IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista la legge  16 aprile 1987, n.  183, che, agli articoli  2 e 3,
specifica le competenze  di questo Comitato in  tema di coordinamento
delle  politiche  comunitarie,  demandando al  Comitato  stesso,  tra
l'altro,  l'elaborazione degli  indirizzi  generali  da adottare  per
l'azione  italiana in  sede  comunitaria per  il coordinamento  delle
iniziative delle amministrazioni ad  essa interessate e l'adozione di
direttive generali  per il  proficuo utilizzo dei  flussi finanziari,
sia comunitari che nazionali;
  Visto  l'art. 7  della  legge 3  aprile 1997,  n.  94, che  dispone
l'unificazione del Ministero del tesoro  e del Ministero del bilancio
e  della  programmazione  economica  e reca  delega  al  Governo  per
l'emanazione  di   uno  o  piu'  decreti   legislativi  diretti  alla
ridefinizione  delle competenze  di questo  Comitato e  del Ministero
come sopra unificato;
  Visto il decreto legislativo 5 dicembre  1997, n. 430, con il quale
e'  stata data  attuazione al  disposto  dell'art. 7  della legge  n.
94/1997;
  Visto il decreto del Presidente  della Repubblica 20 febbraio 1998,
n. 38, con il  quale - come previsto all'art. 2,  comma 2, del citato
decreto legislativo n.  430/1997 - sono state,  tra l'altro, definite
le attribuzioni  dei Dipartimenti in  cui e' articolato  il Ministero
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica;
  Vista la delibera  in data 9 luglio  1998 con la quale  - giusta il
disposto dall'art. 1, comma 5,  del richiamato decreto legislativo n.
430/1997  - questo  Comitato  ha provveduto  ad  adeguare il  proprio
regolamento interno in relazione al  riordino delle competenze di cui
sopra,   demandando  in   particolare   a   successive  delibere   la
costituzione  di  commissioni   per  l'esercizio  delle  attribuzioni
riferite   a   questioni   di  particolare   rilevanza   generale   e
intersettoriale;
  Vista  la delibera  in  data  5 agosto  1998  con  la quale  questo
Comitato  ha  proceduto  all'istituzione delle  Commissioni  previste
nella precedente deliberazione,  definendone composizione, funzioni e
supporto amministrativo;
  Visto   le  delibere   citate  in   precedenza  che   prevedono  la
partecipazione  delle  regioni  alla   fase  formativa  di  tutte  le
delibere;
  Visti  i  regolamenti emanati  dall'Unione  europea  in materia  di
regolamentazione dei fondi strutturali;
  Considerato  che  sono  in  corso   di  avanzato  esame  presso  la
Commissione dell'Unione europea proposte di modifica della disciplina
dei suddetti fondi strutturali;
  Considerato che,  in base  alla normativa richiamata  e nell'ambito
degli  indirizzi  fissati  dal  Governo, compete  a  questo  Comitato
definire  le linee  di  politica economica  da  perseguire in  ambito
nazionale,  comunitario  ed  internazionale,  nonche'  gli  indirizzi
generali di politica economica per  la valorizzazione dei processi di
sviluppo delle diverse aree del  Paese, con particolare riguardo alle
aree depresse;
  Considerato  che   il  menzionato   deceto  del   Presidente  della
Repubblica  n. 38/1998  affida al  Dipartimento per  le politiche  di
sviluppo e di coesione del Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica, tra l'altro,  il compito di provvedere alle
iniziative  in   materia  di  utilizzazione  dei   fondi  strutturali
comunitari  secondo le  direttive generali  di questo  Comitato e  di
curare l'inoltro  delle richieste  di cofinanziamento  agli organismi
comunitari;
  Considerato  che,  al  fine  di  avviare  l'attuazione  del  quadro
comunitario di sostegno 2000-2006 a  decorrere dal l gennaio 2000, e'
necessario procedere alla presentazione del piano globale di sviluppo
per le regioni  dell'obiettivo 1, dei relativi  programmi operativi e
dei documenti  di programmazione concernenti  gli obiettivi 2 e  3 ai
competenti organi dell'Unione europea entro il 30 luglio 1999;
  Considerato che per consentire  il rispetto della suddetta scadenza
il  Dipartimento per  le  politiche  di sviluppo  e  di coesione  del
Ministero del  tesoro, del bilancio e  della programmazione economica
ha da tempo avviato contatti con  le amministrazioni di settore e con
le regioni,  individuando interventi sui  metodi di valutazione  e di
monitoraggio, sulle procedere amministrative, sul sistema informativo
e  sulle  possibili  aree  di   intervento  organico  con  una  prima
rilevazione  delle  ideeprogetto   proponibili,  rilevazione  le  cui
risultanze sono  state consegnate  nel documento  "Cento idee  per lo
sviluppo - Schede programmatiche del 2000-2006".
  Considerato che le linee esposte nel citato documento hanno formato
oggetto  di confronto  con  le amministrazioni  centrali e  regionali
interessate,  con  gli enti  locali,  con  le  parti sociali  con  le
associazioni imprenditoriali e con esperti  nel corso di un seminario
tenutosi a  Catania nei  giorni 2-4  dicembre 1998  e nel  quale sono
emerse prime linee programmatiche che  possono essere ricondotte a 17
settori prioritari di intervento;
  Considerato che, in relazione ai contenuti dei documenti conclusivi
redatti in quella sede, il  suddetto Dipartimento per le politiche di
sviluppo e di  coesione ha predisposto un  ulteriore documento datato
21  dicembre 1998,  nel  quale sono  specificati  i suddetti  settori
prioritari, nonche' formulate indicazioni di carattere procedurale ed
organizzativo e prevista  una tempistica per le  ulteriori fasi della
trattazione;
  Ritenuto  di condividere  l'impostazione dei  documenti menzionati,
che  mirano  -   tra  l'altro  -  ad   assicurare  l'attivazione  del
partenariato   istituzionale  ed   economicosociale  previsto   dalle
richiamate proposte di regolamento  comunitario, alfine di soddisfare
sin dall'inizio i requisiti richiesti dall'Unione europea, e che sono
altresi'  intesi  a  sollecitare  la partecipazione  dei  privati  al
finanziamento ed alla gestione dei progetti di intervento, nonche' ad
individuare  meccanismi  premianti  della qualita'  del  processo  di
programmazione  in relazione  all'opzione  di  ripartire parte  delle
risorse finanziarie tra le  regioni secondo criteri prestabiliti, che
assicurino certezza di finanza, e parte secondo criteri di merito;
  Ritenuto  in particolare  di  condividere  lo schema  organizzativo
proposto  nel   documento  datato  21  dicembre   1998,  che  prevede
l'istituzione di  un sistema  di tavoli  di programmazione  a livello
nazionale  e  di   un  sistema  di  tavoli   regionali,  tra  l'altro
considerando che l'articolazione delle amministrazioni per settori di
intervento  riflette l'esigenza  di integrare,  sin dall'avvio  della
programmazione,  le  linee   di  azione  dei  diversi   fondi  ed  in
particolare, per  quanto concerne le  modalita' di impiego  del Fondo
sociale  europeo,  sconta  la  necessita' di  procedere  non  solo  a
qualificare l'attivita' di formazione, ma anche ad attuare interventi
in   molteplici  settori   che  assicurino   le  condizioni   per  il
miglioramento dei livelli e della qualita' dell'occupazione;
  Ritenuto  di prevedere  rapporti di  stretto coordinamento  tra gli
organismi di  cui sopra e  le commissioni  in cui si  articola questo
Comitato  al fine  di assicurare  un raccordo  organico tra  le linee
programmatiche per  l'utilizzo dei  fondi strutturali 2000-2006  e le
linee programmatiche inerenti l'impiego delle risorse nazionali;
  Su  proposta  del  Ministro  del   tesoro,  del  bilancio  e  della
programmazione economica;
                              Delibera:
  1.  Sono approvate  le  linee programmatiche  di  cui al  documento
allegato alla presente delibera, della quale forma parte integrante.
  2.  Al fine  di  assicurare il  rispetto  delle scadenze  stabilite
dall'Unione europea per la  presentazione dei documenti programmatori
precisati in premessa, carattere cogente e' attribuito al cronogramma
di attivita' definito nel documento di  cui al punto precedente e che
presenta le seguenti scansioni:
  entro il  5 gennaio 1999  ogni "Amministrazione pilota"  dei tavoli
settoriali  individuati nel  prospetto allegato  al citato  documento
identifica, per  il rispettivo  tavolo settoriale, un  dipartimento o
una direzione generale al cui titolare e' affidata la responsabilita'
di redigere il rapporto interinale di cui appresso e che costituisce,
unitamente alla rappresentanza della Conferenza unificata Statocitta'
e autonomie locali e Statoregioni  ed agli altri rappresentanti delle
amministrazioni  di  cui  al  punto  5  del  documento  allegato,  il
"Comitato nazionale per i fondi strutturali 2000-2006";
  entro  il 20  gennaio 1999  le "amministrazioni  pilota" avviano  i
lavori dei relativi tavoli;
  entro  il  15 marzo  1999  ognuna  delle suddette  "Amministrazioni
pilota"  sottopone al  "Comitato  nazionale per  i fondi  strutturali
2000-2006",  nella  composizione  precisata  al citato  punto  5  del
documento  allegato,  un  rapporto   interinale  relativo  alle  aree
dell'obiettivo 1 secondo linee metodologiche che saranno proposte dal
Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del Ministero
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica entro il 15
gennaio precedente;
  entro  il 20  marzo 1999  il citato  Comitato nazionale  presenta a
questo Comitato  un documento  di sintesi  anche in  vista dell'avvio
della fase di confronto con i comitati regionali;
  entro il  30 aprile  1999 il menzionato  "Comitato nazionale  per i
fondi  strutturali  2000-2006"  riferisce  a  questo  Comitato  sugli
indirizzi  programmatici  emersi  per  ogni asse,  sulle  ipotesi  di
allocazione delle  risorse, sulle possibili attribuzioni  dei compiti
di gestione,  sulle indicazioni per l'elaborazione  del piano globale
di  sviluppo  per   le  regioni  dell'obiettivo  1   e  sulle  scelte
metodologiche per  la redazione  degli altri  documenti programmatori
citati in premessa.
    Roma, 22 dicembre 1998
                                               Il Presidente: D'Alema