IL DIRIGENTE GENERALE del Dipartimento della prevenzione Vista la domanda in data 15 aprile 1999 con la quale la societa' Hydrochem S.r.l., con sede in S. Vincenzo La Costa (Cosenza), localita' Gregoria, ha chiesto il riconoscimento dell'acqua minerale naturale denominata "Sorgente Serra Policaretto della Sila", che sgorga dalla sorgente "Serra Policaretto" nell'ambito della concessione mineraria "Sila", sita nel comune di Acri (Cosenza), al fine dell'imbottigliamento e della vendita; Esaminata la documentazione allegata alla domanda; Visto il regio decreto 28 settembre 1919, n. 1924; Visto il decreto ministeriale 20 gennaio 1927; Visto il decreto del Capo del Governo 7 novembre 1939, n. 1858; Visto il decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105; Visto il decreto ministeriale 12 novembre 1992, n. 542; Visto il decreto ministeriale 13 gennaio 1993 relativo alle modalita' di prelevamento dei campioni ed ai metodi di analisi; Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 339; Visto il seguente parere della III Sezione del Consiglio superiore di sanita' espresso nella seduta del 27 ottobre 1999: "Favorevole all'utilizzazione dell'acqua minerale "Sorgente Serra Policaretto della Sila" ai fini dell'imbottigliamento e della vendita. In etichetta si autorizza la seguente dicitura: "Puo' avere effetti diuretici": Per quanto concerne le altre indicazioni richieste "stimola la funzionalita' del rene favorendo le capacita' depurative, puo' facilitare l'eliminazione renale di acido urico, aumenta l'eliminazione delle scorie metaboliche e del ricambio azotato", non esistono dati clinici documentati"; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29; Decreta: Art. 1. E' riconosciuta come acqua minerale naturale, ai sensi dell'art. 1 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105, come modificato dall'art. 17 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 339, l'acqua denominata "Sorgente Serra Policaretto della Sila", che sgorga dalla sorgente "Serra Policaretto" nell'ambito della concessione mineraria "Sila", sita nel comune di Acri (Cosenza);