato  "Componente
l'equipaggio di un jet militare  in esercitazione di volo, rinunciava
ad abbandonare il proprio velivolo che, a causa di un'avaria, perdeva
velocemente quota rischiando di precipitare su un centro abitato. Nel
generoso e  disperato tentativo  di impedire che  l'ormai inevitabile
impatto coinvolgesse  vittime innocenti, riusciva a  condurre l'aereo
alla periferia  del paese,  ove si schiantava  al suolo,  perdendo la
giovane  vita. Nobile  esempio di  altissimo  senso del  dovere e  di
elette  virtu' civiche,  spinti  sino all'estremo  sacrificio". -  16
giugno 1994 - Melpignano (Lecce).
  Con decreto del  Presidente della Repubblica del 10  marzo 1997, e'
stata conferita  la medaglia d'argento  al valor civile  alla memoria
del  capo squadra  dei vigili  fuoco Eugenio  Poggi, con  la seguente
motivazione:
  "Accorso,  insieme ai  colleghi, in  uno stabile  nel quale  si era
verificata una  fuga di gas, faceva  immediatamente allontanare tutti
gli  inquilini, temendo  la  deflagrazione.  Incurante della  propria
incolumita',  rientrava poi  nell'edificio  per  convincere un  uomo,
rimasto nel proprio  negozio, ad uscirne ma,  nel generoso tentativo,
veniva coinvolto  in un  violento scoppio,  perdendo la  vita. Nobile
esempio di alto  senso del dovere e di elette  virtu' civiche, spinti
sino all'estremo sacrificio". - 2 maggio 1995 - Genova.
  Con decreto del  Presidente della Repubblica del 25  marzo 1997, e'
stata conferita  la medaglia d'argento  al valor civile  alla memoria
alle persone sottoindicate, con la seguente motivazione:
  all'agente scelto  del Corpo forestale dello  Stato Franco Jannelli
"Intervenuto, insieme ad un collega, nello spegnimento di un incendio
boschivo, si  prodigava per  impedire che  le fiamme  si propagassero
alla vicina  area di  servizio ed all'autostrada,  gia' invasa  da un
denso  fumo, provvedendo  con  tempestivita' a  bloccare il  transito
degli automobilisti.  Nel generoso  tentativo di spegnere  i numerosi
focolai  accesi dalle  faville  trasportate dal  vento, veniva  pero'
investito  dalla violenza  delle  fiamme, perdendo  la giovane  vita.
Nobile esempio  di sprezzo del pericolo  e di alto senso  del dovere,
spinti sino  all'estremo sacrificio". -  21 agosto 1996  - Bordighera
(Imperia);
  all'agente scelto del Corpo forestale dello Stato Roberto Giacchino
"Intervenuto, insieme ad un collega, nello spegnimento di un incendio
boschivo, si  prodigava per  impedire che  le fiamme  si propagassero
alla vicina  area di  servizio ed all'autostrada,  gia' invasa  da un
denso  fumo, provvedendo  con  tempestivita' a  bloccare il  transito
degli automobilisti.  Nel generoso  tentativo di spegnere  i numerosi
focolai  accesi dalle  faville  trasportate dal  vento, veniva  pero'
investito  dalla violenza  delle  fiamme, perdendo  la giovane  vita.
Nobile esempio  di sprezzo del pericolo  e di alto senso  del dovere,
spinti sino  all'estremo sacrificio". -  21 agosto 1996  - Bordighera
(Imperia).
  Con decreto del  Presidente della Repubblica del 25  marzo 1997, e'
stata conferita  la medaglia d'argento  al valor civile  alla persona
sottoindicata, con la seguente motivazione:
  all'appuntato dei carabinieri Robert  Silgener "Con grande coraggio
si adoperava  per evitare che un  autoarticolato, condotto contromano
da  un  uomo  in  stato  di  ebbrezza,  mettesse  in  grave  pericolo
l'incolumita' degli automobilisti in transito su un'importante via di
comunicazione.   Dopo  aver   evitato   l'investimento  tentato   dal
camionista, interveniva in soccorso dello stesso, gravemente ferito a
seguito della fuoriuscita del  pesante automezzo dalla sede stradale,
per estrarlo  dalle lamiere contorte e,  praticatagli la respirazione
artificiale, lo salvava  da sicura morte. Generoso  esempio di elette
virtu' civiche e non comune senso del  dovere". - 25 marzo 1996 - Rio
di Pusteria (Bolzano).
  Con decreto del  Presidente della Repubblica del 25  marzo 1997, e'
stata conferita  la medaglia di  bronzo al valor civile  alle persone
sottoindicate, con la seguente motivazione:
  al  vice  brigadiere dei  carabinieri  Achille  Savino "Libero  dal
servizio, con  sprezzo del pericolo  e generoso altruismo  si tuffava
nelle profonde e gelide  acque di un lago in soccorso  di un uomo che
vi  si  era  gettato  a   scopo  suicida  riuscendo,  dopo  reiterati
tentativi, a trarlo in salvo". - 22 marzo 1995 - Vercurago (Lecco);
  all'appuntato  dei carabinieri  Antonello  Giovannetti "Libero  dal
servizio, con  sprezzo del pericolo  e generoso altruismo  si tuffava
nelle profonde e gelide  acque di un lago in soccorso  di un uomo che
vi  si  era  gettato  a   scopo  suicida  riuscendo,  dopo  reiterati
tentativi, a trarlo in salvo". - 22 marzo 1995 - Vercurago (Lecco);
  al vice brigadiere dei carabinieri Giuseppe De Micco "Con esemplare
coraggio e  generoso altruismo si addentrava  in un'abitazione invasa
dal  fumo e  dalle  fiamme,  riuscendo a  trarre  in salvo  l'anziano
proprietario ed  una giovane  donna, gia'  privi di  sensi. Rientrato
nell'immobile, portava all'esterno due  bombole di gas surriscaldate,
prodigandosi poi nello spegnimento dell'incendio". - 24 novembre 1995
- Francavilla sul Sinni (Potenza);
  al maresciallo capo di mare  della Guardia di finanza Alessandro Di
Gioia  "Con grande  altruismo  e cosciente  sprezzo  del pericolo  si
prodigava, insieme a  due colleghi, nello spegnimento  di un incendio
divampato a bordo di una  nave clandestina carica di extracomunitari,
riuscendo  ad allontanare  bombole di  gas  e fusti  di benzina  gia'
lambiti dalle fiamme.  Provvedeva, poi, nonostante il  denso fumo che
ne  comprometteva  gravemente  la   respirazione,  ad  una  sollecita
evacuazione dell'imbarcazione,  contribuendo al salvataggio  di molti
naufraghi". -13 aprile 1996 - Portopalo di Capo Passero (Siracusa);
  al  maresciallo ordinario  di  mare della  Guardia  di finanza  Ugo
Turrini "Con  grande altruismo  e cosciente  sprezzo del  pericolo si
prodigava, insieme a  due colleghi, nello spegnimento  di un incendio
divampato a bordo di una  nave clandestina carica di extracomunitari,
riuscendo  ad allontanare  bombole di  gas  e fusti  di benzina  gia'
lambiti dalle fiamme.  Provvedeva, poi, nonostante il  denso fumo che
ne  comprometteva  gravemente  la   respirazione,  ad  una  sollecita
evacuazione dell'imbarcazione,  contribuendo al salvataggio  di molti
naufraghi". -13 aprile 1996 - Portopalo di Capo Passero (Siracusa);
  al  finanziere  di  mare  Giuseppe Santamaria  Sorice  "Con  grande
altruismo e  cosciente sprezzo del  pericolo si prodigava,  insieme a
due colleghi, nello  spegnimento di un incendio divampato  a bordo di
una  nave   clandestina  carica  di  extracomunitari,   riuscendo  ad
allontanare  bombole di  gas e  fusti di  benzina gia'  lambiti dalle
fiamme.   Provvedeva,  poi,   nonostante   il  denso   fumo  che   ne
comprometteva   gravemente   la   respirazione,  ad   una   sollecita
evacuazione dell'imbarcazione,  contribuendo al salvataggio  di molti
naufraghi". -13 aprile 1996 - Portopalo di Capo Passero (Siracusa);
  al brigadiere dei carabiniere Arturo D'Angelo "Con grande altruismo
e cosciente sprezzo  del pericolo si calava nelle infide  acque di un
profondo canale  in soccorso di  un uomo precipitatovi a  bordo della
propria  auto e  dopo estenuanti  sforzi riusciva,  insieme ad  altro
militare, a trarlo in salvo". - 10 ottobre 1995 - Eboli (Salerno);
  al carabiniere  Domenico Marzino "Con grande  altruismo e cosciente
sprezzo  del pericolo  si calava  nelle infide  acque di  un profondo
canale in  soccorso di  un uomo precipitatovi  a bordo  della propria
auto e dopo estenuanti sforzi  riusciva, insieme ad altro militare, a
trarlo in salvo". - 10 ottobre 1995 - Eboli (Salerno);
  all'appuntato  dei  carabinieri   Mauro  Ginnetti  "Intervenuto  in
soccorso  di un  giovane  rimasto imprigionato  in un'autovettura  in
fiamme a causa di un grave incidente stradale, con esemplare coraggio
e generoso  altruismo riusciva,  dopo estenuanti sforzi,  ad estrarre
dall'abitacolo  il malcapitato,  pochi istanti  prima che  il veicolo
venisse  distrutto  dall'incendio".  -  4 luglio  1996  -  Castagneto
Carducci (Livorno);
  al  carabiniere   Claudio  Lazzarin  "Con  generoso   altruismo  ed
eccezionale tempestivita', si lanciava in  soccorso di un uomo che, a
scopo suicida, si era collocato  sui binari della ferrovia, riuscendo
a vincerne la vivace resistenza e  a trarlo in salvo un istante prima
del transito di  un locomotore, da cui veniva  egli stesso sfiorato".
20 aprile 1996 - Tortona (Alessandria);
  all'appuntato   dei  carabinieri   Guido  Ercolani   "Con  generoso
altruismo  e  sprezzo  del  pericolo,  si  tuffava  nelle  gelide  ed
impetuose   acque   di  un   fiume   in   soccorso  di   un   giovane
extracomunitario che, dopo essersi reciso i polsi con un coltello, vi
si era  gettato a scopo  suicida, riuscendo dopo estenuanti  sforzi a
sottrarlo a sicura morte". - 23 febbraio 1996 - Asti;
  al finanziere di  mare Salvatore Catania "Libero  dal servizio, con
generoso slancio  e sprezzo del  pericolo si introduceva,  insieme ad
altri due  animosi, in  una abitazione  in cui  si era  sviluppato un
incendio, in soccorso di un uomo rimastovi intrappolato e raggiuntolo
si prodigava, utilizzando il proprio  giubbotto, a spegnere le fiamme
che avvolgevano il  corpo del malcapitato, riuscendo poi  a trarlo in
salvo all'esterno". - 23 dicembre 1994 - Messina.