IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO Visto l'art. 2 del regio decreto-legge 10 luglio 1924, n. 1100, e l'art. 10 della legge 23 agosto 1988, n. 400, concernenti l'attribuzione ai Sottosegretari di Stato di funzioni loro delegate dal Ministro; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni; Visti i decreti del Presidente della Repubblica 17 maggio 1996 e 22 maggio 1996 con i quali, rispettivamente, il dott. Pier Luigi Bersani e' stato nominato Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e il sen. Umberto Carpi e l'on. Salvatore Ladu sono stati nominati Sottosegretari di Stato; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 maggio 1996 con cui al dott. Pier Luigi Bersani e' stato conferito inoltre l'incarico per il turismo; Considerato che ai sensi del predetto decreto legislativo n. 29 del 1993 rientrano nella competenza del Ministro gli atti attraverso i quali si esplica la funzione di direzione politico - amministrativa, nonche' la verifica della rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite; Visto il decreto ministeriale 3 giugno 1996, registrato alla Corte dei conti in data 1 luglio 1996, registro n. 1, Industria, foglio n. 166, con cui si e' provveduto alla delega di alcune attribuzioni del Ministro ai predetti Sottosegretari di Stato, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1997, n. 220, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 1997, recante il regolamento di riorganizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale del Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato; Ritenuta l'opportunita' di riformulare la predetta delega di attribuzioni ai Sottosegretari di Stato anche alla luce delle modifiche intervenute nell'ordinamento degli uffici di livello dirigenziale generale del Ministero; Decreta: Art. 1. 1. Sono riservati alla firma del Ministro gli atti normativi, gli atti (ivi comprese le circolari) contenenti direttive generali, le risposte a quesiti involgenti questioni di principio, gli atti che devono essere sottoposti per le decisioni al Consiglio dei Ministri ed al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), gli atti di nomina degli organi di amministrazione ordinaria, straordinaria e di controllo degli enti ed istituti sottoposti alla vigilanza del Ministero, gli atti di assoggettamento a liquidazione coatta amministrativa o ad amministrazione straordinaria e di nomina dei commissari liquidatori e dei comitati di sorveglianza per le procedure di cui alla legge 1 agosto 1986, n. 430, ed alla legge 3 aprile 1979, n. 95, e gli altri atti non di competenza dirigenziale per le medesime procedure di cui alla legge n. 95/1979, gli atti di nomina degli arbitri, nonche' le designazioni di rappresentanti ministeriali, gli atti con i quali sono definiti gli obiettivi ed i programmi da attuare e vengono assegnate le relative risorse finanziarie, gli atti di organizzazione degli uffici e di conferimento delle funzioni dirigenziali. 2. Restano altresi' riservati alla competenza del Ministro i rapporti internazionali, i rapporti con gli organi costituzionali o ausiliari del Governo, gli altri atti inerenti la funzione di direzione politica, nonche' il potere di annullamento, di revoca o riforma degli atti emanati dai dirigenti e le funzioni attribuite dal decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373. 3. Vengono inoltre riservate al Ministro le competenze di cui all'art. 15 del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 1992, n. 359 e successive modificazioni e del decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 1994, n. 474, nonche' le competenze rinvenienti dalle attribuzioni del soppresso Ministero delle partecipazioni statali di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 aprile 1993, n. 118, convertito, con modificazioni, nella legge 23 giugno 1993, n. 202.