IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO Vista la legge 29 giugno 1939, n. l497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357 per l'applicazione della legge predetta; Visto il decreto del presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, art. 82; Vista la sentenza n. 359/1985 con la quale la Corte costituzionale ha riconosciuto a questo Ministero la potesta' concorrenziale di imporre vincoli secondo la procedura prevista dall'art. 82 del sopradetto decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977; Considerato che la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici di Potenza, con nota n. 6115 del 14 luglio 1997 ha trasmesso tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo ex lege n. 1497/1939 per la zona "Torre di Satriano" sita nei comuni di Tito e Satriano di Lucania in provincia di Potenza e cosi' delimitata: punto di intersezione, cerchiato in rosso nell'allegata planimetria, tra la strada "comunale Paganico" e la strada "comunale Percosizzo" detta anche "delle Crete", seguendo questa nel territorio comunale di Tito, oltre il punto di intersezione con la s.s. n. 95 di Brienza, fino al punto di intersezione con la "strada vicinale Satriano" e seguendo questa fino al punto di intersezione con la "strada vicinale di Tito", seguendo quest'ultima si raggiunge l'incrocio con la "strada comunale degli stranieri" e proseguendo su questa per un piccolo tratto fino all'innesto con la "strada vicinale della Torre", percorrendo quest'ultima vicinale si raggiunge attraversando il primo impluvio del "Fosso Surgi", l'intersezione con il secondo impluvio del fosso stesso e seguendo questo vallone fino al suo inizio si incontra la "strada comunale Pantanelle-Caruso" fino all'intersezione con il confine comunale Tito-Satriano; percorrendo il confine stesso verso Satriano, si giunge all'intersezione con il crinale del "Monte Caruso", e discendendo dal crinale in territorio di Satriano fino a toccare la strada "comunale Pantanelle", percorrendo quest'ultima strada comunale si giunge all'intersezione con il "Fosso Vigne della Noce", scendendo lungo tale Fosso si raggiunge quindi la nuova strada di collegamento Isca-Pantanelle e la si percorre verso Satriano fino all'innesto con la s.s. n. 95 di Brienza, seguendo questa per un breve tratto fino all'incrocio con la "strada comunale San Vito" e per questa si giunge al punto di partenza sulla strada "comunale Paganico", rilevando come tale area costituisca un quadro unitario di eccezionale interesse paesisticoambientale con spiccato valore estetico e tradizionale percepibile nella sua interezza nella successione delle molteplici visuali panoramiche godibili sia dalle strade che attraversano l'altopiano che da quelle che percorrono la valle; Considerato che la predetta Soprintendenza ha evidenziato come la Torre detta di Satriano, posta in posizione strategica, dominante la valle del Melandro e a controllo visivo dei promontori di Tito e Picerno sul versante opposto, rappresenti una delle piu' antiche e imponenti costruzioni medioevali della regione, elemento primario della rete difensiva dei castelli posti a presidio del piu' vasto territorio circostante, parte e testimonianza, insieme ai consistenti resti della cattedrale dedicata a S. Stefano ed ai numerosi ruderi delle strutture murarie sparsi su tutto l'alto terrazzo roccioso, dell'originario abitato di Satriano che si sviluppava alla sommita' dell'attuale collina allungata, al centro della quale oggi la Torre emerge isolata; Considerato che lo stesso ufficio periferico ha sottolineato come il lungo colle, imperniato al centro dalla geometrica imponenza della Torre di Satriano, assieme al pianoro circostante dal quale emerge di circa 150 metri, sia anche un importante sito archeologico, tutelato ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089, con decreto ministeriale del 9 gennaio 1970, e successivo decreto ministeriale del 20 luglio 1989, per la presenza di un insediamento arcaico risalente al VI-V secolo a.C. e come tale colle costituisca tutt'oggi il fulcro dominante sia per l'alta valle del Melandro, sia per il crinale che si apre sulla valle del Marmo, la prima percorsa dalla s.s. n. 95 e dal primo tratto della piu' recente superstrada "Tito-Brienza" e la seconda attraversata dall'alto viadotto del raccordo autostradale "Potenza-Salerno", strade che costituiscono belvederi continui da cui si inquadra in una successione di visuali a distanza e ravvicinate l'insieme costituito dal colle, dal pianoro circostante e dalla predetta torre che in particolare focalizza l'interesse visivo e richiama l'attenzione percettiva del generale quadro paesaggistico; Rilevato che l'uso agricolo e seminativo ancora perpetrato in tutto l'ampio altopiano circostante, oltre a preservare l'ormai consolidato isolamento della Torre, ha consentito di conservare l'antico rapporto ambientale tra emergenza architettonica e natura circostante che nel caso specifico non e' priva di fascino per la presenza dei resti archeologici e che in tale contesto la massiccia e maestosa Torre costituisce l'elemento qualificante di preminenza visiva del paesaggio che e' da essa fortemente caratterizzato, cosi' come le rovine dell'abitato altomedievale, ancora emergenti sul terrazzo roccioso, segnano altrettanto incisivamente la fisionomia ambientale del colle che conserva appunto l'immagine paesaggistica storicamente consolidata dei luoghi; Considerato che da quanto sopra esposto appare invece indispensabile sottoporre a vincolo ex lege n. 1497/1939 l'area sopradescritta al fine di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi edilizi che potrebbero comprometterne irreparabilmente le pregevoli caratteristiche storiche, e paesaggisticoambientali; Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela; Considerato che il comitato di settore per i beni ambientali ed architettonici del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali nella seduta del 21 ottobre 1997 ha espresso parere favorevole alla proposta di vincolo formulata dalla predetta Soprintendenza; Decreta: La zona "Torre di Satriano" sita nei comuni di Tito e Satriano di Lucania in provincia di Potenza, cosi' come sopra perimetrata, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica. La soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Potenza provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del relativo regolamento d'esecuzione regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Roma, 23 dicembre 1997 Il Sottosegretario di Stato: Bordon Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 1998 Registro n. 1 Beni culturali e ambientali, foglio n. 34