IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO
                              di Lecce
  Visti:
    la  legge  9 marzo 1989, n. 88, di ristrutturazione dell'I.N.P.S.
e,  segnatamente,  l'art. 46 recante la disciplina del contenzioso in
materia di prestazioni;
    il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639
e, in particolare, l'art. 34 come sostituito dall'art. 44 della legge
n. 88/1989 citata;
    la  circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale
-  Direzione  generale  della  previdenza  ed  assistenza  sociale n.
33/1989,  prot. n. 2/3PS/95876 del 19 aprile 1989, con cui sono state
impartite   istruzioni  riguardo  alla  costituzione  delle  speciali
commissioni di cui all'art. 46 su richiamato;
    il proprio decreto n. 28 del 31 maggio 2007 di ricostituzione del
Comitato   provinciale   di   Lecce   dell'Istituto  nazionale  della
previdenza sociale;
  Considerato  che  occorre  nominare  quattro  rappresentanti  della
categoria  degli  artigiani  nell'apposita  Commissione  speciale del
Comitato  suddetto,  presieduta dal rappresentante degli artigiani in
seno al Comitato stesso;
  Ritenuto  che  la  selezione  delle  Associazioni  della  categoria
predetta   alle   quali   chiedere   la   designazione   dei   propri
rappresentanti  ai  fini  della  nomina di cui trattasi, debba essere
operata    sulla    base    della    ricognizione    della   maggiore
rappresentativita'  a  livello  provinciale  oltre  che  nazionale  e
regionale;
  Considerato  che  tale selezione e' da porre in relazione al numero
complessivo   dei   posti  disponibili  in  seno  alla  ricostituendo
Commissione;
  Ritenuto inoltre, che per la corretta formulazione del giudizio sul
grado di rappresentativita' delle organizzazioni occorre stabilire in
via preventiva i criteri di valutazione;
    ancora,   che   la   formulazione  di  tale  giudizio  sul  piano
provinciale debba scaturire dalla considerazione dei seguenti criteri
richiamati   anche  nella  giurisprudenza  del  Consiglio  di  Stato,
specificamente  nella  sentenza  n. 191 del 24 giugno 1975, alla luce
dell'apprezzabile  consistenza  di  ciascuno  di  essi  e  delle loro
effettiva concorrenza:
      a) consistenza  numerica  dei  soggetti  rappresentati rilevata
sulla  base  dei dati forniti dalle singole organizzazioni sindacali,
dati  questi che non costituiscono un elemento meramente quantitativo
ma in regime di libera associazione anche un indice significativo del
consenso  raggiunto  e  quindi  un elemento qualitativo (Consiglio di
Stato - Sez. 6ยช - 23 febbraio 1983 n. 106);
      b) ampiezza   e  diffusione  nella  provincia  delle  strutture
organizzative   di   ciascuna  organizzazione  sindacale  (che  nello
specifico   sono  da  individuare  nel  numero  dei  collaboratori  e
dipendenti,   nei  patronati  costituiti,  nei  centri  studi,  nelle
societa' di servizi costituite o collegate, ecc.);
      c) partecipazione   attiva   e   costante   alla  formazione  e
stipulazione dei contratti ed accordi collettivi di lavoro;
      d) partecipazione    alla    trattazione   delle   controversie
individuali, plurime e contratti ed accordi collettivi di lavoro;
    altresi',   che   possa   concorrere   anche  il  criterio  della
partecipazione  alla  composizione  di  organismi collegiali pubblici
operanti  nella provincia, derivata dalla maggiore rappresentativita'
nell'ambito provinciale;
    che  l'ammissione  alla  composizione  della  commissione, di cui
trattasi  debba  essere  improntata anche al principio costituzionale
del  pluralismo  partecipativo,  inteso  nel  senso  che  il grado di
espressivita' degli interessi non e' da assumere in relazione al lato
esclusivamente  quantitativo  della consistenza numerica dei soggetti
rappresentati   o   dalla   maggiore   e   piu'  complessa  struttura
organizzativa,  bensi'  alla  qualita'  e  rilevanza  degli interessi
collettivi professionali a livello provinciale;
    nondimeno  che,  compatibilmente  con  il  numero  dei  membri da
ripartire  tra  le  organizzazioni  sindacali  di categoria, siano da
escludere   le   organizzazioni   che  non  presentino  un  grado  di
rappresentativita'  sufficiente e non gia' tutte quelle che risultino
in  possesso  di un grado di rappresentativita' inferiore rispetto ad
un'altra organizzazione sindacale;
    che il sufficiente grado di rappresentativita' sia da desumere da
una    significativa   consistenza   dell'attivita'   sindacale   e/o
associativa  avuto  riguardo  a  ciascuno  dei  criteri  su  esposti,
assumendo  il concetto che la tutela delle organizzazioni minoritarie
puo' essere ragionevolmente assicurata solo nei limiti di un criterio
di  tendenziale  proporzionalita', pur prescindendo dall'applicazione
di un rapporto rigidamente matematico;
  Viste le risultanze degli atti istruttori;
  Rilevato  in  definitiva  che, sulla base dei criteri esposti e dei
dati    acquisiti    dall'Ufficio,    sono   risultate   maggiormente
rappresentative   ai  fini  delle  nomine  dei  rappresentanti  della
categoria  suddetta  nella  Commissione  di  cui trattasi le seguenti
organizzazioni   sindacali  provinciali,  a  seguito  di  valutazione
comparativa della rappresentativita' delle organizzazioni provinciali
appositamente interpellate:
    Unione   sindacale  provinciale  artigiani  salentini  U.S.P.A.S.
Confartigianato   aderente   alla  Confederazione  generale  italiana
dell'artigianato;
    Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media
impresa C.N.A. - Associazione provinciale di Lecce;
  Ritenuto  infine che l'assegnazione del numero dei rappresentanti a
ciascuna delle organizzazioni sindacali individuate come maggiormente
rappresentative    non    possa   prescindere,   nei   limiti   della
disponibilita'  dei posti esistente, dal maggior peso rappresentativo
rilevato  nell'ambito  provinciale, regionale e nazionale pur tenendo
conto della prevalenza provinciale;
  Viste  le  designazioni  pervenute  dalle  organizzazioni sindacali
individuate come maggiormente rappresentative nella Provincia;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Sono   nominati  rappresentanti  degli  artigiani,  nella  speciale
Commissione del Comitato provinciale di Lecce dell'Istituto nazionale
della   previdenza   sociale,  presieduta  dal  rappresentante  degli
artigiani in seno al Comitato stesso i signori:
    per l'U.S.P.A.S. Confartigianato:
      Bentivenga Carlo, nato a Gallipoli il 15 giugno 1953;
      Botrugno Maurizio, nato a Muro Leccese il 28 settembre 1968;
    per la C.N.A.:
      Taliento Francesco, nato a Trepuzzi l'8 settembre 1938;
      Barbieri Anna, nata a Racale il 2 luglio 1945.