Con   decreto   12   gennaio  2007  sono  conferite  le  seguenti
ricompense:
                 Croce d'oro al merito dell'Esercito

    Al  Tenente  colonnello  Pietro  Luigi Monteduro nato il 4 maggio
1961 a Monteroni di Lecce (Lecce), con la seguente motivazione: «Capo
di  Stato  maggiore  dell'Italian  Joint  Task  Force,  assolveva  il
difficile  e  delicato  incarico  con  slancio, passione ed altissimo
senso  del dovere, dedicando al servizio le proprie migliori energie,
in una situazione di elevato pericolo e di grandissima incertezza.
    Con  passione, solerzia e tenacia, ha preparato ed organizzato lo
staff  portandolo ad elevatissimi standard di rendimento e rendendolo
idoneo  a  far  fronte  ai  numerosi  momenti  di  crisi  che si sono
verificati durante la missione.
    Ufficiale  di  assoluto  pregio,  costituiva  in ogni circostanza
elemento  di  sicuro riferimento per tutto il Comando e per i reparti
dipendenti,    riuscendo   con   straordinaria   competenza,   grande
lungimiranza  e  spiccato  buon  senso,  a  gestire  e  coordinare le
numerose, complesse e delicatissime attivita' di competenza.
    Pur agendo in un contesto caratterizzato da fortissime tensioni e
da difficolta' ambientali, infondeva sempre serenita' e sicurezza nei
propri  uomini,  facendosi  nel  contempo  apprezzare  per le doti di
coraggio, tenacia e professionalita' mostrati in ogni circostanza.
    La  sua  ottima  conoscenza  della lingua inglese ha facilitato i
rapporti  con  il  Comando  della divisione britannica, promuovendo e
sviluppando   un   efficace   e  tempestivo  flusso  comunicativo  ed
informativo.
    Nel  corso dei combattimenti che si sono svolti dal 3 al 6 aprile
e  dal  14  al  16 maggio, si e' adoperato con lucidita' e competenza
nella  raccolta  ed  elaborazione  dei  dati informativi necessari al
comandante  ed ai reparti dipendenti, costituendo con la sua costante
presenza in sala operativa un sicuro punto di riferimento per tutti i
subordinati.
    Magnifica   figura   di  ufficiale,  ha  contribuito  in  maniera
determinante ad accrescere l'immagine dell'Italian Joint Task Force e
della  Forza  armata  nel  contesto  multinazionale».  - An Nasiriyah
(Iraq), 27 gennaio - 24 maggio 2004
    Al  Colonnello Luigi Paolo Scollo, nato il 30 aprile 1958 a Como,
con   la   seguente   motivazione:  «Comandante  dell'11°  Reggimento
bersaglieri  e  della Task Force Eleven, inquadrata nell'Italian Task
Force  nell'ambito  dell'operazione  "Antica  Babilonia  3"  in  Iraq
assolveva  il  delicatissimo  incarico con straordinaria motivazione,
eccezionale professionalita' e spiccato senso del dovere.
    Fortemente  determinato  e  consapevole  delle  difficolta' della
missione,  curava  in prima persona l'approntamento e l'addestramento
dell'unita'   alle  sue  dipendenze,  portandola  ad  un  livello  di
preparazione   tale   da  assumere  la  responsabilita'  del  settore
assegnato  con  la  capacita'  operativa  necessaria  per  portare  a
compimento la missione assegnata.
    Dotato  di un armonico quadro di notevoli qualita' professionali,
ulteriormente  rimarcate  da  un approfondito bagaglio di esperienza,
pianificava  e dirigeva con competenza e perizia numerose operazioni,
tutte caratterizzate da elevatissimo rischio e pericolo.
    Nonostante  il  progressivo  peggioramento  delle  condizioni  di
sicurezza  ed  i  ripetuti  attacchi  subiti dall'unita' in occasione
delle  attivita'  operative svolte, operava sempre in testa ai propri
uomini  con  straordinario coraggio, lucidita', fermezza e decisione,
riuscendo sempre ad infondere in tutti la necessaria serenita'.
    In   particolare,  la  sua  opera  si  rivelava  determinante  in
occasione  degli scontri del 6 aprile e del 14-16 maggio 2004 durante
i  quali,  ancora  una  volta,  riusciva a mantenere e trasmettere ai
propri  uomini  la necessaria calma, consentendo di portare a termine
nel migliore dei modi i compiti assegnati.
    Magnifica  figura  di  ufficiale e di comandante, infondeva negli
uomini  alle  proprie dipendenze grande senso del dovere ed altissima
motivazione,  contribuendo  in  maniera determinante a dare ulteriore
lustro   al   contingente  italiano  in  ambito  multinazionale».  An
Nasiriyah (Iraq), 27 gennaio - 24 maggio 2004
    Con  decreto  12  gennaio  2007  sono state conferite le seguenti
riconpense:
               Croce d'argento al merito dell'Esercito

    Al Generale di Divisione Armando Novelli, nato il 16  agosto 1947
a   Pontremoli  (Massa),  con  la  seguente  motivazione:  «Ufficiale
generale dell'Esercito italiano in possesso di straordinarie qualita'
morali  e  di  carattere, ha svolto l'incarico di vice comandante del
Corpo  d'armata  multinazionale  dislocato  in  Baghdad,  Iraq, in un
contesto   operativo   ad   elevatissimo  rischio  per  l'incolumita'
personale,   evidenziando  straordinarie  doti  umane,  una  vasta  e
profonda    preparazione    professionale    ed    una    particolare
predisposizione a lavorare in un contesto interforze multinazionale.
    Attraverso  un'instancabile  azione  propositiva, si e' prodigato
per  promuovere,  sviluppare  ed  approfondire  la comunicazione e lo
scambio  di  informazioni  tra i contingenti nazionali, agevolando in
tal  modo  il  processo  decisionale  del Comando congiunto, cosi' da
consentire  la rapida ed efficace soluzione dei problemi ed agevolare
le forze della coalizione.
    Particolarmente   impegnato  a  supportare  e  favorire  l'azione
condotta dal contingente italiano nel territorio iracheno, ha assolto
il  proprio  incarico con estremo coraggio e serenita' in un ambiente
altamente  operativo,  caratterizzato  da  un  elevato numero di atti
ostili alle forze della coalizione.
    Animato  da  profondo  entusiasmo  ed  incondizionato  impegno  e
sorretto  da  altissime qualita' morali, ha suscitato l'ammirazione e
l'altissima  considerazione dei superiori, dei colleghi e di tutto il
personale  multinazionale  tanto  da  meritare  il riconoscimento del
validissimo contributo fornito da parte delle autorita' americane.
    Dotato  di  un  armonico  quadro di qualita' umane e militari, ha
sempre posto quale primo obiettivo della propria azione di Comando la
sicurezza  del  personale  alle  dipendenze  e  la salvaguardia degli
interessi  del  proprio  Paese,  di  cui,  in  un  contesto operativo
interforze  e  multinazionale,  ha  contribuito ad accrescere lustro,
prestigio e decoro». - Baghdad 20 giugno 2004 - 18 ottobre 2004
    Al  Tenente  colonnello  Manuel  Cecchi,  nato il 16 marzo 1960 a
Viterbo,  con  la  seguente motivazione: «Vice capo di Stato maggiore
della   Multinational   Brigade   South  West  di  Kfor,  nell'ambito
dell'operazione  "Joint Guardian" in Kosovo, ha assolto il delicato e
gravoso  compito  con  encomiabile  impegno  e spirito di sacrificio,
dimostrando    di   possedere   indiscusse   e   pregevoli   qualita'
etico-militari.
    Interlocutore  brillante  e  qualificato, autorevole e versatile,
sorretto  da  una  sedimentata preparazione tecnico professionale, ha
operato  con  razionalita'  e  concretezza,  ponendosi  come punto di
riferimento  per tutto il personale italiano e straniero partecipante
all'operazione.
    L'ufficiale,  che  emerge nettamente per competenza e buon senso,
si  e' particolarmente distinto per l'apporto fornito nel corso delle
numerose ed importanti riunioni a carattere politico-militare, svolte
con   i   rappresentanti   delle   autorita'   governative   e  delle
organizzazioni  internazionali,  finalizzate  a  garantire  il  pieno
rispetto  degli accordi sanciti dai Military Technical Agreement e ad
assicurare  il  controllo delle aree di confine tra Kosovo, Albania e
Fyrom.
    Le   sue  elevatissime  capacita'  concettuali,  organizzative  e
decisionali  gli  hanno permesso di ben coordinare tutte le attivita'
Cimic,  settore  in  cui  ha personalmente ideato ed avviato puntuali
collegamenti  con  specifici  interlocutori  della societa' civile. A
tale  riguardo,  l'ufficiale  si e' reso promotore di una convenzione
tra   l'Esercito  italiano,  rappresentato  dalla  Brigata  corazzata
"Pinerolo",  e  la  Croce  rossa  italiana  -  Corpo delle infermiere
volontarie  della regione Puglia per l'impiego in teatro operativo di
infermiere  volontarie  particolarmente  esperte  in talune attivita'
Cimic.  Tale  iniziativa ha permesso il conseguimento di risultati di
pregio,  sottolineati  dagli  entusiastici  apprezzamenti manifestati
dalle  autorita'  kosovare  e  dagli attestati di stima formulati dai
rappresentanti degli altri eserciti partecipanti alla missione.
    Splendido     esempio    di    professionista    carismatico    e
straordinariamente   capace,   profondamente   animato  da  fede  nel
servizio,  che  ha contribuito in modo determinante al pieno successo
della  missione  e  all'affermazione  del contingente italiano, dando
lustro   al   nostro  paese  e  all'Esercito  italiano  nel  contesto
internazionale». Prizren (Kosovo). - 17 maggio - 31 ottobre 2004
    Con   decreto   12   gennaio  2007  sono  conferite  le  seguenti
ricompense:
               Croce di bronzo al merito dell'Esercito

    Al Tenente colonnello Gianluigi De Matteis, nato il 9 maggio 1961
a  Capua  (Caserta),  con  la  seguente motivazione: «Capo cellula J3
presso  il Comando dell'Italian Joint Task Force Iraq nell'operazione
"Antica   Babilonia",   ha  operato  con  professionalita',  spiccata
determinazione ed elevatissimo impegno, evidenziandosi quale elemento
chiave per l'attivita' di pianificazione e per la successiva condotta
delle operazioni.
    Instancabile, altamente motivato e forte dell'esperienza maturata
in precedenti operazioni, ha evidenziato spiccate doti organizzative,
lucidissima   visione   degli   obiettivi   e   grande  capacita'  di
coordinamento e controllo.
    Coinvolto  costantemente nelle decisioni di maggiore rilievo e di
delicatezza  dell'attivita' operativa, ha dimostrato di possedere una
vastissima   conoscenza  dottrinale  e  la  capacita'  di  applicarla
concretamente  a  sostegno  dei  reparti  destinati  ad  operare  sul
terreno.  Nei  momenti  di  maggiore  tensione,  ha  contribuito allo
sviluppo  di  soluzioni  operative  efficaci, tempestive e adeguate a
ridurre  al  minimo  i  rischi  per  la sicurezza del contingente. In
particolare,  durante l'operazione "Porta Pia" per la riconquista dei
ponti  della  citta'  di  Nassiriya,  in  condizioni  di  continua  e
prolungata  pressione,  ha  costantemente  dominato  la  situazione e
contribuito con la sua lucidita' al pieno successo delle operazioni.
    Dotato   di   considerevole   padronanza   delle   procedure   di
coordinamento  interforze  e multinazionali, ha garantito, con la sua
attivita',   la   piena   integrazione  delle  varie  componenti  del
contingente  italiano,  facilitandone  l'inserimento  nel dispositivo
della Multinational Division South East a guida britannica.
    Ufficiale superiore di spicco, il tenente colonnello Gianluigi De
Matteis  ha  contribuito con straordinaria determinazione e senso del
dovere ad accrescere l'efficienza ed il prestigio della Italian Joint
Task Force nel contesto internazionale». - An Nasiriyah, 27 gennaio -
26 maggio 2004
    Al Tenente colonnello Alessandro Santarpia, nato il 9 apri1e 1954
a  Forli',  con  la  seguente  motivazione:  «Capo  cellula S1 e vice
comandante  in  teatro  operativo  del  gruppo  supporto di aderenza,
inquadrato   nell'Italian   Joint   Task   Force   Iraq  e  impiegato
nell'operazione  "Antica  Babilonia",  ha assolto il proprio incarico
con  grandissima  professionalita',  entusiasmo,  spiccato  senso del
dovere e della responsabilita', assoluta e totale disponibilita'.
    Collaboratore a tutto campo del comandante, forte dell'esperienza
maturata  in precedenti operazioni di supporto alla pace ed in virtu'
della  profonda  padronanza nel settore ordinativo e dell'impiego del
personale,  ha  predisposto,  durante  la  fase  di approntamento per
l'impiego, una struttura organizzativa perfettamente commisurata alle
esigenze  della  missione.  In  teatro di operazioni ha messo in luce
eccellenti  capacita'  di organizzare e di coordinamento, consentendo
al  gruppo  supporto di aderenza il rapido raggiungimento della piena
operativita'.
    Consapevole  della delicatezza del settore affidatogli, ha svolto
un'opera  fondamentale  di  razionalizzazione  delle infrastrutture e
delle risorse, migliorando sensibilmente le condizioni di lavoro e di
vita del personale.
    Brillante  ufficiale superiore che emerge nettamente per qualita'
umane  e preparazione professionale, il Tenente colonnello Alessandro
Santarpia,  con la sua straordinaria determinazione, ha costituito un
sicuro  riferimento per tutti gli uomini del reparto e ha contribuito
significativamente  ad  elevare  l'efficienza  ed  il  prestigio  del
contingente  militare  italiano  nel  contesto  internazione».  -  An
Nasiriyah (Iraq), 6 febbraio - 24 maggio 2004
    Al Tenente colonnello Antonio Roberto Giannella, nato il 3 aprile
1960  a Barletta (Bari), con la seguente motivazione: «Comandante del
reparto  comando  e  supporti  tattici  "Ariete" - Task Force "RCST",
dell'Italian Join Task Force Iraq nell'ambito dell'operazione "Antica
Babilonia",  assolveva  le  sue  funzioni  con  grandissima fermezza,
eccezionale  professionalita' e spiccato senso del dovere, nonostante
una  situazione  caratterizzata da proibitive condizioni ambientali e
da  attivita'  operative  estremamente  difficili.  Con straordinaria
dedizione  e singolare spirito di sacrificio, esercitava un'azione di
comando   eccezionalmente   efficace  ed  evidenziava  una  capacita'
realizzatrice  assolutamente  di  spicco,  ponendosi  quale esempio e
sicuro punto di riferimento per il personale alle proprie dipendenze.
Dotato  di  fortissimo  carisma,  trasfondeva  nei  propri uomini una
grande  carica  di  entusiasmo, motivandoli fortemente ed ottenendone
completa disponibilita' ed elevata determinazione.
    Pragmatico    e    capace,    si    distingueva   particolarmente
nell'organizzare ed attuare il delicato e complesso trasferimento del
comando  brigata  "Ariete"  nella  nuova sede di Tallil, riuscendo ad
operare   in   tempi  ristretti  e  a  garantire,  nel  contempo,  il
mantenimento della piena operativita' del comando stesso.
    Consapevole della complessita' e dei rischi della missione, oltre
ad assicurare la piena efficacia ed aderenza delle precipue attivita'
logistiche,  si  prodigava costantemente per fornire preziosissimi e,
talora,   determinanti  contributi  per  l'assolvimento  dei  compiti
operativi  e  delle  attivita'  umanitarie. In particolare, si faceva
carico  di organizzare e coordinare la consegna di aiuti umanitari in
taluni  villaggi  posti in aeree caratterizzate da elevato pericolo e
rischio,  meritando  forti manifestazioni di stima e di apprezzamento
da  parte  delle popolazioni e delle autorita' locali e contribuendo,
pertanto, ad accrescere il consenso verso il contingente italiano.
    La  sua opera e la sua assoluta abnegazione consentivano, in ogni
circostanza,  il  capillare  supporto a tutte le delicate e complesse
attivita' operative dell'Italian Joint Task Force, concorrendo in tal
modo   a   garantire   il   pieno  successo  dell'operazione  "Antica
Babilonia".  Generosa  figura di comandante, profondamente animato da
fede nel servizio, che, con costante impegno, eccezionale serenita' e
incondizionata   disponibilita',   contribuiva   fortemente,   in  un
difficile  e pericoloso contesto operativo, ad accrescere illustro ed
il  prestigio  dell'Esercito italiano in ambito internazionale». - An
Nasiriyah (Iraq), 27 gennaio - 26 maggio 2004
    Al  Colonnello  Marco Ciampini, nato il 4 gennaio 1961 a Taranto,
con  la  seguente  motivazione:  «Comandante del 10° Reggimento genio
guastatori  -  Task Force "Ten"», inquadrato nella Italian Joint Task
Force  Iraq nell'operazione "Antica Babilonia", ha assolto l'incarico
profondendo  le  migliori  energie  fisiche,  morali, intellettuali e
professionali  nell'assolvimento  di  una  missione caratterizzata da
condizioni   ambientali   estreme   e   da   un  livello  di  rischio
elevatissimo.
    Profondamente   motivato   e   generoso,  sempre  presente  nelle
situazioni piu' delicate e rischiose, con l'esempio e la sua incisiva
azione  di  comando  ha  fatto  della  Task Force «Ten» una compagine
armonica,  efficiente,  disciplinata, in grado di assolvere i compiti
assegnati con eccezionale efficacia.
    Agli  esordi  della  missione  ha  dato  prova  di  straordinaria
competenza  tecnica  individuando  soluzioni a problematiche ritenute
insormontabili  per  il  rapido  e  completo schieramento del comando
brigata  "Ariete"  e  dei Carabinieri della Multinational Specialized
Unit nella sede di Camp "Mittica" in Tallil.
    Alla guida del 10° Reggimento, oltre ad aver portato a termine la
costruzione  e  la riparazione di consistenti opere urbanistiche e di
numerosi  impianti,  ha assicurato tutti gli interventi EOD e IEDD di
vitale importanza per il conseguimento delle necessarie condizioni di
sicurezza  per  il contingente impiegato nella provincia di Dhi Qar e
ha   condotto  in  prima  persona  la  rischiosa  opera  di  bonifica
superficiale  di  un  vastissimo  deposito di munizioni nei pressi di
Tallil  che, nell'ambito delle operazioni "Highland Stop" e "Highland
Stop 2", durate complessivamente circa quattro mesi, ha comportato il
rastrellamento  di  circa  sedici  chilometri quadrati di terreno, la
neutralizzazione  di trentadue Bunker e duecentodiciasette riservette
munizioni.
    Tale  azione, conclusasi brillantemente nonostante le difficolta'
ambientali  e la sua grande complessita', ha permesso di assestare un
duro   colpo  alle  attivita'  illecite  di  traffico  di  munizioni,
impedendone  il  loro  utilizzo  contro le forze della coalizione; e'
stata,  inoltre,  citata  dal comandante della Multinational Division
South  East  a  modello  di  riferimento  per tutte le operazioni del
Genio.
    Ufficiale  e  comandante eccelso, il colonnello Marco Ciampini ha
saputo infondere negli uomini alle sue dipendenze il senso del dovere
e   la   motiazione   necessari   all'assolvimento   della  missione,
contribuendo   in   maniera   determinante  ad  accrescere  prestigio
dell'Esercito  italiano  e  ad  elevare  l'immagine  dell'Italia  nel
contesto  internazionale».  -  An  Nasiriyah  (Iraq),  27  gennaio  -
22 maggio 2004.