IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore emanato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto lo statuto di autonomia dell'Universita' degli studi di Messina emanato con decreto rettorale 10 aprile 1997; Visti i decreti ministeriali dell'11 maggio 1996 e del 3 luglio 1996 contenenti la modificazione alla tabella XLV/2 recante gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione del settore sanitario; Visto il proprio decreto rettorale del 10 settembre 1998 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20 ottobre 1998 relativo al riordino delle scuole di specializzazione in geriatria, medicina interna ed in dermatologia e venereologia a norma dei citati decreti; Considerato che nel citato decreto sono stati riscontrati errori materiali e refusi tipografici, ed al fine della correzione degli stessi; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Messina e' integrato come appresso: Art. 1. Scuola di specializzazione in geriatria Dopo l'art. 689 del decreto rettorale 10 settembre 1998 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20 ottobre 1998 il testo delle: 1) tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifici disciplinari; 2) tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzato, relative alla scuola di specializzazione in geriatria, sono soppresse e sostituite dalle seguenti nuove tabelle: Tabella A - Areedi addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. A.1 - Area della patogenesi e gerontologia generale. Obiettivi: lo specializzando deve apprendere le nozioni fondamentali sulle teorie dell'invecchiamento, sulla biologia della senescenza e deve conoscere la fisiopatologia e le modalita' di presentazione della involuzione fisiologica dei vari organi e apparati e dell'anziano nella sua globalita'. Lo specializzando deve essere in grado inoltre di pianificare ed interpretare studi atti a valutare il profilo demografico ed epidemiologico e i rischi sia della popolazione anziana in generale che di gruppi particolari (aree metropolitane, urbane, rurali, anziani a domicilio o in istituzioni, differenti categorie di reddito) Settori: F07A Medicina interna, F04A Patologia generale, F01X Statistica medica. A.2 - Area della clinica e terapia geriatrica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le peculiarita' della metodologia clinica geriatrica e, in particolare, i metodi specifici di rilievo anamnestico ed obiettivo nel paziente anziano, familiarizzandosi con il concetto di multipatologia cronica (comorbilita') e con le tecniche di valutazione complessiva. Deve inoltre apprendere le modificazioni eta' correlate della farmacocinetica e della farmacodinamica e, attraverso lo studio farmacoepidemiologico, conoscere i possibili effetti dell'impiego di piu' trattamenti concomitanti, ed infine apprendere i principi atti a prevenire i danni iattogenici. Settori: F07A Medicina interna, F08A Chirurgia generale, E07X Farmacologia. A.3 - Area della geriatria e delle specialita' geriatriche. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'eta' geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dell'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo specializzando dovra' pertanto apprendere gli elementi fondamentali nel campo delle varie specialita' in modo da arrivare, in maniera autonoma, ad una corretta diagnosi clinica nelle situazioni di comorbilita' tipiche dell'eta' avanzata. Settori: F07A Medicina interna, F10X Urologia, F11A Psichiatria, F16A Malattie dell'apparato locomotore, F11B Neurologia. A.4 - Area della valutazione funzionale e multidimensionale geriatrica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze culturali necessarie ad arrivare, superando l'ottica della patologia d'organo, ed una diagnosi funzionale globale ed a realizzare programmi di intervento multidimensionale (medico, sociale, riabilitativo) atti a prevenire o a limitare la disabilita' e ad ottenere il recupero funzionale dell'anziano. Settori: F07A Medicina interna, F16B Medicina fisica e riabilitativa. A.5 - Area della medicina riabilitativa dell'anziano e aspetti sociosanitari della popolazione anziana. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere gli obiettivi fondamentali ed i principi generali della riabilitazione nell'anziano, e le tecniche da utilizzare in specifiche patologie croniche o con possibili esiti invalidanti, principalmente nei settori ortopedico, neurologico, neuropsichiatrico, cardiologico. Deve inoltre valutare l'applicabilita' e la efficacia di programmi di riabilitazione in differenti regimi di assistenza (es. ambulatoriale, in dayhospital, in ricovero ospedaliero, in residenze sanitarie assistenziali, ecc.). Settori: F07A Medicina interna, F16B Medicina fisica e riabilitazione. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzato. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve aver eseguito personalmente i seguenti atti medici e procedimenti specialistici: a) medicina clinica: a1) redatto e firmato 100 cartelle cliniche di degenti e/o di pazienti ambulatoriali comprensive, ove necessario, degli esami di liquidi biologici personalmente eseguiti o siglati (urine, striscio di sangue periferico, esame di escreato, feci liquidi pleurico); a2) eseguito almeno 20 consulenze geriatriche presso altro reparti, 20 in RSA e 20 sul territorio; a3) eseguito personalmente, refertandone l'esecuzione in cartella, atti medici quali: 50 esplorazioni rettali, 50 manovre invasive, (inserimento di linee venose centrali e arteriose, toracentesi, paracentesi ecc.); posizionamento di 20 cateteri vescicali e di 20 sondini nasogastrici; esecuzione e refertazione di 20 esami del fundus oculi; detersione e medicazione di 20 piaghe da decubito, ulcere trofiche, piede diabetico eseguito personalmente il bilancio idrico, elettrolitico e nutrizionale di almeno 30 pazienti; a4) aver condotto, in almeno 20 casi, la valutazione della osteopenia dell'anziano; b) medicina strumentale e laboratoristica: b1) aver eseguito e controfirmato almeno 50 esami ECG; 20 esami doppler dei vasi epiaortici e periferici; 20 esami ecografici addominali; b2) aver discusso con un esperto almeno 20 esami TC/RMN dello encefalo, 50 tra RX di torace, rachide, digerente, colon per clisma, 20 esami urodinamici, 20 esami ecocardiografici, 10 esami angiografici; c) valutazione multidimensionale geriatrica: aver coordinato una UVG, stendendo il relativo programma di intervento, in almeno 40 casi di anziani in diversi punti della rete di assistenza geriatrica (intraospedaliera, ospedale diurno, territorio), utilizzando le principali scale di valutazione funzionale (globale, neurologica) e psicometrica; d) geriatria ambulatoriale: aver prestato servizio per almeno 30 giorni complessivi in; e) medicina d'urgenza: e1) aver prestato servizio per 60 giorni complessivi in un reparto in cui venga praticata la medicina d'urgenza; e2) aver condotto 10 volte le basilari manovre di rianimazione cardiopolmonare su un manichino e, possibilmente, alcune volte su paziente; e3) aver praticato almeno 10 volte la ventilazione assistita con pallone AMBU; e4) aver eseguito sotto controllo almeno 3 volte una defibrillazione elettrica. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.