Con decreto del Presidente della Repubblica del 3 giugno 1998, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alla persone sottoindicate: alla memoria del signor Ruggero Vancini con la seguente motivazione: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, non esitava a portare soccorso ad un uomo rimasto intrappolato nella sua autovettura in seguito ad un incidente stradale e veniva travolto da un furgone del frattempo sopraggiunto. Nobile esempio di umana solidarita' spinta fino all'estremo sacrificio". - 21 agosto 1996 - Ponte S. Nicolo' (Padova); alla memoria del signor Patrizio Giacobbe con la seguente motivazione: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo non esitava a portare soccorso alle vittime di un incidente stradale, ma veniva travolto da un'auto sopraggiunta nel frattempo. Nobile esempio di umana solidarieta' spinta fino all'estremo sacrificio". - 21 settembre 1996 - Genova; alla memoria del signor Eugenio Pelassa con la seguente motivazione: "Con pronta determinazione accorreva in soccorso di un uomo caduto in un dirupo, ma vi precipitava a sua volta immolando la vita ai piu' nobili ideali di altruismo ed umana solidarieta'". 5 febbraio 1997 - Cosio d'Arroscia (Imperia); commissario della polizia di Stato dott. Pasquale Picone con la seguente motivazione: "Dirigente della polizia di Stato raggiungeva un centro abitato interessato da un movimento franoso e, constatata la gravita' della situazione, si preoccupava di dare tempestivo allarme alla popolazione civile e di accelerare l'evacuazione dalle abitazioni a rischio, favorendo il ricovero in edifici piu' sicuri. Recatosi insieme ad un collaboratore nella sede comunale, teneva costantemente informate le Autorita' provinciali dei drammatici risvolti dell'evento calamitoso, consentendo cosi' di attivare le operazioni di soccorso. Con lucida determinazione e non comune sprezzo del pericolo predisponeva, poi, una passerella di emergenza, riusciendo a trarre in salvo, attraverso i tetti, il sindaco e gli altri amministratori presenti nei locali municipali". - 5 maggio 1998 - Quindici (Avellino); al maresciallo capo dei carabinieri Antonino Gangemi con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con tenace e coraggiosa determinazione, unitamente al comandante della Compagnia, interveniva in soccorso di malcapitato sommerso dalla massa melmosa. Sebbene investito da una violenta ondata di fango e stremato dalla immane fatica, lo sorreggeva fino all'accorrere di altri militari. Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere." - 5 maggio 1998 - Siano (Salerno); al m.a.s. UPS dei carabinieri Vincenzo Salsano con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva - unitamente ad altri quattro militari - in soccorso di un gruppo di persone, tra cui alcuni bambini, rimaste isolate su un rilievo del terreno. Con estenuanti sforzi e sfidando l'impeto della corrente melmosa, riusciva a trasferirli al sicuro portandoli a spalla, appena prima che un'ulteriore ondata di fango sommergesse l'intera area". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Bracigliano (Salerno); all'appuntato dei carabinieri Martino Santaniello con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva - unitamente ad altri quattro militari - in soccorso di un gruppo di persone, tra cui alcuni bambini, rimaste isolate su un rilievo del terreno. Con estenuanti sforzi e sfidando l'impeto della corrente melmosa, riusciva a trasferirli al sicuro portandoli a spalla, appena prima che un'ulteriore ondata di fango sommergesse l'intera area". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Bracigliano (Salerno); all'appuntato dei carabinieri Giuseppe Simeone con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva - unitamente ad altri quattro militari - in soccorso di un gruppo di persone, tra cui alcuni bambini, rimaste isolate su un rilievo del terreno. Con estenuanti sforzi e sfidando l'impeto della corrente melmosa, riusciva a trasferirli al sicuro portandoli a spalla, appena prima che un'ulteriore ondata di fango sommergesse l'intera area". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Bracigliano (Salerno); all'appuntato dei carabinieri Silvano Albano con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva - unitamente ad altri quattro militari - in soccorso di un gruppo di persone, tra cui alcuni bambini, rimaste isolate su un rilievo del terreno. Con estenuanti sforzi e sfidando l'impeto della corrente melmosa, riusciva a trasferirli al sicuro portandoli a spalla, appena prima che un'ulteriore ondata di fango sommergesse l'intera area". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Bracigliano (Salerno); al carabiniere Alfonso Nasti con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva - unitamente ad altri quattro militari - in soccorso di un gruppo di persone, tra cui alcuni bambini, rimaste isolate su un rilievo del terreno. Con estenuanti sforzi e sfidando l'impeto della corrente melmosa, riusciva a trasferirli al sicuro portandoli a spalla, appena prima che un'ulteriore ondata di fango sommergesse l'intera area". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Bracigliano (Salerno); all'appuntato dei carabinieri Antonio Amato con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava a calarsi unitamente a due commilitoni nella crescente corrente melmosa, riuscendo a trarre in salvo un malcapitato ed i comandanti della compagnia e della staazione che, allo stremo delle forze per reiterate azioni di soccorso, erano stati travolti da un'ulteriore violenta ondata di fango". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Siano (Salerno); al carabiniere Pietro Lucido con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava a calarsi unitamente a due commilitoni nella crescente corrente melmosa, riuscendo a trarre in salvo un malcapitato ed i comandanti della compagnia e della stazione che, allo stremo delle forze per reiterate azioni di soccorso, erano stati travolti da un'ulteriore violenta ondata di fango". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Siano (Salerno); al carabiniere Maurizio Zappala' con la seguente motivazione: "In occasione di catastrofico movimento franoso che investiva il centro abitato, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava a calarsi unitamente a due commilitoni nella crescente corrente melmosa, riuscendo a trarre in salvo un malcapitato ed i comandanti della compagnia e della stazione che, allo stremo delle forze per reiterate azioni di soccorso, erano stati travolti da un'ulteriore violenta ondata di fango". - Nobile esempio di elette virtu' civiche ed altissimo senso del dovere". - 5 maggio 1998 - Siano (Salerno). Con decreto del Presidente della Repubblica del 3 giugno 1998, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile all'ispettore capo della polizia di Stato Gerardo Bruno con la sguente motivazione: "Raggiunto un centro abitato interessato da un movimento franoso, collaborava con il proprio dirigente per consentire la rapida evacuazione della popolazione dalle abitazioni a rischio e il tempestivo ricovero in edifici piu' sicuri. Recatosi nella sede comunale riusciva poi, con eccezionale senso di abnegazione, a trarre in salvo, attraverso i tetti, il sindaco e gli altri amministratori presenti nei locali municipali". - 5 maggio 1998 - Quindici (Avellino).