IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Vista  la legge  29 giugno  1939  n. 1497,  sulla protezione  delle
bellezze naturali;
  Visto il regio  decreto 3 giugno 1940, n.  1357, per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente  della Repubblica 24 luglio 1997 n.
616, art. 82;
  Vista la sentenza n. 359/1985  con la quale la Corte costituzionale
ha  riconosciuto a  questo  Ministero la  potesta' concorrenziale  di
imporre  vincoli  secondo  la  procedura prevista  dall'art.  82  del
sopradetto decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1997;
  Considerato  che  la  soprintendenza  archeologica  e  per  i  beni
ambientali, architettonici, artistici e  storici del Molise, con nota
n. 4132  del 18 febbraio 1997  ha trasmesso tutti gli  atti idonei ad
avviare la procedura di imposizione del vincolo ex lege 1497/1939 per
l'intero territorio  comunale di Bagnoli  del Trigno in  provincia di
Isernia, rilevando  come esso  si contraddistingua come  complesso di
cose immobili, per la sua singolarita'  geologica e per il suo valore
estetico e  tradizionale, caratterizzato dalla presenza  di un antico
borgo adattato su emergenze rocciose circondate da boschi e orti;
  Considerato che  la predetta soprintendenza ha  evidenziato come il
comune di Bagnoli del Trigno sorga  in un settore del Molise ricco di
materiale  archeologico   attestante  l'esistenza  di   molti  borghi
sannitici  distrutti dalle  guerre, sia  circondato da  un territorio
ricco di storia e  connotato paesaggisticamente dall'intervallarsi di
boschi, pascoli, terreni coltivati, con forti emergenze rocciose, con
orografia   mediocollinare,  caratterizzata   dalla  connessione   di
appezzamenti  ben  differenziati  fra  loro e  riconoscibili  per  la
diversa destinazione dei terreni limitrofi;
  Considerato  che in  tale territorio  comunale la  zona esposta  ad
ovest  e' ricca  di connotazioni:  gobbe e  valloni poco  profondi si
susseguono  degradando verso  il fondo  valle, sulla  riva del  fiume
Trigno, con superfici  pianeggianti (quali il bosco  di Selvapiana) e
pendenze (quali  Selvapagana, Monte  di Sopra, Lentere),  con bruschi
sollevamenti alle maggiori altitudini  in corrispondenza dei quali si
trovano  spuntoni  calcarei  come  il gia'  citato  Monte  di  Sopra,
Spelonca e lo  stesso masso roccioso su cui sorge  il centro abitato,
poi la formazione argillosa lascia il posto a quella arenaceasabbiosa
di  origine  fluviale,  molto  fertile,  ma  sottoposta  ad  erosione
superficiale,  con consistenti  pascoli  e  boschi caratterizzati  da
essenze submediterranee, con prevalenza  di querce, cerro, roverella,
rovere e  farneto e  sottobosco ricco di  essenze arbustive  quali il
biancospino, il prugnolo, il ginepro, la ginestra;
  Considerato che  l'area sopradescritta  e' visibile dalla  s.s. 650
che segue  l'andamento del  fiume Trigno dalla  quale appare  come un
bosco  unico che  avvolge l'intero  versante della  collina alla  cui
sommita' svettano gli  imponenti speroni rocciosi sui  quali sorge il
centro  storico, che  costituisce  esempio  irripetibile di  profonda
fusione  fra natura,  architettura  e  territorio, caratterizzato  da
pregevoli  emergenze  architettoniche  quali  il  castello  di  epoca
longobarda, la chiesa di S.  Silvestro consacrata nel 1726, contratta
fra due rocce, con portale romanico, l'antico nucleo di S. Caterina e
un edificio, impropriamente detto "casa  romana" che fu la prima casa
canonica  di  Bagnoli,  con   elementi  scultorei  ed  architettonici
risalenti all'anno 1000;
  Considerato  che  anche  il   versante  esposto  a  sudest,  seppur
visivamente   piu'  frammentato   rileva  pregevoli   caratteristiche
ambientali   per  l'intervallarsi   di   piccole  macchie   boschive,
cespuglieti, campi  coltivati e pascoli che  testimoniano la costante
vocazione  agrosilvo  pastorale  del  territorio  stesso,  mentre  il
settore ad est si caratterizza per  la presenza di una serie di fossi
a regime torrentizio  quali il Vallone Chiaia, il  Vallone Difesa, il
Vallone Transo e per le  marne e le argille scagliose grigiorossastre
con interruzione di banchi calcarei che occupano i punti elevati;
  Considerato  che  da  quanto sopra  esposto  appare  indispensabile
sottoporre a vincolo ex lege  1497/1939 l'area sopradescritta al fine
di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi edilizi
che   potrebbero   comprometterne   irreparabilmente   le   pregevoli
caratteristiche paesaggisticoambientali;
  Rilevata pertanto  la necessita'  e l'urgenza di  sottoporre l'area
sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Considerato che  il comitato  di settore per  i beni  ambientali ed
architettonici  del  Consiglio  nazionale  per  i  beni  culturali  e
ambientali  nella  seduta del  21  ottobre  1997 ha  espresso  parere
favorevole  alla   proposta  di  vincolo  formulata   dalla  predetta
soprintendenza;
                              Decreta:
  L'intero territorio comunale di Bagnoli  del Trigno in provincia di
Isernia e' dichiarato  di notevole interesse pubblico  ai sensi della
legge 29  giugno 1939, n. 1497,  ed in applicazione dell'art.  82 del
decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e'
pertanto  soggetto  a tutte  le  disposizioni  contenute nella  legge
stessa ed a  quelle previste nel citato decreto  del Presidente della
Repubblica. La  soprintendenza archeologica e per  i beni ambientali,
architettonici,  artistici e  storici  del Molise  provvedera' a  che
copia della  Gazzetta Ufficiale contenente il  presente decreto venga
affissa ai sensi e per gli  effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno
1939, n. 1497, e dell'art. 12 del relativo regolamento d'esecuzione 3
giugno 1940,  n. 1357,  all'albo del comune  interessato e  che copia
della  Gazzetta   Ufficiale  stessa,  con  relativa   planimetria  da
allegare,  venga depositata  presso  i competenti  uffici del  comune
suddetto.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale   avanti   al  tribunale   amministrativo   regionale
competente  per territorio  o, a  scelta dell'interessato,  avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla  legge 6 dicembre 1971,  n. 1034, ovvero e'  ammesso ricorso
straordinario  al  Capo  dello  Stato,   ai  sensi  del  decreto  del
Presidente   della   Repubblica   24    novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro sessanta  e  centoventi giorni  dalla data  di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 23 dicembre 1997
                                  Il Sottosegretario di Stato: Bordon
Registrato alla Corte dei conti il 4 febbraio 1990
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 25