IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
  Ritenuta   la   straordinaria  necessita'  ed  urgenza  di  emanare
disposizioni  urgenti  finalizzate  alla  promozione  dello  sviluppo
economico  e alla competitivita' del Paese, anche mediante l'adozione
di  misure volte alla semplificazione dei procedimenti amministrativi
concernenti,  in  particolare,  la  liberta' di iniziativa economica,
nonche' a restituire potere di acquisto alle famiglie, a garantire la
razionalizzazione,  l'efficienza e l'economicita' dell'organizzazione
amministrativa,   oltre   che   la   necessaria  semplificazione  dei
procedimenti giudiziari incidenti su tali ambiti;
  Ritenuta,  altresi',  la  straordinaria  necessita'  ed  urgenza di
emanare  disposizioni  per garantire la stabilizzazione della finanza
pubblica,  al  fine  di  garantire  il rispetto degli impegni in sede
internazionale  ed  europea  indispensabili,  nell'attuale  quadro di
finanza  pubblica,  per  il  conseguimento  dei connessi obiettivi di
stabilita' e crescita assunti;
  Ravvisata,  inoltre,  la  straordinaria  necessita'  ed  urgenza di
emanare  le  connesse disposizioni dirette a garantire gli interventi
di  perequazione  tributaria  occorrenti  per  il rispetto dei citati
vincoli;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 18 giugno 2008;
  Sulla  proposta  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri e dei
Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, per
la pubblica amministrazione e l'innovazione, del lavoro, della salute
e delle politiche sociali e per la semplificazione normativa;

                              E m a n a
                     il seguente decreto-legge:
                               Art. 1
                  Finalita' e ambito di intervento

  1.  Le  disposizioni  del  presente  decreto  comprendono le misure
necessarie  e  urgenti  per  attuare, a decorrere dalla seconda meta'
dell'esercizio finanziario in corso, un intervento organico diretto a
conseguire,   unitamente   agli   altri  provvedimenti  indicati  nel
Documento di programmazione economica e finanziaria per il 2009:
    a)  un  obiettivo  di  indebitamento  netto delle amministrazioni
pubbliche  che  risulti  pari  al  2,5  per cento del PIL nel 2008 e,
conseguentemente, al 2 per cento nel 2009, all'1 per cento nel 2010 e
allo  0,1  per  cento  nel  2011  nonche' a mantenere il rapporto tra
debito  pubblico  e PIL entro valori non superiori al 103,9 per cento
nel 2008, al 102,7 per cento nel 2009, al 100,4 per cento nel 2010 ed
al 97,2 per cento nel 2011;
    a)  la  crescita  del  tasso  di incremento del PIL rispetto agli
andamenti  tendenziali  per  l'esercizio in corso e per il successivo
triennio  attraverso  l'immediato  avvio  di maggiori investimenti in
materia   di   innovazione   e   ricerca,   sviluppo   dell'attivita'
imprenditoriale,  efficientamento  e  diversificazione delle fonti di
energia,  potenziamento dell'attivita' della pubblica amministrazione
e  rilancio  delle  privatizzazioni, edilizia residenziale e sviluppo
delle   citta'   nonche'  attraverso  interventi  volti  a  garantire
condizioni di competitivita' per la semplificazione e l'accelerazione
delle procedure amministrative e giurisdizionali incidenti sul potere
di  acquisto  delle  famiglie e sul costo della vita e concernenti le
attivita'  di  impresa nonche' per la semplificazione dei rapporti di
lavoro  tali  da  determinare effetti positivi in termini di crescita
economica e sociale.