Programma Nazionale di Ricerca
            secondo le Linee Guida proposte dal Ministro
            dell'Universita' e della Ricerca Scientifica
           e Tecnologica, approvate dal CIPE nella seduta
        del 25 maggio 2000 e recepite nel D.P.E.F. approvato
            dal Consiglio dei Ministri il 29 giugno 2000
           Documento predisposto per la Riunione del CIPE

                            Dicembre 2000

   1. La delibera del CIPE del 25 maggio 2000

   Le  Linee Guida per il Programma Nazionale di Ricerca proposte dal
Ministro  per  l'Universita'  e  la Ricerca Scientifica e Tecnologica
sono  state  approvate dal C.I.P.E. con delibera del 25 Maggio us., e
quindi  acquisite  all'interno del DPEF approvato dal Governo in data
29 Giugno u.s.
   Nella  citata Delibera CIPE i principali obiettivi, orientamenti e
priorita' della politica della ricerca sono cosi' individuati:

a) Obiettivi ed orientamenti:

- assumere il sistema scientifico e tecnologico nazionale come "asset
  strategico"  della societa' della conoscenza e della nuova economia
  favorendo   processi   di  uso  intensivo  della  conoscenza  nelle
  dinamiche del sistema produttivo nazionale e generando opportunita'
  di crescita civile della societa';
- sostenere  il  processo di convergenza della politica scientifica e
  tecnologica  nazionale,  dei  suoi obiettivi e delle sue scelte sui
  percorsi  concertati  nell'ambito  dell'Unione  europea,  mirati  a
  creare  il  contesto  favorevole  per  una  crescita  economica  ed
  occupazionale sostenibile;
- consolidare  i  presidi  scientifici di eccellenza della ricerca di
  base  e  frenare  i  fenomeni di continuismo e di frammentazione di
  iniziative non rispondenti ai requisiti della qualita' scientifica;
- accentuare  e  potenziare  la  ricerca  su  esigenze specifiche del
  Paese;
- sostenere  ed  incentivare le interazioni tra scienza e mercato con
  una   particolare   attenzione  al  potenziamento  delle  capacita'
  scientifiche e tecnologiche delle piccole e medie imprese;
- favorire orientamenti di ricerca, di produzione e valorizzazione di
  conoscenze mirati ad obiettivi di crescita civile;
- realizzare la discontinuita' negli andamenti attuali sulla spesa in
  ricerca   con  un'aggiuntivita'  che  consenta,  in  sei  anni,  di
  raddoppiare  il  livello  attuale  di  investimenti  in  R&S  e che
  permetta  gia'  dal  prossimo anno una significativa crescita nella
  spesa;
- considerare  il  Mezzogiorno  come  opportunita'  per accrescere la
  competitivita' del sistema Paese;
- rendere  attrattivo  e  competitivo  il  mercato  del  lavoro nella
  ricerca  al  fine  di  accelerare ed avviare il ringiovanimento del
  sistema scientifico;
- attivare,   per  una  piu'  efficace  determinazione  delle  scelte
  programmatiche,  meccanismi  di  consultazione  con  gli  operatori
  istituzionali della ricerca e le parti sociali ed economiche;
- favorire  l'afflusso  di  capitali  di  rischio  nelle attivita' di
  ricerca e nella valorizzazione economica dei risultati;
- promuovere  forme  di integrazione fra le attivita' di ricerca e di
  alta formazione;
- mettere   a  punto  efficaci  procedure  di  coordinamento  fra  le
  amministrazioni  centrali  e  regionali  al  fine  di assicurare la
  coerenza   fra  il  PNR,  i  programmi  di  ricerca  delle  diverse
  amministrazioni e le politiche economiche generali e settoriali.

b) Azioni prioritarie:

Azioni di natura strutturale con ritorni sul medio-lungo periodo:

- azione  per il rafforzamento e l'ampliamento della base scientifica
  del  Paese,  mediante  un  forte  sostegno  alla  ricerca  di base,
  riconosciuta,   nei   principali   Paesi   industrializzati,   come
  precondizione  e  fonte primaria di una crescita sostenibile basata
  sulla conoscenza e sulla innovazione;
- azione  per  il  sostegno  della ricerca orientata allo sviluppo di
  tecnologie  strategiche di impatto pervasivo sui sistemi economici,
  ambientali  e sociali. Con questo intervento si intende perseguire,
  nel medio-lungo periodo, la diversificazione del sistema produttivo
  nazionale,  lo sviluppo di imprese di ricerca operanti sul mercato,
  ed  acquisire,  da  innovazioni  tecnologiche  radicali, i benefici
  connessi  alla  tutela  della salute, alla qualita' dell'ambiente e
  della vita.

Azioni con ritorni sul breve-medio periodo:

- valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica: lo spin-off
  della ricerca e la formazione superiore per generare imprenditori e
  manager in grado di creare valore economico e sociale attraverso la
  gestione integrata delle conoscenze e delle tecnologie;
- potenziamento  tecnologico  del  sistema produttivo esistente, e il
  sostegno allo sviluppo di reti di piccole e medie imprese;
- valorizzazione  degli  strumenti,  delle metodologie e dei prodotti
  offerti  dalla scienza e dalla tecnologia per rispondere ai bisogni
  sociali  ed economici, in senso lato, in particolare alla soluzione
  dei problemi connessi al mondo del lavoro, dell'occupazione e della
  qualita' della vita e dell'ambiente.

Azioni trasversali:

- sostegno   all'internazionalizzazione   del   sistema   scientifico
  nazionale,  accelerando  la  sua  integrazione  nello spazio comune
  della  ricerca  europea  e  la sua apertura verso i Paesi in via di
  sviluppo     con    particolare    attenzione    al    Mediterraneo
  extracomunitario;
- realizzazione  di un coerente sistema di valutazione e monitoraggio
  dei  risultati  attesi e del loro impatto sul contesto scientifico,
  economico e sociale;
- diffusione  su  larga  scala  dei temi, dei metodi e dei contributi
  della ricerca alla crescita civile del Paese;
- attivazione  di  forme  di  concertazione  e di cooperazione con le
  regioni   al  fine  di  valorizzare  le  opportunita'  connesse  al
  passaggio  delle  competenze  centro-periferia in particolare nelle
  materie   del   trasferimento   tecnologico   e   della  diffusione
  dell'innovazione.

2. Le scelte strategiche e la struttura del PNR

2.1 Le scelte strategiche

   Le  scelte  strategiche  del  PNR  si incardinano nel quadro degli
indirizzi  e  delle  priorita'  formulati  nelle  Linee  Guida.  Esse
intendono  esplicitare  i  segnali  forti della svolta nella Politica
Scientifica  e  Tecnologica  Nazionale,  maturata  dall'analisi degli
elementi  costitutivi  l'anomalia  e  le peculiarita' strutturali del
Sistema-Paese,  rispetto  al  contesto europeo ed internazionale; una
svolta  avviata  con la riforma del Sistema Nazionale della Ricerca e
sviluppatasi lungo tre specifiche direttrici:

- la   realizzazione   di   un   Sistema  di  Governo  della  Ricerca
  (programmazione,    coordinamento,   valutazione   della   politica
  nazionale  della  ricerca)  al  fine di garantire interventi in una
  logica di sistema integrato;
- il  riordino,  gia'  effettuato,  della rete degli Enti pubblici di
  Ricerca, riconsiderandone ruolo, missione, organizzazione;
- il  potenziamento  dell'efficacia degli interventi a sostegno della
  ricerca  industriale, sia per elevare il livello di spesa generale,
  sia per rafforzare la qualita' e l'impatto della spesa.

   Gli  apprezzamenti e le valutazioni positive delle Linee Guida del
PNR  da  parte  delle  Commissioni Parlamentari competenti, del mondo
scientifico  pubblico  e privato e delle forze sociali sono la chiara
manifestazione   del   riconoscimento  della  svolta  nella  Politica
Scientifica Nazionale.
   L'acquisizione delle Linee Guida del PNR all'interno del Documento
di  programmazione  economica  e  finanziaria  2001-2003, e l'impegno
della  Legge  Finanziaria  2001-2003  ad allocare consistenti risorse
aggiuntive  al Programma Nazionale di Ricerca, rappresentano gli atti
concreti   del   Governo  a  sostegno  della  svolta  nella  Politica
Scientifica Nazionale.
   Le  scelte  strategiche  del PNR muovono dal presupposto contenuto
nelle  Linee Guida di consolidare i presidi scientifici di eccellenza
della  Ricerca  di  base  e  frenare  i  fenomeni di continuismo e di
frammentazione  di  iniziative  non  rispondenti  ai  requisiti della
qualita' scientifica.
   Esse  si sintetizzano nel varo un programma di intervento sorretto
da   adeguate   risorse   come   risposta  alla  comprovata  evidenza
dell'inscindibilita'   del   trinomio   Ricerca/Innovazione/Sviluppo,
all'assoluta necessita' che l'Italia ha di ridurre la distanza che la
separa  dal  resto  dell'Europa  in  materia di Ricerca Scientifica e
Tecnologica, alla possibilita' che ha oggi il nostro Paese di rendere
produttivi   i  nuovi  investimenti,  essendo  stata  realizzata  una
profonda  riforma  normativa  ed  organizzativa  del Sistema Ricerca,
finalizzata al conseguimento di piu' alti livelli d'efficienza.
   Il  programma  di  intervento  punta all'avvicinamento fra Ricerca
Pubblica  e  Privata  per  effetto  di  volonta' comuni e di forme di
regia, di monitoraggio continuo e di "intelligence" prospettica, atte
a   sostenerne  con  efficacia  l'accomunamento  in  strategie  e  in
attivita' operative.

attraverso:

- La  realizzazione  di un investimento pubblico nella Ricerca per il
  futuro  del Paese, e nella prospettiva di valutare i ritorni che il
  Paese ricevera' da questo investimento;
- L'alimentazione  della  Ricerca  di  Base  nella prospettiva che ne
  derivino idee buone per innovare e per dare vita a nuove iniziative
  economiche  nell'industria  e  nei  servizi  ad  alta intensita' di
  conoscenza;
- L'alimentazione   della  Ricerca  Orientata  e  la  promozione  del
  partenariato Universita' - Enti pubblici di Ricerca - Industria per
  agevolare  il patrimonio di conoscenza nazionale nel dare soluzioni
  ai  grandi  problemi economici e sociale del Paese e per trasferire
  nuova   conoscenza  al  sistema  produttivo  per  incrementarne  la
  competitivita';
- L'attivazione  di  una leva di giovani ricercatori da addestrare ed
  impegnare come "problem solvers" in tutti i settori dell'economia e
  della  Societa',  e  la  valorizzazione del lavoro di Ricerca anche
  attraverso meccanismi premianti l'eccellenza e la produttivita'.

   Nel  perseguire  questi  orientamenti,  il  PNR  offre  direttrici
programmatiche e di contenuto che si proiettano su due livelli.
   Il  primo  livello  si  concretizza  nell'offerta  di un quadro di
riferimento strategico che procura:

- agli   Enti  Pubblici  di  Ricerca  ed  al  Sistema  Universitario,
  orientamenti  per  la formulazione dei rispettivi piani di Ricerca,
  ed  incentivi  per  il  loro  riposizionamento  nella  competizione
  scientifica europea ed internazionale;
- al   sistema  delle  Imprese,  puntuali  orientamenti  di  politica
  scientifica  e  tecnologica a sostegno della loro transizione verso
  traguardi di competitivita' basata sull'innovazione;
- alla Pubblica Amministrazione centrale e regionale, una piattaforma
  programmatica  utile per costruire sinergie di intervento operativo
  e finanziario.

   Il  secondo  livello  si concretizza nella proposta di programmi e
progetti  sui  quali  impegnare,  gia'  nel  2001, la totalita' delle
risorse  aggiuntive  disponibili  nel  triennio 2001-2003, al fine di
avviare  la  discontinuita' quantitativa e qualitativa necessaria per
il  rilancio  e  il  riposizionamento  del  Sistema  Nazionale  della
Ricerca.

   2.2 La struttura del PNR

   La   proposta  programmatica  del  PNR  si  articola  nei  termini
seguenti:
- Il  quadro  programmatico  degli interventi strutturali con ritorni
  nel medio-lungo periodo
- Il quadro programmatico degli interventi con ritorni di breve-medio
  periodo
- Il quadro programmatico delle azioni trasversali
- La manovra finanziaria
- La ventilazione del PNR nel Mezzogiorno
- Le opportunita' per il Sistema Scientifico Pubblico
- Le opportunita' per le Imprese
- L'impatto atteso del PNR
- Indirizzi per l'aggiornamento del Piano AeroSpaziale Nazionale

   2.3  Il  quadro  programmatico  degli  interventi  strutturali con
ritorni nel medio-lungo periodo

   La   formulazione   di   questo  quadro  programmatico  ha  tenuto
particolarmente in conto alcuni degli indirizzi strategici prioritari
derivanti dalle Linee Guida:

   -  indicare  traiettorie  di  Ricerca  di  medio-lungo periodo che
  consentono  alla  Ricerca,  alle  infrastrutture  della  Ricerca  e
  dell'Alta  Formazione  di  operare  come  fonti  reali di vantaggio
  competitivo e sostenibile per la Societa' della Conoscenza;
   -  privilegiare modalita' e meccanismi nei quali si strutturano le
  interazioni  scienza-societa', al fine di accelerare il processo di
  valorizzazione  della  Ricerca per la soluzione dei grandi problemi
  connessi  alla  tutela  della qualita' della vita, dell'ambiente e,
  piu' in generale, della crescita culturale e civile del Paese;
   - valorizzare le risorse finanziarie aggiuntive su Grandi Progetti
  ed  Interventi  in grado di legare lo sviluppo del Sistema Pubblico
  della Ricerca (Universita' ed Enti pubblici di Ricerca) a dinamiche
  guidate dall'eccellenza e dalla competitivita';
   -  attrarre l'interesse degli investitori, anche su scala globale,
  su   concentrazioni   territoriali  di  competenze  scientifiche  e
  tecnologiche  internazionalmente  riconosciute al fine di creare il
  contesto  favorevole per arricchire il Sistema Produttivo Nazionale
  con attivita' economiche ad alto contenuto di Conoscenza;
   -  assecondare  la  integrazione dei Sistema Scientifico Nazionale
  nello  Spazio  Europeo  delle  reti  transnazionali  di  centri  di
  eccellenza;
   -  rendere competitivo il lavoro nel Sistema Nazionale Scientifico
  e  Tecnologico,  al  fine  di mantenere ed attrarre l'interesse dei
  giovani.

   Sulla  base  di  questi  indirizzi strategici prioritari, e' stato
formulato  il  quadro  programmatico degli interventi strutturali con
ritorni nel medio-lungo periodo, che prevede tre tipi di interventi:

- interventi  a  sostegno  di  progetti  di  ricerca  di base libera,
  ("curiosity-driven")
- programmi  strategici di ricerca a sostegno dello sviluppo di nuove
  opportunita'  tecnologiche  e  nuovi mercati e di Reti di Centri di
  Eccellenza   per   la  R&S  interdisciplinari  e  con  partenariato
  pubblico/privato
- realizzazione  di  Grandi  Infrastrutture  di  Ricerca  pubbliche o
  pubblico/private

2.3.1  interventi  destinati al finanziamento dei progetti di ricerca
di base libera ("curiosity-driven")

   L'importanza   di   una   ricerca   eccellente   originata   dalla
"curiosita'"  del  ricercatore  e' parte della cultura dei Paesi piu'
avanzati,  ma  e'  anche  di  vitale  importanza  per l'industria: e'
dimostrato  che innovazioni molto importanti sono nate dalle scoperte
e dai risultati della ricerca motivata dalla "curiosita'".
   Le Universita' ed i Centri di Ricerca famosi per produrre spin-off
e  per  stimolare  la  crescita  delle economie locali, traggono tale
potenziale della loro eccellenza nella Ricerca fondamentale.

Il   PNR  prevede  l'attivazione  di  uno  "sportello"  (fondo  FIRB)
dedicato:

- al  finanziamento  di  progetti di Ricerca libera nei diversi campi
  del  Sapere  (scienze esatte, naturali, giuridiche, economiche e di
  gestione,   scienze   sociali   ed   umane,   etc...)  proposti  da
  Universita',   Istituzioni  Pubbliche  di  Ricerca  e/o  gruppi  di
  ricercatori delle stesse strutture.
- al   finanziamento   di   progetti   di   cooperazione  scientifica
  internazionale

   Inoltre,  una particolare attenzione sara' rivolta ai progetti nei
quali sia visibile lo sforzo e l'impegno dei proponenti ad accrescere
il grado di internazionalizzazione del sistema scientifico nazionale.
Con questo intervento il PNR aspira a trattenere i migliori talenti e
ad  attrarre  i migliori dall'estero, a cominciare dagli scienziati e
ricercatori italiani che operano con successo in altri Paesi.

   2.3.2 Programmi Strategici di Ricerca a sostegno dello sviluppo di
nuove  opportunita'  tecnologiche e nuovi mercati e di Reti di Centri
di  Eccellenza  per  la  R&S  interdisciplinari  e  con  partenariato
pubblico/privato

   Il "razionale" dell'intervento

   Le Linee Guida del PNR prevedono due tipologie di intervento:

- il  sostegno  diretto  a Programmi e Progetti di Ricerca Strategica
  per  acquisire  nel  medio-lungo periodo i vantaggi derivanti dalle
  nuove  opportunita'  tecnologiche,  con  priorita'  per  quelle  ad
  impatto  pervasivo sui sistemi economici, ambientali e sociali. Con
  questo intervento, incentivando il partenariato pubblico-privato si
  intende  assecondare  il  processo  di diversificazione del Sistema
  Produttivo  Nazionale, ed acquisire i benefici connessi alla tutela
  della salute, alla qualita' dell'ambiente e della vita;
- il  sostegno  e l'incentivazione allo sviluppo di reti di Centri di
  Eccellenza   come   condizione   che   renda   visibile   su  scala
  internazionale  la  diversificazione  tematica ed istituzionale del
  Sistema  Scientifico  Nazionale.  Con  questo intervento si intende
  incentivare  la  riorganizzazione del Sistema Scientifico Nazionale
  verso   forme   di  cooperazione  anche  inter-istituzionale  e  di
  partenariato pubblico-privato su ricerche strategiche finalizzate.

Il  PNR  propone  di  strutturare  unitariamente  i  due  interventi,
lanciando  i  Programmi Strategici di Ricerca definiti in relazione a
quattro macro-obiettivi:

- Macro-obiettivo Qualita' della Vita
- Macro-obiettivo Crescita Competitiva Sostenibile
- Macro-obiettivo Ambiente ed Energia
- Macro-obiettivo Le civilta' mediterranee nel sistema globale

   I  Programmi Strategici tracciano un ventaglio di tematiche il cui
sviluppo  si  proietta  in  un  orizzonte  temporale di medio e lungo
periodo.
   La  triennalita' del PNR ha suggerito di definire, all'interno dei
Programmi     Strategici,    un    numero    limitato    di    Grandi
Progetti-Obiettivo,  la  cui realizzazione assecondera', tra l'altro,
il  consolidamento e l'espansione dei Centri di Eccellenza in Ricerca
e Sviluppo, e delle reti dei Centri connessi.
   Al  fine  di esaltare il valore dell'intervento pubblico come leva
di  attrazione  di attori del mercato, in una fase caratterizzata dal
fenomeno  dell'"outsourcing"  della Ricerca strategica industriale in
atto  nei  Paesi piu' avanzati, il PNR intende proporre un modello di
Centro  di Eccellenza di R&S (CERS) a cui i Grandi Progetti-Obiettivo
faranno riferimento.
   Il  CERS  costituisce  uno  spazio comune condiviso fra pubblico e
privato,  ed  e' caratterizzato tanto da specificazioni territoriali,
quanto da connessioni in reti virtuali.
   Il  CERS  ed  i  Centri  collegati in rete si aggregano intorno ad
un'area di interesse principale.

Inoltre, il CERS:

- dispone di una visione strategica che ne renda visibile l'identita'
  sul piano nazionale ed internazionale;
- gode di una forte leadership scientifica;
- ha  a  disposizione  una  serie  di  competenze  complementari  che
  assumono  un  ruolo  di "servizio" nei confronti delle attivita' di
  ricerca;
- dispone  di  un  management che cura gli aspetti organizzativi, che
  favorisce  le  interazioni  fra  ricercatori,  che  coordina i vari
  aspetti della ricerca e monitora i risultati;
- e'  caratterizzato  da organici limitati ed "a geometria variabile"
  correlata alla realizzazione di progetti;
- integra  costantemente  Scienza  -  Tecnologia  -  Alta  Formazione
  utilizzando  risorse  giovanili quali post-dottorato, assegnisti di
  ricerca, ricercatori a contratto.

   Nella  logica  descritta, i Programmi Strategici contribuiranno ad
"accorciare"  la  catena  del  valore Scienza-Mercato, ed a ridurre i
tempi  di risposta della Ricerca per la soluzione dei grandi problemi
sociali ed economici.
   La  rilevanza  delle  tecnologie  da  sviluppare  con  i Programmi
Strategici   selezionati,   il   loro   carattere   pervasivo  ed  il
partenariato  pubblico  privato  previsto  per la loro realizzazione,
favoriranno  la crescita competitiva di importanti settori produttivi
quali:


- l'"automotive";
- la microelettronica;
- i beni strumentali;
- l'industria dell'energia;
- l'industria del software e dei nuovi servizi ad alta intensità
  di conoscenza basati sulle applicazioni delle ICT, in domini
  quali Ambiente, e-business, Beni Culturali, Trasporti, Medicina,
  Istruzione e Formazione;
- l'industria biomedicale;
- l'industria dei farmaci innovativi;
- l'industria dei nuovi prodotti e servizi a garanzia della qualità
   e della sicurezza della catena agro-alimentare e dell'ambiente;
- le comunicazioni "wireless";
- I nuovi servizi basati sulle ICT, relativi a e-business, Ambiente,
  Beni Culturali, Telepresenza e Teledidattica, Medicina,
  Localizzazione e Trasporti, Comunità Virtuali.

   2.3.2.1   I   Programmi  Strategici  relativi  al  macro-obiettivo
Qualita' della Vita

   Per   la   individuazione   dei  Programmi  Strategici  legati  al
macro-obiettivo   "Qualita'   della  Vita"  si  e'  inteso  assegnare
priorita' ai seguenti segmenti di domanda di ricerca:

- perseguire  migliori  e  piu'  efficaci  approcci alla prevenzione,
  diagnosi  e  cura  di  malattie  cardiovascolari,  tumori, malattie
  neuro-degenerative e rare.
- esplorare le soluzione che la scienza e' chiamata a dare a tutte le
  dimensioni  che vanno dalla prevenzione, alla diagnosi ed alla cura
  e  riabilitazione individuando nelle stesse soluzioni significative
  opportunita'  per importanti sviluppi nei settori industriali e nei
  servizi connessi;
- orientare  le  nuove conoscenze della biologia avanzata e delle sue
  applicazioni  all'agro-industria  verso  soluzioni  di  tutela,  di
  sicurezza e di qualita' degli alimenti;
- prevenire e limitare i danni da abuso di droghe;
- piu' in generale, espandere lo spazio delle soluzioni possibili per
  migliorare  la  qualita'  della  vita  che  vanno dalle metodologie
  diagnostiche non invasive, alla chirurgia assistita da calcolatore,
  alla  messa  a  punto  di  nuovi organi e tessuti, alle tecniche di
  coltivazione   di  prodotti  finalizzati  per  l'alimentazione  del
  bestiame, alla tutela della biodiversita', alla produzione di nuovi
  farmaci  e  vaccini  per uso umano e veterinario, allo studio delle
  malattie ad eziologia di carattere ambientale.

   Il  PNR  risponde a questa domanda di ricerca attraverso il lancio
di  Quattro  Programmi  Strategici,  all'interno  dei  quali e' stata
prevista  la realizzazione nel triennio 2001/03 di un numero limitato
di Grandi Progetti-Obiettivo:

   1. Programma Strategico Post Genoma


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Fisiologia ed ingegneria cellulare

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Identificazione di alterazioni molecolari implicate nella e/o
  associate alla genesi e allo sviluppo di malattie comuni e rare

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Prevenzione e cura delle malattie comuni e rare: farmaci
  innovativi, vaccini e terapia genica.

- Grande Progetto-Obiettivo 4
  Identificazione ed analisi di determinanti genetici e non, che
  influenzano l'espressione di rilevanti caratteri agronomici e
  zootecnici. Organismi Geneticamente Modificati (OGM) di interesse
  alimentare e zootecnico, anche al fine di studiarne gli effetti
  sulla salute umana e sull'ambiente.

Infrastrutture

Esse   devono   essere   costituite   o   potenziate   in   relazione
all'ottenimento di vantaggi trasversali attraverso piu' obiettivi tra
i quattro prima illustrati.

Si prevedono:

- La  creazione  e/o  il  potenziamento  di  Centri  per la raccolta,
  l'allevamento  degli  animali  transgenici  e  knock-out  e la loro
  distribuzione  ad  altri  laboratori  di  ricerca  anche  in ambito
  europeo
- Il  potenziamento del Centro per l'allevamento di primati non umani
  e  la  loro  distribuzione  ad altri laboratori di ricerca anche in
  ambito europeo
- La  creazione  e/o  il  potenziamento di Centri per la raccolta, la
  produzione  e  la distribuzione, anche in ambito europeo, di specie
  di  primario  interesse  agronomico e zootecnico per il Paese delle
  quali sia accertata la tipicita' e l'origine
- Lo  sviluppo  e/o  la  messa  in  rete  di  uno  o  piu' nodi della
  bioinformatica  nazionale  in collaborazione con strutture analoghe
  esistenti in Europa e negli USA
- La  creazione  di  centri  di calcolo / biologia computazionale per
  l'analisi  comparata  del  genoma,  lo  studio  delle relazioni tra
  patologia e marker genetici, la genomica strutturale, fa decodifica
  dei pathways metabolici e di trascrizione, lo studio funzionale del
  proteoma,  la  creazione  di modelli e simulatori per l'interazione
  molecolare,  la  dinamica  cellulare,  e  la  dinamica  dei sistemi
  biologici complessi

2. Programma Strategico Nuova Inqegneria Medica


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Chirurgia assistita da calcolatore

- grande Progetto-Obiettivo 2
  Neo-organi, ingegneria tissutale

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Nuove tecnologie di immagine non ionizzanti e/o non invasive

- Grande Progetto-Obiettivo 4 Terapie interventistiche emergenti

- Grande Progetto-Obiettivo 5
  Tecniche di monitoraggio, cura e riabilitazione remota

3. Programma Strategico Neuroscienze


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Conoscenze dei meccanismi molecolari e cellulari che regolano nel
  Sistema Nervoso Centrale i processi biologici e psicologici
  durante lo sviluppo, la maturità e l'invecchiamento

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Basi molecolari dei meccanismi patogenetici delle malattie
  neurologiche, neurodegenerative e psichiatriche

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Utilizzo delle conoscenze genomiche e post-genomiche per lo
  sviluppo di nuovi mezzi diagnostici e farmacologici

E'  inoltre  previsto  lo  sviluppo  delle seguenti Infrastrutture di
Ricerca   (La   creazione   di   modelli  animali  transgenici  e  la
disponibilita'  di  primati  e'  in  comune con le infrastrutture del
progetto post-genoma);

- Una banca di cervelli normali e patologici in stretta relazione con
  strutture simili ai livello europeo.
- Una banca di linee cellulari neuronali e patologiche, di sieri e di
  DNA  da  soggetti  normali  e  portatori  di malattie neurologiche,
  neurodegenerative e psichiatriche.
- Un  centro  di calcolo dedicato allo studio delle reti neuronali ed
  alla simulazione della trasmissione dell'impulso nervoso.

4. Programma Strategico Qualita' Alimentare e Benessere


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Metodi e sistemi per aumentare il valore aggiunto agli alimenti
  tradizionali ed a vocazione territoriale

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Metodi e sistemi per aumentare la sicurezza nella catena agro-
  alimentare e nell'ambiente.

2.3.2.1.1 Programma Strategico Post Genoma

   Il  Programma  Strategico  costituisce  un  approccio  integrato e
modulare  della  Comunita' scientifica e del sistema produttivo verso
una  sfida  epocale  che e' destinata a rivoluzionare comportamenti e
soluzioni a problemi oggi non ancora risolti nella diagnosi e cura di
alcune  patologie  ad  elevato  impatto sociale e nelle malattie rare
nell'uomo, nelle tecniche di coltivazione di prodotti finalizzati per
l'alimentazione del bestiame, nella tutela della biodiversita', nella
produzione  di  nuovi  farmaci e vaccini per uso umano e veterinario,
allo studio delle malattie ad eziologia di carattere ambientale.
   Il  Programma  Strategico  in  forte  coerenza  con  le  strategie
comunitarie di ricerca, fa leva sul potenziale della genomica e sugli
approcci della post-genomica per:

- risolvere problemi di enorme rilevanza per la Qualita' della Vita e
  la sicurezza della catena alimentare, attraverso:
- la  valorizzazione  della  base  di  conoscenza  distribuita  e  in
  crescita  a  livello  globale  sulle  associazioni  fra geni e loro
  funzioni
- la  migliore prevenzione e cura di malattie socialmente rilevanti e
  rare   (tumori,   malattie   neuro-degenerative,   psichiatriche  e
  cardio-vascolari)
- favorire  lo  sviluppo  dei  farmaci e dei diagnostici innovativi e
  della filiera agro-alimentare, attraverso:
- la  migliore  efficienza  ed  efficacia  nel  disegno razionale dei
  farmaci  e  diagnostici  per  le  malattie  di  cui  al  precedente
  paragrafo
- la migliore capacita' di garantire alimenti sicuri dalla produzione
  al consumatore finale

   Il Programma Strategico Post-Genoma punta allo sviluppo di tutti i
segmenti  di  mercato,  con particolare riferimento alle applicazioni
mediche,   dell'agricoltura,   degli   alimenti   e   della  medicina
veterinaria,  che  ad  oggi  rappresentano  circa il 70 % del mercato
della biotecnologia.
   All'interno  di  questo Programma e' previsto il lancio di quattro
Grandi Progetti-Obiettivo:


- Grande Progetto obiettivo 1
  Fisiologia ed ingegneria cellulare

- Grande Progetto obiettivo 2
  Identificazione di alterazioni molecolari implicate nella e/o
  associate alla genesi e allo sviluppo di malattie comuni e rare.

- Grande Progetto obiettivo 3
  Prevenzione e cura delle malattie comuni e rare: farmaci
  innovativi, vaccini e terapia genica.

- Grande Progetto obiettivo 4
  Identificazione ed analisi di determinanti, genetici e non, che
  influenzano l'espressione di rilevanti caratteri agronomici e
  zootecnici; di Organismi Genetica mente Modificati (OGM) di
  interesse alimentare e zootecnico, anche al fine di studiarne gli
  effetti sulla salute umana e sull'ambiente.

E' inoltre previsto lo sviluppo delle seguenti infrastrutture:

- Due  Centri  (da  potenziare)  per la raccolta, l'allevamento degli
  animali  transgenici  e  knock-out e la loro distribuzione ad altri
  laboratori di ricerca anche in ambito europeo.
- Un  Centro (da potenziare) per l'allevamento di primati non umani e
  la  loro  distribuzione  ad  altri  laboratori  di ricerca anche in
  ambito europeo.
- Uno  o  piu'  nodi  della  bioinformatica  nazionale,  in  rete con
  strutture  analoghe esistenti in Europa per l'analisi comparata del
  genoma,  lo studio delle relazioni tra patologia e marker genetici,
  la genomica strutturale, la decodifica dei pathways metabolici e di
  trascrizione,  lo  studio  funzionale del proteoma, la creazione di
  modelli  e  simulatori  per  l'interazione  molecolare, la dinamica
  cellulare, e la dinamica dei sistemi biologici complessi.

2.3.2.1.2 Programma Strategico Nuova Ingegneria Medica

   L'evoluzione  nell'ultimo  decennio  dell'ingegneria  immateriale,
(soprattutto  rappresentata  dalla info-telematica), oltre al sorgere
di  nuovi  comparti  produttivi  (la  cosiddetta  net  economy),  sta
determinando  profondi  cambiamenti anche in comparti tradizionali, a
seguito  del  suo  convergere  con  le  nuove  tecnologie  materiali.
Parallelamente,  il  versante  della biologia e' stato caratterizzato
dall'esplodere  delle  conoscenze  e  dallo  sviluppo  di  tecnologie
operanti  a  livello  cellulare e molecolare. L'incrociarsi di queste
due  traiettorie,  quella dell'ingegneria materiale e info-telematica
con  quelle dell'ingegneria biotissutale e della biologia cellulare e
molecolare, sta aprendo orizzonti di grande interesse in medicina.
   La  rilevanza  del  settore  e'  di natura strategica, economica e
sociale.  Le  tecnologie  mediche infatti, in quanto componenti della
"net   economy"   costituiscono   misura  dello  stato  d'avanzamento
tecnologico  di  un  Paese  e  di una economia: in Italia, la ricerca
pubblica  (Universita'  ed  Enti  pubblici  di  ricerca) e la ricerca
industriale  hanno  una  consolidata  esperienza  di cooperazione nel
settore,   collaudata   nelle   iniziative  del  CNR,  nei  Programmi
Nazionali,  e nelle Societa' di Ricerca. Una focalizzazione del piano
triennale  in  queste  direzioni trovera' quindi il sistema nazionale
della  ricerca  preparato,  anche  per  la  presenza di alcune grandi
istituzioni    pilota   di   tradizione   e   spiccata   connotazione
multidisciplinare  e di un comparto industriale che in alcuni settori
si  e' gia' caratterizzato per capacita' innovativa e di penetrazione
sui mercati internazionali.
   Infine,   la   competitivita'   dell'industria   nazionale  e  gli
investimenti  in  R&S  nel  settore  hanno  effetto  trainante  sulla
qualificazione  del  sistema  sanitario,  il naturale interlocutore e
recettore della ricerca e dell'industria del settore.
   Tra  le  prospettive  di sviluppo della "nuova ingegneria medica",
cinque settori sembrano di particolare interesse per il nostro Paese,
per  rilevanza epidemiologica, innovativita', e compatibilita' con le
competenze  del paese a livello industriale, scientifico e sanitario,
consentendo  di  prevedere la possibilita' di sviluppi competitivi in
tempi   compatibili   con   l'evoluzione   prevista   dello  scenario
internazionale. Tali settori sono:
- La chirurgia assistita da calcolatore
- Il settore dei neo-organi e della ingegneria tissutale
- Le nuove tecnologie di immagine non ionizzanti e/o non invasive
- Le terapie interventistiche emergenti
- Le tecniche di monitoraggio, cura e riabilitazione remota

Queste riflessioni e questi indirizzi sono alla base delle scelte che
hanno portato a individuare cinque Grandi Progetti-Obiettivo.


- Grande Progetto-obiettivo - 1 -
  Chirurgia assistita da calcolatore

- Grande Progetto-obiettivo - 2 -
  Neo-organi, ingegneria tissutale

- Grande Progetto-obiettivo - 3 -
  Nuove tecnologie di immagine non ionizzanti e/o non invasive

- Grande Progetto-obiettivo - 4 -
  Terapie interventistiche emergenti

- Grande Progetto-obiettvo - 5 -
  Tecniche di monitoraggio, cura e riabilitazione remota

2.3.2.1.3 Programma Strategico Neuroscienze

   Nell'ambito biomedico il cervello occupa una posizione a se stante
per  essere  la  struttura piu' evoluta e piu' complessa e la sede di
fenomeni  che  rimangono  in  larga  misura  misteriosi.  Inoltre, le
patologie   neurologiche   e   psichiatriche  presentano  un  vistoso
incremento  che  preoccupa per i suoi risvolti non soltanto umani, ma
anche  socio-economici.  Il  dilagare  di  fenomeni  come la droga, i
disturbi  d'ansia  e  dell'umore,  la  violenza,  le  malattie legate
all'invecchiamento  cerebrale  possono essere controllati soltanto da
uno studio del cervello con ricadute anche di carattere economico. Le
conoscenze acquisite negli ultimi anni si sono rivelate straordinarie
e  sono  state acquisite grazie ad un approccio multidisciplinare che
ha  visto  la  collaborazione  delle  piu' diverse discipline come la
matematica, la fisica, la biologia molecolare, fino alla psicologia e
la filosofia.

Le strategie di intervento sono molteplici:

- Capitalizzare  le  nostre  conoscenze  sul  genoma  significa,  nel
  medio-lungo termine avere in mano la chiave di come si costruisce e
  si riparano le lesioni del sistema nervoso.
- Studiare lo sviluppo del cervello attraverso le sue varie fasi, dal
  concepimento  fino  alla senescenza, significa capire meglio come i
  fattori ambientali incidono sulla struttura cerebrale.
- Conoscere  le  capacita'  del  nostro  cervello  di  modificarsi in
  seguito   all'esperienza   (neuroplasticita)   e'  di  fondamentale
  importanza per trattare malattie legate allo sviluppo, ai traumi ed
  ai processi neurodegenerativi.
- Stabilire  come  funziona  il  cervello  nel  suo insieme significa
  collegare  le conoscenze acquisite a livello molecolare e cellulare
  con  quanto  e'  gia'  noto  per  formulare teorie unificanti sulle
  funzioni superiori del nostro cervello.

All'interno  di  questo Programma e' previsto il lancio di tre Grandi
Progetti-Obiettivo:


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Conoscenze dei meccanismi molecolari e cellulari che regolano nel
  Sistema Nervoso Centrale i processi biologici e psicologici
  durante lo sviluppo, la maturità e l'invecchiamento

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Basi molecolari dei meccanismi patogenetici delle malattie
  neurologiche, neurodegenerative e psichiatriche

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Utilizzo delle conoscenze genomiche e postegenomiche per lo
  sviluppo di nuovi mezzi diagnostici e farmacologici

E'  inoltre  prevista  la  creazione delle seguenti Infrastrutture di
Ricerca:

- Una banca di cervelli normali e patologici in stretta relazione con
  strutture simili al livello europeo.
- Una banca di linee cellulari neuronali e patologiche, di sieri e di
  DNA  da  soggetti  normali  e  portatori  di malattie neurologiche,
  neurodegenerative e psichiatriche.
- Un  centro  di calcolo dedicato allo studio delle reti neuronali ed
  alla simulazione della trasmissione dell'impulso nervoso.

2.3.2.1.4 Programma Strategico Qualita' Alimentare e Benessere

   Il  Programma  Strategico Qualita' Alimentare e Benessere realizza
una  risposta integrata del Sistema Scientifico Nazionale ai problemi
derivanti dalle emergenze alimentari, dai controlli insufficienti sui
mangimi   animali,  sugli  additivi,  sulla  presenza  di  OGM  negli
alimenti,  sull'uso  di  pesticidi  in  agricoltura, sulla protezione
degli alimenti tipici.
   In  piena  coerenza con le strategie comunitarie (l'Unione Europea
e'  il  piu'  grande  produttore  mondiale  di  cibi  e  bevande), il
Programma  Strategico  incentiva  la  messa  a  punto di tecnologie e
sistemi per la salvaguardia del consumatore sull'intera catena che va
"dal  campo alla tavola", riservando anche una attenzione particolare
alla valorizzazione degli alimenti tipici del nostro Paese.
   Sotto  questo  aspetto, il potenziale di spin-off dalla ricerca in
campo  agro-alimentare  e' elevato, e risiede nello sviluppo di nuovi
prodotti  (nuove piante, nuovi sistemi per la diagnostica) e di nuovi
servizi  basati sulle nuove conoscenze generate e sui sistemi messi a
punto.

Il  Programma Strategico segnala una varieta' di ambiti rilevanti per
la Ricerca:

- Alimenti della tradizione italiana e a vocazione territoriale
- Alimenti sicuri
- Biotecnologie agro-alimentari
- Metodi diagnostici e di controllo
- Processi e trasporti di qualita'
- Confezionamento sostenibile
- Interfacce informatiche avanzate per l'agro-alimentare

All'interno  di questi ambiti di Ricerca e' previsto il lancio di due
Grandi Progetti-Obiettivo:


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Metodi e sistemi per aumentare il valore aggiunto agli alimenti
  tradizionali ed a vocazione territoriale

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Metodi e sistemi per aumentare la sicurezza nella catena agro-
  alimentare e nell'ambiente.

2.3.2.2  I  Programmi Strategici relativi al macro-obiettivo Crescita
Competitiva Sostenibile

   Il  PNR  prospetta  un  ampio spettro di contributi che la Ricerca
puo'  offrire  per  sostenere  la  competitivita' e la sostenibilita'
dello  sviluppo  del  Sistema-Paese.  Segmenti  rilevanti  di  questo
spettro   sono   presi   in  considerazione  all'interno  del  quadro
programmatico  riguardante  gli  interventi  con  ritorni nel breve e
medio periodo.
   Qui  si intende dare priorita' ad aree scientifico-tecnologiche di
impatto  pervasivo sui sistemi economici, ambientali e sociali, nella
prospettiva  di  creare il contesto favorevole per diversificare, nel
medio e lungo periodo, il sistema produttivo nazionale.
   Sono stati pertanto definiti due Programmi Strategici, all'interno
dei  quali e' stata prevista la realizzazione nel triennio 2001/03 di
un numero limitato di Grandi Progetti-Obiettivo:

1.  Programma  Strategico Tecnologie Abilitanti per la Societa' della
conoscenza (ICT)


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Metodologie, tecnologie e piattaforme per i processi critici di
  sviluppo, prova, manutenzione ed evoluzione del Software

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Tecnologie e processi per la gestione delle conoscenze e
  dell'apprendimento

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Reti e Netputing

- Grande Progetto-Obiettivo 4
  Il futuro del wireless

- Grande Progetto-Obiettivo 5
  Metodi analitici e numerici avanzati

- Grande Progetto-Obiettivo 6
  Sviluppo di piattaforme abilitanti "Comunità Intelligenti"

2.  Programma  Strategico  Nanotecnologie  Microtecnologie e Sviluppo
Integrato dei materiali


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Sviluppo e messa a punto di tecnologie per la sintesi e la
  manipolazione della materia su scala nanometrica

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Sviluppo ed ingegnerizzazione delle nanostrutture

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Sviluppo e realizzazione di sistemi miniaturizzati

- Grande Progetto-Obiettivo 4
  Sviluppo integrato multiscala delle tecnologie dei materiali
  strutturali con caratteristiche multifunzionali

2.3.2.2.1  Programma Strategico Tecnologie Abilitanti per la Societa'
della Conoscenza

   Le  reti  digitali e le tecnologie dell'Informazione rappresentano
le   forze  abilitanti  dell'accelerazione  delle  economie  e  delle
societa'  basate  sulla  conoscenza;  si  accelerano  i  processi  di
codificazione   ,   disseminazione  e  creazione  di  conoscenza;  si
sviluppano   infrastrutture   informative   su   scala   globale  per
comunicare,  scoprire  e  fare  affari;  si  accelerano  i  ritmi  di
cambiamento. L'impatto radicale di queste tecnologie e' riconducibile
all'emergere  di  un  nuovo  spazio  competitivo  ed a nuove forme di
organizzazione della vita civile e sociale.
   Il  Paese deve accelerare i processi di convergenza sulla societa'
della conoscenza, cercando di raccogliere:

- Dalle  applicazioni  delle  ICT, maggiori margini di competitivita'
  per  il  sistema  produttivo esistente e migliore efficienza per la
  Pubblica Amministrazione;
- Dallo sviluppo di nuove tecnologie delle ICT, nuove opportunita' di
  iniziative economiche ad alta intensita' di conoscenza.

   Le  applicazioni  delle  ICT  sono  considerate  all'interno degli
interventi  con risultati attesi nel breve e medio periodo, mentre lo
sviluppo   di   nuove  tecnologie  e  sistemi  nel  campo  delle  ICT
costituisce il "focus" di questo Programma Strategico.
   Questo  Programma  tiene conto dell'ampio spettro della domanda di
Ricerca.  Segmenti  significativi  di  questa  domanda,  con ricadute
attese  nel  medio-lungo  termine,  sono  presenti in altri Programmi
Strategici riguardanti le Nanotecnologie, i Microsistemi, i Materiali
Strutturali ed il Bio-Computing.
   Altri  segmenti  di  domanda  di  Ricerca  strategica,  fortemente
contrassegnati  dagli  sviluppi  attesi  nel "knowledge management" o
nelle  tecnologie  della  connettivita'  digitale  e  della "wireless
communication" fanno riferimento a problematiche quali:


- organizzazione, elaborazione e distribuzione di grandi quantità
  di dati multimediali;
- intelligenza artificiale e interazione uomo/macchina;
- metodi di sviluppo di software ad alte prestazioni;
- comunicazione e commutazione totalmente ottiche;
- netputing;
- quantum computing and communication;
- reti distribuite attive e self-learning,
- il futuro del wireless;
- metodologie avanzate analitiche e numeriche.

All'interno   di  queste  problematiche,  sono  stati  selezionati  e
definiti sei Grandi Progetti-Obiettivo:


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Metodologie, tecnologie e piattaforme per i processi critici di
  sviluppo, prova, manutenzione ed evoluzione del Software

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Tecnologie e processi per la gestione delle conoscenze e
  dell'apprendimento

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Reti e Netputing

- Grande Progetto-Obiettivo 4
  Il futuro del wireless

- Grande Progetto-Obiettivo 5
  Metodi analitici e numerici avanzati

- Grande Progetto-Obiettivo 6
  Sviluppo di piattaforme abilitanti "Comunità Intelligenti"

   Va  comunque  ribadita l'esigenza di accelerare l'allineamento del
Paese sulle strategie europee di sviluppo ed interconnessioni di reti
nazionali  a larga banda che rappresentano la condizione per ottenere
il  massimo  risultato  in  termini  di  efficienza  ed efficacia del
Sistema  Scientifico  Nazionale  e  dell'Industria di beni e servizi.
Indubbiamente  il  Governo  dovra'  nelle  politiche di potenziamento
delle  infrastrutture  strategiche  del  Paese  assicurare  la dovuta
priorita' a questo intervento.

2.3.2.2.2   Programma  Strategico  Nanotecnologie  Microtecnologie  e
Sviluppo integrato dei materiali

   Lo  scenario  globale  in  cui  s'inquadra  il  Programma  e'  ben
rappresentato    dalla   opinione   largamente   condivisa   che   le
nanotecnologie  rappresentino, insieme con la post-genomica, il campo
di maggior sviluppo scientifico del prossimo futuro. La ricerca sulle
nanotecnologie  e'  oggetto  di  un  crescente  sforzo  che  vede  il
progressivo convergere del punto di vista chimico, del punto di vista
fisico e ora anche del punto di vista biotecnologico, verso il target
comune  del  controllo  riproducibile  delle dimensioni di un sistema
sotto  i  20-30  nm. L'identificazione di alcuni centri deputati allo
sviluppo  di nanotecnologie ultimative, che possano spingere lo stato
dell'arte  sotto la barriera dei 10 nm, e' infatti uno dei principali
obiettivi  di  ricerca in USA, Giappone, Unione Europea e meriterebbe
di  per  se' un'azione specifica nel quadro di un programma nazionale
ricerca.  Il  trasferimento  tecnologico delle nanotecnologie e' meno
immediato  di  quello  delle  tecnologie  micrometriche,  e  richiede
comunque  che  nel  breve-medio  periodo  sia proseguita l'evoluzione
delle tecnologie micrometriche, o microtecnologie, soprattutto per la
realizzazione  di  microsistemi  e  microsensori.  I microsistemi e i
microsensori,  se  paragonati  ai sistemi convenzionali, garantiscono
soluzioni   estremamente   competitive,   non   solo  in  termini  di
prestazioni,  talvolta  non  altrimenti  conseguibili,  ma  anche  in
termini   di   rapporto  costo/prestazioni,  per  moltissimi  settori
applicativi,  quali  il  biomedico,  l'alimentare,  l'ambientale,  le
telecomunicazioni ed i trasporti. L'impulso sulle nanotecnologie deve
inoltre  essere affiancato anche da una profonda scientifizzazzione e
matematizzazione  dei know-how legati a scale dimensionali superiori,
nonche'  dalla costruzione di metodologie per lo sviluppo dei modelli
di  raccordo  tra  le  varie scale dimensionali. Cio' comporta che in
tutti   i   paesi  industrializzati  siano  state  avviate  rilevanti
iniziative  di  sviluppo  integrato  multiscala  delle tecnologie dei
materiali strutturali.
   La   complessita'  multidisciplinare  del  programma  richiede  il
mantenimento  di  un elevato grado di interdipendenza tra le linee di
ricerca  da svolgere e quindi l'aggregazione dei gruppi di ricerca in
reti  al  fine  di  ottimizzare  i livelli di impatto pervasivo sulla
competitivita'  scientifica e produttiva, sulla qualita' della vita e
dell'ambiente:

- Rilancio della ricerca nazionale, sia di base che applicata, in uno
  dei campi da cui discenderanno, nel volgere di pochi anni, profonde
  modificazioni  di  prodotti e processi produttivi; cio' consentira'
  anche    l'inserimento   del   sistema   nazionale   nei   circuiti
  internazionali.
- Mantenimento  o  miglioramento  della  competitivita' delle imprese
  industriali  nazionali,  con  particolare riguardo all'utilizzo dei
  trovati della ricerca
- Sviluppo  di  nuove  imprese  basate  sulla conoscenza, in grado di
  inserirsi nel processo di globalizzazione
- Profonda innovazione nelle metodologie diagnostiche e terapeutiche,
  ivi compresa la soluzione di problemi legati all'invecchiamento
- Miglioramento  della sicurezza in tutti i settori produttivi, nelle
  abitazioni e nei trasporti sia terrestri che aerei
- Miglioramento della qualita' delle produzioni agro-alimentari
- Riduzione  dell'immissione  di  inquinanti  grazie al miglioramento
  dell'efficienza dei processi produttivi
- Riduzione dei consumi energetici
- Riduzione dei consumi di materie prime
- Riduzione del traffico grazie al telelavoro

All'interno  di  questo  Programma  si  prevede  il lancio di quattro
Grandi Progetti-Obiettivo:


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Sviluppo e messa a punto di tecnologie per la sintesi e la
  manipolazione della materia su scala nanometrica

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Sviluppo ed ingegnerizzazione delle nanostrutture

- Grande Progetto-Obiettivo 3
  Sviluppo e realizzazione di sistemi miniaturizzati

- Grande Progetto-Obiettivo 4
  Sviluppo integrato multiscala delle tecnologie dei materiali
  strutturali con    caratteristiche multifunzionali

2.3.2.3 I Programmi Strategici relativi la macro-obiettivo Ambientale
ed Energia

Con  riferimento  a  questo  macro-obiettivo,  le Linee Guida del PNR
hanno assegnato priorita' alle seguenti tematiche:

- celle a combustibile;
- nuovi approcci alla generazione e gestione di energia;
-  tecnologie  di modellazione dei cambiamenti climatici globali e di
mitigazione degli effetti

In  risposta  a  queste  indicazioni,  il  PNR  propone due Programmi
Strategici,  all'interno dei quali e' stata prevista la realizzazione
nel triennio 2001/03 di tre Grandi Progetti-Obiettivo:

1. Programma Strategico Sviluppo Sostenibile e Cambiamenti Climatici


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Simulazioni, Diagnosi e Previsioni del Cambiamento Climatico

2. Programma Strategico Nuovi Sistemi di produzione e gestione
   dell'energia

- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Vettore Idrogeno

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Celle a Combustibile

2.3.2.3.1  Programma  Strategico  Sviluppo  Sostenibile e Cambiamenti
Climatici

   Gli interventi attuativi del Protocollo di Kyoto sul Global Change
impegnano  i  Paesi  firmatari  ad  attuare  programmi  di ricerca ai
livelli  nazionali  su  rilevanti  tematiche  relative ai Cambiamenti
Climatici.
   Il   clima  e'  un  problema  globale  e  come  tale  richiede  un
trattamento  globale,  attraverso  l'uso  di  modelli  di simulazione
atmosfera-oceano   globali.   Gli   effetti  locali  dei  cambiamenti
climatici  possono  passare  infatti  attraverso  la modificazione di
regimi  di  variabilita' climatica prevalenti a livello globale e che
quindi  possono  influenzare  il  clima  prevalente in una certa area
sulla  base  di dinamiche planetarie o dovute a fenomeni distanti sul
globo.
   Le   indagini  scientifiche  in  questa  direzione  richiedono  la
possibilita'   di   usare   e   accedere  a  modelli  di  simulazione
atmosferica-oceano  globali, il cui uso e disponibilita' vanno quindi
stimolati.
   A  tutt'oggi  la comprensione dei meccanismi che regolano il clima
e'  ancora  parziale e quindi le proiezioni dei cambiamenti climatici
futuri  sono  caratterizzate  da  un'elevata incertezza, che riflette
quindi   una   paragonabile  incertezza  sui  risultati  degli  studi
d'impatto che si basano sulle simulazioni numeriche stesse.
   La   posizione   geografica   dell'Italia  e  la  sua  geopolitica
richiedono  un  approccio  scientifico  ed  applicativo  particolare.
L'Italia  e'  situata  nel  mare  Mediterraneo,  che e' in gran parte
responsabile del clima italiano.
   Sempre  con  riferimento al clima del bacino Mediterraneo e' molto
sentita  la carenza di un sistema integrato di monitoraggio in situ e
da  satellite  e  di modellizzazione della dinamica, dell'idrologia e
degli ecosistemi, anche se nell'ultimo decennio diversi progetti MAST
della  Commissione Europea hanno contribuito non poco all'avanzamento
delle  nostre  conoscenze  sul bacino. Occorrera' quindi sostenere lo
sviluppo  di  sistemi  di  monitoraggio  negli aspetti sperimentali e
modellistici  che,  pur investendo necessariamente il Mediterraneo in
senso  globale,  siano  pero'  concepiti  in  modo  tale  da rivelare
variabilita' ed effetti del "global change"lungo la fascia costiera.
   Il   PNR   lancia   pertanto  il  Programma  Strategico  "Sviluppo
Sostenibile  e Cambiamenti Climatici" come risposta ad una domanda di
ricerca   caratterizzata   da   un  ampio  spettro  di  problematiche
riguardanti:

- Variabilita'  climatica  stagionale  ed interannuale. Migliorare le
  conoscenze  relative  alla  possibilita' di prevedere le variazioni
  climatiche  a breve termine e di utilizzare tali previsioni ai fini
  di  migliorare  la  pianificazione  economica  e  mettere  a  punto
  strategie di mitigazione.
- Cambiamenti  climatici  su  scale decennali e secolari. Prevedere e
  valutare  i  cambiamenti  nel  clima  che  potrebbero risultare dai
  cambiamenti nella popolazione, nel consumo energetico, nell'uso del
  territorio, e da altri cambiamenti naturali e antropici. Il PNRC si
  propone  inoltre  di  prevedere  e  valutare le conseguenze di tali
  cambiamenti  climatici  sulla  societa'  e  l'ambiente  e quindi di
  fornire  le informazioni scientifiche di cui la societa' ha bisogno
  per fronteggiare tali cambiamenti.
- Effetti   climatici  diretti  e  indiretti  dei  cambiamenti  nella
  composizione   chimica  dell'atmosfera.  Studiare  i  processi  che
  determinano    i    cambiamenti    nella    composizione    chimica
  dell'atmosfera,  e  di  valutarne  le  conseguenze sulla societa' e
  sugli ecosistemi.
- Cambiamenti  negli  usi  e  destinazione del suolo ("land cover") e
  negli  ecosistemi  acquatici  e  terrestri.  Studiare, comprendere,
  prevedere  e  valutare  le  cause,  l'ampiezza e le conseguenze dei
  cambiamenti  nell'uso  del territorio, negli ecosistemi acquatici e
  terrestri  in  modo da rafforzare le basi scientifiche per pratiche
  ambientali e per un uso sostenibile delle risorse naturali.
- Strategie  di  risposta  e  misure  di  mitigazione.  Valutare,  in
  relazione  alla  valutazione delle sorgenti emissive di gas serra e
  tenendo  conto della vulnerabilita' e degli effetti dei cambiamenti
  climatici sull'Italia, la possibilita' di mettere a punto strategie
  economiche ed industriali per l'attenuazione degli effetti peggiori
  dei cambiamenti climatici.
- Effetti   sulla   salute   pubblica.   Identificare,  analizzare  e
  comprendere come i cambiamenti climatici si riflettono sulla salute
  dell'uomo e degli ecosistemi.

   Il   Programma  Strategico  "Sviluppo  Sostenibile  e  Cambiamenti
Climatici"  si  proietta  su di un orizzonte temporale di medio-lungo
periodo.  La  complessita'  delle  problematiche, delle metodologie e
delle tecniche strumentali coinvolte richiedono:

- il  recupero  di  massa critica nella dimensione multidisciplinare,
  attraverso  l'apporto  di  competenze  rinvenienti  da diversi Enti
  Pubblici di Ricerca e Universita' a livello nazionale;
- la  specializzazione  delle  competenze  di  Ricerca  nelle diverse
  problematiche connesse con il cambiamento climatico;
- la  dotazione di capacita' intellettuali e strumentali adeguate per
  affrontare  la  dinamica dei sistemi complessi in gioco nel "Global
  Change"climatico.

   A  queste  esigenze il PNR risponde prevedendo la realizzazione di
una   infrastruttura   di   ricerca,   caratterizzata   come   Centro
EuroMediterraneo  per  la  Ricerca  sui  Cambiamenti  Climatici (vedi
paragrafo  infrastrutture),  che  supporti  la  rete dei Centri e dei
Laboratori di Ricerca che saranno coinvolti nel Programma Strategico.
   L'avvio  del  Programma  strategico  si  concretizza  in un Grande
Progetto-Obiettivo:


Grande Progetto-Obiettivo 1:
Simulazioni, Diagnosi e Previsioni del Cambiamento Climatico,

focalizzato su:

1. Modelli di simulazione globale atmosferica ad alta risoluzione
   1 x 1 grado, con parametrizzazione della vegetazione attiva.
2. Modello di circolazione globale oceanica ad alta risoluzione
   0.5 x 0.5 gradi.
3. Sistema di previsioni stagionali della anomalie climatiche.
4. Determinazione delle modalità del cambiamento climatico sulla
   regione mediterranea.
5. Valutazione dell'impatto del Mar Mediterraneo sul clima globale.
6. Valutazione e identificazione delle interconnessioni che
   interessano la regione europea e mediterranea, e il loro rapporto
   con la variabilità tropicale.

2.3.2.3.2 Programma Strategico Nuovi Sistemi di produzione e gestione
dell'energia

   Diverse  sono  le  ragioni  che concorrono a dare rilevanza ad una
strategia  nazionale  per  la ricerca e sviluppo in campo energetico,
che tenga conto delle attuali condizioni del mercato e delle esigenze
dell'ambiente e della salute:

- aumentare    l'efficienza    del   sistema   energetico,   rendendo
  maggiormente   produttivo   l'uso  delle  risorse  energetiche  per
  migliorare  la  prestazione  economica  complessiva, proteggendo al
  tempo stesso l'ambiente e la salute;
- garantire  la  continuita' degli approvvigionamenti, proteggendo la
  nostra  economia da minacce esterne di interruzioni nelle forniture
  o guasti nelle infrastrutture energetiche;
- promuovere forme di produzione ed uso dell'energia rispettose della
  salute  e  dell'ambiente,  migliorando  la  qualita'  ambientale  a
  livello locale e globale;
- espandere  le  future  scelte  in  campo energetico, perseguendo un
  continuo  progresso  nella  scienza  e nella tecnologia per fornire
  alle   future   generazioni  un  robusto  portafoglio  di  sorgenti
  energetiche pulite e a costi ragionevoli;
- rafforzare  una  cooperazione  internazionale  sui  temi energetici
  globali,  sviluppando  i  mezzi  per fornire adeguata risposta alle
  questioni    di    carattere    economico,   di   sicurezza   degli
  approvvigionamenti e di tipo ambientale.

   L'imperativo  ad  intraprendere  un forte programma tecnologico e'
ora  rafforzato  dall'evidenza  dei lunghi periodi di tempo necessari
per   dei   cambiamenti  significativi  nelle  nostre  infrastrutture
energetiche.  Le strategie alla produzione e uso dell'energia portano
il Paese a seguire specifici percorsi per un considerevole periodo di
tempo.  Nella  misura  in  cui  vengono  scelte tecnologie attraenti,
pulite  ed  efficienti,  ne  traggono  beneficio  sia  l'economia che
l'ambiente.  Pertanto,  un robusto programma di ricerca e sviluppo in
campo  energetico  ci  apre  la  strada  per  un  futuro  di sviluppo
sostenibile.

La Legge Finanziaria 2001 prevede i seguenti interventi:

- Interventi  in  materia  di  promozione  dello sviluppo sostenibile
  istituendo  un  apposito  Fondo  presso il Ministero dell'Ambiente.
  All'interno  degli  interventi e' quotata l'innovazione tecnologica
  finalizzata   alla   protezione  dell'ambiente,  il  minor  consumo
  energetico e il maggior consumo di fonti di energia riproducibili.
- Fondo  per  la  riduzione  delle  emissioni  in  atmosfera e per la
  promozione  dell'efficienza energetica e delle fonti sostenibili di
  energia.
- Contributo  alla  ENEA  per  un  programma  di  ricerca, sviluppo e
  produzione dimostrativa su scala industriale a partire dall'energia
  solare utilizzata come sorgente di calore ad alta temperatura.

   Peraltro,  l'insieme  delle attivita' nazionali sulla fusione sono
condotte  nel  quadro  di  stretto  coordinamento, anche finanziario,
offerto  dalla  partecipazione  al  programma  comunitario  (European
Fusion  Development  Agreement-EFDA)  con l'obiettivo di acquisire le
conoscenze  scientifiche  e  tecnologiche  sulla  fisica  dei  plasmi
confinati  magneticamente  indispensabili  per la realizzazione di un
esperimento   internazionale   per  lo  studio  di  "plasma  ignito".
Attenzione  viene  anche posta sugli studi di fisica del confinamento
inerziale e su approcci alternativi.
   In  merito  alle  strategie  sul  confinamento  magnetico  occorre
sottolineare  che  nel  2001  l'Unione  Europea  dovra'  assumere una
decisione  definitiva relativa al Grande Progetto internazionale ITER
e  sul programma fusione del VI Programma Quadro. Conseguentemente il
nostro Paese dovra' ridefinire le proprie scelte e priorita'.
   Va,  infine, considerato il progetto IGNITOR, una macchina ad alto
campo magnetico estremamente compatta che mira ad esplorare plasmi in
regime di ignizione il cui sviluppo e' in corso da molti anni in ENEA
con finanziamenti ad hoc a carico del bilancio dello Stato.
   Tenuto  conto  che  nelle  Linee Guida del PNR sono stati indicate
come  direttrici  nell'area  dell'Energia le celle a combustibile e i
nuovi approcci alla produzione e gestione dell'energia, il PNR lancia
questo    Programma    Strategico    strutturato    in   due   Grandi
Progetti-Obiettivo:


- Grande Progetto Obiettivo 1
  Vettore Idrogeno

- Grande Progetto Obiettivo 2
  Celle a Combustibile

1) Grande Progetto Obiettivo Vettore Idrogeno

   Obiettivo  del  progetto e' quello di promuovere nel lungo termine
lo  sviluppo  dell'idrogeno come nuovo vettore energetico in grado di
risolvere  il  problema delle emissioni in particolare il progetto si
propone di:

- individuare  e  sviluppare  le  migliori  tecnologie  in  grado  di
  minimizzare  il  costo  della tonnellata di CO2 evitata nei cicli a
  idrogeno basati sulle fonti fossili;
- sviluppare  le  tecnologie  ed  i  materiali piu' affidabili per il
  trasporto  e  lo  stoccaggio  di idrogeno dal sito di produzione ai
  mercati dei vari settori di impiego;
- selezionare/sviluppare  le  tecnologie di impiego di idrogeno per i
  settori:  produzione  di  energia  elettrica  centralizzata  (cicli
  combinati);
- produzione di energia elettrica distribuita (celle a combustibile e
  cicli ibridi celle a combustibile-turbogas);
- autotrazione (motori a combustione interna e celle a combustibile);
- valutare la potenzialita' di impiego dell'idrogeno nei vari settori
  energetici e di industrie specialistiche (raffinerie, ecc.).

Gli  interventi  previsti  riguardano  tutte  le tecnologie del ciclo
dell'idrogeno a partire da combustibili fossili, ed in particolare:

- la  produzione di idrogeno da combustibili contenenti carbonio (gas
  naturale, residui petroliferi, carbone, biomasse);
- la separazione ed il confinamento della CO2;
- la distribuzione e lo stoccaggio dell'idrogeno;
- l'utilizzo   dell'idrogeno  nei  diversi  settori  di  applicazione
  (generazione   di   potenza,   produzione  distribuita  di  energia
  elettrica e calore, trasporto).

Lo   sviluppo  delle  tecnologie  per  il  "sistema  idrogeno"  sara'
affiancato da una serie di azioni parallele tendenti a:

- analizzare i benefici ambientali delle diverse soluzioni sviluppate
  e del sistema idrogeno nel suo insieme;
- valutare,  da  un  punto di vista tecnico ed economico, le linee di
  sviluppo  piu'  promettenti,  in  funzione  della  evoluzione delle
  tecnologie,  dei  mercati  e,  piu'  in  generale,  delle  esigenze
  specifiche del Paese;
- sviluppare  normative,  codici,  standard  e azioni informative che
  favoriscano   la   diffusione   dell'idrogeno  e  delle  tecnologie
  relative.

   La  complessita' delle problematiche, l'entita' degli investimenti
richiesti e la valenza soprannazionale di salvaguardia dell'ambiente,
che   sono   alla   base   del   programma,   comporteranno   inoltre
collaborazioni  in  ambito  internazionale,  anche al fine di ridurre
rischi e costi.

2) Grande Progetto Obiettivo Celle a Combustibile

   In  sintesi,  le  principali linee di sviluppo che saranno portate
avanti  attraverso  collaborazioni  tra  l'industria, gli utenti e le
strutture di ricerca nazionali, sono le seguenti:

- sviluppo  e  potenziamento della tecnologia nazionale delle celle a
  combustibile  a  carbonati  fusi, per la generazione distribuita di
  potenza del range 250 kW - 20 MW;
- sviluppo  e  potenziamento della tecnologia nazionale delle celle a
  combustibile   ad   elettrolita   polimerico,  in  quanto  le  piu'
  promettenti  per  gli  usi  legati  alla autotrazione ed al settore
  residenziale nel campo di potenza 1 - 50 kW;
- sviluppo   delle   tecnologie   di   produzione   dell'idrogeno  da
  combustibili  diversi (gas naturale, metanolo) specifiche per l'uso
  in sistemi con celle a combustibili;
- sviluppo  della  tecnologia  delle  celle  a combustibile ad ossidi
  solidi,  come  la piu' promettente, nel medio-lungo termine, per la
  generazione  distribuita,  anche  in  configurazione  "ibrida"  con
  accoppiamento  ad  una  turbina  a  gas  per  raggiungere i massimi
  rendimenti (>70%).

2.3.2.4   I  Programmi  Strateqici  relativi  al  macro-obiettivo  Le
civilta' mediterranee nel sistema globale

Il PNR lancia tre Programmi Strategici:


1. Programma Strategico Eredità e prospettive nelle Scienze Umane

- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Storia, arte e letteratura come strumento di dialogo fra le
  culture mediterranee, mitteleuropee ed atlantiche.

2. Programma Strategico Scienza e Tecnologia nella Società della
   Conoscenza

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  Nuove dinamiche di apprendimento e processi economici e sociali
  emergenti fra globalizzazione, società multi-etniche ed economia
  digitale.

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  I paradigmi del rapporto tra scienza, opinione pubblica, mezzi di
  comunicazione e decisori pubblici.

3. Programma Strategico Tutela dei diritti e della sicurezza dei
   cittadini

- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Formazione e ricerca per la tutela giurisdizionale dei diritti e
  della sicurezza dei cittadini.

2.3.2.4.1  Programma  Strategico Eredita' e prospettive nelle Scienze
Umane

   Questo  Programma  Strategico intende valorizzare il patrimonio di
Ricerca insito negli studiosi, scienziati e ricercatori delle Scienze
Umane  allo  scopo  di  favorire  il  loro  apporto  ai  processi  di
integrazione Euro-Mediterranea.
   Infatti,  l'integrazione  economica  e  lo sviluppo dei sistemi di
comunicazione   e  di  trasporto  rischia  di  mettere  in  ombra  la
complessita'   dei   rapporti  interculturali  fra  le  civilta'  del
Mediterraneo,  con  conseguenze  di  grande  impatto,  potenzialmente
negativo, sulle dinamiche relazionali fra le diverse culture.
   L'approfondimento  delle  rispettive  eredita',  e  degli elementi
comuni  nelle  diverse  dimensioni  storiche, artistiche e letterarie
costituisce  una  base  significativa  per la costruzione di percorsi
comuni  di  comprensione  e  di  dialogo,  anche come sostegno ad una
efficace  collaborazione  sui temi dello sviluppo sostenibile e della
acquisizione di nuove capacita' scientifiche e tecnologiche.
   Per  quanto,  invece,  attiene al rapporto fra Scienza e Societa',
questo  e'  in  qualche  modo  penalizzato  dal  fatto che l'opinione
pubblica  non e' sufficientemente informata sul mondo della Scienza e
della   Tecnologia,  ed  ha  una  scarsa  disponibilita'  a  seguirne
l'evoluzione.
   Si  registrano sintomi di un potenziale passaggio da un'attitudine
di  fideistica  aspettativa  ad  una posizione di prudenza, se non di
preoccupazione.
   Occorre  approfondire,  nel  quadro  di  una  visione  ispirata al
principio  di  precauzione,  come la promozione dell'informazione, la
costruzione  di  regole condivise e dei relativi organismi collegiali
possano  promuovere  un  efficace  rapporto  fra  cittadini  e  mondo
scientifico,   nella   direzione   dei   valori   condivisi  e  della
universalita'  del  sapere, che costituiscono elementi fondanti della
tradizione della civilta' mediterranea.
   Per  consentire  al sistema di ricerca nazionale di rispondere con
contributi  di  conoscenza  specifica  alla  domanda  di integrazione
Euro-Mediterranea,  questo  Programma Strategico prende il via con un
Grande Progetto-Obiettivo:


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Storia, arte e letteratura come strumento di dialogo fra le
  culture mediterranee, mitteleuropee ed atlantiche.

2.3.2.4.2  Programma  Strategico  Scienza e Tecnologia nella Societa'
della Conoscenza

   Con  riferimento alle indicazioni delle Linee Guida in ordine alla
Diffusione   della   cultura   scientifica  ed  alla  promozione  del
collegamento  tra  scienze  esatte  e  scienze  umane, il PNR intende
lanciare  un  programma  strategico  su  "Scienza  e Tecnologia nella
Societa' della conoscenza".
   All'interno  di  questo  Programma  Strategico,  il PNR propone il
lancio  di  due  Grandi Progetti-Obiettivo mirati allo studio ed alta
comprensione  delle  dinamiche  sociali,  economiche, istituzionali e
tecnologiche  associate  ai  grandi  cambiamenti  su  scala  globale;
progetti  che  valorizzino  la Ricerca per la comprensione dei legami
fra Scienza e Societa':


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Nuove dinamiche di apprendimento e processi economici e sociali
  emergenti fra globalizzazione, società multi-etniche ed economia
  digitale.

- Grande Progetto-Obiettivo 2
  I paradigmi del rapporto tra scienza, opinione pubblica, mezzi di
  comunicazione e decisori pubblici.

   Per  il  Progetto-Obiettivo 1 - Nuove dinamiche di apprendimento e
processi  economici e sociali emergenti fra globalizzazione, societa'
multi-etniche    ed    economia    digitale   -   l'alto   tasso   di
multidisciplinarita'  e  di  problematicita'  suggerisce di delineare
alcune tematiche di Ricerca riguardanti:

- La comprensione delle nuove dinamiche di apprendimento nel contesto
  della  Societa'  digitale,  al  fine  di  valutarne  l'impatto  sui
  curricula   e   sui   processi  didattici  ai  diversi  livelli  di
  istruzione,  di  formazione professionale e di formazione continua,
  questo  filone  di  ricerca  intende  rispondere all'esigenza di un
  profondo   ripensamento   degli   approcci   e   delle  metodologie
  socio-psico-pedagogiche  e  della ricerca di nuove modalita' per la
  modernizzazione del Sistema Istruzione e Formazione Nazionale.
- Lo  studio  delle  nuove  relazioni  spazio-temporali  dei processi
  economici  e sociali emergenti negli scenari della globalizzazione,
  delle Societa' multietniche e dell'economia digitale al fine di:
- comprendere ed identificare le nuove fonti di vantaggio competitivo
  delle imprese e dei sistemi territoriali;
- valutare  la  portata  dei  cambiamenti  nelle politiche di governo
  delle Istituzioni locali e nazionali;
- reinterpretare la gerarchia dei fattori e dei valori della crescita
  competitiva sostenibile;
- ripensare  i  paradigmi  della  geografia  economica e sociale ed i
  modelli della crescita economica locale;
- comprendere le nuove dinamiche d'impatto degli strumenti finanziari
  nella ricerca e nei progetti d'innovazione.

   Al  Progetto-Obiettivo  2  - I paradigmi del rapporto tra scienza,
opinione  pubblica,  mezzi  di comunicazione e decisori pubblici - e'
assegnato  il  compito  di  prospettare  soluzioni  al  fatto  che il
rapporto  fra  Scienza  e societa' sia in qualche modo penalizzato da
una  opinione pubblica non sufficientemente informata sul mondo della
Scienza  e  della  Tecnologia,  e  con  una  scarsa  disponibilita' a
seguirne   l'evoluzione.   Infatti,   si  registrano  sintomi  di  un
potenziale  passaggio  da  un'attitudine di fideistica aspettativa ad
una posizione di prudenza, se non di preoccupazione.
   Occorre  pertanto approfondire, nel quadro di una visione ispirata
al principio di precauzione, come la promozione dell'informazione, la
costruzione  di  regole condivise e dei relativi organismi collegiali
possano  promuovere  un  efficace  rapporto  fra  cittadini  e  mondo
scientifico,   nella   direzione   dei   valori   condivisi  e  della
universalita'  del  sapere, che costituiscono elementi fondanti della
tradizione della civilta' mediterranea.
2.3.2.4.3  Programma  Strategico Tutela dei diritti e della sicurezza
dei cittadini

   Le  Linee-Guida hanno posto la crescita economica sostenibile e la
qualita'  della  vita  come valori fondamentali ai quali orientare la
Ricerca  pubblica  nel  nostro  Paese.  La crescente percezione di un
deficit  di  sicurezza  nella vita civile monta nelle coscienze degli
Italiani, costituendo di per se' un ostacolo allo sviluppo economico.
   Fenomeni  di  criminalita'  di  matrici  vecchie ma anche di nuova
introduzione,  uniti ai fenomeni identificati con il termine corrente
di "crisi della giustizia" giustificano la particolare attenzione che
il  PNR  vuole  generare nel Sistema della Ricerca verso la soluzione
dei problemi sottesi a tali fenomeni.
   Il  fatto  che  l'Italia  sia  il  Paese europeo piu' sanzionato a
livello  di  Corte  Europea  per  i  Diritti  dell'Uomo a causa della
lentezza  dei  suoi procedimenti giudiziari costituisce un indicatore
evidente della necessita' che strade nuove vengano intraprese.
   Le  analisi  empiriche  mostrano  infatti  che  l'incremento delle
risorse  materiali  e  umane  (magistrati,  personale  amministrativo
etc.),  le semplificazioni procedurali, la depenalizzazione non hanno
raggiunto  gli  obiettivi  attesi. Anche gli investimenti in enabling
technologies,  introdotte  senza  i  necessari  strumenti  di  change
management, hanno prodotto risultati modesti.
   Il  Programma  Strategico  Formazione  e  Ricerca  per  la  Tutela
Giurisdizionale  dei  diritti  e  della  sicurezza  dei  cittadini e'
orientato   a   determinare  un  approccio  interdisciplinare,  dalla
concezione  fino  alla  messa  a  punto ed all'adozione organizzativa
delle  tecnologie,  che  potra' restituire efficacia ai provvedimenti
intesi  a  superare la "crisi della giustizia" ed a recuperare soglie
accettabili di sicurezza nel Paese.
   Con  la  decisione  di dare vita a questo Programma Strategico, il
PNR  ha  di  fatto  seguito  orientamenti precisi e gia' praticati in
ordine  all'apporto  che  la  Ricerca  e'  chiamata a dare in tema di
sicurezza per lo sviluppo: ad esempio, organismi internazionali quali
la  Banca Mondiale ed USAID hanno investito piu' di 1.000 Miliardi di
Lire  in  iniziative di sostegno allo sviluppo basate sul recupero di
sicurezza e sulla tutela dei diritti in ambito giurisdizionale.

All'interna di questa Programma Strategico il PNR lancia il:


- Grande Progetto-Obiettivo 1
  Formazione e ricerca per la tutela giurisdizionale dei diritti e
  della sicurezza dei cittadini Allo scopo di generare nuove
  conoscenze applicative in ordine a:

- Sistemi  di monitoraggio - Ricerca, progettazione e sperimentazione
  di  sistemi  informativi  per il monitoraggio integrato del sistema
  giudiziario,  della  sicurezza  e  penitenziario,  con  particolare
  riferimento  ai  termini  di  custodia  cautelare,  alla durata dei
  procedimenti     giudiziari,     alla    produttivita'    e    alla
  razionalizzazione delle risorse.
- Tecnologie  di  supporto  alle  udienze  civili e penali - Ricerca,
  progettazione e sperimentazione di una piattaforma multimediale per
  raccogliere,  sincronizzare  e  integrare  i materiali prodotti nel
  corso  delle  indagini  e  durante  il  processo  (es.  audizioni a
  distanza,   -   intercettazioni  telefoniche,  interrogatori,  atti
  processuali),  sfruttando  pienamente le tecniche di riconoscimento
  vocale,  e garantendo una facile reperibilita' e accessibilita' dei
  materiali attraverso le reti telematiche.
- "Giustizia   elettronica"   (e-justice)  Ricerca,  progettazione  e
  sperimentazione  d'infrastrutture tecnologiche necessarie per avere
  sistemi di risoluzione delle controversie gestiti in via tetematica
  (telegiustizia).  In  particolare  si  trattera'  di  sviluppare  i
  servizi in rete delle corti attraverso sistemi di electronic filing
  e  di  document intechange sfruttando le opportunita' offerte dalla
  firma digitale.
- Sistemi   di   supporto  decisionale  -  Ricerca,  progettazione  e
  sperimentazione  di  sistemi di supporto alle decisioni giudiziarie
  per  incrementare  la  qualita', l'omogeneita' e la velocita' delle
  decisioni  di  magistrati  e  avvocati  nei  procedimenti  civili e
  penali.
- Metodologie  di  supporto  alle  innovazioni  -  Sviluppo  di nuove
  metodologie  indispensabili  per  la  progettazione, il sostegno di
  innovazioni  normative,  organizzative  e  tecnologiche nel sistema
  giustizia  e  sicurezza,  con  particolare  riferimento all'impatto
  sociale  e organizzativo, al raggiungimento dei fini istituzionali,
  alla   formazione  del  personale  all'efficienza  complessiva  dei
  sistemi.

   Il CERS ed i relativi Centri e Laboratori in rete costituiranno le
articolazioni  territoriali  necessarie per facilitare l'attivita' di
assistenza  e  consulenza agli uffici giudiziari, per sperimentare le
nuove  tecnologie  e  collaborare sia con i centri di responsabilita'
politica   che   con   le   imprese  private,  svolgendo  le  analisi
organizzative  indispensabili alla progettazione e all'adozione delle
innovazioni,  e  realizzando  i  necessari  percorsi formativi per il
personale coinvolto.
   Gli  sviluppi interdisciplinari delle attivita' di Ricerca saranno
basati  su  una  modalita'  organizzativa costante di Interscambio di
personale  tra mondo della ricerca e pubblica amministrazione, con la
quale  sara'  messo  a  valore il potenziale di "problem solving" dei
giovani ricercatori da assumere e del personale di ricerca del CERS e
della rete collegata.

2.3.2.5 Procedure attuative

L'attivazione dei Grandi Progetti Obiettivo all'interno dei Programmi
Strategici, prevede le seguenti procedure:

- Il  bando di gara, con procedure ben definite, per la selezione dei
  soggetti   ai   quali   affidare   la   realizzazione   dei  Grandi
  Progetti-Obiettivo
- La   Programmazione   Negoziata,   per   assicurare   le  opportune
  convergenze  istituzionali  ed i relativi apporti di risorse e, ove
  opportuno, il partenariato privato

   Entrambe  le  procedure dovranno prevedere che il 5% delle risorse
allocate   ai   Grandi   Progetti   Obiettivo   siano   destinate  al
finanziamento  di proposte di ricerca di base autonomamente formulate
da Universita' ed Enti Pubblici di Ricerca e da gruppi di ricercatori
ad  essi  afferenti,  purche'  tali  proposte•  siano coerenti con le
tematiche ed i risultati attesi dai Grandi Progetti-Obiettivo.

2.3.3  Realizzazione  di Grandi Infrastrutture di Ricerca pubbliche o
pubblico/private.

   In  coerenza  con le indicazioni delle Linee Guida, il PNR intende
investire  anche  sulle grandi infrastrutture di ricerca, integrabili
in   quelle   europee   ed   aperte   ai   Paesi   del   Mediterraneo
extra-comunitario,  nell'intento  di  rafforzare  cosi'  la capacita'
operativa  del  sistema scientifico, sostenendo la realizzazione o la
partecipazione  ad  iniziative  multi  o  bilaterali riguardanti tali
grandi  infrastrutture,  anche  operanti  a  rete,  e coerenti con la
visione europea della ricerca.
   Sulle infrastrutture di ricerca (tanto su quelle esistenti, quanto
sulle   nuove)   dovra'   sostanziarsi   la  integrazione  europea  e
mediterranea  del  nostro  sistema  di  ricerca,  con  il  ricorso  a
programmi  e  progetti  di  cooperazione su grande scala, in grado di
mobilitare  le  infrastrutture  di  ricerca nazionali al servizio dei
bisogni  culturali  e  scientifici  dei  Paesi in via di sviluppo con
particolare attenzione al Mediterraneo extra comunitario.
   Il PNR assume inoltre che le infrastrutture di Ricerca (al pari di
quelle  per l'Alta Formazione) siano leve strategiche per il rilancio
competitivo dell'economia meridionale.
   Saranno  realizzate  due  Grandi  Infrastrutture  per  la  ricerca
(Centro   Euro   Mediterraneo   sui  Cambiamenti  Climatici  e  Laser
Ultra-Brillante  pulsato  a  raggi  X  multiscopo),  come  sostegno e
servizio   alle  attivita'  di  ricerca  nell'ambito  comunitario  ed
internazionale.
   Con   il   Centro  Euro-Mediterraneo  sui  Cambiamenti  Climatici,
infrastruttura   di   servizio   al  Programma  strategico  "Sviluppo
Sostenibile   e  Cambiamenti  Climatici",  il  PNR  ha  inteso  anche
stabilire  il  ruolo prioritario del nostro Paese nella produzione di
uno  sforzo  internazionale  per  fronteggiare  il  Global  Change, a
partire  da  una base adeguata di conoscenze e di capacita' di studio
ed elaborazione sulle cause, sugli effetti e sui provvedimenti atti a
contrastare   ed   abbattere   i   fenomeni   alla  scala  europea  e
mediterranea.  La  complessita'  tematica del Programma Strategico di
Ricerca  sui  Cambiamenti  Climatici,  unita  alla  domanda  che tale
ricerca esprime in termini di modellistica e simulazione, e quindi di
grande  potenza di calcolo e di apparati strumentali per la ricezione
e  la elaborazione di dati dai satelliti di osservazione della Terra,
comportano  la  messa a comune, attraverso il Centro, di competenze e
risorse di uso comune.

Pertanto, attraverso il Centro saranno garantiti:

- il  recupero  di  massa critica nella dimensione multidisciplinare,
  attraverso  l'apporto  di  competenze  rinvenienti  da diversi Enti
  Pubblici di Ricerca e Universita' a livello nazionale;
- la  specializzazione  delle  competenze  di  Ricerca  nelle diverse
  problematiche connesse con il cambiamento climatico;
- la  dotazione di capacita' intellettuali e strumentali adeguate per
  affrontare  la  dinamica dei sistemi complessi in gioco nel "Global
  Change" climatico.

Il  Centro  Euro-Mediterraneo  di  Ricerca  sui Cambiamenti Climatici
rispondera' alle seguenti specificazioni:

- Al  fine  di  realizzare  la  massa critica di competenze richieste
  dalla complessita' e dalla varieta' delle tematiche evidenziate, si
  rende  necessario  sviluppare  un  sistema  integrato di competenze
  rinvenienti da diverse istituzioni scientifiche (EPR, Universita).
- Il  sistema integrato sara' costituito dal Centro Euro-Mediterraneo
  specializzato  sul  Cambiamento  Climatico,  collegato  in rete con
  altri Centri/Laboratori.
- Allo  scopo  di  servire  la  domanda  di  ricerca territorialmente
  distribuita e di acquisire dati di dettaglio sull'intero territorio
  nazionale,  il  Centro  stipulera'  accordi  di  cooperazione  e di
  scambio  con  organizzazioni  locali competenti sulle tematiche del
  Clima e della Meteorologia e sulle tecnologie afferenti
- Nel  Centro  sara'  realizzata  una  massa  critica  di  competenze
  interdisciplinari  e  di infrastrutture a supporto (calcolo ad alte
  prestazioni, etc.) delle attivita' di ricerca della rete.
- Alla realizzazione del Centro e della sua rete di Centri/Laboratori
  concorreranno uno o piu' Istituzioni scientifiche pubbliche.
- E'   previsto   a   tal   fine  il  ricorso  agli  strumenti  della
  Programmazione  Negoziata  con  una o piu' istituzioni scientifiche
  interessate, il MURST e il Ministero dell'Ambiente.
- La  Programmazione  Negoziata  dovra' prevedere le modalita' con le
  quali i soggetti partecipanti all'iniziativa assicurano la gestione
  corrente degli investimenti previsti.

   Con il Laser Ultra-Brillante Pulsato per raggi X multiscopo il PNR
intende  procurare  un importantissimo sostegno trasversale alla gran
parte  delle  attivita'  di  ricerca  messe  in conto con i Programmi
Strategici.  Infatti  le  applicazioni  del  nuovo Laser a raggi X si
prospettano   di   interesse   fondamentale  in  campi  e  discipline
differenti   quali   la  scienza  dei  materiali,  la  chimica  delle
superfici,  la  spettroscopia  avanzata, la radiologia a contrasto di
fase, la cristallografia delle proteine e la microfabbricazione.
   I  raggi X sono utilizzati attualmente in una vasta gamma di campi
dalla  ricerca  fondamentale  e  di  quella  applicata  alla diagnosi
radiologica e all'analisi di prodotti industriali. Una nuova sorgente
avanzatissima  portera' la maggior parte delle applicazioni attuali a
dei  nuovi livelli e delle nuove direzioni. I campi implicati saranno
molteplici  e  diversi  fra  loro, a partire dalla diagnosi e ricerca
medica  fino  alla ricerca fondamentale e applicata sui materiali. Si
possono  mettere  in  conto  nuovi  metodi  basati  sulla  formazione
d'immagini a raggi X, studi in funzione del tempo tanto nella scienza
dei  materiali  che  in  biologia  e medicina, estese applicazioni di
ottica  non  lineare,  nuove  direzioni nella microscopia a raggi X e
nuove  metodologie  nel  campo della cristallografia delle proteine e
della  genomica strutturale, che si trova in uno stato di rapidissima
crescita.
   Il  nuovo  laser  consentira' inoltre d'inviare per la prima volta
una  concentrazione  enorme  di  energia  su  delle  aree limitate di
sistemi  solidi  e biologici. E' ragionevole prevedere la scoperta di
fenomeni  ancora sconosciuti, che non possono essere previsti tramite
estrapolazione   di   quanto   gia'   noto.  Si  puo'  specificamente
intravedere una serie di risultati nell'ambito della fotochimica, che
potrebbero avere interessanti ricadute industriali.
   Le  due  Grandi  Infrastrutture proposte non rappresenteranno solo
"asset"  strategici del sistema nazionale, ma anche dei generatori di
vantaggio competitivo del sistema italiano nello spazio europeo della
ricerca.
   Le   Grandi   Infrastrutture   saranno  realizzate  attraverso  la
procedura della Programmazione Negoziata tra Ministeri ed istituzioni
scientifiche    pubbliche    interessate   alla   loro   gestione   e
valorizzazione su scala nazionale ed internazionale.

2.3.4  L'impatto degli interventi strutturali sul ringiovanimento del
Sistema Scientifico e sulla valorizzazione delle attivita' di Ricerca
Le  tre  tipologie di interventi strutturali consentiranno di avviare
il processo di ringiovanimento del sistema scientifico nazionale e di
valorizzazione delle attivita' che vi si svolgono.

E' previsto, infatti:

- il coinvolgimento, all'interno dei Grandi Progetti Obiettivo, di n.
  2.500 giovani ricercatori, da reclutare con contratto triennale.
- un  indotto  occupazionale,  nel  sistema  pubblico e privato della
  ricerca,  stimabile  in  ulteriori  1.000  unita' per effetto della
  realizzazione dei Programmi Strategici;
- l'incentivazione  premiante  l'eccellenza  e  la  produttivita' del
  lavoro di Ricerca;
- il   reclutamento   di  ricercatori  di  chiara  fama  sul  mercato
  internazionale.

   Le    Linee    Guida    del   PNR   prevedono   un   progetto   di
"formazione-ricerca"  con  il  duplice  obiettivo  di  potenziare  la
capacita'  di fare ricerca nei Centri di eccellenza e di creare nuovi
posti di lavoro per giovani di talento.
   Il  progetto  di  "formazione-ricerca"  sara'  realizzato  con due
modalita' distinte e complementari:

- Introducendo come requisito prescrittivo dei progetti attuativi dei
  programmi  strategici  l'inserimento di giovani ricercatori. In tal
  modo  la valorizzazione dei giovani dovra' tradursi in un centro di
  costo del progetto di ricerca.
- Attuazione  di  quanto  previsto  dal decreto ministeriale relativo
  alla   determinazione  degli  obiettivi  della  programmazione  del
  sistema universitario per il 2001-2003 ed alla finalizzazione delle
  risorse finanziarie relative. Tale decreto prevede il potenziamento
  della   rete   dell'alta  formazione  ed  il  consolidamento  e  la
  promozione  di  Centri  di  eccellenza  nella ricerca di iniziativa
  universitaria.  Il  potenziamento  della  rete dell'alta formazione
  prevede:
- il  consolidamento  e  la  costituzione  di Scuole superiori per la
  realizzazione   di   percorsi   formativi   residenziali   di  alta
  qualificazione nella fase pre e post-laurea;
- la  promozione  di  corsi  di  dottorato di ricerca e di congruenti
  percorsi  formativi di post-dottorato a forte integrazione tra alta
  didattica  e  ricerca  avanzata  -  caratterizzati da collaboratori
  internazionali  e  rispondenti a prefissati requisiti di qualita' -
  realizzati   da   Universita'   anche   in  convenzione  con  altre
  Universita',  istituti  scientifici,  enti  pubblici  e  privati  e
  imprese, italiane e straniere;
- il  cofinanziamento  dei  programmi  dell'Unione  Europea  volti  a
  rafforzare   specifiche   attivita'   di   formazione  del  sistema
  universitario   ed   il   consolidamento   delle   iniziative  gia'
  intraprese, con particolare riferimento alla formazione post-laurea
  nel Mezzogiorno.

Il  diagramma  1  sintetizza il Quadro Programmatico degli interventi
Strutturali.  I  diagrammi  2,  3,  4  e  5  sintetizzano i Programmi
Strategici  ed i relativi Grandi Progetti-Obiettivo in riferimento ad
ogni macro-obiettivo.
        ---->  Vedere diagrammi da pag. 52 a pag. 56    <----


2.4 Il quadro programmatico degli interventi di breve-medio periodo

   Per  gli  interventi con ritorno nel breve-medio periodo, inerenti
il  potenziamento  scientifico  e  tecnologico del sistema produttivo
esistente   (ex   Intervento  3.3.2.2.  delle  linee  Guida),  assume
priorita' il sostegno a progetti di Ricerca proposti autonomamente da
soggetti   industriali   assimilati   ed  associati,  confermando  la
validita'   dell'indipendenza   di   tale  sostegno  da  qualsivoglia
specificita'  settoriale,  poiche'  tale  apertura  deve  favorire fa
massima  diffusione  delle  pratiche  innovative  in tutto il sistema
industriale.
   Il PNR intende inoltre raccomandare una particolare attenzione per
i   progetti   autonomi   comunque  finalizzati  a  nuove  iniziative
economiche  ad  alto  contenuto tecnologico, che prevedono l'utilizzo
industriale di risultati della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
   All'attuazione di tali interventi si perverra' attraverso il Fondo
FAR  e  per  la  parte piu' vicina al mercato il FIT, utilizzando gli
strumenti  delle  agevolazioni  finanziarie  e  della concessione dei
crediti di imposta.
   Con  la  medesima  modalita',  una  particolare  attenzione  sara'
dedicata  alla valorizzazione dei risultati della Ricerca Scientifica
(ex intervento 3.3.2.1):


- lo spin-off della Ricerca;
- il sostegno ad iniziative di "Busineess Plan Competition" e di
  incubazione delle fasi iniziali di impresa

   Per  quanto attiene alle attivita' di ricerca svolte sulla base di
progetti predisposti in conformita' a bandi emanati dal MURST, il PNR
esplicita  orientamenti  di  contenuto  riferiti  ai settori indicati
nelle Linee Guida del PNR:

- Manifatturiero, agro-alimentare e PMI
- Trasporti e Intermodalita'
- Beni Culturali
- Tutela ambientale

Con  riferimento  a  questi settori gli orientamenti programmatici si
riferiscono a:

- la     Ricerca     per     l'Innovazione     nel    Manifatturiero,
  nell'agro-alimentare e PMI
- la  Ricerca  per  l'Innovazione nei Trasporti e nell'intermodalita'
  (Trasporti Terrestri, Tecnologie Marine ed Aeronautica)
- la Ricerca per l'Innovazione nel settore dei Beni Culturali
- la Ricerca per la tutela dell'Ambiente

Il diagramma 6 offre una sintesi di questo quadro programmatico.
             ---->  Vedere diagramma di pag. 59    <----


2.5 Il quadro programmatico delle azioni trasversali

Nelle  Linee  Guida  del  PNR  vengono  indicate  le  seguenti azioni
trasversali:


a) Il sostegno all'internazionalizzazione del Sistema Scientifico
   Nazionale e la sua apertura verso i Paesi in via di sviluppo con
   particolare attenzione al Mediterraneo extracomunitario.
b) La valutazione ed il monitoraggio per incentivare e premiare
   l'eccellenza.
c) Diffusione su larga scala dei temi, dei metodi e dei contributi
   della cultura scientifica e tecnologica ed il superamento della
   cesura tra cultura umanistica e cultura scientifica.
d) Valorizzazione delle opportunità connesse al passaggio delle
   competenze centro-periferia sulle materie del trasferimento
   tecnologico e diffusione dell'innovazione.

Con riferimento al punto a), il PNR prevede:

- la  assunzione  nei  Programmi Strategici di direttrici prioritarie
  sulle quali e' attualmente orientata l'Unione Europea.
- Lo sviluppo di reti di Centri Eccellenza, il loro radicamento su un
  forte   partenariato   pubblico/privato,   come  pre-condizione  di
  convergenza   nelle   reti   trans-nazionali   previste  in  ambito
  comunitario
- la  costituzione  di  due  Grandi  Infrastrutture di Ricerca che si
  propongono   come   investimenti   di  rilevanza  assoluta  per  la
  qualificazione  a  livello  internazionale  del Sistema Ricerca del
  Paese,  di  cui  una  (il  Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti
  Climatici)  fortemente  orientata  alla cooperazione nel bacino del
  Mediterraneo,
- la  predisposizione dell'accesso allo sportello del nuovo Fondo per
  gli  investimenti  sulla  Ricerca  di  base  di progetti di ricerca
  mirati   alla   internazionalizzazione   del   Sistema  Scientifico
  Nazionale,  da  conseguirsi  attraverso la mobilita' in ingresso di
  scienziati e studiosi, la mobilita' in uscita temporanea di giovani
  ricercatori,  ed  il  richiamo  di  scienziati, studiosi ed esperti
  italiani dall'estero.

Con riferimento al punto b), il PNR prevede la allocazione di risorse
finanziarie destinate a:

- misure di monitoraggio e di accompagnamento delle fasi realizzative
  dei  Grandi  progetti-Obiettivo; le risorse finanziarie destinate a
  queste  misure  saranno  distribuite  all'interno di ciascun Grande
  progetto-Obiettivo;
- attivita' di previsione tecnologica (technological foresight) sulle
  tendenze  scientifiche  e tecnologiche a livello internazionale, al
  fine di dotare il sistema di governo nazionale della Ricerca di uno
  strumento  appropriato per gli aggiornamenti periodici del PNR. Per
  queste  attivita' e' previsto il coinvolgimento del Ministero degli
  Esteri  e  della Rete diplomatico-consolare e in particolare quella
  degli addetti scientifici;
- attivita'  di  analisi delle migliori pratiche (benchmarking) nella
  definizione  e gestione delle politiche scientifiche e tecnologiche
  in  atto  in  altri  Paesi, anche in accordo con il Ministero degli
  Esteri  e  la  sua  rete  diplomatico-consolare,  ed in particolare
  quella   degli   addetti   scientifici,   al   fine  di  migliorare
  l'efficienza  e  l'efficacia  delle politiche di ricerca del nostro
  Paese.

Con  riferimento  al  punto  c),  il  PNR  propone  il  lancio di tre
Programmi  Strategici  all'interno  del  Macro-obiettivo "Le Civilta'
mediterranee nel Sistema Globale".

Con  riferimento  al punto d), le Linee Guida evidenziano tra l'altro
la rilevanza di:

- iniziative  concertate  Stato-Regione  mirate a rafforzare i legami
  tra Universita', Enti pubblici di ricerca ed imprese ed istituzioni
  locali;
- interventi  di  natura  complementare  rispetto a quelli nazionali,
  principalmente   indirizzati   a   sviluppare   la   capacita'   di
  apprendimento e di assorbimento collettivo di conoscenza;
- la  capacita'  degli  Enti  regionali  e locali all'esercizio delle
  competenze  attribuite attraverso l'impiego e la valorizzazione del
  Sistema  Scientifico  Nazionale  e  delle  sue articolazioni, anche
  consortili,  da  esso generato; o interventi coordinati PON-POR dei
  Fondi Strutturali.

   Come  risposta  a  questa  indicazione,  il PNR propone di avviare
intese con le Regioni per sviluppare modalita' efficaci ed efficienti
per un impatto diffusivo e capillare dei risultati della ricerca e di
attivare  le dovute sinergie. A tale scopo, il PNR propone interventi
co-finanziati  insieme  con le Regioni su progetti di fattibilita' di
iniziative  di  diffusione  tecnologica  e  di  valorizzazione presso
sistemi specializzati di PMI di risultati di ricerca.
   In  questa  direzione,  il MURST ha gia' avviato una significativa
esperienza concordando con le Regioni dell'obiettivo 1, attraverso un
Protocollo  di  Intesa, meccanismi e modalita' di coordinamento degli
interventi dei POR con il PON Ricerca.

Il  Diagramma  7  sintetizza  il  quadro  programmatico  delle Azioni
Trasversali
             ---->  Vedere diagramma di pag. 62    <----


3 La manovra finanziaria

3.1 I presupposti

   La  delibera  del  CIPE  del  25 maggio 2000 di approvazione delle
linee  guida  del PNR, fatta propria dal Governo con il DPEF 2001/03,
formula,  tra  gli obiettivi prioritari, la indicazione di realizzare
una  netta  discontinuita'  negli  andamenti  attuali  della spesa in
ricerca,  con  una  aggiuntivita'  che  consenta,  in  sei  anni,  di
raddoppiare  il livello attuale di investimento in R&S e che permetta
gia' dal prossimo anno una significativa crescita nella spesa.
   La  crescita  nella  spesa  in  R&S  e'  stata  quantificata in un
incremento  complessivo, nel 2001 rispetto al 2000, di 4.500 Miliardi
di  Lire, 4.000 dei quali dovuti alla quota di incremento della spesa
pubblica,  ed  i residui 500 Miliardi dovuti alla quota di incremento
della spesa privata indotta dalla quota pubblica.
   Le  proposte  programmatiche e progettuali del PNR sono articolate
in  blocchi  di  investimenti,  con ben definiti obiettivi/risultati,
realizzabili  nel  triennio,  e che impegnino nel 2001 le programmate
risorse aggiuntive previste per lo stesso esercizio.
   Le  linee  guida  del  PNR  prevedono  che  la manovra finanziaria
aggiuntiva  sia  realizzata  attraverso  l'utilizzo  coordinato degli
strumenti finanziari attivati presso le diverse Amministrazioni:


- Strumenti ordinari per il finanziamento di Istituzioni
  della Ricerca
- Fondo Agevolazione Ricerca (FAR) ex D.Lgsv. 297/99
- Fondo Integrativo Speciale Ricerca (FISR) ex D.Lgsv. 204/99
- Fondo per l'Innovazione Tecnologica (FIT) ex art. 14 L. 46/1982
  (limitatamente gli aspetti della Ricerca collegata con
  l'Innovazione Tecnologica)
- Fondo per gli Investimenti in Ricerca di Base (FIRB) istituito
  dalla stessa Legge Finanziaria 2001
- Altri Fondi istituiti dalla Legge Finanziaria 2001 presso:

- Ministero dei Trasporti
- Ministero per l'Ambiente
- Ministero per le Politiche Agricole
- Ministero per l'Industria Commercio e Artigianato

per interventi di cui siano parte integrante investimenti in Ricerca
e Sviluppo.

   Il  FIRB;  destinato  al  finanziamento di interventi di carattere
strutturale,  con  ritorni nel medio-lungo periodo mirati a sostenere
attivita'  di  ricerca  rilevanti per la diversificazione del sistema
produttivo  nazionale, operera' come leva idonea a mobilitare apporti
dagli altri strumenti previsti dalla normativa, e/o di parte privata.
   Per  gli interventi con ritorno nel breve-medio periodo opereranno
prevalentemente  i  fondi  FISR (Fondo Integrativo Speciale Ricerca -
D.Lgs.  204/98)  e  FAR (Fondo Agevolazione Ricerca - D. Lgs. 297/99)
raccordabili  ad apporti del Fondo FIT (Fondo Innovazione Tecnologica
operante  presso  il  MICA)  e  degli altri Fondi istituiti presso il
Ministero dell'Ambiente ed il Ministero delle Politiche Agricole.

Qui  di  seguito  viene  prospettata  la  manovra  finanziaria per la
realizzazione di:

- Il  quadro  programmatico  degli interventi strutturali con ritorni
  nel medio-lungo periodo e delle azioni trasversali
- Il   quadro   programmatico   degli   interventi  con  ritorni  sul
  breve-medio periodo.

3.2  Il  finanziamento  del  quadro  programmatico  degli  interventi
strutturali  con  ritorni  nel  medio-lungo  periodo  e  delle azioni
trasversali

Il  quadro programmatico degli interventi strutturali con ritorni nel
medio-lungo periodo e delle azioni trasversali e' rappresentato nella
Tabella seguente:
              ---->  Vedere tabella di pag. 65    <----


Come  si evince dalla Tabella, il riparto delle risorse risulta cosi'
articolato:

- Lit.  300  Miliardi  per  il  reclutamento  di almeno 2.500 giovani
  ricercatori  da realizzarsi, all'interno dei Programmi Strategici e
  dei  relativi  Grandi  Progetti-Obiettivo,  con contratti triennali
  competitivi  con  le  dinamiche  del  mercato,  che  si andranno ad
  aggiungere  a  quelli previsti nell'espansione degli organici degli
  Enti  pubblici  di  Ricerca  e  delle  Universita'  e nei Centri di
  Ricerca  privati, nonche' incentivi per premiare la produttivita' e
  l'eccellenza del lavoro di Ricerca.
- Lit. 50 Miliardi per contratti destinati ad attrarre ricercatori di
  chiara fama su scala internazionale.
Inoltre, il fabbisogno ulteriore e' cosi' ripartito:
- il  67,9%  ai Programmi Strategici orientati allo sviluppo di nuove
  opportunita'  tecnologiche  e  nuovi mercati e di reti di Centri di
  Eccellenza  interdisciplinari  con partenariato pubblico/privato da
  realizzare   con   le   procedure   del   Bando  di  Gara  o  della
  Programmazione   Negoziata.  Si  tratta  di  un  totale  di  undici
  Programmi   Strategici   (Post-Genoma,   Nuova  Ingegneria  Medica,
  Neuroscienze,   Tecnologie   abilitanti   per   la  Societa'  della
  Conoscenza,  Nanotecnologie  Microtecnologie Materiali Strutturali,
  Sviluppo  Sostenibile  e  Cambiamenti  Climatici,  Nuovi Sistemi di
  Produzione e Gestione di Energia, Ricerca per la Tutela dei diritti
  e  della  sicurezza  dei  Cittadini,  Scienza  e  Tecnologie  nella
  Societa' della Conoscenza, Radici e prospettive delle Scienze Umane
  nel sistema globalizzato), avviati con un totale di trentuno Grandi
  Progetti-Obiettivo. Il 5% delle risorse allocate a questi Programmi
  sara'   impegnato   su  attivita'  di  Ricerca  di  base  orientata
  coerentemente con le finalita' dei Programmi;
- il  14,9%  alle Grandi Infrastrutture di Ricerca, da realizzare con
  la  procedura  della  Programmazione  Negoziata tra Enti di Ricerca
  pubblici  e  privati.  Si  tratta  di  due Grandi Infrastrutture di
  Ricerca  (Centro EuroMediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Laser
  UltraBrillante Pulsato per Raggi X Multiscopo).
- il  14,9% delle risorse e' destinato al Potenziamento della Ricerca
  di  Base  libera  ("curiosity-driven"),  in tutte le componenti del
  Sapere  (Scienze  Esatte,  Scienze Naturali, Scienze Umane, Scienze
  Sociali,   Scienze   Economiche,  ecc.),  con  la  procedura  dello
  Sportello.  Questa  quota  di risorse finanziera' anche Progetti di
  co-operazione  internazionale,  nei quali sia prevista la mobilita'
  in entrata e in uscita di giovani ricercatori;
- il   2,3%  per  le  Azioni  Trasversali  del  PNR,  riguardanti  il
  finanziamento del monitoraggio dei grandi progetti-obiettivo, degli
  studi  sulle prospettive tecnologiche per l'aggiornamento periodico
  del  PNR,  delle attivita' di analisi delle migliori pratiche nella
  definizione e gestione delle politiche scientifiche e tecnologiche.

   Ad  esclusione degli interventi a sostegno del potenziamento della
Ricerca  di  base libera in tutte le componenti del Sapere, per tutti
gli  altri  interventi e' previsto un concorso delle risorse del FIRB
che non superi il 70% dei costi di realizzazione degli interventi.
   La realizzazione del quadro programmatico relativo agli interventi
strutturali  con  risultati attesi nel medio e lungo termine comporta
pertanto  un  fabbisogno  di  Lit. 1750 Miliardi, come quota pubblica
pari  al  70%  dei costi complessivi, da finanziare con il FIRB e con
parte dei proventi derivanti dal rilascio delle licenze UMTS.

3.3  Il  finanziamento  del quadro programmatico degli interventi con
ritorni sul breve- medio periodo

   In  analogia  con  il ruolo attribuito al FIRB come leva per altre
fonti  di  finanziamento per gli interventi di natura strutturale, si
propone  che  il  FISR,  istituito  presso  il  Ministero del Tesoro,
Bilancio  e  Programmazione Economica, operi come catalizzatore degli
apporti   finanziari   delle   altre   Amministrazioni   direttamente
interessate  agli  interventi programmati con ritorni nel breve-medio
periodo.

Conseguentemente:

- Per   l'intervento  "Ricerca  per  l'innovazione  nei  Trasporti  e
  nell'Intermodalita'" si fara' ricorso all'apporto del Ministero dei
  Trasporti  derivante dalla quota dell'1% degli investimenti operati
  all'interno del Piano Generale dei Trasporti, nonche' degli apporti
  finanziari  per progetti aerospaziali rivenienti dalla Legge n. 808
  del   24/12/85   e  per  gli  interventi  a  sostegno  del  settore
  aeronautico  (Legge  n. 266/97). Inoltre, concorre al finanziamento
  di  tali  interventi  la  quota di attivita' di Ricerca, pari a 300
  Miliardi, del Programma Galileo per la Navigazione Satellitare, che
  riveste  valenza  di  infrastruttura  al  servizio  dei  sistemi di
  Traffico e Trasporti.
- Per   gli   interventi  mirati  alla  promozione  della  efficienza
  energetica  e  delle  fonti  sostenibili  di energia, potra' essere
  utilizzato  il  contributo  straordinario  di  200 miliardi di Lire
  concesso  dalla  Legge  Finanziaria all'ENEA per l'attuazione di un
  Programma  di  Ricerca, sviluppo e produzione dimostrativa su scala
  industriale  di  energia  elettrica  a  partire dall'energia solare
  utilizzata come sorgente di calore ad alta temperatura.
- Per   l'intervento   riguardante   la   "Ricerca   per   la  Tutela
  dell'Ambiente"  si  propone  l'apporto  di  84  Miliardi  dai Fondi
  istituiti   dalla   Legge  Finanziaria  2001  presso  il  Ministero
  dell'Ambiente riguardanti:
- gli  interventi per la riduzione delle emissioni in atmosfera e per
  la  promozione dell'efficienza energetica e delle fonti sostenibili
  di energia;
- gli   interventi   per   attivita'   di   prevenzione  e  riduzione
  dell'inquinamento elettromagnetico.
- Per gli interventi riguardanti le azioni programmatiche di "Ricerca
  per  l'Innovazione  nel  Manifatturiero  e  per l'Innovazione nelle
  piccole e medie imprese" si prevede quanto segue:
- 270 Miliardi per il Credito d'Imposta
- 270  Miliardi  del Ministero per l'industria come contributo per il
  Credito d'Imposta
- 45 Miliardi del Ministero per le Politiche Agricole.
- Per  l'intervento  riguardante  la "Ricerca per l'innovazione nella
  gestione produttiva dei Beni Culturali", si potra' infine esplorare
  l'opportunita'  dell'apporto  del  Ministero  per i Beni Culturali,
  derivante  come  quota  della somma aggiuntiva prevista dalla Legge
  Finanziaria  come  incentivo per il recupero e la conservazione dei
  Beni  Culturali  archeologicI,  storici,  artistici,  archivistici,
  delle librerie storiche, delle biblioteche e dei beni librari, come
  contributo riveniente da altre leggi del Ministero competente.

   Il CIPE, tramite l'apposita Commissione prevista dall'art. 2 comma
e  del  D.l.vo  204/98, curera' il coordinamento di questi interventi
nella  loro fase di impostazione ed attuazione ed inoltre assicurera'
l'integrazione degli apporti finanziari delle diverse Amministrazioni
con  il Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) previsto dal
D.lgs  204/98  ed  istituito  presso  il  Ministero  del  Tesoro, del
Bilancio e della Programmazione Economica.
   Si  propone  che,  a  valere  sulla quota del 10% dei proventi dal
rilascio  delle  licenze  UMTS, la dotazione 2001 del FISR, del FAR e
del   FIT   venga   incrementata  con  gli  importi  qui  di  seguito
specificati:

- 100 Miliardi al FISR
- 250 Miliardi al FAR
- 50 Miliardi al FIT per attivita' connesse con la valorizzazione dei
risultati della Ricerca in attivita' innovative delle Imprese

3.4 Note consuntive sulla manovra finanziaria

   Per effetto della programmazione finanziaria come sopra esposta il
quadro  triennale  della  spesa pubblica aggiuntiva per la Ricerca e'
rappresentato in sintesi attraverso gli elementi seguenti:


- 1870(2) Miliardi per interventi strutturali nella Ricerca con
  ritorni attesi nel medio-lungo termine (da proventi UMTS)

- 3169 Miliardi per interventi nella Ricerca con risultati attesi
  nel breve e medio termine, la cui copertura finanziaria è così
  articolata:
  - 2769 Miliardi da Legge Finanziaria 2001 (per interventi a
    sostegno della Ricerca di interesse di diverse Amministrazioni)
  - 400(3) Miliardi da proventi UMTS (per interventi aggiuntivi
    sui Fondi FAR, FISR e FIT)
          (2)  Pari  all'ammontare del finanziamento pubblico per gli
          interventi  strutturali con ritorni nel medio-lungo periodo
          e per le azioni trasversali (cfr. par. 3.2).
          (3) In dettaglio: 250 Miliardi per il FAR; 100 Miliardi per
          il FISR; 50 Miliardi per il FIT (cfr. par. 3.3).

La  articolazione annuale della spesa pubblica per Ricerca e Sviluppo
nel triennio 2001/03 risulta quindi dalla tabella seguente:


============================================================
COPERTURA FINANZIARIA        2001    2002    2003     TOTALI
============================================================
DA AMMINISTRAZIONI DIVERSE    923     923     923      2769

          DA PROVENTI UMTS   2270       0       0      2270

                    TOTALI   3193     923     923      5039
------------------------------------------------------------

Considerando che:

- Il  rapporto  fra  spesa  in  Ricerca  e  PIL in Italia nel 2000 e'
  stimato essere pari a 1,03%;
- Assumendo    le   previsioni   della   Relazione   previsionale   e
  programmatica  per  il  2001  del Ministro del Ministro del Tesoro,
  Bilancio  e  Programmazione  Economica  in merito alla crescita del
  PIL;

la  programmazione finanziaria della spesa aggiuntiva in Ricerca come
sopra  sinteticamente  esposta  conduce  alla seguente evoluzione del
rapporto fra spesa in Ricerca e Pil nel prossimo triennio:


===================================================================
    PROIEZIONI DEL RAPPORTO FRA SPESA IN RICERCA E PIL IN ITALIA
===================================================================
        2000            2001             2002            2003

        1,03            1,15             1,02            0,99
-------------------------------------------------------------------

   Le  proiezioni  parlano  quindi  di  un  apprezzabile recupero nel
prossimo  anno,  a cui seguirebbe pero' una fase di discesa, che gia'
nel 2002 ci riporterebbe al di sotto dei valori correnti, e poi , nel
2003, addirittura su un valore minimo mai riscontrato.
   Considerando che le Linee Guida del PNR recepite nel DPEF assumono
che  nel sessennio 2001/06 il Paese pervenga ad un rapporto fra spesa
in  Ricerca e PIL pari a quello medio attuale dell'Europa Comunitaria
(che  nel  2000  e'  stimato essere pari a 1,99%), lo scostamento che
questa programmazione finanziaria fa registrare e', per gli anni 2002
e  2003,  in  forte  contrasto  con  quanto fissato nello stesso DPEF
2001-2004.
   Infatti,  la  evoluzione nel triennio degli scostamenti in termini
assoluti e' la seguente:

===================================================================
        ANNO                   2001     2002     2003     TOTALI
===================================================================
INDICAZIONI DELLE LINEE GUIDA
RECEPITE NEL DPEF

SPESA AGGIUNTIVA IN RICERCA    4000     6000     8000      18000

DIFFERENZA PER ANNO

SPESA AGGIUNTIVA IN RICERCA    -807     -5077   -7077     -12961
-------------------------------------------------------------------

Da queste note di sintesi si evince la opportunita' che:

   1.  la  previsione  di  spesa  pubblica in Ricerca per il 2001 non
venga ulteriormente ridotta;
   2.  per  gli  anni 2002 e 2003 si rintraccino forme di recupero di
risorse  per la Ricerca che rendano credibile la volonta' politica di
rilanciare  il  sistema  della Ricerca di questo Paese su prestazioni
scientifiche di eccellenza nell'ambito comunitario ed internazionale,
e  quindi  verso il ruolo di generatore di innovazione per il sistema
produttivo.
   4. La proiezione del PNR nel Mezzogiorno
   Allo  scopo  di  assicurare  la  partecipazione del Mezzogiorno ai
processi  di  cambiamento  indotti  da  questo intervento, esso sara'
proiettato  sul  del  territorio  meridionale,  realizzando le dovute
sinergie con gli interventi previsti.
   Le  Linee  Guida  del  PNR considerano infatti il Mezzogiorno come
opportunita' per potenziare ed espandere le reti di ricerca nazionale
in  ambiti  strategici  per  il Paese e per l'Europa Comunitaria. Per
vincere  la  scommessa  dello  sviluppo competitivo sostenibile delle
regioni  meridionali,  e'  fondamentale  la  spinta per accelerare la
convergenza  del  Sistema  Mezzogiorno  sulle  dinamiche  di crescita
economica basata sulla produzione e valorizzazione della conoscenza.
   In  questa  prospettiva  l'obiettivo  globale  del  PON  2000-2006
(rafforzare  la  capacita'  di  ricerca  ed  innovazione  del sistema
meridionale)  dovra'  cogliere  nelle  scelte  del  PNR  il  contesto
favorevole  per  la  sua  realizzazione.  Cio'  comporta  il graduale
allineamento dei tre assi prioritari strategici del PON sui contenuti
dei programmi strategici del PNR.


Tali assi sono così definiti:

Asse I -  Ricerca e sviluppo dell'industria e dei settori strategici
          nel Mezzogiorno (beni culturali, ambiente, agro industria,
          trasporti con relative tecnologie abilitanti della Società
          dell'informazione);
Asse II - Rafforzamento ed apertura del sistema scientifico e di
          alta formazione;
Asse III - Sviluppo del capitale umano di eccellenza.

   La  sinergia  tra PNR e PON sara' realizzata prevedendo nelle fasi
attuative  del PON un organico collegamento dell'Asse II con l'Asse I
e III attraverso Progetti obiettivo da realizzare prevalentemente con
la  procedura  della  Programmazione  Negoziata, con la quale attuare
possibili  integrazioni  e  complementarita',  valorizzando  l'intesa
definita dal MURST con le Regioni dell'obiettivo 1.
   Una delle condizioni di base della sinergia tra PON e PNR riguarda
l'opportunita' di assecondare la convergenza dei Centri di competenze
e dei Centri di eccellenza previsti nell'Asse II del PON (riguardante
il  rafforzamento  e  l'apertura  del  Sistema  Scientifico e di Alta
Formazione)  sul modello dei Centri di Eccellenza per la ricerca e lo
sviluppo  definiti nel PNR. Questa convergenza evitera' il rischio di
emarginare  il  Mezzogiorno  dal  processo  di  rilancio  del Sistema
Nazionale  di  Ricerca e consentira' l'opportunita' dell'apertura del
Sistema  Scientifico  Meridionale  alle grandi tematiche proposte nei
Programmi Strategici del PNR.
   In tale prospettiva, i progetti cluster previsti nella misura II.1
possono  essere  specializzati  anche  sulle  tematiche dei programmi
strategici  del  PNR,  con  la possibilita' di raccordare i Centri di
competenza/eccellenza delle misure II.1 e II.3 con queste tematiche e
di  focalizzare  a  questi  obiettivi  le misure dell'Asse III per la
formazione del capitale umano e per lo spin-off della ricerca.
   Dovranno  essere  inoltre ricercati il coordinamento e la sinergia
con gli interventi del PON -Sviluppo Imprenditoriale del MICA, per la
parte  in  cui  sono  previsti  pacchetti  integrati di agevolazione,
Ricerca  e  Sviluppo  ed  Investimenti  (PIA  - Ricerca). Per i PIA -
Ricerca  rientranti  nelle  linee  del  PNR, il MICA ritiene di poter
destinare 300 miliardi complessivi per il periodo 2001-2006.

   5. Le opportunita' per il Sistema Scientifico Pubblico

   Le  scelte programmatiche del PNR mirano ad avviare il processo di
discontinuita'  quantitativa e qualitativa nella politica scientifica
e tecnologica nazionale.
   La  messa a regime della riforma della rete degli Enti Pubblici di
Ricerca,  congiuntamente all'incremento delle risorse finanziarie del
Fondo ordinario, rappresenta il contesto favorevole, perche' gli Enti
colgano   nelle  scelte  programmatiche  del  PNR  l'opportunita'  di
crescita dei loro presidi di eccellenza.
   Con riferimento al Sistema Universitario Nazionale, va evidenziato
che  il  sensibile  incremento,  previsto nella Finanziaria 2001, del
Fondo  per  il  funzionamento  ordinario,  concorre  a  potenziare la
capacita'  delle strutture universitarie a fare ricerca e svolgere un
ruolo attivo nelle fasi realizzative del PNR.
   Le  opportunita'  offerte  dal  PNR  per  la  crescita del Sistema
Scientifico Pubblico si concretizzano:

- nell'accesso  allo  sportello  del  FIRB  per  il finanziamento dei
  progetti  di  ricerca  libera  (curiosity  driven) e di progetti di
  cooperazione  internazionale;  nel PNR e' previsto che il 15% delle
  risorse  del  FIRB,  al  netto  delle  spese  per il reclutamento a
  contratto  di  giovani  ricercatori,  e di scienziati e ricercatori
  eccellenti   da   reclutare  all'estero,  sia  destinato  a  questo
  sportello;
- nella    partecipazione   alle   fasi   realizzative   dei   grandi
  progetti-obiettivo    previsti   nei   programmi   strategici   che
  sostanziano  gli interventi strutturali con ritorni sul medio-lungo
  periodo,   partecipazione   che   potra'  consentire  a  centri  di
  eccellenza  esistenti,  selezionati  con  le procedure previste, di
  guidare i processi attuativi dei grandi progetti-obiettivo; nel PNR
  e' previsto che il 68% delle risorse del FIRB, al netto delle spese
  per  il  reclutamento  a  contratto  dei  giovani ricercatori, e di
  scienziati  e  ricercatori  eccellenti da reclutare all'estero, sia
  destinato ai programmi strategici;
- nella  riserva  del  5%  di  risorse destinate ai Grandi Progetti -
  Obiettivo,   che   devono  essere  destinate  al  finanziamento  di
  attivita'  di Ricerca Libera coerenti con le finalita' degli stessi
  Grandi Progetti;
- nella  partecipazione  alle attivita' di realizzazione delle grandi
  infrastrutture di ricerca previste nel PNR;
- nella partecipazione alle azioni programmatiche previste nel quadro
  programmatico  degli interventi con ritorni nel breve-medio periodo
  che  coinvolgono  strumenti  ed  apporti finanziari delle Pubbliche
  Amministrazioni competenti;
- nella   partecipazione   alle  fasi  realizzative  del  PON-Ricerca
  dedicato al potenziamento del Sistema Scientifico meridionale.

   Il  PNR traccia inoltre un modello di reti di Centri di Eccellenza
per  la  ricerca e sviluppo incentivante l'accorciamento delle catene
del   valore   scienza-mercato.   Il  partenariato  pubblico-privato,
previsto  per  le fasi realizzative dei programmi strategici, crea le
condizioni  favorevoli  per ridurre i tempi di risposta della Ricerca
ai grandi problemi connessi alla qualita' della vita ed alla crescita
competitiva sostenibile.
   Al  Sistema  Scientifico  Pubblico,  ormai  operante  in regime di
autonomia,  il  PNR offre pertanto l'opportunita' di misurarsi con le
dinamiche della competizione scientifica e delle alleanze strategiche
pubblico-pubblico e pubblico-privato.

   6. Le opportunita' per le Imprese

   Le   scelte  programmatiche  del  PNR  mirano  a  incrementare  la
capacita'  delle  Imprese  a competere per effetto della innovazione,
determinando  le  Condizioni  di strategia (certezza di breve-medio e
lungo   termine   sui   contenuti   delle  attivita'  di  Ricerca  da
incentivare),  di  programmazione e gestione partecipate (i CERS come
spazio condiviso fra pubblico e privato).
   L'intero   PNR,  pertanto,  si  presenta  alle  Imprese  come  una
opportunita'  di crescita, costituita da importanti leve finanziarie,
ma  anche  da rilevanti spazi di cooperazione con il sistema pubblico
della Ricerca nella programmazione e gestione delle attivita' e degli
investimenti di comune interesse.
   Con riferimento alla dimensione finanziaria, va evidenziato che il
PNR ha determinato, rispetto al trend storico della spesa in Ricerca,
un   importante   incremento   cosiddetto   "aggiuntivo",  che  segna
ulteriormente  il nuovo corso, gia' avviato con la misura del credito
di imposta all'interno del FAR per un valore di 270 miliardi a valere
sul  triennio  2001-2003. Inoltre, si evidenzia la misura del credito
di  imposta  per  le  spese  di Ricerca e Sviluppo gestito con il FIT
maggiorate  dalla  Legge  Finanziaria  citata,  con  un  importo, nel
triennio 2001-2003 pari a 270 miliardi.
   In  piu',  le  opportunita'  offerte  dal  PNR per la crescita del
Sistema produttivo si concretizzano:

- Nella  esplicita  volonta'  del sistema di governo della Ricerca di
  assumere  un  ruolo  trainante  sui  contenuti  di  Ricerca ad alto
  rischio  imprenditoriale, caratterizzati da investimenti importanti
  e da redditivita' molto differite. La cooperazione pubblico-privato
  nei CERS e' il cardine di tale impostazione.
- Nei  Programmi  di  Settore  di  altre Amministrazioni, rispetto ai
  quali il PNR prevede forme importanti di leveraggio finanziario con
  apporti   di   parte  pubblica  aggiuntivi  tanto  a  quelli  delle
  Amministrazioni direttamente interessate, quanto a quelli privati.

7. L'impatto atteso del PNR

Gli   interventi   con   risultati  attesi  nel  medio-lungo  termine
produrranno un impatto misurabile in termini di:

- Maggiore  qualificazione  del  nostro  sistema di ricerca a livello
  internazionale,  impegnato  strategicamente sui grandi trends della
  ricerca   a   livello   globale,  e  guidato  su  tali  temi  dalla
  cooperazione pubblico/privato nei CERS
- Ringiovanimento  e riqualificazione del personale di ricerca, tanto
  per  effetto della leva di nuovi ricercatori effettuata nell'ambito
  dei Grandi Progetti Obiettivo, quanto per effetto dell'abbattimento
  del  fenomeno  della  "fuga"  dei  migliori  "cervelli" all'estero,
  quanto,  infine, per il ritorno nel Paese di ricercatori eccellenti
  attratti  dalla  nuova  impostazione su grandi programmi strategici
  della Ricerca nazionale
- Maggiore   competitivita'   del  sistema  produttivo,  per  effetto
  dell'arricchimento  del tasso di conoscenza nei processi e prodotti
  industriali
- Arricchimento  dello  stesso sistema produttivo con nuove attivita'
  economiche ad alto contenuto di conoscenza

In  particolare,  questo  PNR,  per  effetto  degli  investimenti per
interventi di natura strutturale con risultati attesi nel medio-lungo
termine, impattera' su:

- lo  sviluppo  dell'industria dei farmaci innovativi e della filiera
  agro-alimentare, attraverso:
- la  migliore  efficienza  ed  efficacia  nel  disegno razionale dei
  farmaci e diagnostici per malattie comuni e rare
- la migliore capacita' di garantire alimenti sicuri dalla produzione
  al consumatore finale
- lo  sviluppo  del  settore  dei prodotti e servizi biomedici con la
  ricerca su:
- nuovi  sistemi  e nuovi prodotti per la chirurgia e la riparazione,
  attraverso la messa a punto di:
- nuovi sistemi per la chirurgia assistita da calcolatore
- nuove terapie interventistiche
- lo  sviluppo  di nuovi servizi di diagnostica e cura, attraverso la
  messa a punto di:
- nuovi organi e nuovi tessuti
- nuovi sistemi di immagine
- nuovi  sistemi  per il monitoraggio, la cura e la riabilitazione in
  remoto
- la  formazione  di  nuove  societa' biotecnologiche a partire dalla
  messa  a  punto  di  sonde  molecolari  e  di  nuove terapie per le
  malattie   neurodegenerative   basate   sul  trapianto  di  cellule
  staminali
- lo  sviluppo  dell'industria  farmaceutica italiana a partire dalla
  messa   a   punto   di   nuovi  target  molecolari,  nuovi  modelli
  sperimentali  e nuove possibilita' di studi clinici per lo sviluppo
  di farmaci innovativi
- il  lancio  di  nuove  attivita'  economiche attese a partire dagli
  sviluppi  tecnologici  sulla  gestione  dell'informazione  e  della
  conoscenza, sul SW (specie per quanto ha a che fare con funzioni di
  utenza  finale  ad  alta  priorita'  -  Pubbliche Amministrazioni e
  sistemi di PMI) e sulle comunicazioni mobili
- lo  sviluppo  di  nuove  imprese ad alta intensita' di conoscenza a
  partire  dai risultati della ricerca sui nuovi servizi basati sulle
  ICT,  relativi a e-Business, Ambiente, Beni culturali, Telepresenza
  e  teledidattica,  Medicina,  Localizzazione e trasporti, Comunita'
  virtuali
- lo  sviluppo  d'impresa  a partire dalle applicazioni dei risultati
  conseguibili  nei  campi  dei  microsistemi, dei microsensori e dei
  nuovi  know-how  progettuali, tecnologici, e realizzativi nel campo
  dei  materiali  strutturali.  Le  applicazioni  coinvolgono settori
  tecnologici    ed    industriali,   che   spaziano   dall'ambiente,
  all'alimentare, al biomedico, ai trasporti, alle telecomunicazioni,
  alla meccanica e alla micro-meccanica, e quindi alla qualita' della
  vita, alla sicurezza, al risparmio energetico, alla riduzione ed al
  controllo dell'inquinamento.

Gli  interventi  con  risultati  attesi  nel  breve  e  medio termine
produrranno  un  impatto  misurabile nel nostro sistema delle PMI, in
termini di:

- incremento  di  competitivita'  nei  settori tradizionalmente forti
  dell'economia   nazionale,   quali  soprattutto  il  Made-In-Italy,
  l'AgroAlimentare ed i Trasporti;
- la crescita dei servizi alla produzione degli stessi settori
- la  modernizzazione dei servizi collegati con un assetto produttivo
  dei Beni Culturali e della Tutela Ambientale.

8 Indirizzi per l'aggiornamento del Piano AeroSpaziale Nazionale

   In relazione alle mutate condizioni nazionali ed internazionali si
rende  necessario  avviare  le procedure dell'aggiornamento del Piano
AeroSpaziale Nazionale di cui all'art. 4 del decreto 27/1999.
   Allo   scopo,   l'apposito   Gruppo   di  lavoro  di  indirizzo  e
coordinamento  in materia aerospaziale, costituito ai sensi dell'art.
3  del  medesimo  decreto, ha effettuato una preliminare ricognizione
dei   programmi   e   degli  investimenti  aerospaziali  al  fine  di
enfatizzare   il   Piano   Aerospaziale   Nazionale   come  strumento
governativo  unitario. Il Piano Aerospaziale Nazionale, coerentemente
con il Programma Nazionale della Ricerca (PNR), dovra' anche recepire
e  rendere  tra  loro  compatibili obiettivi ed esigenze che ciascuna
amministrazione  intende realizzare e promuovere mediante conoscenze,
tecnologie,  applicazioni  e programmi aerospaziali che comportano di
norma  intese  ed accordi anche internazionali. In quanto segue si e'
quindi  tenuto conto delle raccomandazioni che sono nate da parte dei
membri  del  Gruppo  di  Lavoro  e  dei documenti preliminari forniti
dall'ASI
   Oltre  ai  contributi  forniti  da  alcuni  ministeri  come quelli
dell'Ambiente,  delle  Comunicazioni,  della  Difesa, dell'Industria,
della Protezione Civile, e' da sottolineare la presenza del Ministero
degli  Affari  Esteri  che si pone non solo come Ministero "politico"
volto  ad  assicurare  la  coerenza  delle  attivita' spaziali con il
quadro delle relazioni internazionali del Paese, ma anche come utente
qualificato   di   programmi  applicativi  rispondenti  a  specifiche
esigenze.
   L'aggiornamento del programma spaziale dovra' tener conto altresi'
della  transizione  del  settore  spaziale dalla fase, caratterizzata
dalla  prevalente necessita' di acquisizione da parte delle industrie
europee,  ed italiane in particolare, delle tecnologie abilitanti del
settore,  alla  fase  attuale identificabile come fase con prevalenza
per   le   applicazioni   nelle   quali,  l'enfasi  si  sposta  sulla
utilizzazione   delle   principali   tecnologie   abilitanti  per  la
realizzazione   di   sistemi   e  la  resa  dei  servizi  in  maniera
competitiva.
   Questo pone evidentemente l'enfasi su uno dei principali obiettivi
della  ricerca  e  sviluppo in ambito industriale spaziale, che e' la
riduzione  dei  costi  specifici  per "unita' di servizio" reso. Cio'
significa,  un  diverso  approccio  per  la ricerca di base che passa
anche,  e  soprattutto, attraverso una ridefinizione dei rapporti tra
industria  e mondo della ricerca ed una conseguente valonzzazione del
patrimonio di risorse e cultura presenti nella comunita' scientifica,
italiana  in  particolare,  in  una  visione organica della ricerca e
sviluppo tecnologico nel breve, medio e lungo periodo.
   In  un'ottica  di  medio-lungo  periodo,  di cui il triennio e' il
primo  periodo  di  attuazione, vengono indicate alcune direttrici di
sviluppo   tecnologico  per  i  principali  costituenti  del  Sistema
Spaziale  o per le sue applicazioni. Queste indicazioni tengono conto
di  quanto  emerso nel Gruppo di Lavoro, di Indirizzo e Coordinamento
in  materia  aerospaziale  (ex  art.  3  D.Lgsv  27/99)  e troveranno
ulteriori   precisazioni   con   le   direttive   che   il   Ministro
dell'Universita' e della Ricerca Scientifica e Tecnologica formulera'
ai sensi degli artt. 2 e 4 del succitato D. Lgsv 27/99.

Piattaforme satellitari

   Lo  sforzo  tecnologico e' prioritariamente rivolto alla riduzione
della  massa  ed  all'aumento  della  vita  operativa,  due  elementi
rilevanti dell'impatto economico.

   La  propulsione  elettrica, la microelettronica, la generazione di
potenza,  il controllo termico rappresentano le aree tecnologiche cui
orientare gli sforzi di ricerca.

Telecomunicazioni

   Gli   sviluppi  tecnologici  saranno  orientati  non  soltanto  in
rapporto  all'obiettivo della riduzione dei costi, ma dovranno tenere
in conto le esigenze di multimedialita' e mobilita'.
   Le  indicazioni  tecnologiche  di  maggior  rilievo  riguardano le
antenne  di grosse dimensioni e le antenne attive, la componentistica
nelle  bande  ka e millimetrica, i collegamenti ottici fra satelliti,
la  tecnologia  delle superconduttivita' per dispositivi a microonde,
la  miniaturizzazione  di dispositivi tramite l'impiego di tecnologie
elettroottiche.

Telerilevamento spaziale

   Per lo sfruttamento in ottica commerciale e' necessario operare su
due  linee:  la  riduzione  dei  costi  e  la diffusione del servizio
attraverso la identificazione e lo sviluppo di prodotti ben mirati ai
diversi segmenti di mercato.
   In  questa  direzione e' indispensabile orientare la ricerca verso
le  tecnologie  necessarie  alla realizzazione di strumenti (attivi e
passivi, nelle bande di frequenza delle microonde ed ottiche) a basso
costo,  ad alta risoluzione e dotati di flessibilita' operativa; cio'
comporta  ricerca e sviluppo in settori quali la microelettronica, le
antenne radar attive, i sensori nelle onde millimetriche ed i LASER.
   Particolare   enfasi  deve  essere  attribuita  allo  sviluppo  di
attivita'  di  servizi  a  terra  "personalizzati"  ai clienti/utenti
finali  siano  essi  Pubblica  Amministrazione o soggetti privati. In
questa  prospettiva  assume  rilevanza  allo  sviluppo  di incubatori
mirati  a  generare  spin-off  sui segmenti del mercato dei servizi a
valore aggiunto.

Navigazione satellitare

   Tra  i  nuovi settori nei quali si sta affacciando l'Europa quello
certamente   piu'   consistente,  per  la  sua  dimensione  economica
complessiva  e  per  le  ricadute  attese  in  termini  di mercato ed
occupazione,  e'  la  navigazione satellitare, che si concretizza nel
programma Galileo.
   Per  tale programma, che comporta lo sviluppo di una costellazione
di  satelliti,  sono  gia'  identificabili  architetture di Sistemi e
Tecnologie  specifiche  quale  ad esempio la tecnologia degli orologi
atomici ad elevatissima precisione.

Stazione Spaziale Internazionale

   Con  la  messa in orbita della Stazione Spaziale Internazionale si
apre  una  serie  di nuovi filoni di ricerca legati allo sfruttamento
delle  sue  peculiarita'  ed, in particolare all'uso dell'ambiente in
microgravita' per ricerche in settori quali la fisica, la chimica, la
biologia, la medicina e la scienza dei materiali.
   Ma  la stazione spaziale potra' costruire anche una base logistica
per attivita' di manutenzione in orbita, con necessita' di ricerca in
settori  quali  la  robotica  e  la teleoperazione, dei cui risultati
potranno   beneficiare  anche  le  future  missioni  di  esplorazione
planetaria.

L'accesso allo spazio

   L'obiettivo  principale e' quello di ridurre i costi ed i tempi di
risposta al mercato dei sistemi di lancio.
   A tal fine e' fondamentale per l'Europa e per l'Italia lo sviluppo
di  piccoli  e medi lanciatori per rispondere alle nuove esigenze del
settore che prevedono sempre di piu' l'uso di piccoli satelliti ed in
orbite non geo-stazionarie.
   E'  altresi' rilevante mantenere la competitivita' economica anche
del grande lanciatore europeo.
   in   questa  prospettiva  l'Italia  deve  tendere  a  mantenere  e
sviluppare  il suo ruolo, ricercando nicchie di leadership attraverso
la  realizzazione  del  piccolo lanciatore ed un presidio forte sulla
nuova famiglia dei lanciatori europei.

   La  distribuzione  di  ruoli  tra  i  vari partecipanti pubblici e
privati,  alla  luce  anche della ristrutturazione in corso a livello
europeo

   Tenendo  presente  che  nei settori in questione i rischi connessi
all'uso  delle  nuove  tecnologie  sono  spesso  un  deterrente  agli
investimenti  privati,  diventa  fondamentale  il  ruolo dell'Agenzia
Spaziale  Italiana  che  da  semplice erogatore di finanziamenti alla
ricerca deve sempre piu' assumere un ruolo pro-attivo concertando con
l'industria  forme di partenariato finalizzate all'avvio di attivita'
imprenditoriali che consentano sia di rafforzare il ruolo industriale
nazionale  sia  di  rispondere  alle esigenze della nascente Societa'
dell'informazione in termini di servizi ed occupazionali.

In tale ambito il Piano Aerospaziale Nazionale dovra':


1. Favorire con risorse finanziarie e competenze la realizzazione
   di programmi che:
- interessino la collettività e la comunità scientifica,
- favoriscano la modernizzazione delle infrastrutture del
  sistema paese,
- promuovano pertanto la diffusione e qualificazione della domanda.

2. Coinvolgere in tali programmi le capacità operative più
   appropriate, limitandosi ad adottare nei confronti dei potenziali
   fornitori nazionali criteri di preferenza a parità di prestazioni
   e prezzi.

3. Supportare gli investimenti in R&S, progettazione,
   ingegnerizzazione e industrializzazione delle imprese, a fronte
   di chiari programmi di creazione di vantaggi competitivi in grado
   di avere ricadute stabili sull'industria spaziale localizzata
   in Italia, indipendentemente dal loro immediato utilizzo in
   programmi di rilievo nazionale. La formula primaria consisterà
   nel cofinanziamento delle iniziative. La quota di cofinanziamento
   sarà funzione della rispondenza dell'iniziativa alle opzioni
   strategiche dell'Agenzia e, nel caso di programmi di politica
   industriale, della certezza del ritorno in termini di vantaggio
   competitivo internazionale.

4. Disgiungere in modo netto le politiche relative all'offerta da
   quelle relative alla domanda, per evitare una spirale regressiva
   di reciproco condizionamento e il conseguente congelamento delle
   capacità imprenditoriali sia nella ricerca di nuove applicazioni
   che nello sviluppo di nuove tecnologie, offrendo ad ambedue i
   tipi di operatori una prospettiva non limitata dai confini
   nazionali.

5. Aumentare le risorse finanziarie e organizzative destinate allo
   sviluppo tecnologico, con la missione di promuovere le piccole e
   medie imprese, di potenziare la capacità industriale nazionale
   nella componentistica specializzata (che goda di premi di prezzo
   atti a compensare eventuali diseconomie di scala), in particolare
   quelle soggette alle restrizioni all'export imposte dagli
   Stati Uniti, di agevolare il trasferimento tecnologico, di
   sviluppare ove possibile completi sottosistemi o sistemi e di
   promuovere e supportare le iniziative per la fornitura di servizi
   avanzati.

La  identificazione  dei  settori  di  cooperazione  internazionale e
quelli di indipendenza strategica

La   individuazione   dei   settori   di   cooperazione   e'  dettata
fondamentalmente dai seguenti criteri:


- Esigenza di crescita di conoscenze tecnico-scientifiche mediante
  collaborazioni con gruppi di eccellenza
- Scelta dei segmenti spaziali con obiettivo applicativo di tipo
  globale (osservazione della Terra, navigazione, telecomunicazioni
  ecc.)
- Partecipazione ai segmenti spaziali che richiedono un mercato di
  protezione almeno a livello europeo (ad esempio lanciatori
  convenzionali e lanciatori riusabili)

Quelli di indipendenza strategica possono essere individuati in base
ai seguenti criteri:

- Sviluppo di conoscenze di sistema mediante anche piccoli
  dimostratori
- Ricerca e innovazione per lo sviluppo di nuovi componenti e
  sottosistemi
- Sistemi e tecniche di valenza strategica militare
- Servizi di terra con specifiche ricadute applicative

La sinergia tra i settori civili e militari

La  possibile  sinergia  tra  il  settore civile e quello militare e'
riscontrabile in diversi approcci possibili:
- Individuazione  di  tecnologie  di  interesse comune che consentano
  sviluppi congiunti
- Individuazione e sviluppo di sistemi da operare congiuntamente

Le aree delle osservazioni della Terra ad alta risoluzione spaziale e
temporale,  della  navigazione  e  delle comunicazioni sono quelle di
maggior potenzialita' di collaborazione.

Le Linee Guida per la futura organizzazione europea

   Negli  ultimi  anni  si  e'  sensibilmente accresciuto il grado di
integrazione  politica  ed  economica  dei  paesi  membri dell'Unione
Europea,  che  hanno  preso  maggiore coscienza della rilevanza della
materia   spaziale  per  il  mantenimento  di  un  elevato  grado  di
competitivita'  in  Europa. La materia e' divenuta oggetto di un piu'
diretto    interessamento   da   parte   dell'Unione   Europea,   che
congiuntamente  con  l'ESA ha avviato un esercizio per la definizione
di  una Strategia Spaziale Europea. Il documento finale, approvato il
16  novembre  2000 dal Consiglio ESA e dal Consiglio Ricerca dell'UE,
dovra'  essere  attenta  mente  tenuto  presente  nell'elaborazione e
nell'esecuzione  del  Piano  Aerospaziale Nazionale. L'ESA continua a
costituire l'organismo internazionale di nostro maggiore riferimento,
nel  quale  deteniamo una posizione di rilievo che rappresenta di per
se' una garanzia importante a protezione dei nostri interessi,
   Per  quanto riguarda i settori operativi della navigazione e delle
osservazioni della terra e' fondamentale il ruolo dell'Unione Europea
come  propulsore  di  missioni applicative. Nel caso, in particolare,
delle  osservazioni  della  terra  ad  alta  risoluzione  spaziale  e
temporale,  si  prevede  in  Europa un forte aumento della domanda di
immagini  a  seguito  del  trasferimento  del  Centro  Satellitare di
Torrejon   dall'UEO   all'Unione  Europea  e  per  effetto  del  varo
dell'iniziativa  "Global  Monitoring  for  Environment  and Security"
prevista   dalla   strategia   europea  per  lo  spazio  recentemente
approvata.  Iniziative  italiane  finalizzate alla produzione di dati
telerilevati  ad  alta  risoluzione,  quali il Cosmo Skymed, dovranno
essere realizzate anche in funzione di questa domanda attesa.
   I  progetti  gia'  avviati  in ambito ESA, vanno complementati con
azioni  di supporto specifico a livello nazionale per contribuire sia
allo sviluppo delle tecnologie piu' critiche che per la realizzazione
di  Centri  di Eccellenza, delle infrastrutture di terra e dei Centri
Servizi,  raccomandando  una loro dislocazione nelle aree del Sud per
contribuire  alla creazione di nuova occupazione e per colmare il gap
infrastrutturale con il centro-nord.
   Piu'  complessa  appare  la  tutela  dell'interesse  nazionale nei
programmi  internazionali intrapresi al di fuori di un'organizzazione
di  riferimento, che devono essere scrupolosamente vagliati, non solo
sul piano dell'analisi costi/benefici, ma anche sotto l'aspetto della
loro convenienza ed opportunita' per la politica estera del Paese.
   La   politica   spaziale,   nella   misura   in  cui  accresce  la
competitivita'  del  sistema  Italia nel suo complesso nonche' per la
sua  rilevanza  sotto  il  profilo della sicurezza e della difesa, e'
anche strumento di politica estera, suscettibile di generare positivi
ritorni  per la posizione internazionale del Paese. L'investimento di
consistenti   risorse   nei   piu'  ambiziosi  programmi  europei  ed
internazionali  (Stazione  Spaziale Internazionale, Galileo, Vega) va
visto  in  questo  senso  anche  come  un  investimento  a favore del
prestigio del paese.
   Allo stesso modo, la stipula di accordi bilaterali di cooperazione
in   materia   spaziale   costituisce  un  valido  strumento  per  il
rafforzamento dei legami che l'Italia intrattiene con alcuni paesi di
interesse   prioritario.  La  richiesta  del  Brasile  di  concludere
un'intesa  e  la  firma di un accordo con la Russia fanno stato di un
notevole  dinamismo  della  nostra politica estera in campo spaziale,
che andrebbe adeguatamente valorizzato nel documento di aggiornamento
al Piano Aerospaziale Nazionale.

   Quadro finanziario

   Le  attivita'  contenute  nel vigente Piano AeroSpaziale Nazionale
1998-2002  effettivamente svolte dal 1998 ad oggi hanno subito alcuni
aggiustamenti programmatici, dovuti essenzialmente:
- Alla  riduzione  delle  disponibilita'  finanziarie  registrate nel
  1998, 1999 e 2000 rispetto alle previsioni ivi contenute;
- Al  verificarsi  di  eventi  chiave  di carattere programmatico nel
  corso del 1999-2000;
- Alle  previsioni  finanziarie  per il triennio 2000-2002, di cui al
  bilancio  di  previsione triennale dell'Agenzia, in netta riduzione
  rispetto al Piano Aerospaziale Nazionale vigente;
- Alle  conseguenze  derivanti  da  quanto deciso in ambito ESA ed al
  consolidarsi di accordi internazionali bilaterali su programmi come
  Vega, COSMO-SkyMed e GALILEO.

   Sulla  base  dei  nuovi  indirizzi contenuti nelle Linee guida del
PNR,   dovra'  pertanto  essere  prodotto  il  nuovo  Piano  Spaziale
Nazionale,  per la prima volta tenendo conto del riordino del sistema
ricerca,  e  per  la  prima  volta  come  diretta  conseguenza  della
strategia  individuata  dal  MURST  nel PNR, di concerto con tutte le
altre amministrazioni dello Stato interessate.