Alla   Presidenza   del  Consiglio  dei
                              Ministri
                              A tutti i Ministeri
                              A tutte le Amministrazioni autonome
                              A   tutti   gli   Uffici  centrali  del
                              bilancio  presso  le  amministrazioni e
                              aziende autonome
                              Alle Ragionerie provinciali dello Stato
                              e, per conoscenza
                              Alla Corte dei conti
                              All'Istituto Nazionale di Statistica
   1.  -  Lo  sforzo teso al consolidamento strutturale della finanza
pubblica  italiana, in vista del pareggio di bilancio programmato per
il  2007  nell'ambito del Patto di stabilita' e crescita, oltre a una
rinnovata   attenzione,   richiede   la   conferma   della   rigorosa
impostazione  sin  qui  tenuta, sia nell'azione di contenimento della
spesa, sia nel perseguimento degli obiettivi di gettito.
   Il  disegno  di legge di assestamento delle previsioni di bilancio
per  il  2005  si  inserisce  in  tale  contesto,  esplicando  la sua
principale  funzione  di  aggiustamento  nel  corso  della gestione e
ponendosi  come  componente  della manovra di bilancio, pur nella sua
attuale configurazione di provvedimento di natura formale, chiamato a
svolgere  una  funzione  ricognitiva  delle  tendenze  in  atto. Esso
costituisce necessario punto di riferimento per le azioni che saranno
stabilite      nel      nuovo     Documento     di     programmazione
economico-finanziaria, nonche' per la costruzione del bilancio 2006 a
legislazione vigente.
   2.  -  Il  provvedimento legislativo di assestamento dovra' essere
presentato  al Parlamento entro il prossimo 30 giugno, secondo quanto
stabilito dall'articolo 17, comma 1, della legge 468/78.
   Le proposte di assestamento, come di consueto, saranno considerate
dalle  Amministrazioni  proponenti in funzione delle aggregazioni per
centri  di  responsabilita' e per unita' previsionali di base, tenuto
conto della attuale struttura del bilancio.
   Come  per  gli  anni  decorsi,  la  concreta attivita' propositiva
dovra'   realizzarsi  attraverso  le  schede  concernenti  i  singoli
capitoli  (unita' elementari gestionali), che saranno aggregati nelle
unita'   previsionali   di  base  per  la  decisione  parlamentare  e
consentiranno  la  predisposizione  degli  allegati  tecnici previsti
dalla vigente normativa in materia.
   In  via  generale,  si richiama l'attenzione delle Amministrazioni
sulle disposizioni di cui alla circolare dello scrivente n. 5 dell'11
febbraio  2005  (prot.  10192)  concernente  "Legge  finanziaria 2005
Riflessi   sulla   gestione   del  bilancio  dello  Stato  di  talune
disposizioni  volte ad assicurare il conseguimento degli obiettivi di
finanza  pubblica",  pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 40 del 18
febbraio 2005.
   Pertanto,  ai  fini  delle variazioni da proporre per le categorie
economiche  interessate  specificate  nella  predetta  circolare n. 5
dovra'  tenersi  anche  conto  delle  limitazioni  di  cui alla legge
finanziaria  2005  e  per  le  tipologie  di  spesa  analizzate nella
circolare medesima.
   Le  variazioni  da  proporre  a livello di ciascun capitolo - o di
articolo se presente - dovranno riguardare distintamente:
      a) la consistenza dei residui (Rs);
      b) la previsione di competenza (Cp);
      c) la previsione di cassa (Cs).
   Le schede - capitolo da utilizzare per lo scopo si conformano alla
vigente struttura del bilancio e per il relativo impiego si rinvia ai
ragguagli  che vengono riportati nella circolare sulle previsioni per
l'anno  2006  e  per  il  triennio  2006-2008; alla circolare poi, si
rinvia anche per cio' che attiene all'impiego del Sistema Informativo
di Contabilita' Gestionale (SI.CO.GE.) da parte delle Amministrazioni
che   hanno   gia'  adottato  tale  sistema,  nonche'  per  tutte  le
precisazioni formulate in ordine alle disposizioni recate dalla Legge
Finanziaria  2005, volte a regolare l'azione, anche gestionale, della
Pubblica Amministrazione per il contenimento della spesa pubblica.

   2.1  -  Dal  lato  delle entrate, le previsioni di competenza e di
cassa   vanno   riviste  alla  luce  del  quadro  macro-economico  di
riferimento,  tenendo conto della piu' recente evoluzione del gettito
di  ciascuna  entrata  tributaria  o  contributiva, in relazione alla
natura  del cespite. Le previsioni di cassa dovranno, in particolare,
tenere  conto degli eventuali scostamenti della consistenza effettiva
dei  residui rispetto alla consistenza presunta utilizzata in sede di
formazione delle previsioni iniziali.

   2.2  -  Per  la  formazione  delle  previsioni assestate di spesa,
indicazioni diverse valgono per le autorizzazioni di competenza e per
le autorizzazioni di cassa.

   2.2.1    Per    le    autorizzazioni   di   competenza,   ciascuna
Amministrazione dovra' :
      (a) verificare  la  congruita' delle previsioni per le spese di
personale  aventi  natura obbligatoria, anche allo scopo di garantire
il  pieno  e  tempestivo  versamento  delle  ritenute previdenziali e
fiscali, proponendo gli aggiustamenti del caso;
      (b) verificare  se  gli  stanziamenti  dei singoli capitoli, in
relazione all'andamento della spesa dei primi mesi dell'anno, possono
essere  ridotti; occorre comunque assicurare la insuperabilita' delle
previsioni originarie approvate con la legge di bilancio;
      (c) per   i   capitoli   ai   quali  si  ritiene  assolutamente
indispensabile  apportare  variazioni  in  aumento degli stanziamenti
iniziali,  il  criterio  al  quale dovranno strettamente attenersi le
singole  Amministrazioni,  in  via  generale, e' che ogni proposta di
aumento  deve  trovare  compensazione  in riduzioni di altri capitoli
della  stessa Amministrazione, aventi la stessa natura. Cio' anche in
relazione  alle  recenti  disposizioni  in  materia  di  bilancio che
consentono  variazioni  compensative  per  spese  non  aventi  natura
obbligatoria  anche tra unita' previsionali di base di diversi centri
di  responsabilita'  nell'ambito  di  ciascun  Dicastero  (cfr. anche
circolari  nn.  8  del  4  febbraio  2003,  pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale  37  del  14  febbraio  2003  e  9  del  10  febbraio 2003,
telegrafica).  Eventuali  variazioni  compensative  dovranno comunque
sottostare  alle  prescrizioni  di  cui  alla ripetuta circolare n. 5
(punto 1).

   2.2.2  Per  le  autorizzazioni  di  cassa, poiche' l'obiettivo che
l'assestamento   si  propone  e'  quello  di  pervenire  a  una  loro
riduzione,  le  Amministrazioni  dovranno  esaminare  con particolare
attenzione i capitoli recanti
   stanziamenti  per  "trasferimenti",  i  cui  beneficiari detengono
disponibilita'  liquide  su  conti  di  tesoreria  o  su contabilita'
speciali.  Per  essi,  ciascuna Amministrazione dovra' effettuare una
specifica  analisi  diretta  a ridurre le autorizzazioni di cassa per
limitare le disponibilita' sui conti di tesoreria.

   3.  - Le variazioni, da proporre per ciascun capitolo - o articolo
ove  presente  distintamente  per  residui, competenza e cassa, tutte
ispirate   necessariamente  al  principio  dell'invarianza,  dovranno
essere  riportate  nelle medesime "schede-capitolo" utilizzate per le
proposte  di  previsione  relative  all'anno  2006,  che  gli  Uffici
centrali  del  Bilancio  ritireranno  presso  il  Dipartimento  della
Ragioneria   Generale   dello   Stato   -  Ispettorato  Generale  per
l'informatizzazione  della  contabilita' di Stato - Via XX Settembre,
n.97 per il successivo inoltro alle Amministrazioni competenti.
   In  dette  "schede-capitolo"  -  oltre  a  numero, denominazione e
previsione  iniziale  2005  di  ciascun  capitolo  o  articolo - sono
riportate  le  variazioni  conosciute  dal  Sistema  informativo,  in
dipendenza  di  atti  amministrativi, intervenute dal 1° gennaio c.a.
alla data della stampa delle schede medesime.
   Le Amministrazioni dovranno far pervenire agli Uffici centrali del
Bilancio  entro il 5 maggio 2005 le richiamate "schede-capitolo", con
le proposte di assestamento per competenza e cassa, integrate:
      - con  le  variazioni  per  atto  amministrativo  eventualmente
intervenute successivamente alla stampa delle "schede-capitolo" o non
esposte nelle schede stesse;
      - con  le variazioni verificatesi nella consistenza dei residui
sulla scorta del rendiconto 2004.
   Gli  stessi  Uffici centrali del Bilancio avranno cura di inserire
entro il 17 maggio 2005 - contestualmente alle proposte di previsione
per   il   2006   -   negli   archivi   del   Sistema  dipartimentale
dell'Ispettorato  generale  per le politiche di bilancio gli elementi
relativi    all'assestamento    2005    contenuti    nelle   predette
"schede-capitolo",  trasmettendo  entro  il  20 maggio 2005 le schede
stesse  a questo Ministero - Ispettorato generale per le politiche di
bilancio.
   Gli   stessi  adempimenti  devono  intendersi  riferiti  anche  ai
capitoli/articoli di entrata gestiti dalle singole Amministrazioni.
   Gli   Uffici   centrali   del  Bilancio  potranno  indicare  nelle
schede-capitolo  le  eventuali  proposte  di modifica dei riferimenti
normativi,  ai fini dell'aggiornamento del "Nomenclatore degli atti",
il  cui  contenuto  assume  particolare  rilievo  per  le  operazioni
gestionali   di   impegno   e  pagamento,  nonche'  per  il  corrente
monitoraggio delle leggi di spesa di cui alla legge n. 246 del 2002.
   In conclusione, si ricorda che:
      a) i  livelli  delle  spese,  sia  di  competenza che di cassa,
stabiliti  con  la  legge finanziaria, non devono essere incrementati
con  il provvedimento legislativo di assestamento delle previsioni di
bilancio;
      b) il  saldo  di  cassa del bilancio deve tendere al valore del
saldo di cassa del settore statale.
   E'  quindi  indispensabile  che ciascuna Amministrazione adotti un
comportamento costruttivo e consapevole, evitando proposte di aumenti
di  spesa  non  compensate  e non vagliate con severita', utilizzando
quindi  un  efficiente  criterio  selettivo  della spesa pubblica. Si
invitano  gli  Uffici  centrali  del  Bilancio a prestare la consueta
massima collaborazione alle Amministrazioni.
   Si  ringrazia  e  si  resta  in  attesa  di  un  cortese  cenno di
assicurazione al riguardo.
            Roma, 7 aprile 2005
                                        Il Ministro: Siniscalco