IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

   Viste  la  decisione comune n. 1692/96/CE del Parlamento europeo e
del  Consiglio  in  data 23 luglio 1996 sugli orientamenti comunitari
per  lo  sviluppo  della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e la
decisione  comune  n.  1346/2001/CE  in  data  22 maggio 2001, che ha
modificato  gli schemi della suddetta rete onde integrarvi i porti di
navigazione interna e i porti marittimi;
   Visto l'art. 7 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che istituisce,
nell'ambito  di  questo  Comitato,  l'Unita'  tecnica  -  Finanza  di
progetto  con  il  compito di promuovere, all'interno delle pubbliche
amministrazioni,   l'utilizzo  delle  tecniche  di  finanziamento  di
infrastrutture  con  il  ricorso a capitali privati e visto l'art. 57
della  legge  23  dicembre  2000,  n. 388, che prevede l'acquisizione
delle  valutazioni  della menzionata Unita' in fase di pianificazione
ed    attuazione   dei   programmi   di   spesa   predisposti   dalle
Amministrazioni   centrali  per  la  realizzazione  d'infrastrutture,
nonche'  l'individuazione  di  ulteriori  modalita'  d'incentivazione
all'utilizzo della finanza di progetto;
   Visto   il   Piano   generale  dei  trasporti  e  della  logistica
(P.G.T.L.),  approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14
marzo 2001;
   Visto  il  Documento  di  programmazione  economica  e finanziaria
2002-2006,  che,  tra le principali iniziative di politica economica,
prevede  la realizzazione di un programma di opere pubbliche ritenute
strategiche  per lo sviluppo e la modernizzazione del Paese, stimando
l'importo  complessivo  del  programma  in  100.000  miliardi di lire
(51.646  meuro)  distribuito  nell'arco  dell'intera legislatura, con
finanziamento  per il 50% a carico del bilancio pubblico e per il 50%
mediante  ricorso  al project-financing, e prevedendo l'emanazione di
apposito  strumento  legislativo  volto  ad  imprimere  la necessaria
accelerazione   all'iter   realizzativo   delle   opere  incluse  nel
programma;
   Visto  il  testo normativo (A.S. 374-B), approvato definitivamente
dalle  Camere  il 6 dicembre 2001 e promulgato in data odierna con il
n.  443  (c.d.  "legge  obiettivo"),  in corso di pubblicazione, che,
all'art.  1,  comma  1,  stabilisce che le infrastrutture pubbliche e
private  e  gli  insediamenti  produttivi  strategici e di preminente
interesse  nazionale,  da  realizzare  per  la  modernizzazione  e lo
sviluppo  del  Paese,  siano  individuati  dal  Governo attraverso un
programma  formulato  in  base alle indicazioni procedurali contenute
nello stesso comma 1, sancendo che il programma persegua finalita' di
riequilibrio  socio-economico  tra le aree del territorio nazionale e
tenga conto del Piano generale dei trasporti, fermo restando peraltro
che  l'inserimento di opere non ricomprese in detto Piano costituisce
automatica  integrazione  dello  stesso, e disponendo che, in sede di
prima  applicazione  della legge, il programma medesimo sia approvato
da questo Comitato entro il 31 dicembre 2001;
   Visto  il disegno di legge in materia di infrastrutture, collegato
alla  legge  finanziaria  relativa  all'anno  2002  (A.C.  2032), che
autorizza,  a decorrere da detto anno, specifici limiti d'impegno per
la  progettazione e realizzazione delle opere strategiche individuate
nel  programma  di  cui  sopra,  ad  integrazione  dei  finanziamenti
pubblici, comunitari e privati all'uopo disponibili;
   Vista  la  nota  in data 14 dicembre 2001 con la quale il Ministro
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti ha trasmesso, in vista della
riunione  preliminare  alla  seduta  di questo Comitato, lo schema di
programma delle "infrastrutture strategiche";
   Considerato  che  la  proposta del Ministro delle infrastrutture e
dei  trasporti  ha  formato  oggetto  di  discussione  da parte della
Conferenza unificata nelle sedute del 5 e del 20 dicembre 2001;
   Considerato   che   lo   schema   di  programma,  unitamente  alle
indicazioni  di investimento complessivo e di previsione di spesa nel
triennio  2002-2004, e' stato oggetto di approfondito esame nel corso
delle  riunioni  preparatorie  di  questo  Comitato  del  17 e del 20
dicembre  2001, esame dal quale e' emersa, tra l'altro, l'esigenza di
riservare  al  Mezzogiorno, ai fini del soddisfacimento del principio
di  addizionalita' delle risorse comunitarie, una quota non inferiore
al  30%  delle  risorse  destinate  dal  suddetto disegno di legge in
materia d'infrastrutture al programma di cui trattasi;
   Considerato  che, nel corso dell'odierna seduta, il Ministro delle
infrastrutture  e dei trasporti ha presentato il programma, che tiene
conto  delle indicazioni e valutazioni emerse nelle suddette riunioni
preparatorie  e che, in particolare, prevede investimenti localizzati
nel Mezzogiorno, per il triennio 2002-2004, in misura pari a circa il
45% degli investimenti complessivi;
   Preso  atto  che, nella stesura definitiva come sopra sottoposta a
questo  Comitato,  lo  schema  di  programma si articola nei seguenti
sottosistemi:
   Sistema valichi;
   Corridoi   longitudinali  plurimodali  (padano;  Tirreno-Brennero;
tirrenico-Nord Europa; adriatico; dorsale centrale);
   Sistema Mo.se.;
   Ponte sullo Stretto di Messina;
   Corridoi trasversali dorsale appenninica;
   Piastra logistica euromediterranea della Sardegna;
   Hub  portuali, interportuali e allacciamenti ferroviari e stradali
grandi hub aeroportuali;
   Sistemi urbani;
   Schemi   idrici,   concernenti   interventi  per  l'emergenza  nel
Mezzogiorno continentale ed insulare;
   Piano degli schemi irrigui;
   Piano degli interventi idro-geologici prioritari;
   Piano degli interventi nel comparto energetico;
   Piano degli interventi nel comparto delle telecomunicazioni;
   Sistema  informativo  del  Ministero  delle  infrastrutture  e dei
trasporti mirato all'attuazione del programma;
   Preso  atto  che  molti  interventi inclusi nei sottosistemi sopra
elencati  figurano ricompresi nelle intese istituzionali di programma
e relativi Accordi di programma quadro, affidati al coordinamento del
   Ministero dell'economia e delle finanze;
   Preso  atto  che il piano degli interventi nel comparto energetico
ed il piano degli interventi nel
   comparto   delle   telecomunicazioni   prevedono  investimenti  di
notevole entita' da parte di soggetti privati;
   Preso  atto  che  il  piano degli schemi irrigui ed il piano degli
interventi   idro-geologici   prioritari  sono  ancora  in  corso  di
definitiva  messa  a  punto, si' che occorre rinviarne l'approvazione
allorche'  sara'  disponibile  la  versione  finale, con il dettaglio
delle opere da includere nel programma;
   Ritenuto   che   il   "sistema  informativo  del  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei trasporti mirato all'attuazione del programma"
non  sia  immediatamente  riconducibile  ai  contenuti  del programma
stesso,  pur  ponendosi  in funzione strumentale per la realizzazione
del medesimo;
   Udita  la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti,  che  sottolinea  come  lo  schema  di programma sia stato
elaborato sulla base di un'attenta verifica delle esigenze del Paese,
sentendo - in collaborazione con il Ministro per gli affari regionali
- le singole Regioni, e che precisa che gli interventi individuati in
detto  schema  sono da valutare in una logica complessiva di sistema,
che  -  per  quanto  attiene  in particolare agli investimenti per la
mobilita'  -  e'  coerente  con  il  disegno  di rete tracciato dalla
normativa  comunitaria  e  dal  P.G.T.L. e che presuppone una lettura
integrata degli interventi di programma e degli interventi ricompresi
nei  piani  di  settore  e  soprattutto  nel  contratto  di programma
stipulato  con  la  Societa'  FS  per  il quinquennio 2001-2005 e nel
programma triennale della viabilita' 2002-2004;

                              Delibera:

   1.  E'  approvato,  ai  sensi  dell'art.  1,  comma 1, della legge
promulgata  in data odierna con il n. 443, in corso di pubblicazione,
ed  ai  fini  dell'accelerazione delle procedure previste dal comma 2
del medesimo articolo, il programma delle "infrastrutture pubbliche e
private e degli insediamenti produttivi" che, considerati nell'ottica
d'integrazione  complessiva  esposta  in premessa e portati a sistema
nell'ambito   dei   settori  d'intervento  del  pari  specificati  in
premessa,  assumono  carattere  strategico  e di preminente interesse
nazionale  per  la  modernizzazione  e  lo  sviluppo  del  Paese:  il
programma  e' sintetizzato nel prospetto allegato sub 1), che riporta
una  prima  valutazione dei dati di costo e degli importi disponibili
gia' esistenti per i singoli investimenti inclusi nel programma e che
costituisce  parte  integrante  della presente delibera; mentre negli
altri  allegati,  che  costituiscono  del pari parte integrante della
presente  delibera,  sono  riportati - rispettivamente - il programma
degli  interventi  trasportistici articolato per Regione ed inclusivo
di  altri  interventi  inseriti solo ai fini dell'accelerazione delle
procedure (allegato 2), il piano degli schemi idrici (allegato 3), il
piano  degli  interventi  nel  comparto  energetico  (allegato 4), la
sintesi    del    piano   degli   interventi   nel   comparto   delle
telecomunicazioni  (allegato  5):  la  puntuale  localizzazione  e le
modalita' di realizzazione degli interventi nel comparto energetico e
degli  interventi  nel comparto delle telecomunicazioni sono definite
d'intesa  con  la  Regione  interessata. Con successiva delibera ed a
integrazione  del  suddetto programma, questo Comitato provvedera' ad
approvare  il piano degli schemi irrigui ed il piano degli interventi
idro-geologici   prioritari.   In   tale  occasione  questo  Comitato
provvedera',  altresi',  nell'ambito  delle modalita' di approvazione
dei  progetti  e  delle  procedure  di  monitoraggio  previste  dalla
normativa  vigente,  ad individuare le forme di collaborazione tra il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ed  il Ministero
dell'economia  e  delle  finanze  anche  con riguardo all'inserimento
delle iniziative nelle Intese istituzionali di programma.
   2.   La  definizione  del  quadro  finanziario  resta  subordinata
all'approvazione  del  disegno di legge finanziaria per il 2002 e del
collegato alla finanziaria stessa in materia d'infrastrutture (citato
A.C.  2032).  In  tale  contesto le previsioni di spesa riportate nel
menzionato  allegato  1  hanno  carattere programmatico e mirano, tra
l'altro,   a   rilevare  il  fabbisogno  residuo  per  le  annualita'
successive  al 2002, anche in relazione alle disposizioni della legge
richiamata.
   In  particolare  per  il  2002  le previsioni di spesa sono pari a
2.763,51 meuro cosi' ripartiti:

          ---->  Vedere tabella a pag. 7 della G.U.  <----

   3.   Questo   Comitato,  anche  in  coerenza  con  i  principi  di
addizionalita'  richiamati  in  premessa, procedera', successivamente
all'approvazione del predetto disegno di legge finanziaria per l'anno
2002,  alla  ricognizione  -  per  ciascun intervento - delle diverse
fonti   di   finanziamento   disponibili,  sulla  base  delle  schede
predisposte  secondo  lo  schema discusso nella riunione preparatoria
del 17 dicembre 2001.
   4.  Alla  luce,  tra  l'altro,  delle indicazioni del Documento di
programmazione  economico-finanziaria 2002-2006 sul coinvolgimento di
capitali  privati, l'unita' tecnica - Finanza di progetto provvedera'
ad  individuare  i  settori o le opere in cui piu' significativo puo'
risultare l'apporto di detti capitali privati e a tal fine procedera'
a  effettuare  studi  pilota  su  alcuni progetti selezionati, avendo
riguardo  alle  finalita' di riequilibrio socio-economico tra le aree
del territorio, dal Ministero dell'economia d'intesa con il Ministero
delle  infrastrutture. La predetta Unita' riferira' a questo Comitato
circa le risultanze degli studi stessi.
   5.   L'assegnazione   delle   risorse  previste  dall'art.  7  del
richiamato d.d.l. collegato alla legge finanziaria 2002 dovra' essere
effettuata,  secondo i criteri di riequilibrio socio-economico tra le
aree  del  tenitorio  nazionale  sottesi  dal menzionato art. 1 della
"legge  obiettivo"  e  del resto gia' tenuti presenti nello schema di
programma, in relazione agli esiti delle ricognizioni di cui sopra.
   Roma 21 dicembre 2001
                                     Il Presidente delegato: Tremonti

   Registrata alla Corte dei Conti il 18 febbraio 2002
   Ufficio  di controllo sui Ministeri economici-finanziari, registro
n. 1 Economia e finanze foglio n. 255