IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO
  Visto  l'art.  2,  comma 9, del decreto-legge 25 settembre 2001, n.
350,  che  prevede  l'anticipo  del pagamento dello stipendio e della
tredicesima  mensilita'  da  corrispondere  al  personale  statale  a
decorrere  dal  7  dicembre 2001, secondo un calendario stabilito dal
Ministero dell'economia e delle finanze;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1984,
n. 21;
  Visti  gli  articoli  14,  22 e 24 del decreto del Presidente della
Repubblica  20  aprile  1994,  n.  367, e, in particolare, il comma 2
dell'art.  14,  in base al quale il Ministro del tesoro stabilisce le
modalita'  con le quali i titolari di stipendi ed altri assegni fissi
continuativi  a carico del bilancio dello Stato possono richiedere il
pagamento  in  tesoreria o presso gli uffici postali, tenuto altresi'
conto delle particolari esigenze di categorie di creditori disabili o
portatori  di  handicap,  ovvero  delle speciali necessita' dei Corpi
militari  dello  Stato,  nonche'  della  Polizia  di Stato, del Corpo
nazionale  dei vigili del fuoco, del Corpo di polizia penitenziaria e
del Corpo forestale dello Stato;
  Visto  l'art. 6 della legge 14 aprile 1977, n. 112, come modificato
dal  decreto-legge  9 dicembre 1977, n. 892, convertito nella legge 3
febbraio 1978, n. 23;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  del tesoro datato 4 aprile 1995,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 27 aprile 1995;
  Visto  l'art.  370  del  regolamento di contabilita' generale dello
Stato  approvato  con  regio  decreto  18  novembre  1923, n. 2440, e
successive modificazioni;
  Sentita la Banca d'Italia;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  Il  pagamento  degli  stipendi,  degli  altri  assegni  fissi e
continuativi  e  della  tredicesima  mensilita'  al personale statale
dovuti  nel  mese  di dicembre 2001, sono corrisposti secondo le date
stabilite nel calendario allegato.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 6 novembre 2001
                                    Il Ragioniere generale: Monorchio