Alle   piccole   e   medie  imprese
                                  interessate
                                  Alla Confindustria
                                  Alla Confapi
                                  Alla Confcommercio
                                  Alla Confesercenti
                                  Alle Confederazioni artigiane
  Il  P.O.N.  «Sviluppo  Imprenditoriale  Locale»  2000  2006, tra le
altre,  prevede  la  Misura  2.1.c.  PIA  Networking  che  e' volta a
favorire  la  competitivita'  dei  sistemi  produttivi,  mediante  il
sostegno  di  investimenti complessi ed organici, a fronte dei regimi
di aiuto autorizzati, in favore di aggregazioni di imprese di piccola
e media dimensione.
  In  prima applicazione della Misura, cui all'attualita' deve essere
attribuito  carattere  sperimentale,  il  Ministero  delle  attivita'
produttive,  che  di  seguito  viene  indicato,  per  brevita', con i
termini  «Ministero»,  «MAP»  o  «Amministrazione»,  intende  operare
mediante  un  procedimento  di natura negoziale, ai sensi dell'art. 6
del decreto legislativo n. 123/1998.
  Gli  obiettivi  specifici  che  l'Amministrazione intende in questa
fase perseguire, attraverso il PIA Networking, sono:
    a) la valorizzazione dell'offerta turistica;
    b)  l'accrescimento  della  competitivita' del sistema produttivo
delle   PMI   attraverso   tecnologie   dell'informazione   e   della
comunicazione;
    c) il miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese.
  Nel  perseguire  l'obiettivo  specifico  di  cui  al  punto  b)  il
Ministero  intende  contribuire  all'attuazione del Progetto «Reti di
Distretti  Digitali nel tessile-abbigliamento» approvato dal Comitato
dei  Ministri della Societa' dell'informazione in data 18 marzo 2003,
in  coordinamento  con  il Progetto «Digitalizzazione dei distretti a
supporto  della  filiera  del  tessile/abbigliamento»  approvato  con
delibera CIPE n. 17/2003.
Progetti ammissibili
  Il   presente   avviso  pubblico  individua  le  modalita'  per  la
presentazione  della manifestazione di interesse, relative a progetti
organici  inerenti  la  realizzazione di investimenti appartenenti ad
una delle tipologie di seguito indicate.
  Ogni  progetto,  per  tutte  le tipologie di seguito indicate, puo'
contenere  sia  programmi di investimento comuni alle imprese partner
sia  programmi  di investimento relativi alla singola impresa purche'
integrati nel progetto complessivo.
  Caratteristiche dei progetti di investimento per tutte le tipologie
indicate sono:
    i) il  coinvolgimento  e  l'interesse  comune  alla realizzazione
degli investimenti del progetto per tutti i partecipanti al medesimo;
    ii) l'integrazione funzionale tra i partner;
    iii)   la   ricaduta   comune   degli   investimenti  e  la  loro
essenzialita' al buon fine del progetto complessivo.
  I  progetti possono comportare investimenti materiali e immateriali
(come   previsto  dalla  legge  n.  488/1992  industria  e  turismo),
investimenti  di  prevalente  sviluppo-precompetitivo  (come definiti
dalla  legge  n.  46/1982), operazioni del Fondo centrale di garanzia
(come  definite  dalla legge n. 266/1997); acquisizione di servizi di
consulenza  (ex  regolamento  (CE)  n.  70/2001  come  modificato dal
regolamento  (CE)  n.  364/2004). I servizi ammissibili sono elencati
nella sezione «spese ammissibili».
  I   soggetti  proponenti,  in  ragione  delle  caratteristiche  del
progetto,  devono  fare  ricorso  a  combinazioni di almeno due delle
diverse  forme  di  aiuto  sopra  richiamate,  una  delle  quali deve
obbligatoriamente essere la legge n. 488/1992.
Progetti di tipo A
  Progetti  integrati  a  carattere multiregionale e multisettoriale,
proposti  da  consorzi  o societa' consortili, costituiti da imprese,
finalizzati   alla   realizzazione   e/o   al   potenziamento   delle
attrezzature e degli impianti per la fornitura di prodotti e servizi,
tecnologicamente   avanzati,   destinati   ad   elevare  la  qualita'
dell'offerta  turistica.  I  progetti  devono essere finalizzati alla
valorizzazione    e    promozione   di   risorse   naturalistiche   e
artistico-culturali  ed essere destinati ad incrementare e migliorare
la fruibilita' delle infrastrutture gia' esistenti sul territorio per
migliorare  l'accessibilita' dei turisti e la scelta di itinerari nei
territori  ob. 1,  con  particolare  riguardo  al  turismo nautico da
diporto  ai fini della valorizzazione delle infrastrutture di approdo
darsene e porti turistici gia' esistenti.
  Le  strutture  realizzate  ed i servizi forniti devono garantire la
realizzazione  di  sistemi di offerta orientati alla «fidelizzazione»
della   clientela,   prevalentemente   basati   sulla  omogeneita'  e
riconoscibilita' del livello di qualita' degli impianti e dei servizi
offerti  all'utenza,  in  un ottica di «customer care». A tal fine, i
progetti  devono  necessariamente  fare  riferimento  ad investimenti
specifici   destinati  alla  realizzazione  di  piattaforme  digitali
comuni,  specificamente  destinate  a  supportare la gestione in rete
degli  impianti  e l'attivita' di fornitura ed erogazione dei servizi
di assistenza all'utenza.
  I  progetti e le strutture realizzate devono (a titolo indicativo e
non esaustivo) essere destinate a:
    gestione  di sportelli informativi e di attivita' di promozione e
coordinamento  dei  flussi  turistici,  finalizzate  a consentire una
diversificazione  ed  un  prolungamento della presenza sul territorio
dell'utenza turistica;
    fornitura,   in   regime  di  network,  di  servizi  avanzati  di
prenotazione  «on  line»  degli  approdi  e  dell'assistenza  diretta
all'imbarcazione  ed  all'utenza,  mediante  sviluppo  di  tecnologie
basate sul web e sul wap;
    fornitura  di servizi di assistenza tecnica al traffico marittimo
da  diporto,  quali:  manutenzione e pronto intervento, ricambistica,
supporto a terra al personale imbarcato;
    gestione  di  servizi  food  e non food, esclusivamente destinati
agli  utenti  e  da  localizzare  all'interno  delle aree retrostanti
l'infrastruttura di approdo;
    realizzazione, fornitura e gestione di tutti gli altri servizi ed
impianti  destinati  a migliorare la qualita' delle infrastrutture di
approdo  per la nautica da diporto, ad esclusione della realizzazione
di nuove opere fisse a mare.
  Ogni  progetto,  per  rispettare  la clausola di multiregionalita',
deve  riguardare  insediamenti che si collocano in almeno tre Regioni
dell'obiettivo 1.
Progetti di tipo B
  Progetti  integrati per lo sviluppo di reti di distretti (distretti
digitali)  proposti  da consorzi o societa' consortili, costituiti da
un  minimo di cinque imprese operanti da almeno due anni, finalizzati
all'integrazione  delle  funzioni  aziendali  delle  imprese  partner
attraverso tecnologie digitali.
  La messa in rete delle imprese deve rispondere a fabbisogni reali e
problematiche  del  sistema  territoriale in cui le imprese sono gia'
operanti;  questa deve essere finalizzata a facilitare l'operativita'
delle   imprese   coinvolte,  creare  una  comunita'  coesa  per  una
comunicazione efficace e l'interscambio di informazioni e conoscenze,
mettere  a fattore comune strumenti di marketing, commercializzazione
e internazionalizzazione.
  I  progetti  riferiti  ai  distretti  del  tessile, abbigliamento e
calzaturiero devono avere le stesse finalita' sopra indicate.
  Il progetto deve prevedere l'integrazione, attraverso le tecnologie
digitali,  di  almeno  due  attivita'  aziendali  di seguito elencate
quali:
    il supporto alla comunicazione di filiera;
    la logistica;
    il   supporto   alla   comunicazione   tra  la  produzione  e  la
distribuzione;
    il supporto agli acquisti;
    la progettazione collaborativa;
    la consulenza organizzativa alle imprese;
  Sara'  data  priorita'  ai  progetti  che  utilizzano software open
source.
Progetti di tipo C
  Progetti  integrati  di sviluppo sostenibile proposti da consorzi o
societa'  consortili,  costituiti  da  un  minimo  di  cinque imprese
operanti  da  almeno  due  anni,  finalizzati  al miglioramento delle
prestazioni   ambientali   delle   imprese   stesse   attraverso   la
realizzazione di una o piu' delle seguenti categorie di investimenti:
    C.1:  investimenti comuni per la fornitura di servizi finalizzati
alla  gestione centralizzata di problematiche ambientali e/o la messa
in comune di parti del ciclo produttivo;
    C.2: investimenti per lo scambio di flussi di risorse energetiche
e/o di materia tra i soggetti in rete («interventi a ciclo chiuso»);
    C.3:  interventi  sui  cicli  produttivi  dei singoli consorziati
mediante   l'adozione   di   tecnologie  di  processo,  eventualmente
associate a tecniche di abbattimento.
  Le   domande   possono   essere  presentate  per  le  categorie  di
investimenti sub C.1 e C.2 e solo in via subordinata, se funzionali a
queste ultime, per la categoria sub. C.3.
  I progetti devono riguardare uno dei seguenti temi o sottotemi:
    a) energia:
      produzione  centralizzata  di  energia da fonti rinnovabili e/o
con tecnologie a bassa emissione di CO2;
      risparmio energetico;
    b) risorsa idrica:
      diminuzione del prelievo di risorsa idrica;
      miglioramento  della qualita' degli scarichi idrici ai fini del
riuso dell'acqua depurata;
    c) rifiuti:
      riduzione della quantita' di rifiuti speciali (pericolosi e non
pericolosi);
    d) multisettore:
      interventi  integrati  relativi  ad  almeno  due dei precedenti
temi.
Soggetti proponenti e beneficiari
  Possono  presentare  la manifestazione di interesse i consorzi o le
societa' consortili di PMI costituiti o da costituirsi. Tali soggetti
vengono definiti nel presente avviso «soggetti proponenti».
  Secondo  le  previsioni dei regimi di aiuto applicabili, i soggetti
beneficiari  sono  costituiti dai soggetti proponenti e dalle singole
PMI   partecipanti   al   progetto  che  realizzano  i  programmi  di
investimento oggetto di agevolazione.
Settori ammissibili
  Sia i soggetti proponenti sia i soggetti beneficiari devono operare
nei  settori  economici cofinanziabili individuati dalla normativa di
riferimento,  nel  rispetto  dei limiti e delle condizioni specifiche
vigenti contemporaneamente per ognuna delle predette normative.
  L'ammissibilita'  dei  settori  di cui alla legge n. 488 turismo e'
limitata ai progetti di tipo A.
Definizione di PMI
  Piccole  e  medie  imprese  secondo i criteri stabiliti, sulla base
della  disciplina  comunitaria  in materia, con decreto del Ministero
delle  attivita'  produttive  del  18 aprile 2005 (disponibile per la
consultazione sul sito internet del Ministero).
Normativa di riferimento
  Per  la  concessione degli aiuti di cui al presente avviso pubblico
la normativa di riferimento e' la seguente:
    legge  n. 488/1992 (industria, turismo) secondo la tipologia e le
misure  agevolative  di  cui  al  regolamento n. 527/1995, cosi' come
modificato  dai  decreti  n. 319/1997 e n. 133/2000; legge n. 46/1982
secondo  la  tipologia  e le misure agevolative di cui alla direttiva
del   Ministro   dell'industria,  del  commercio  e  dell'artigianato
16 gennaio    2001;    legge    n.   266/1997   Fondo   di   garanzia
(non-cofinanziato);  aiuto  ai  servizi  in esenzione (ex regolamento
(CE) n. 70/2001 come modificato dal regolamento (CE) n. 364/2004).
  Per tutto quanto non espressamente disposto dal presente avviso, si
applica, ove necessario, la normativa di riferimento.
Territori ammissibili
  Aree obiettivo 1.
Spese ammissibili
  Le  spese  ammissibili sono quelle previste dal/i regime/i di aiuto
di riferimento individuato/i per ogni tipologia di progetto.
  I servizi di consulenza sono ammissibili se strettamente funzionali
alla  realizzazione dei progetti di cui alle tipologie A, B e C. Tali
servizi   possono  essere  sia  servizi  previsti  nel  programma  di
investimento  comune alle imprese partner, sia previsti nel programma
di investimento relativo alla singola PMI, purche' essenziali al buon
fine del progetto complessivo.
  In relazione a predetti servizi sono ammissibili spese per:
    consulenze   per  l'elaborazione  di  nuovi  modelli  gestionali,
organizzativi  e funzionali necessari ai fini della realizzazione del
progetto;
    spese  per  la raccolta e diffusione di informazioni e conoscenze
all'interno del network di PMI partecipanti al progetto;
    consulenze  specialistiche  rivolte a massimizzare l'efficienza e
l'efficacia  del  progetto  nel  suo  complesso e dei nuovi servizi a
valore aggiunto previsti;
    consulenze  per  l'innovazione  informatica  e  per la diffusione
dell'e-business.
  I   servizi   di  consulenza  possono  essere  acquisiti  anche  da
Universita' e centri di ricerca pubblici.
  Le  spese per l'acquisizione di servizi sono ammissibili nel limite
del  5%  dei  singoli programmi di investimento nell'ambito dei quali
sono inserite.
  Sono  escluse  le  consulenze  e  i  servizi  connessi  al  normale
funzionamento   dell'impresa  (quali  consulenza  fiscale  ordinaria,
consulenza legale, spese di pubblicita).
  La   data   di  decorrenza  delle  spese  ammissibili  e'  definita
negozialmente  nel  corso del procedimento amministrativo relativo al
perfezionamento  del  contratto  ed,  in  ogni  caso, a seguito della
presentazione  della  progettazione  esecutiva.  La  predetta data di
decorrenza  delle  spese  ammissibili non potra' essere antecedente a
quella  della  comunicazione del Ministero circa il superamento della
fase  di  selezione  del progetto e l'invito alla presentazione della
progettazione esecutiva.
Soglie di investimento ammissibile
  Per  i  Progetti  di  tipo  A  la  soglia  minima  di  investimenti
ammissibili e' pari a 5 milioni di euro.
  Per  i  Progetti  di  tipo  B  la  soglia  minima  di  investimenti
ammissibili e' pari a 3 milioni di euro.
  Per  i  Progetti  di  tipo  C  la  soglia  minima  di  investimento
ammissibile e' pari a 2 milioni di euro.
Forma e misura dell'agevolazione
  Il  contratto  stipulato  con  il  soggetto  proponente,  a seguito
dell'istruttoria  sulla progettazione esecutiva, definisce la forma e
la  misura  dell'agevolazione concessa, secondo quanto previsto dal/i
regime/i  di  aiuto di riferimento ed entro i limiti delle intensita'
massime fissate dagli inquadramenti comunitari.
  Nel caso dell'acquisizione di servizi di consulenza, ex regolamento
(CE)  n.  70/2001  come  modificato dal regolamento (CE) n. 364/2004,
l'ammontare  lordo  dell'aiuto  e'  pari al 50% dei costi dei servizi
stessi.
  Il  MAP  si riserva la facolta' di stabilire misure di agevolazione
inferiori  a quelle massime consentite, che risultino compatibili con
il piano di copertura finanziaria del progetto.
  L'agevolazione  concessa,  in  relazione ai diversi regimi di aiuto
previsti,  non e' cumulabile con qualsiasi tipo di altra agevolazione
di  natura pubblica relativa agli stessi beni che formano oggetto del
progetto  agevolabile,  fatti  salvi  gli  aiuti  concessi secondo la
regola de minimis.
Dotazione finanziaria
  La  dotazione  finanziaria  del  PIA  Networking,  sulla base della
decisione  assunta  dal  Comitato di Sorveglianza del Programma nella
seduta  dell'8 novembre  2004, ammonta a 60 milioni di euro, a valere
sulle   risorse   del   P.O.N.   «Sviluppo  Imprenditoriale  Locale»,
2000-2006.
  La  predetta  dotazione  deve  essere  considerata ripartita in tre
quote  paritetiche,  pari  a  20 milioni di euro cadauna, destinate a
coprire ognuna delle tipologie di progetto previste. Resta fermo che,
nel  caso  in  cui  il  procedimento di selezione dovesse evidenziare
l'esigenza   di   una  diversa  allocazione  degli  stanziamenti,  in
relazione a disomogenee esigenze emergenti per ognuna delle tipologie
previste,  il  Ministero potra' procedere alla rideterminazione delle
predette    quote,   nell'ambito   delle   risorse   complessivamente
disponibili,   per   massimizzare   l'efficacia  dello  strumento  di
intervento,   con  l'accoglimento  del  maggior  numero  di  progetti
possibile.
  Per i progetti di tipo B e' prevista una riserva di risorse pari ad
almeno  un  ammontare  di  4,5  milioni  di euro, incrementata per un
ammontare  di  risorse nazionali fino a 4,5 milioni di euro derivanti
dalle  risorse  del  Fondo di finanziamento per i progetti strategici
nel  settore informatico (legge 16 gennaio 2003, n. 3 - art 27, comma
2)   per  il  co-finanziamento  di  progetti  ricadenti  nel  settore
tessile-abbigliamento   e   relativi   a   PMI  localizzate  in  aree
distrettuali delle regioni Puglia, Basilicata e Campania.
Termine di completamento dei progetti
  Il   termine  ultimo  per  il  completamento  dei  progetti  e'  il
31 dicembre 2007.
  Il  Ministero  si  riserva,  in fase di istruttoria, la facolta' di
escludere  dalle  agevolazioni  i  progetti  che  comportino tempi di
realizzazione  superiori  al  termine ultimo per il completamento dei
progetti,  anche per motivi connessi ad adempimenti ed autorizzazioni
stabiliti dalla normativa nazionale e comunitaria.
Procedure e modalita' di accesso
  Fatto salvo quanto nel seguito disciplinato relativamente alla fase
di  selezione  preliminare dei progetti da ammettere alla conclusione
del   procedimento   negoziale,   si  applicano  le  procedure  della
Programmazione  negoziata  e  quelle  di  cui al decreto del Ministro
delle  attivita' produttive 12 novembre 2003, in materia di contratti
di  programma, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale -
n.  286  del  10 dicembre 2003. In particolare, per la modulistica da
utilizzare  nella  II fase,  si  fa rinvio agli schemi previsti negli
allegati  di  cui  al citato decreto del 12 novembre 2003, secondo il
dettaglio specificato oltre.
  Entro e non oltre novanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale  del  presente  avviso  pubblico,  i  soggetti  interessati
possono  presentare  domanda/manifestazione di interesse al Ministero
delle  attivita'  produttive - Direzione generale coordinamento degli
incentivi  alle  imprese  (allegato  1  alla  presente circolare). La
manifestazione  di  interesse deve essere corredata da un progetto di
massima,   contenente   gli  elementi  circostanziati  relativi  alla
proposta; in particolare, il progetto di massima si compone:
    a) scheda  sintetica,  redatta  seguendo  lo  schema riportato in
allegato (allegato 2 alla presente circolare);
    b) piano  progettuale  (allegato  3  alla presente circolare) che
deve necessariamente contenere:
      1b.)   Informazioni   relative   all'attivita',   all'andamento
economico  e  alla  situazione patrimoniale del soggetto proponente e
dei singoli soggetti beneficiari;
      2b.) descrizione   del  progetto  comune  e  dei  programmi  di
investimento  relativi  a  ciascun beneficiario, con indicazione: del
coinvolgimento  e  del  grado  di interesse comune alla realizzazione
degli   investimenti   del   progetto   per   tutti  i  partecipanti,
dell'integrazione  funzionale  tra  i  partner, della ricaduta comune
degli  investimenti  e  della  loro  essenzialita'  al  buon fine del
progetto complessivo;
      3b.) analisi   ed   obiettivi   di   mercato  relativamente  ai
principali prodotti/servizi previsti dal Progetto;
      4b.) descrizione della coerenza tra il progetto e gli obiettivi
specifici del presente avviso, in relazione ad ognuna delle tipologie
di progetto previste;
      5b.) descrizione    dell'impatto   del   progetto sull'economia
dell'area interessata;
      6b.) piano degli investimenti contenente la loro descrizione ed
il  costo  previsto  per  il  progetto  complessivo  e  per i singoli
programmi di investimento;
      7b.) descrizione  delle  necessarie  infrastrutture a carattere
collettivo e/o pubblico strettamente connesse al progetto;
      8b.) ricadute economiche ed occupazionali attese;
      9b.) cronoprogramma del progetto;
      10b.) illustrazione   sintetica  della  struttura  economico  -
finanziaria del progetto;
      11b.) piano   di   copertura   finanziaria  del  progetto,  con
indicazione delle relative fonti di finanziamento.
  La  predetta  documentazione  deve essere fornita anche su supporto
informatico.
I fase
  Entro  sessanta  giorni successivi alla chiusura dei termini per la
presentazione   delle  manifestazioni  di  interesse,  il  Ministero,
sentita  anche  una  apposita  Commissione  tecnica, da nominarsi con
decreto  del  Direttore generale per il coordinamento degli incentivi
alle  Imprese e di cui fanno parte fino a cinque membri di comprovata
esperienza  e  capacita',  provvede alla conclusione dell'istruttoria
preliminare  ed  alla comunicazione dei progetti respinti e di quelli
prescelti,   che  hanno  accesso  alla  successiva  fase  procedurale
propedeutica al contratto.
  Nella prima fase viene valutata:
    la     regolarita'    e    completezza    della    documentazione
accompagnatoria;
    la  rispondenza  del  progetto agli obiettivi del presente avviso
pubblico;
    la  fattibilita' tecnico-scientifica ed economico-finanziaria del
progetto.
  Sara'  data  comunque  preferenza  a  quei  progetti  per  i  quali
l'intervento  agevolativo  ai  sensi  della  Misura  in  parola viene
richiesto  prevalentemente  a  valere  degli investimenti comuni alle
imprese  partner,  essendo  invece  gli  investimenti  relativi  alle
singole  imprese coperti dall'apporto dei mezzi propri delle medesime
ovvero con il ricorso ad altri strumenti.
  La  Commissione  tecnica  di  cui  sopra  e'  chiamata  altresi'  a
valutare:
    la qualita' ed organicita' complessiva della proposta;
    il grado di integrazione fra i partner del progetto;
    le  ricadute  del  progetto  sulle  imprese  e  sul territorio di
riferimento.
  La Commissione tecnica procede inoltre ad individuare il livello di
priorita'  dei  singoli  progetti  sulla  base  delle caratteristiche
indicate per ognuna delle tipologie di progetto previste (progetti di
tipo A; progetti di tipo B; progetti di tipo C).
II fase
  Nel  termine di sessanta giorni dalla comunicazione con la quale il
Ministero informa i soggetti proponenti dell'avvenuta ammissione alla
II  fase  di  completamento del contratto, i destinatari della stessa
debbono  presentare  la  documentazione  relativa  alla progettazione
esecutiva   del   progetto   ammesso,  secondo  modalita'  ugualmente
comunicate  oltre  alla documentazione necessaria per la verifica dei
criteri  di  ammissibilita',  della  fattibilita'  tecnico economica,
della cantierabilita' e del merito creditizio.
  In particolare, il soggetto proponente deve produrre:
    a) attestazione/valutazione  del  merito creditizio delle imprese
beneficiarie,  nonche'  del  piano  finanziario relativo al progetto,
rilasciata  da  un  primario  istituto  di credito di cui al comma 4,
dell'art.  2  del decreto 12 novembre 2003, redatta secondo lo schema
di cui all'allegato 4 al medesimo decreto;
    b) dichiarazione   delle   imprese  beneficiarie,  relativa  alla
disponibilita'  degli  immobili  che saranno oggetto del programma di
investimenti,  redatta  secondo  lo  schema  di cui all'allegato 5 al
citato decreto 12 novembre 2003;
    c) perizia  giurata  relativa  alla  conformita'  urbanistica  ed
edilizia  degli  immobili,  di  cui  alla  precedente  lettera d), ed
all'inesistenza di motivi ostativi circa il rilascio delle necessarie
concessioni  e/o autorizzazioni e alla necessita' di eventuali pareri
e/o  nulla  osta da parte di altre amministrazioni o enti, secondo lo
schema di cui all'allegato 6 al sopraccitato decreto;
    d) dichiarazione    delle    imprese    beneficiarie,    relativa
all'eventuale    esistenza   o   necessita'   di   infrastrutture   e
disponibilita'   di   fonti   energetiche   funzionali  all'attivita'
produttiva  prevista, redatta secondo lo schema di cui all'allegato 7
al sopraccitato decreto.
  La  documentazione  sopra  elencata, deve essere fornita da ciascun
soggetto   beneficiario   in   relazione   a   ciascun  programma  di
investimento.
  Il  Ministero,  effettuata quindi l'istruttoria sulla progettazione
esecutiva,  predispone  la  bozza  del  contratto da trasmettere alla
controparte in vista della stipula.
  Nel  corso  di  questa  fase, ai soggetti proponenti possono essere
richiesti  documenti, integrazioni e/o chiarimenti volti a verificare
l'effettiva validita' tecnico - economica - finanziaria del progetto,
secondo le indicazioni del progetto di massima.
  Il   documento   contrattuale  reca  tutte  le  condizioni  per  la
concessione  e l'erogazione delle agevolazioni, nonche' fissa i tempi
massimi  di  realizzazione  del progetto da parte del proponente e le
clausole per la risoluzione.
  L'erogazione  delle agevolazioni avverra' da parte del Ministero. A
tal   fine,  il  soggetto  proponente  presentera'  al  Ministero  le
richieste  di  erogazione  delle agevolazioni, le rendicontazioni per
stati di avanzamento e la documentazione finale di spesa nelle forme,
nei  modi  e  nei  tempi  previsti  dal capitolato tecnico annesso al
contratto.
  Il Ministero puo' disporre, in ogni momento, controlli e verifiche,
anche in corso d'opera, sull'attuazione dei progetti.
  Le  variazioni  che  non  comportino modifiche sostanziali al piano
progettuale   dovranno  essere  autorizzate  dal  Ministero.  Per  le
variazioni  che  costituiscono  modifiche sostanziali, quali definite
dal  contratto,  dovra'  essere  seguita  la  procedura  prevista per
l'approvazione del contratto stesso.
  L'esecuzione del contratto viene sottoposta a verifica da parte del
Ministero  delle  attivita'  produttive  che  provvede agli opportuni
accertamenti. Saranno oggetto di verifica, in particolare:
    la  corrispondenza  delle tipologie degli investimenti in fase di
realizzazione con le indicazioni del progetto;
    la   coerenza   delle   spese  effettuate  nei  vari  periodi  di
riferimento  e  dei relativi sistemi di copertura con quanto definito
nel progetto;
    il conseguimento dei risultati economici del progetto;
    la  regolarita'  della documentazione all'atto della richiesta di
erogazione del contributo;
    la  persistenza  delle condizioni che hanno consentito la stipula
del contratto.
  Scostamenti  significativi rispetto a quanto indicato nel progetto,
in  grado  di  determinare  modifiche  del contratto, dovranno essere
sottoposte  all'approvazione  del  Ministero con modalita' analoghe a
quelle previste nella fase istruttoria di cui al presente avviso.
Modalita' di presentazione delle istanze
  I  soggetti  proponenti  debbono  presentare  la  manifestazione di
interesse,  unitamente  al  progetto  di massima secondo le modalita'
stabilite   nel   presente   avviso,   entro   novanta  giorni  dalla
pubblicazione   dell'avviso  stesso,  al  Ministero  delle  attivita'
produttive  -  Direzione  generale coordinamento degli incentivi alle
imprese  -  Centro  coordinamento  intese  istituzionali  e selezione
contratti programma via Molise n. 2 - 00187 Roma.
  Per informazioni:
    Ministero   delle   attivita'  produttive  -  Direzione  generale
coordinamento  degli  incentivi  alle  imprese - Centro coordinamento
intese  istituzionali e selezione contratti programma via Molise n. 2
- 00187 Roma;
    telefono 06.4705.2631 - telefax: 06.4705.2544;
    e-mail: pia.networking@attivitaproduttive.gov.it
      Roma, 29 luglio 2005
                      Il Ministro delle attivita' produttive: Scajola