IL MINISTRO DELL'INTERNO delegato al coordinamento della protezione civile Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 10 novembre 1998 che delega le funzioni del coordinamento della protezione civile di cui alla legge 24 febbraio 1992, n. 225, al Ministro dell'interno; Vista la nota n. 113/SP dell'11 febbraio 1999, con la quale il presidente della giunta regionale della Liguria ha richiesto per il sito di Cengio-Saliceto la dichiarazione dello stato di emergenza stante il perdurare della situazione di rischio ambientale; Vista la nota n. 147/SP/99 del 23 febbraio 1999 con la quale il presidente della regione Piemonte chiede un intervento straordinario ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per avviare con urgenza le operazioni di messa in sicurezza e bonifica del sito di Cengio-Saliceto, gia' individuato quale sito di interesse nazionale nonche' area critica; Vista la nota n. 3000/146 del 25 febbraio 1999 con la quale il Ministro dell'ambiente chiede che venga dichiarato lo stato di emergenza nel sito di Cengio-Saliceto; Considerato che nell'area interessata dalle attivita' produttive dell'Organic Chemical e dell'ACNA nel comune di Cengio sussistono situazioni di grave rischio igienicosanitario e ambientale per la Valle Bormida, a causa di una rilevante porzione di territorio contaminato da sostanze pericolose nonche' collegate alla presenza di oltre 300.000 metri cubi di rifiuti stoccati in lagunaggi a cielo aperto e di notevoli quantita' di rifiuti interrati; Considerato, inoltre, che, proprio per i motivi sopra esposti, i comuni di Cengio e Saliceto, ricadenti rispettivamente nel territorio della provincia di Savona e nella provincia di Cuneo, rientrano tra i siti interessati dal programma di bonifiche di interesse nazionale individuati dall'art. 1, comma 4, della legge 14 dicembre 1998, n. 426; Visto il recente avvio della procedura di messa in liquidazione dell'Organic Chemical S.r.l. e del contestuale avvio delle procedure di cassa integrazione per circa 200 lavoratori dipendenti della medesima azienda e dall'ACNA S.p.a. in liquidazione, proprietaria degli stabilimenti e dell'area interessata dagli stessi; Considerato che la suddetta procedura di messa in liquidazione dell'Organic Chemical S.r.l. ha generato un perdurante stato di agitazione da parte delle maestranze, manifestatosi anche mediante l'occupazione degli stabilimenti produttivi; Ritenuto necessario applicare agli interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza e di bonifica le migliori tecnologie disponibili a costi economicamente accettabili, sviluppando a tal fine azioni di studio, di ricerca, di sperimentazione; Viste le comunicazioni del 25 e del 26 gennaio 1999 inviate dal prefetto di Savona che denunciano un grave stato di tensione sociale che minaccia di degenerare in situazioni di particolare pericolosita' per la salvaguardia dell'ambiente e delle attivita' produttive dell'area della Valle Bormida, nonche' per l'incolumita' della popolazione nella stessa residente; Ritenuto opportuno procedere con la massima speditezza all'eliminazione dello stato di pericolo ambientale e igienicosanitario, mediante l'individuazione del perimetro dell'area da bonificare, la carattezzazione del territorio contaminato, la messa in sicurezza e la bonifica dei siti, impiegando in dette operazioni le maestranze interessate dalla cassa integrazione; Considerato che il Ministero dell'ambiente e le regioni Liguria e Piemonte stanno definendo un protocollo d'intesa per la realizzazione nel sito ACNA di un centro di ricerca, sperimentazione e sviluppo di tecnologie di messa in sicurezza e bonifica; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 18 marzo 1999, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine alla situazione di crisi socioambientale nel territorio dei comuni di Cengio e Saliceto fino al 31 dicembre 2000; Vista la nota n. GAB/99/06348/A06 dell'8 aprile 1999 con la quale il Ministro dell'ambiente ha trasmesso uno schema di ordinanza ed ha individuato il dott. Stefano Leoni, esperto della commissione tecnicoscientifica del Ministero dell'ambiente, quale commissario delegato; Acquisita l'intesa del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica con nota protocollo n. 4760 del 17 maggio 1999, del lavoro e della previdenza sociale con nota prot. n. 7798/16/369 del 14 maggio 1999 e dell'ambiente con nota protocollo n. GAB/99/09132/B02 del 14 maggio 1999; Acquisita l'intesa della regione Liguria con delibera di giunta n. 355 del 13 aprile 1999; Acquisita l'intesa della regione Piemonte con delibera di giunta n. 1-27066 del 14 aprile 1999; Dispone: Art. 1. 1. Al fine di fronteggiare la situazione di emergenza venutasi a creare nel territorio dei comuni di Cengio e di Saliceto in relazione allo stato di inquinamento del sito industriale, a causa dei rifiuti anche pericolosi presenti nel sito e stoccati in lagunaggi mediante l'esecuzione di tutti gli interventi necessari, il dott. Stefano Leoni e' nominato commissario delegato. 2. In particolare il commissario delegato dovra' provvedere allo svolgimento dei seguenti compiti: definizione, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza di una proposta di perimetrazione, sentiti i comuni e le regioni interessate, da sottoporre all'approvazione del Ministro dell'ambiente; definizione, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza dei parametri progettuali di messa in sicurezza dei rifiuti contenuti nei lagunaggi; definizione di un piano di caratterizzazione di tutte le aree perimetrate, di proprieta' privata e pubblica; esecuzione del piano di caratterizzazione per la parte relativa alle aree pubbliche o comunque di competenza della pubblica amministrazione; controllo sull'esecuzione del piano di caratterizzazione da parte dei privati nella rimanente parte dell'area perimetrata; progettazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del territorio e dei corpi idrici interessanti le aree pubbliche o comunque di competenza della pubblica amministrazione e verifica della progettazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del territorio e dei corpi idrici predisposto dai soggetti a cio' obbligati ai sensi della normativa vigente; esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica interessanti le aree pubbliche o, comunque, di competenza della pubblica amministrazione; definizione della tempistica e delle modalita' di esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica nelle parti di proprieta' privata dell'area perimetrata; controllo sull'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica messi in atto dai privati all'interno dell'area perimetrata; intimazione e diffida ad adempiere nei confronti dei soggetti responsabili per lo svolgimento degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di loro competenza ed esercizio del potere sostitutivo, in caso di inadempienza e di rivalsa, in danno dei medesimi, per le spese a tal fine sostenute; svolgimento della ricerca e della sperimentazione al fine di individuare le migliori tecnologie disponibili per l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica, in particolare avvalendosi delle strutture poste in essere con il protocollo in corso di formalizzazione fra Ministero dell'ambiente e regioni Liguria e Piemonte per la realizzazione di un centro di ricerca, sperimentazione e sviluppo di tecnologie di messa in sicurezza e bonifica; realizzazione dell'attivita' di monitoraggio dei singoli interventi di messa in sicurezza e bonifica interessanti le aree pubbliche o comunque di competenza della pubblica amministrazione e verifica dell'attivita' di monitoraggio dei singoli interventi e della situazione ambientale da effettuarsi a cura dei soggetti a cio' obbligati dalla normativa vigente; esercizio delle azioni tecniche e amministrative e di rappresentanza in sede giudiziaria per il risarcimento del danno ambientale ai sensi dell'art. 18, della legge 8 luglio 1986, n. 349. 3. Il commissario delegato ed i soggetti obbligati ai sensi della normativa vigente, provvedono, ciascuno per la parte di propria competenza, a predisporre il piano di caratterizzazione e il progetto di messa in sicurezza entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza, ed entro centottanta giorni dall'esecuzione del predetto piano di caratterizzazione. 4. Il piano di caratterizzazione, il progetto di messa in sicurezza ed il progetto di bonifica sono predisposti nel rispetto delle disposizioni di cui decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, ed ai relativi provvedimenti attuativi, e sono approvati dal Ministro dell'ambiente ai sensi dell'art. 17, comma 14, dello stesso decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. 5. Il commissario e' altresi' delegato a svolgere tutte le attivita' strumentali che si rendano necessarie per la compiuta attuazione dei compiti di cui alla presente ordinanza.