Con decreto del Presidente della Repubblica  22  maggio  2010  e'
conferita ai seguenti istituti di istruzione della Guardia di finanza
la Croce d'oro al merito della Guardia di finanza, con la motivazione
per ciascuno di essi indicata: 
      a) Scuola di Polizia Tributaria: 
    «Istituto di alta formazione della Guardia di finanza, nel  corso
della sua centenaria attivita', ispirandosi ai piu'  nobili  principi
di dedizione alla Patria e nel solco delle  tradizioni  militari,  si
rendeva   protagonista   di   un'eccezionale   azione   addestrativa,
dedicandosi con altissima perizia al difficile compito  di  preparare
gli appartenenti alla Guardia di finanza alla difesa degli  interessi
economico - finanziari della Nazione. 
    Interprete  nel  tempo  delle   mutevoli   esigenza   didattiche,
funzionali ai complessi compiti istituzionali affidati  alla  Guardia
di finanza, dava costante prova di efficacia, ponendosi quale  sicuro
punto di riferimento nel panorama culturale e scientifico nazionale e
internazionale. ― Roma, 1923-2010»; 
      b) Centro Addestramento di Specializzazione: 
    «Istituto di formazione della Guardia di finanza, ispirandosi  ai
piu' nobili valori ideali della difesa della Patria, si dedicava  con
altissima    professionalita'    e    competenza    all'addestramento
specialistico del personale del Corpo. 
    L'azione svolta consentiva  di  forgiare  finanzieri  di  elevato
spessore umano e  militare,  i  quali,  disciplinati  e  forti  delle
proprie  peculiari   conoscenze,   si   distinguevano   in   numerosi
interventi, anche in occasione di catastrofi naturali, suscitando  la
riconoscenza  della  Nazione  e  contribuendo  in  modo  decisivo  ad
accrescere il prestigio dell'intera Istituzione. ―  Orvieto  (Terni),
1996-2010». 
    Con decreto del Presidente della Repubblica  22  maggio  2010  e'
conferita al Generale di Corpo d'Armata in congedo  assoluto  Luciano
Luciani la Croce d'oro al merito della Guardia  di  finanza,  con  la
seguente motivazione: 
    «Ufficiale Generale di preclare qualita' umane  e  professionali,
nel corso della pluridecennale esperienza nelle file della Guardia di
finanza, si rendeva protagonista di azioni  caratterizzate  da  somma
perizia  dirette  allo  sviluppo  e  al  progresso  dell'Istituzione,
fornendo, nel contempo  e  anche  dopo  la  cessazione  dal  servizio
attivo, contributo  intelligente,  ardito  ed  efficace  a  studi  di
segnalata importanza, volti in particolare  alla  divulgazione  della
storia del Corpo. 
    Il  complesso  delle  azioni  svolte   contribuiva   in   maniera
significativa ad accrescere il lustro e il decoro dell'Istituzione. ―
Territorio Nazionale, ottobre 1957-maggio 2010». 
    Con decreto del Presidente della Repubblica  22  maggio  2010  e'
conferita  ai  seguenti  Ufficiali  Generali  in  congedo  la   Croce
d'argento al merito della Guardia di finanza con la  motivazione  per
ciascuno indicata: 
      a) Generale di Corpo d'Armata in congedo Edoardo Esposito: 
    «Ufficiale  Generale   della   Guardia   di   finanza,   profondo
conoscitore     delle     problematiche     legate     al     settore
economico-finanziario, nel corso della sua pluridecennale  esperienza
nelle file del Corpo, si rendeva protagonista, anche in seno a gruppi
di lavoro  e  organismi  di  coordinamento,  di  studi  di  segnalata
importanza volti al progresso e allo sviluppo dell'Istituzione. 
    Manifestando  somma   perizia   professionale,   intelligenza   e
ardimento, contribuiva a dare spiccato lustro e decoro  alla  Guardia
di finanza. ― Territorio Nazionale, ottobre 1967-giugno 2009»; 
      b) Generale di Corpo d'Armata in congedo Francesco Petracca: 
    «Ufficiale  Generale   della   Guardia   di   finanza,   profondo
conoscitore     delle     problematiche     legate     al     settore
economico-finanziario, nel corso della sua pluridecennale  esperienza
nelle file del Corpo, si rendeva protagonista, anche in seno a gruppi
di lavoro e organismi di coordinamento nazionali e internazionali, di
studi di segnalata importanza volti  al  progresso  e  allo  sviluppo
dell'Istituzione. 
    Manifestando  somma   perizia   professionale,   intelligenza   e
ardimento, contribuiva a dare spiccato lustro e decoro  alla  Guardia
di finanza. ― Territorio Nazionale, ottobre 1966-giugno 2009»; 
      c) Generale di Corpo d'Armata in congedo Luciano Pezzi: 
    «Ufficiale Generale della  Guardia  di  finanza,  di  eminenti  e
preclare qualita' professionali, nel corso di oltre  quarant'anni  di
carriera, al comando di importanti reparti del  Corpo  orientati  sia
all'attivita' di  servizio,  che  a  quella  addestrativa,  conduceva
mirabili azioni, contribuendo anche a studi di segnalata  importanza,
volti allo sviluppo e al progresso della Guardia di finanza. 
    La  sua  opera  era  foriera  di  lustro  per  l'Istituzione.   ―
Territorio Nazionale, ottobre 1966-dicembre 2009». 
    Con decreto del Presidente della Repubblica  22  maggio  2010  e'
conferita ai seguenti militari della Guardia di finanza  la  Medaglia
di bronzo al valore della Guardia di finanza, con la motivazione  per
ciascuno di essi indicata: 
      a) Maresciallo Capo Simone Raimondo Renzi: 
    «Libero dal  servizio,  attratto  da  atteggiamenti  sospetti  di
persone presenti all'interno dei locali di un  istituto  di  credito,
non esitava a intervenire per reprimere una rapina a mano armata. 
    Dimostrando straordinario senso del dovere, sprezzo del  pericolo
e particolare competenza professionale, sventava l'azione  criminosa,
traendo in arresto uno dei  due  responsabili,  costringendo  l'altro
alla fuga, liberando gli ostaggi e contribuendo a recuperare l'intera
refurtiva. 
    Splendido esempio di  particolare  coraggio  e  perizia  volti  a
salvare persone esposte a imminente e grave  pericolo  di  vita  e  a
garantire il rispetto della legge. ― Frosinone, 22 giugno 2009»; 
      b)  Brigadiere  Capo  in  congedo  Romeo  De  Filippi  e   Vice
Brigadiere Vincenzo Maura: 
    «Durante l'esecuzione di  un  servizio  d'istituto,  attratto  da
atteggiamenti sospetti di persone presenti all'interno dei locali  di
un istituto di credito, non esitava a intervenire per  reprimere  una
rapina a mano armata. 
    Dimostrando straordinario senso del dovere, sprezzo del  pericolo
e particolare competenza professionale, sventava l'azione  criminosa,
traendo in arresto uno dei  due  responsabili,  costringendo  l'altro
alla fuga, liberando gli ostaggi e contribuendo a recuperare l'intera
refurtiva. 
    Splendido esempio di  particolare  coraggio  e  perizia  volti  a
salvare persone esposte a imminente e grave  pericolo  di  vita  e  a
garantire il rispetto della legge. ― Frosinone, 22 giugno 2009».