IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO
                             di Brescia

  Visti  gli  articoli 34,  35,  38  del decreto del Presidente della
Repubblica 30 aprile 1970, n. 639;
  Visto l'art. 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88;
  Visto  il  decreto direttoriale n. 4/2002 del 19 marzo 2002, con il
quale  e'  stato  ricostituito  il  comitato  provinciale I.N.P.S. di
Brescia;
  Visto  il  ricorso  giurisdizionale  dinanzi  al  T.A.R. di Brescia
datato 11 giugno 2002 proposto dalla organizzazione sindacale CONFSAL
in   persona   del   segretario   provinciale,   teso   ad   ottenere
l'annullamento  del  predetto decreto direttoriale nella parte in cui
sono stati esclusi dal comitato provinciale I.N.P.S. i rappresentanti
dei lavoratori designati dalla stessa ricorrente;
  Vista  la  sentenza in data 17 novembre 2003, n. 1408/03 Reg. Dec.,
con   la   quale  il  T.A.R.  di  Brescia  ha  annullato  il  decreto
direttoriale n. 4/2002 per insufficiente motivazione, «fermo restando
il  potere  della  P.A.  di adottarne uno successivo, avente identico
contenuto  dispositivo,  purche'  congruamente  motivato»,  stante la
mancata  precisazione  delle  ragioni  per le quali la CONFSAL non e'
stata  ritenuta dotata del sufficiente grado di rappresentativita' ai
fini della designazione dei membri del comitato in questione;
  Considerato   che   la   stessa  sentenza  demanda  alla  direzione
provinciale del lavoro di Brescia il potere di adottare un successivo
decreto  avente  eventualmente  anche un identico dispositivo purche'
congruamente motivato;
  Considerato   che   i   componenti  rappresentanti  dei  lavoratori
dipendenti  dei  comitati  provinciali  in  questione  sono, inoltre,
nominati    tra   i   designati   dalle   associazioni   maggiormente
rappresentative nella provincia di riferimento;
  Ritenuto  che  la normativa citata, oltre ad affermare il principio
della  maggiore  rappresentativita',  accoglie anche il principio del
pluralismo   partecipativo   della   rappresentanza   dei  lavoratori
attraverso  la  piu' ampia partecipazione degli stessi onde includere
quelle  organizzazioni  rappresentative che siano maggiormente attive
nella provincia competente;
  Considerato,   altresi',  che  per  la  corretta  formulazione  del
giudizio   sul   grado  di  rappresentativita'  delle  organizzazioni
sindacali   occorre  stabilire,  in  via  preventiva,  i  criteri  di
valutazione, che sono stati cosi' individuati:
    a) consistenza   numerica   dei   soggetti   rappresentati  dalle
organizzazioni sindacali;
    b) partecipazione  alla  formazione  e stipulazione dei contratti
collettivi di lavoro;
    c) ampiezza   e   diffusione  delle  strutture  organizzative  ed
operative;
    d) altra preminente attivita' istituzionale;
  Visti  gli atti forniti dalla CCIAA di Brescia in ordine all'indice
di occupazione dei singoli settori produttivi;
  Esaminati  i  dati  direttamente  acquisiti  dall'ufficio  e quelli
forniti  dalle  organizzazioni  sindacali  interessate  dai  quali si
evince  che quelle maggiormente rappresentative per quanto concerne i
lavoratori  dipendenti,  considerando  i  criteri sopra esposti, sono
nell'ordine: 1) la CGIL; 2) la CISL; 3) la UIL, avendo queste:
    a) stipulato   un   numero   congruo   di  contratti  integrativi
provinciali ed aziendali;
    b) strutture organizzative ramificate nel ter-ritorio;
    c) un  numero  totale  di  lavoratori  e  pensionati iscritti che
risulta, dalla documentazione pervenuta, essere cosi' composto: CGIL:
109.753 di cui 46.000 nel settore privato, CISL: 83.769 di cui 33.000
nel settore privato, UIL: 20.290 di cui 10.500 nel settore privato;
  Considerato  che,  dalla  documentazione  pervenuta,  la ricorrente
CONFSAL   risulta,   su   un   totale   di  10.380  iscritti,  essere
rappresentativa di soli 1.400 lavoratori nel settore privato;
  Considerato  che le competenze del comitato in questione concernono
esclusivamente  le gestioni previdenziali e assicurative a favore dei
lavoratori appartenenti al settore privatistico;
  Ritenuto    che   la   consistenza   numerica   e   il   grado   di
rappresentativita'  raggiunti  dalle  predette  confederazioni  nella
provincia di Brescia giustifica ampiamente la esclusione di qualsiasi
altra  organizzazione  sindacale all'interno del costituendo comitato
in  quanto  in  capo  ad  esse  aderiscono  la  quasi  totalita'  dei
lavoratori dipendenti nel settore privato;
  Considerato,  ancora,  che  l'organizzazione sindacale maggiormente
rappresentativa dei dirigenti di azienda risulta essere la CIDA;
  Ritenuto che per quanto riguarda i tre rappresentanti dei datori di
lavoro  sia  opportuno garantire la presenza nel comitato provinciale
dei  tre  settori produttivi in considerazione del fatto che anche il
settore primario, pur avendo una incidenza, in termini occupazionali,
inferiore  rispetto  agli  altri  due settori, mantiene tuttavia allo
stato  un  ruolo  complessivo nel tessuto produttivo della provincia,
non trascurabile, sicche' sarebbe inopportuno escludere completamente
dal comitato le organizzazioni datoriali di tale settore;
  Valutata   la  rappresentativita'  delle  organizzazioni  datoriali
nell'ambito  dei  singoli  settori  produttivi,  per  cui i tre seggi
spettanti  ai datori di lavoro vengono cosi' ripartiti: uno alla AIB,
uno  alla  Associazione  commercianti  e  uno alla Unione provinciale
agricoltori;
  Tenuto  conto  che,  per  quanto concerne i lavoratori autonomi, le
organizzazioni  maggiormente  rappresentative  risultano  essere:  la
Confederazione   dei   coltivatori   diretti,   l'Unione  provinciale
artigianato,  aderente alla Confederazione generale dell'artigianato,
per   gli   artigiani,  l'Associazione  commercianti,  aderente  alla
Confederazione   generale  del  commercio,  per  esercenti  attivita'
commerciali;
  Viste le designazioni effettuate dalle organizzazioni sindacali dei
lavoratori   dipendenti,  dei  datori  di  lavoro  e  dei  lavoratori
autonomi;
  Considerati, pertanto, i suddetti criteri basilari posti a sostegno
della    individuazione    delle    organizzazioni   sindacali   piu'
rappresentative  ex  articoli 34  e  35, decreto del Presidente della
Repubblica n. 639/1970, finalizzati alla composizione del comitato in
questione;
  A  parziale  rettifica e integrazione del decreto n. 4 del 19 marzo
2002;
                              Decreta:
  E'  rinnovato  presso  la  sede  provinciale  I.N.P.S., il comitato
provinciale dell'Istituto, di cui all'art. 34, decreto del Presidente
della  Repubblica 1970, n. 639, e all'art. 44 della legge n. 88/1989,
composto come segue:
    A) in rappresentanza dei lavoratori:
      1) sig. Bonetti Luciano (CGIL);
      2) sig. Borgogna Carlo (CGIL);
      3) sig. Gozzi Bernardo (CGIL);
      4) sig. Cubani Giorgio (CGIL);
      5) sig. Belleri Aldo (CISL);
      6) sig. Bordonali Luciano (CISL);
      7) sig. Bornatici Antonio (CISL);
      8) sig. Filippini Francesco (CISL);
      9) sig. Belletti Giovanni (UIL);
      10) sig. Merigo Raffaele (UIL);
      11) sig. Frugoni Bruno (dirigenti d'azienda);
    B) in rappresentanza dei datori di lavoro:
      1) dott. Bui Marco, settore industria;
      2) p.a. Bertuletti Serafino, settore agricoltura;
      3) rag. Nulli Aurelio, settore commercio e servizi;
    C) in rappresentanza dei lavoratori autonomi:
      1) p.a. Bignotti Gualtiero, coltivatori diretti:
      2) sig. Spada Fausto, artigiani;
      3) sig. Orsetti Antonio, esercenti attivita' commerciali,
    D)  il direttore della direzione provinciale del lavoro, o un suo
delegato, ai sensi dell'art. 44 della legge n. 88/1989;
    E)  il  direttore  della ragioneria provinciale dello Stato, o un
suo  delegato, ai sensi del punto 5 del citato art. 44 della legge n.
88/1989;
    F) il dirigente della sede provinciale dell'I.N.P.S.
  In applicazione dell'art. 46 comma 3, della legge n. 89/1988;
  Accertato,  altresi',  il  grado  di rappresentativita' di ciascuna
organizzazione  che  consente  di  effettuare, secondo un rapporto di
proporzionalita', una ripartizione dei posti;
  Richieste, pertanto, alle associazioni maggiormente rappresentative
le designazioni dei nominativi;
  Viste le designazioni effettuate dalle organizzazioni interpellate;
  Sono  costituite  le  commissioni speciali del comitato provinciale
presso  la  sede  I.N.P.S.  della  provincia di Brescia che risultano
cosi' composte:
Commissione speciale coltivatori diretti mezzadri e coloni.
    1) sig. Migliorati Maria Pietro in rappresentanza UPA;
    2) sig. Bazzana Filippo in rappresentanza UPA;
    3) dott. Zanetti Gianfranco in rappresentanza coltivatori diretti
    4) Geom. Macerati Fausto in rappresentanza coltivatori diretti.
Commissione speciale artigiani.
    1) sig. Orlandi Antonio, rappresentante Associazioni artigiani;
    2) sig. Ronaghi Marco, rappresentante Associazione artigiani;
    3) sig.ra Maccarinelli Elsa, rappresentante CNA;
    4) sig. Rizzino Tobia, rappresentante CNA.
Commissione speciale esercenti attivita' commerciali.
    1) sig. Biazzi Claudio, rappresentante ASCOM;
    2) dott. Ferrari G. Franco, rappresentante ASCOM;
    3) avv. Faini Daniela, rappresentante ASCOM;
    4) sig. Lupi Luigi, rappresentante Confesercenti.
  Sono componenti di diritto delle commissioni speciali:
    direttore della direzione provinciale del lavoro o suo delegato;
    direttore   della   ragioneria  provinciale  dello  Stato  o  suo
delegato;
    direttore della sede provinciale I.N.P.S. o suo delegato.
  Il  comitato  composto  come  sopra  ha  la  durata di quattro anni
comunque  a  decorrere  dalla  data  del precedente decreto (19 marzo
2002).
    Brescia, 3 agosto 2004
                                      Il direttore provinciale: Bruno