Con  decreto ministeriale  n. prot.  n. TB/850  del 17  giugno 1998
all'ing. Massimo Buizza,  nato a Brescia il 20  maggio 1953, laureato
in ingegneria meccanica indirizzo impiantistico presso il Politecnico
di  Milano  e  direttore  dal 1987  del  Consorzio  dell'Oglio,  ente
pubblico non  economico vigilato  dal Ministero dei  lavori pubblici,
viene  rinnovato  l'incarico di  regolatore  governativo,  di cui  al
decreto ministeriale  24 aprile  1997, n. TB/707,  con il  compito di
accertare  la disponibilita'  idrica  del  fiume Mella,  disciplinare
l'erogazione tra  gli utenti  aventi diritto attraverso  la razionale
gestione delle acque e vigilare su eventuali utenze abusive.
  In  situazioni  di  carenza, anche  ciclica,  delle  disponibilita'
idriche,  il regolatore  governativo potra'  incidere temporaneamente
sulle  portate  delle  singole  derivazioni interessate  in  base  ai
rispettivi diritti.  In ogni  caso, nell'effettuare il  riparto, egli
dovra' attenersi  al criterio  delle priorita'  dei titoli  e/o della
proporzionalita' dei prelievi.
  L'incarico,  avente  durata  annuale, viene  affidato  al  predetto
professionista a  partire dalla data di  pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale del presente provvedimento ed e' eventualmente rinnovabile,
qualora  le  condizioni  che   hanno  motivato  la  nomina  dovessero
perdurare  e  su  richiesta   degli  utenti  interessati,  fino  alla
definizione  amministrativa  delle  utenze  attualmente  in  fase  di
rinnovo.
  L'Amministrazione dei  lavori pubblici  e' esclusa  da qualsivoglia
responsabilita'  ed  onere,  restando   questi  ultimi  a  totale  ed
esclusivo carico degli utenti aventi diritto.
  L'ingegnere capo del provveditorato  regionale alle opere pubbliche
per  la  Lombardia,  designato  per   la  provincia  di  Brescia,  e'
incaricato della esecuzione del presente decreto.
  Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell'art. 3 della legge
7  agosto 1990  n.  241,  si potra'  ricorrere  dinanzi al  Tribunale
superiore  delle  acque pubbliche,  entro  il  termine perentorio  di
sessanta giorni,  decorrenti dalla data della  relativa pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale o da quella di avvenuta notifica.