IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  Visto  l'art.  2,  comma  2, del decreto-legge 1° dicembre 1993, n.
487,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n.
71,  recante «Trasformazione dell'Amministrazione delle poste e delle
telecomunicazioni  in  ente pubblico economico e riorganizzazione del
Ministero»;
  Visto  il  decreto  legislativo  30 luglio  1999,  n.  284, recante
«Riordino  della Cassa depositi e prestiti a norma dell'art. 11 della
legge 15 marzo 1997, n. 59» e in particolare gli articoli 2 e 3;
  Visto  l'art.  5  del  decreto-legge  30 settembre  2003,  n.  269,
convertito,  con  modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326
(di  seguito il «decreto-legge»), che dispone la trasformazione della
Cassa  depositi e prestiti in «Cassa depositi e prestiti societa' per
azioni» (di seguito «CDP S.p.a.»);
  Visto  l'art.  45,  comma 32, della legge 23 dicembre 1998, n. 448,
recante  «Misure  di  finanza  pubblica  per  la stabilizzazione e lo
sviluppo»;
  Visto  il  decreto  legislativo  11 novembre  2003, n. 333, recante
«Attuazione  della  direttiva  2000/52/CE,  che modifica la direttiva
80/723/CEE  relativa alla trasparenza delle relazioni finanziarie tra
gli  Stati membri e le loro imprese pubbliche, nonche' la trasparenza
finanziaria all'interno di talune imprese»;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  del tesoro, del bilancio e della
programmazione   economica   7 gennaio  1998,  recante  «Nuove  norme
relative  alla concessione, garanzia ed erogazione dei mutui da parte
della Cassa depositi e prestiti»;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  del tesoro, del bilancio e della
programmazione  economica  del  19 dicembre 2000, recante «Condizioni
generali  di  emissione  dei buoni postali fruttiferi ed emissione di
due nuove serie di buoni»;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n.
144, recante «Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta»;
  Visto  il  decreto  del  Ministro dell'economia e delle finanze del
6 giugno  2002,  recante  «Nuova disciplina dei libretti di risparmio
postale»;
  Visto  il  decreto  del  Ministro dell'economia e delle finanze del
7 gennaio  2003,  recante  «Nuove  caratteristiche tecniche dei buoni
postali fruttiferi»;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze
5 dicembre  2003,  recante  «Attuazione  del decreto-legge n. 269 del
30 settembre  2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326
del  24 novembre  2003  per  la trasformazione della Cassa depositi e
prestiti in societa' per azioni»;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
5 dicembre 2003 di approvazione dello statuto di CDP S.p.a.;
  Considerato  che  l'art.  5,  comma  11,  lettere  a),  b) e c) del
decreto-legge  prevede che per l'attivita' della gestione separata di
cui  al  comma  8 il Ministro dell'economia e delle finanze determina
con  propri  decreti  di  natura  non regolamentare: i criteri per la
definizione  delle  condizioni generali ed economiche dei libretti di
risparmio  postale,  dei  buoni  fruttiferi  postali, dei titoli, dei
finanziamenti  e  delle  altre operazioni finanziarie assistiti dalla
garanzia  dello  Stato; i criteri per la definizione delle condizioni
generali  ed  economiche degli impieghi, nel rispetto dei principi di
accessibilita',  uniformita'  di trattamento, predeterminazione e non
discriminazione;  le  norme  in  materia di trasparenza, pubblicita',
contratti e comunicazioni periodiche;
  Considerato che l'art. 5, comma 9, del decreto-legge dispone che al
Ministro  dell'economia e delle finanze spetta il potere di indirizzo
della gestione separata di cui al comma 8 del medesimo decreto-legge;
  Considerato  che  il  Ministro  dell'economia  e  delle finanze non
esercita  direzione  e  coordinamento  delle  societa' partecipate ai
sensi dell'art. 2497 e seguenti del codice civile;
  Ritenuta  la necessita' di individuare i criteri per lo svolgimento
delle attivita' della gestione separata della CDP S.p.a.;
  Ritenuta  la necessita' di consentire l'avvio delle funzioni di cui
all'art.  5,  comma  7, lettera b), del decreto-legge, impartendo gli
indirizzi  previsti  all'art.  8,  comma 1,  del decreto del Ministro
dell'economia e delle finanze 5 dicembre 2003;
                              Decreta:
                               Art. 1.
                          Risparmio postale
  1.  Ai fini del presente decreto per «Risparmio Postale» si intende
la  raccolta  di  fondi,  con  obbligo  di  rimborso  assistito dalla
garanzia  dello  Stato,  effettuata  dalla  CDP S.p.a. avvalendosi di
Poste italiane S.p.a.
  2. Il Risparmio Postale costituisce servizio di interesse economico
generale.
  3.  Al fine di garantire continuita' e regolarita' alla raccolta di
fondi  sotto  forma  di  buoni  postali  fruttiferi  e di libretti di
risparmio  postale,  garantiti  dallo  Stato, la CDP S.p.a. definisce
condizioni  di  emissione  e le caratteristiche dei predetti prodotti
nel  rispetto  dei  criteri  recati  dalla  parte  prima del presente
decreto.
  4.  In  relazione alla situazione di mercato e per salvaguardare il
proprio  equilibrio  economico,  la  CDP S.p.a., sentito il Ministero
dell'economia  e  delle finanze, puo' sospendere l'emissione di buoni
postali fruttiferi.
  5. A norma dell'art. 5, comma 24, del decreto-legge tutti gli atti,
contratti,   trasferimenti   prestazioni  e  formalita'  relativi  al
Risparmio  Postale  e  alle  altre operazioni di cui all'art. 2, alla
loro   esecuzione,   modificazione   ed   estinzione,   sono   esenti
dall'imposta  di  registro,  dall'imposta  di  bollo,  dalle  imposte
ipotecarie  e catastali e da ogni altra imposta indiretta, nonche' da
ogni altro tributo o diritto.