Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
                 Croce d'oro al merito dell'Esercito
    Al  Tenente  Generale  Gaetano  Cigna  nato il 27 febbraio 1943 a
Roma,  con la seguente motivazione: «Ufficiale generale di primissimo
piano,  di  indiscusso valore per pregevoli qualita' etico-militari e
non  comuni  capacita'  professionali, il ten. gen. Cigna, ha assolto
l'impegnativo  e  prestigioso  incarico  di  vice  comandante  per le
operazioni   della  Kfor  e  rappresentante  militare  dell'autorita'
nazionale  (ottobre  2001-settembre 2002) nell'ambito dell'operazione
«Joint   Guardian»   in   Kosovo,   nonche'  rappresentante  militare
dell'autorita'  nazionale  e  comandante  del  contingente  nazionale
(ottobre  2001-maggio  2002), nell'ambito dell'operazione «Amber Fox»
in Fyrom. Successivamente ha ricoperto le posizioni di rappresentante
militare  della  Nato, comandante del quartier generale Nato Skopje e
rappresentante   militare   dell'autorita'  nazionale/comandante  del
contingente   nazionale   (settembre  2002-marzo  2003),  nell'ambito
dell'operazione «Allied Harmony» in Fyrom. Nei circa diciotto mesi di
continuato  servizio in teatro balcanico, in un contesto operativo ed
ambientale   estremamente   dinamico   e  caratterizzato  da  diffusa
criminalita',  forti  tensioni  etniche  e  rischi  latenti di ordine
pubblico,  l'ufficiale ha operato in maniera brillante ed autorevole,
evidenziando straordinarie doti dirigenziali e di comando. Ha diretto
e  coordinato  in  modo  ineccepibile  ogni  attivita' di competenza,
ponendosi sempre come guida carismatica.
    Per  tutto  il  personale  italiano  avuto  alle  dipendenze  nei
rispettivi  teatri  e  come  qualificato e prezioso interlocutore nel
variegato   ed   esigente   contesto  internazionale.  Ha  instaurato
eccellenti  e  proficui  rapporti  con gli ambasciatori, le autorita'
civili  e  militari,  le organizzazioni governative e non governative
presenti  in  teatro,  dando  corso  ad  una serie di importantissime
iniziative  di collaborazione in vari settori ed in particolare nelle
attivita'  di cooperazione civile-militare. In tale quadro ha fornito
ai  diretti  superiori  della  catena  di  comando multinazionale, il
comandante  della  Kosovo  force  e  successivamente il comandante di
Afsouth,  ed  alle autorita' nazionali una collaborazione preziosa ed
oltremodo  apprezzata,  mettendo  in  luce  instancabile dedizione al
servizio,  spiccata  iniziativa  ed indiscussa competenza. Queste sue
doti,    unite    alla   straordinaria   motivazione,   alla   ferrea
determinazione   e   ad  una  superba  capacita'  decisionale,  hanno
consentito  al  ten.  gen. Cigna di raggiungere risultati di assoluto
rilievo  e  riscuotere  unanimi  consensi sia in ambito nazionale che
internazionale.  Splendido  esempio di validissimo dirigente militare
che,  in  un  importante  contesto multinazionale, ha impeccabilmente
rappresentato  la  Nazione,  contribuendo,  con la sua impareggiabile
opera,  ad accrescere il lustro ed il prestigio dell'Esercito e delle
Forze armate italiane».
      Roma, 12 agosto 2004
    Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
                 Croce d'oro al merito dell'Esercito
    Al Colonnello Luciano Antonio Portolano nato il 18 settembre 1960
ad  Agrigento,  con  la  seguente motivazione: «Comandante della Task
Force  «Fagare»,  inquadrata  nella  Italian  Joint  Task  Force Iraq
nell'ambito  dell'operazione  «Antica  Babilonia»,  assolveva  le sue
funzioni con grandissima determinazione, eccezionale professionalita'
e spiccato senso del dovere.
    Grazie alla sua costante attenzione verso tutti gli aspetti della
missione,  l'unita' alle sue dipendenze raggiungeva immediatamente la
capacita'  operativa  necessaria  per  assolvere  i  delicati compiti
assegnati  rivelandosi formazione efficientissima, altamente dinamica
e flessibile.
    Responsabile  del  delicato  settore  nord della provincia di Dhi
Qar, caratterizzato dall'accesa contrapposizione tra le varie fazioni
in lotta, con una azione di comando decisiva ed efficace, contribuiva
a ripristinare nell'area le condizioni di sicurezza ormai perdute e a
garantire  il  graduale  ritorno  alla  normalita'  della popolazione
locale.
    In  tale  ambito,  con  perizia  e rara competenza, pianificava e
conduceva  numerose  operazioni  finalizzate  al  recupero  di enormi
quantitativi  di  armi  illegali,  al  pagamento  dello  stipendio ai
militari  del  disciolto  esercito  iracheno  nonche'  al  ripristino
dell'ordine  e della legalita' per consentire il regolare svolgimento
delle attivita' di ricostruzione e di sostegno umanitario.
    In  particolare,  dirigeva  con  successo la complessa operazione
«Long  Street», tesa a reprimere le attivita' criminali delle cellule
terroristiche   legate  al  vecchio  regime  contro  le  forze  della
coalizione,  conclusa  brillantemente  con  il ritrovamento di grossi
quantitativi di armi e munizioni.
    Magnifica  figura  di  ufficiale  e  di  comandante carismatico e
capace  che  ha  contribuito  in  maniera  determinante  a  conferire
ulteriore  lustro  e  prestigio  all'Esercito  italiano e ad elevarne
l'immagine nel contesto internazionale e interforze».
        An Nasiriyah (IRAQ), 22 giugno -07 ottobre 2003
    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e'
conferita la seguente ricompensa:
               Medaglia d'oro al valore dell'Esercito
    Alla  Bandiera  del  151°  Reggimento  Fanteria «Sassari», con la
seguente  motivazione:  «Reggimento  inserito nella Task Force «Iraq»
nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa
quattro  mesi  a  tutte  le attivita' operative connesse con la crisi
irachena post-conflitto.
    Nonostante  la  situazione  di  generale  pericolo  e  di  grande
incertezza,      dell'accesa      contrapposizione     tra     potere
politico-religioso ed il potere tribale, il reggimento, con coraggio,
sovrumano impegno e straordinario spirito di sacrificio, si adoperava
con  sicuro  valore e ferma determinazione per assicurare il successo
della missione.
    Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali
e  i  graduati del 151° Reggimento operavano con impegno eccezionale,
senza  sosta  e  riposo,  profondendo  le  migliori  energie fisiche,
morali, intellettali e professionali per soddisfare le piu' disparate
e  complesse  attivita' operative e per alleviare le sofferenze della
popolazione.
    In  tale  contesto  gli  uomini  del 151° Reggimento, dimostrando
elevata  professionalita'  e  non comune senso di responsabilita', si
rivelavano  determinati  nei  confronti  dei  prevaricatori  e  degli
ingiusti  e  generosi  con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una
equidistanza   rigorosa   e   riconosciuta   tra   i  diversi  poteri
contrapposti.
    Nel  proditorio  attacco  terroristico del 12 novembre 2003 in An
Nasiriyah,  vedeva  cadere  un  suo effettivo, che proprio per quegli
ideali  di  pace,  solidarieta'  fra i popoli immolava la sua giovane
vita.
    Reggimento  di  fanteria  solido,  straordinariamente motivato in
ogni  suo  componente  e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in
maniera  determinante  al  successo delle operazioni in Iraq e che ha
ulteriormente  accresciuto  l'immagine del contingente nazionale e ha
dato   lustro   alle   forze  armate  e  all'Italia  in  un  contesto
internazionale».
        An Nasiriyah, 8 ottobre 2003-29 gennaio 2004
    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e'
conferita la seguente ricompensa:
             Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
    Al Sottotente medico Gianuario Carboni nato il 30 novembre 1974 a
Sassari,  con la seguente motivazione: «Ufficiale medico effettivo al
151°  Reggimento fanteria «Sassari» nel corso dell'operazione «Antica
Babilonia»   in  Iraq,  profondeva  tutte  le  migliori  energie  per
assicurare  in  ogni circostanza il completo assolvimento dei compiti
affidatigli   e   svolgeva  con  instancabile  partecipazione  e  con
straordinaria  professionalita' tutte le operazioni svolte nel teatro
operativo.
    In  particolare,  chiamato  a prestare urgente soccorso ai feriti
nell'attentato  del  12  novembre  2003,  interveniva prontamente con
elevato  coraggio  e  sprezzo della propria incolumita' nonostante la
situazione  di  pericolo concreto per l'esplosione di colpi d'arma da
fuoco   provenienti  dalla  riservetta  munizioni.  Nel  corso  delle
attivita'  estraeva un ferito da un veicolo coinvolto nell'esplosione
e  lo  caricava sull'ambulanza per trasportarlo all'ospedale da campo
del contingente italiano.
    Di  ritorno dall'ospedale, con spiccato senso del dovere e grande
spirito  di  solidarieta' si adoperava per il successivo trasporto di
altri  due  feriti, che versavano in gravi condizioni, alla struttura
ospedaliera americana.
    Con  il  suo  intervento  tempestivo ed efficace, coordinando con
eccezionali  capacita'  la  squadra  operativa  sotto il suo comando,
assicurava  un  primo  e  vitale  supporto  al  personale coinvolto e
agevolava il lavoro dei colleghi delle strutture ospedaliere.
    Fulgida  figura di ufficiale, votato all'istituzione, che, con la
sua  instancabile  e  preziosa  opera, ha contribuito a dare lustro e
decoro all'Esercito italiano e alla Nazione».
        An Nasiriyah, 12 novembre 2003
    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e'
conferita la seguente ricompensa:
             Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
    Al  Caporal  maggiore  Umile  Groccia  nato il 20 dicembre 1979 a
Cosenza,   con   la   seguente   motivazione:  «Caporal  maggiore  di
straordinarie  doti  morali  e  di  elevate  capacita' professionali,
comandato  in  missione in terra irachena nell'ambito dell'operazione
«Antica  Babilonia»,  si prodigava con autentico valore per assolvere
il  proprio compito dimostrando sempre serieta' di intenti e assoluta
consapevolezza degli elevati rischi ad esso connessi.
    In  particolare, chiamato a partecipare ad una delicata attivita'
operativa  diretta  ad assicurare un'adeguata cornice di sicurezza ad
alcuni  giornalisti  e  cineoperatori  italiani  che stavano operando
all'interno di una base del contingente nazionale a Nasiriyah, veniva
coinvolto  nella  detonazione  di  un  mezzo pesante lanciato ad alta
velocita'  sulla  recinzione  della  base,  che  causava  la morte di
diciannove  militari e civili italiani, nonche' il ferimento di altro
personale.
    Benche'   ferito,   con   generosa  determinazione  si  univa  ai
soccorritori  e  si  adoperava  con  coraggio,  tenacia  e spirito di
solidarieta'  nelle  operazioni  di  soccorso del personale coinvolto
nell'esplosione,  consciamente  incurante  della  grave situazione di
immanente pericolo che ancora caratterizzava il luogo.
    Fulgido  esempio  di  ammirevole coraggio, ispirato alle migliori
tradizioni dell'esercito».
      Nasiriyah (Iraq), 12 novembre 2003
    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e'
conferita la seguente ricompensa:
             Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
    Alla  Bandiera  del 21° Reggimento genio guastatori «Timavo», con
la  seguente motivazione: «Reggimento genio inserito nella Joint Task
Force   -   Iraq   nell'ambito  dell'operazione  «Antica  Babilonia»,
partecipava  per  circa  quattro  mesi a tutte le attivita' operative
connesse  con  la  fase iniziale e piu' delicata della crisi irachena
post-conflitto.
    Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali
e  i  graduati  del 21° Reggimento operavano con impegno eccezionale,
senza  sosta  e  riposo,  profondendo  le  migliori  energie fisiche,
morali,   intellettuali   e  professionali  per  soddisfare  le  piu'
disparate   e  complesse  attivita'  operative  e  per  alleviare  le
sofferenze della popolazione.
    Nonostante  la  situazione  di  generale  pericolo  e  di  grande
incertezza,  caratterizzata  da  condizioni  ambientali  e climatiche
proibitive,   nonche'   l'accesa   contrapposizione   tra  il  potere
politico-religioso   e   il   potere   tribale,  il  Reggimento,  con
consapevole  coraggio,  sovrumano  impegno e straordinario spirito di
sacrificio  ed  in  maniera  continua  ed eccezionalmente incisiva si
adoperava per assicurare il successo alla missione.
    In tale contesto gli uomini del 21° Reggimento, dotati di elevata
professionalita' e non comune senso di responsabilita', si rivelavano
determinati  nei  confronti  dei  prevaricatori  e  degli  ingiusti e
generosi  con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una equidistanza
rigorosa e riconosciuta tra i diversi poteri contrapposti.
    Gli  uomini  del 21° Reggimento consapevoli dell'importanza delle
funzioni che gli erano state attribuite e ricchi di esperienze per le
pregresse  partecipazioni ad altre operazioni fuori area, svolgevano,
con  ferma  determinazione,  costante impegno, eccezionale serenita',
incondizionata  disponibilita'  tutte  le  complesse  e diversificate
attivita'  connesse  con  il  ripristino  delle normali condizioni di
vita.
    In particolare, conducevano, con elevatissimo coraggio, altissimo
sprezzo  del  pericolo  e  magnifico  senso  del  dovere,  interventi
importantissimi  per  la  ricerca  e  bonifica  di  mine  ed  ordigni
esplosivi,  e  realizzavano,  con  incessante ed encomiabile impegno,
significative opere per consentire il ripristino delle infrastrutture
essenziali,  riportando  cosi'  in  tutta  la  provincia  di Dhi Qar,
condizioni  di  sicurezza  e vivibilita' e consolidando fortemente il
processo di ricostruzione dell'Iraq.
    Reggimento  genio solido, straordinariamente motivato in ogni suo
componente  e  risoluto  nelle  azioni, che ha contribuito in maniera
determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha fortemente
elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
      An Nasiriyah (Iraq), 26 giugno 2003 - 7 ottobre 2003
    Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
               Corce d'argento al merito dell'Esercito
    Al  Tenente  generale  Saverio  Parlato  nato il 13 luglio 1937 a
Francofonte  (Siracusa),  con  la  seguente  motivazione:  «Ufficiale
generale  in  possesso  di  non  comuni  doti  umane,  rare capacita'
intellettuali  e  professionali,  dotato  di  eccezionale carisma, ha
saputo   gestire   e   risolvere,   in  ogni  circostanza,  tutte  le
problematiche  connesse  con  gli alti incarichi a lui affidati tra i
quali   emergono  quello  di  comandante  della  scuola  trasporti  e
materiali,  di  capo  reparto materiali per il combattimento, di vice
ispettore  e capo dipartimento trasporti e materiali dell'ispettorato
logistico dell'Esercito.
    Ha  servito per oltre quarantanove anni l'Esercito italiano ed il
Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il
prestigio».
      Roma, 5 novembre 2003
    Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
               Croce d'argento al merito dell'Esercito
    Al  Tenente  generale Beniamino Sensi nato il 29 settembre 1939 a
Viterbo, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso
di  eccellenti  capacita'  intellettuali,  non  comuni  doti  umane e
morali,  ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le
problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i
quali  emergono  quelli  di  comandante  della  brigata di cavalleria
«Pozzuolo  del Friuli», di Direttore della Direzione generale per gli
ufficiali   dell'Esercito   e  di  Presidente  del  Planning  surface
transport working group (PBIST-WG).
    Ha  servito  per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il
Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il
prestigio».
      Roma, 5 novembre 2003
    Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
               Croce d'argento al merito dell'Esercito
    Al  Tenente  generale  Antonio  Tobaldo nato il 20 gennaio 1939 a
Cervarese   Santa   Croce  (Padova),  con  la  seguente  motivazione:
«Ufficiale  generale in possesso di spiccate qualita' intellettuali e
professionali,  nonche'  di  un  bagaglio  culturale  di  particolare
valenza,  ha  saputo  gestire  e  risolvere,  in ogni circostanza, le
molteplici  problematiche  connesse  con  gli  alti  incarichi da lui
ricoperti,  tra  i  quali  emergono quelli di Comandante della scuola
allievi  sottufficiali,  di comandante del comando della capitale, di
ispettore  delle  scuole  e  capo  gruppo di lavoro per l'attivazione
dell'ispettorato    per   la   formazione   e   la   specializzazione
dell'Esercito,  di ispettore delle scuole e ispettore delle armi e di
ispettore  dell'ispettorato  per  la formazione e la specializzazione
dell'Esercito.
    Ha  servito  per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il
Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il
prestigio».
      Roma, 5 novembre 2003
    Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
               Croce d'argento al merito dell'Esercito
    Al  Tenente generale Franco Monticone nato il 13 febbraio 1940 ad
Asti, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di
spiccate   qualita'  intellettuali  e  professionali  nonche'  di  un
bagaglio  culturale  di  particolare  valenza,  ha  saputo  gestire e
risolvere,  in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse
con  gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli
di   capo  ufficio  operazioni  dello  Stato  maggiore  esercito,  di
comandante della brigata paracadutisti «Folgore», di comandante della
forza  di  intervento  rapido e di capo nucleo di coordinamento forze
speciali.
    Ha  servito  per  oltre  quaranta  anni l'Esercito italiano ed il
Paese,  dimostrando  altissimo  senso  del  dovere  e  incondizionato
attaccamento alle istituzioni».
      Roma, 1° gennaio 1998
    Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
               Croce d'argento al merito dell'Esercito
    Al Generale di brigata Giovan Battista Borrini nato il 3 novembre
1953  a  Tuoro  sul Trasimeno (Perugia), con la seguente motivazione:
«Vice  comandante  della  Italian  Joint  Task Force Iraq nell'ambito
dell'operazione  «Antica  Babilonia»,  costituiva in ogni circostanza
elemento  di  sicuro ed essenziale riferimento per tutto il comando e
per    i    reparti    dipendenti,    riuscendo   con   straordinaria
professionalita',  grande  acume  e  spiccato  buon senso a gestire e
coordinare  le  numerose,  complesse  e  delicatissime  attivita' che
interessavano le unita' della brigata durante tutta la permanenza nel
teatro operativo iracheno.
    Profondamente  determinato  ad elevare l'immagine dell'Italia nel
contesto  internazionale,  si prodigava senza sosta e con incredibile
continuita' per il conseguimento degli obiettivi assegnati.
    Giunto  in  teatro  operativo  iracheno  con l'Advanced Party del
comando  della  grande  unita',  in  virtu'  della  sua  preziosa  ed
instancabile   opera,  risolveva  numerose  problematiche  logistiche
connesse con la sistemazione delle unita' italiane e fronteggiava con
assoluta perizia e spiccata iniziativa molteplici imprevisti.
    Completato il dispiegamento delle unita' italiane, con costanza e
determinazione, poneva in atto tutte le misure e le azioni necessarie
per  accelerare  il  processo  di  ricostruzione  dell'Iraq ottenendo
significativi  risultati  nella  realizzazione  di  progetti  per  il
ripristino  della  funzionalita'  delle  scuole,  degli  impianti  di
illuminazione dei villaggi, nonche' della rete idrica, riscuotendo in
ogni  occasione  il  plauso  delle autorita' civili e guadagnando sul
campo la fiducia della popolazione locale.
    Chiaro  esempio di ufficiale e di comandante carismatico e capace
che  ha  saputo  trasfondere  nei  collaboratori  alle sue dipendenze
grande  senso del dovere ed altissima motivazione e che ha elevato in
maniera determinante l'immagine dell'Italia nel contesto interforze e
internazionale».
      An Nasiriyah (Iraq), 8 giugno-2 ottobre 2003
    Con decreto 29 novembre 2005 e' conferita la seguente ricompensa:
               Croce d'argento al merito dell'Esercito
    Al  Colonnello  Pierluigi  Campregher  nato  il  4 agosto  1952 a
Trento,  con  la  seguente  motivazione:  «Ufficiale  vice capo della
divisione   operazioni   del   Headquarters   KFOR   4,   nell'ambito
dell'operazione «Joint Guardian» in Kosovo, ha affrontato il delicato
e  fondamentale  incarico  con  estrema  lucidita',  grande  energia,
elevato  spirito  di iniziativa e piena dedizione al servizio. Il suo
prezioso  contributo  si  e'  rivelato fondamentale nella definizione
delle  attivita'  operative  volte  a  risolvere  la  delicata  crisi
attinente  alla  citta' di Mitrovica e agli avvenimenti occorsi nella
Presevo  Valley.  La  lungimirante  pianificazione  nonche' l'attenta
programmazione  hanno consentito di risolvere la complessa situazione
senza esacerbare gli animi delle fazioni contendenti.
    Chiaro esempio di ufficiale di primissimo piano ha contribuito ad
accrescere il prestigio della forza armata e dell'Italia nel contesto
internazionale».
      Pristina (Kosovo), 30 marzo 2001
    Con   decreto   14   settembre  2006  e'  conferita  la  seguente
ricompensa:
               Croce di bronzo al merito dell'Esercito
    Alla  Bandiera  di guerra del Battaglione logistico «Ariete», con
la  seguente  motivazione:  «Comandato ad operare in Iraq nell'ambito
dell'operazione  «Antica  Babilonia»  si  riconfigurava, assumendo il
livello  ordinativo  di reggimento e costituiva il gruppo supporto di
aderenza  inquadrato nell'IJTF. Inquadrato nelle province di Dhi-Qar,
Al-Basrah  e  in  Kuwait  in  situazioni operative di grande pericolo
caratterizzate da elevati conflitti armati, con consapevole coraggio,
forniva  al  contingente il supporto in tutti i settori di competenza
contribuendo  in maniera determinante ad assicurare il successo della
missione.  Partecipava  con personale e mezzi a piu' operazioni ed in
particolare  all'operazione  «Porta  Pia» garantendo i rifornimenti a
domicilio  rivelatisi  fondamentali  per  il buon esito della stessa.
Contribuiva e realizzava con efficacia numerose attivita' umanitarie,
ricevendo   manifestazioni   di   stima   e  plauso  da  parte  della
popolazione,  dalle  autorita'  civili  e  dalle  autorita'  militari
italiane   e  straniere.  Altamente  motivato,  il  personale  tutto,
profondeva le migliori energie e un impegno eccezionale per garantire
il   sostegno   logistico   in   ogni   circostanza,  assicurando  il
soddisfacimento   delle   esigenze  del  contingente.  Nonostante  le
grandissime   difficolta'   climatiche   e  ambientali,  operava  con
eccezionale impegno, spirito di sacrificio ed encomiabile abnegazione
assicurando  in ogni circostanza il perfetto assolvimento dei compiti
ricevuti.  reparto  solido  con tutti i componenti straordinariamente
motivati,  determinato in tutte le attivita' logistiche ed operative,
ha  contribuito  in  maniera determinante al successo dell'operazione
«Antica   Babilonia»   e  che  ha  fortemente  elevato  il  prestigio
dell'Italia nel contesto internazionale».
      An Nasiriyah (Iraq), 6 febbraio 2004 - 24 maggio 2004
    Con decreto 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
             Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito
    Alla  Bandiera  del  6°  Reggimento  di  Manovra, con la seguente
motivazione:  «Reggimento  di  Manovra  chiamato  ad operare in terra
d'Iraq  nel  periodo  iniziale  e  piu'  delicato dell'intervento del
contingente  italiano nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia»,
si   presentava   all'impegnativo   compito  in  maniera  superba  ed
eccezionalmente rispondente sotto l'aspetto operativo.
    Impiegato  nella  delicatissima  provincia  di  Dhi  Qar,  in una
situazione   di   generale   pericolo   e   di   grande   incertezza,
caratterizzata  da  vuoto  istituzionale e da elevata conflittualita'
endemica,  il  reggimento  con  consapevole  coraggio,  equilibrio  e
fermezza,  forniva  il  supporto  logistico  a  tutte  le  delicate e
complesse  attivita'  operative  dell'ITJTF,  contribuendo in maniera
elevatissima ad assicurare il successo alla missione.
    Nonostante  le  estreme  condizioni  climatiche ed ambientali gli
ufficiali,  i sottufficiali e i graduati del 6° Reggimento operavano,
per  circa quattro mesi, con sovrumano impegno, straordinario spirito
di  sacrificio  ed  eccezionale  abnegazione, assicurando il perfetto
assolvimento   dei  compiti  e  raggiungendo  appieno  gli  obiettivi
fissati.
    Altamente  motivato e capace, il reggimento profondeva un impegno
eccezionale   per   organizzare   al   meglio  l'attivita'  logistica
assicurando   in   ogni   circostanza   e   in  tutti  i  settori  il
soddisfacimento delle piu' disparate esigenze del contingente.
    Inoltre,  affrontava  e risolveva con assoluta efficacia numerose
attivita'  umanitarie contribuendo a migliorare le condizioni di vita
della   popolazione   meritando   forti  manifestazioni  di  stima  e
apprezzamento  da  parte  delle  autorita'  locali, nonche' il plauso
unanime delle autorita' militari italiane e straniere.
    Con   ferma  determinazione,  costante  ed  encomiabile  impegno,
eccezionale  serenita',  incessante incondizionata disponibilita', il
reggimento  di  manovra contribuiva a riportare in tutta la provincia
di  Dhi  Qar,  duramente  colpita dagli eventi bellici, condizioni di
sicurezza  e  vivibilita',  consolidando  fortemente  il  processo di
ricostruzione dell'Iraq.
    Reggimento   solido,  straordinariamente  motivato  in  ogni  suo
componente  e  risoluto  nelle  azioni, che ha contribuito in maniera
determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha fortemente
elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
      An Nasiriyah (Iraq), 2 luglio 2003 - 7 ottobre 2003
    Con decreto 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
             Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito
    Alla  Bandiera  del  6°  Reggimento  Trasporti,  con  la seguente
motivazione:  «Reggimento  Trasporti inserito nella Task Force «Iraq»
nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa
quattro  mesi  a  tutte  le attivita' operative connesse con la crisi
irachena post-conflitto.
    Nonostante  la  situazione  di  generale  pericolo  e  di  grande
incertezza,  caratterizzata  da  condizioni  ambientali  e climatiche
proibitive,   nonche'  dall'accesa  contrapposizione  tra  il  potere
politico-religioso  e il potere tribale, il reggimento, con coraggio,
sovrumano impegno, straordinario spirito di sacrificio ed eccezionale
abnegazione si adoperava per assicurare il successo alla missione.
    Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali
e  i graduati del reggimento operavano con impegno eccezionale, senza
sosta  e  riposo,  profondendo  le  migliori energie fisiche, morali,
intellettuali  e  professionali  per  soddisfare  le piu' disparate e
complesse  attivita'  logistiche  e per alleviare le sofferenze della
popolazione.
    Nel  proditorio  attacco terroristico del 12 novembre 2003, in An
Nasiriyah,  vedeva  cadere tre suoi effettivi, che proprio per quegli
ideali  di pace, solidarieta' fra i popoli immolavano la loro giovane
vita.
    Reggimento  trasporti che ha assicurato sempre la regolarita' dei
rifornimenti   dalla  madrepatria  alla  zona  di  operazioni  ed  il
mantenimento in efficienza del parco automezzi/materiali dell'Italian
Joint  Task Force «Iraq», solido, straordinariamente motivato in ogni
suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera
determinante   al   successo  delle  operazioni  in  Iraq  e  che  ha
ulteriormente  accresciuto l'immagine del contingente nazionale ed ha
dato   lustro   alle  forze  armate  ed  all'Italia  in  un  contesto
internazionale».
      An Nasiriyah, 8 ottobre 2003 - 29 gennaio 2004