IL CIPE 
 
  Vista la legge 11 gennaio  1996,  n.  23  e,  in  particolare,  gli
articoli 3 e 4 che dettano norme in materia di edilizia scolastica; 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003), con i quali vengono  istituiti,  presso  il
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  il  Ministero   delle
attivita'  produttive,  i   fondi   per   le   aree   sottoutilizzate
(coincidenti con l'ambito territoriale delle  aree  depresse  di  cui
alla legge n. 208/1998 e al fondo istituito dall'art.  19,  comma  5,
del decreto legislativo n. 96/1993), nei quali si concentra e si  da'
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi al finanziamento nazionale che,  in  attuazione  dell'art.
119, comma  5,  della  Costituzione,  sono  rivolti  al  riequilibrio
economico e sociale fra aree del Paese; 
  Visto l'art. 80, comma 21, della  citata  legge  n.  289/2002,  che
prevede, nell'ambito del programma delle  infrastrutture  strategiche
di cui alla legge 21 dicembre 2003, n. 443, la predisposizione  -  da
parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto
con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca  -
di un «Piano straordinario per la messa in  sicurezza  degli  edifici
scolastici», con particolare riguardo a quelli insistenti nelle  zone
soggette a rischio sismico, disponendo  la  sottoposizione  di  detto
piano a questo comitato, sentita la conferenza unificata; 
  Visto l'art. 6-quinquies del decreto legge 25 giugno 2008, n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6  agosto  2008,  n.  133,
recante  «Disposizioni  urgenti  per  lo   sviluppo   economico,   la
semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della  finanza
pubblica e la perequazione  tributaria»  il  quale  istituisce  nello
stato  di  previsione  del  Ministero  dello  sviluppo  economico,  a
decorrere dall'anno 2009, un  fondo  per  il  finanziamento,  in  via
prioritaria, di interventi finalizzati al  potenziamento  della  rete
infrastrutturale di  livello  nazionale,  ivi  comprese  le  reti  di
telecomunicazione e quelle energetiche, di  cui  e'  riconosciuta  la
valenza strategica ai fini della competitivita' e della coesione  del
Paese; 
  Visto il decreto legge 29 novembre 2008, n.  185,  recante  «Misure
urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e  impresa  e
per  ridisegnare  in  funzione  anti-crisi   il   quadro   strategico
nazionale», convertito con modificazioni nella legge 28 gennaio 2009,
n. 2 e, in particolare, l'art. 18 il quale - in considerazione  della
eccezionale  crisi  economica  internazionale  e  della   conseguente
necessita'  della  riprogrammazione   nell'utilizzo   delle   risorse
disponibili, fermi  i  criteri  di  ripartizione  territoriale  e  le
competenze regionali nonche' quanto previsto, fra l'altro,  dall'art.
6-quinquies della richiamata legge n. 133/2008 - dispone che il CIPE,
presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei
Ministri, su  proposta  del  Ministro  dello  sviluppo  economico  di
concerto con il Ministro dell'economia  e  delle  finanze  e  con  il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in  coerenza  con  gli
indirizzi assunti in sede europea, assegni, fra  l'altro,  una  quota
delle risorse nazionali disponibili del fondo aree sottoutilizzate al
fondo infrastrutture di cui all'art. 6-quinquies, anche per la  messa
in sicurezza delle scuole, per le opere  di  risanamento  ambientale,
per  l'edilizia  carceraria,  per  le   infrastrutture   museali   ed
archeologiche, per  l'innovazione  tecnologica  e  le  infrastrutture
strategiche per la mobilita'; 
  Vista la delibera di questo comitato 6 marzo 2009, n.  3  (Gazzetta
Ufficiale n. 129/2009), con la quale e' stata disposta l'assegnazione
di 5.000 milioni di euro a favore del  fondo  infrastrutture  di  cui
all'art.  18,  lettera  b),  del  decreto  legge  n.  185/2008,   per
interventi di competenza del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti,  con  una  destinazione  di  200  milioni   di   euro   al
finanziamento di interventi di edilizia carceraria e di 1.000 milioni
di euro al finanziamento di interventi  per  la  messa  in  sicurezza
delle scuole, che dovra'  tenere  conto  del  quadro  di  riferimento
previsto dalla delibera 18 dicembre 2008, n. 114 (Gazzetta  Ufficiale
n. 110/2009); 
  Vista la  delibera  di  questo  comitato  26  giugno  2009,  n.  47
(Gazzetta Ufficiale n. 234/2009), con la quale, ai sensi  e  per  gli
effetti dell'art. 4, comma 4, del decreto-legge n.  39/2009,  vengono
assegnate alla Regione Abruzzo, a valere sulla succitata destinazione
di 1.000 milioni di euro per il finanziamento di interventi di  messa
in sicurezza delle scuole, risorse pari a 226,4 milioni  di  euro  al
fine di sostenere la ricostruzione e  la  messa  in  sicurezza  degli
edifici scolastici della  Regione  stessa  danneggiati  dagli  eventi
sismici iniziati il 6 aprile 2009; 
  Vista la  delibera  di  questo  comitato  26  giugno  2009,  n.  48
(Gazzetta Ufficiale  n.  29/2010),  con  la  quale,  sulla  succitata
destinazione di  1.000  milioni  di  euro  per  il  finanziamento  di
interventi di messa in sicurezza delle  scuole,  viene  assegnato  al
Comune di Parma l'importo di 8,3 milioni di euro al fine di integrare
la copertura finanziaria del lotto funzionale della nuova sede  della
«Scuola europea di Parma»; 
  Vista l'intesa tra il Governo, le regioni, le province autonome  di
Trento e Bolzano e le autonomie locali sancita in sede di  conferenza
unificata il 28 gennaio 2009, con la quale si e'  deciso  di  emanare
«indirizzi per  prevenire  e  fronteggiare  eventuali  situazioni  di
rischio  connesse  alla  vulnerabilita'   di   elementi   anche   non
strutturali negli edifici scolastici»; 
  Visto il parere della conferenza unificata  rep.  n.  4/CU  del  29
aprile 2010, relativo al «Piano straordinario stralcio di  interventi
urgenti sul patrimonio scolastico finalizzato alla messa in sicurezza
e  alla  prevenzione  e   riduzione   del   rischio   connesso   alla
vulnerabilita' degli elementi, anche non strutturali,  degli  edifici
scolastici» predisposto dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti   di   concerto   con   il    Ministero    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca; 
  Visto l'atto di rettifica rep. n. 27/CU del 7 maggio 2010,  con  il
quale si rettifica il dispositivo dell'atto della conferenza  -  rep.
n. 4/CU del 29 aprile; 
  Vista la nota 10 maggio 2010, n. 2223, con la  quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la  versione
definitiva del predetto piano, con allegata la relazione di sintesi e
lo schema di convenzione tra Stato ed enti locali; 
  Considerato che l'importo richiesto, e' pari  a  358,4  milioni  di
euro, per la realizzazione di interventi in tutte le regioni; 
  Ritenuto di dover accogliere tale proposta al fine di corrispondere
con urgenza alle esigenze di salvaguardia della pubblica incolumita'; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita  in  seduta  l'intesa  del   Ministero   dello   sviluppo
economico, a condizione che sia rispettato il vincolo di destinazione
territoriale del fondo infrastrutture (85 per cento al sud e  15  per
cento al centro nord) secondo quanto segnalato con la nota n. 2128 in
pari data, e con l'impegno a monitorare  gli  interventi  secondo  le
procedure e i criteri indicati nel QSN 2007-2013; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 
  Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: 
    sotto l'aspetto attuativo: 
      che la relazione di sintesi del Piano da' conto sia degli esiti
dei sopralluoghi relativi a piu' del  70  per  cento  del  patrimonio
scolastico  esistente  sul  territorio  nazionale  (circa   46   mila
edifici), sia delle comunicazioni e segnalazioni pervenute dai gruppi
di coordinamento regionali, dai provveditorati interregionali e dagli
stessi soggetti proprietari; 
      che,  attesa  la  enorme  eterogeneita'  dei   dati   e   delle
segnalazioni acquisite, pari a oltre 6.900  richieste  di  intervento
per un totale di oltre  950  milioni  di  euro,  il  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  di  concerto  con   il   Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ha  predisposto  un
primo  piano  di  interventi  urgenti  finalizzato  a   prevenire   e
fronteggiare  eventuali   situazioni   di   rischio   connesse   alla
vulnerabilita'  di  elementi  anche  non  strutturali  negli  edifici
scolastici, sulla base degli indirizzi oggetto dell'intesa sancita in
sede  di  conferenza  unificata  il  28  gennaio  2009  citata  nelle
premesse; 
      che,  il  predetto  piano  persegue  l'obiettivo  di  una  equa
assegnazione delle risorse,  tenendo  conto,  preliminarmente,  della
consistenza numerica del patrimonio scolastico  e  della  popolazione
scolastica, nonche' delle citate comunicazioni e segnalazioni; 
      che il predetto piano, che prevede  la  realizzazione  di  1706
interventi, e' stato esaminato favorevolmente in data 29 aprile  2010
dalla conferenza unificata; 
      che, per assicurare la realizzazione  di  tali  interventi,  e'
stato predisposto uno schema di convenzione che regola i rapporti tra
Stato (provveditorato interregionale per le opere pubbliche) ed  ente
proprietario e prevede, tra l'altro, la possibilita'  per  lo  stesso
ente  di  avvalersi  delle  strutture  dei  provveditorati   per   le
prestazioni relative alla progettazione, alla direzione dei lavori  e
alle attivita' di supporto al responsabile del procedimento; 
    sotto l'aspetto finanziario: 
      che  la  proposta  relativa  al  piano  di   realizzazione   di
interventi urgenti sul patrimonio scolastico prevede un finanziamento
pari a 358,4 milioni di euro; 
      che nella citata convenzione  tra  Stato  e  ente  proprietario
vengono precisate le modalita' di erogazione del finanziamento  e  di
trasferimento delle somme, nonche' le misure  ritenute  necessarie  a
garantire il controllo sulla spesa e la realizzazione delle opere; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Assegnazione quota sulle risorse residue di cui al punto 1 della
delibera CIPE n. 3/2009. 
  1.1. A valere sulla destinazione di 1.000 milioni di  euro  per  il
finanziamento di interventi di messa in sicurezza delle scuole,  gia'
disposta con la delibera di questo  comitato  n.  3/2009  nell'ambito
della complessiva assegnazione di 5.000 milioni di euro a favore  del
fondo  infrastrutture  di  cui   all'art.   18,   lettera   b),   del
decreto-legge n. 185/2008 richiamato in premessa,  vengono  assegnati
358.422.000  euro  agli  enti  locali   proprietari   degli   edifici
scolastici indicati nel piano straordinario  stralcio  di  interventi
urgenti sul patrimonio scolastico finalizzato alla messa in sicurezza
e  alla  prevenzione  e   riduzione   del   rischio   connesso   alla
vulnerabilita' degli elementi, anche non strutturali,  degli  edifici
scolastici (allegato 1).  Il  suddetto  finanziamento  sara'  erogato
secondo modalita' temporali compatibili  con  i  vincoli  di  finanza
pubblica correlati all'utilizzo delle risorse FAS. 
  1.2. Le convenzioni tra il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti e gli enti locali proprietari  citate  nella  presa  d'atto
(allegato 2) devono essere integrate con il  riferimento,  citato  in
premessa,  agli  impegni  a  monitorare  gli  interventi  secondo  le
procedure e i criteri  indicati  nel  QSN  2007-2013,  e  non  devono
contenere la disposizione di cui all'art. 3, comma 3, dello schema di
convenzione, nella  parte  che  prevede  un  ulteriore  2  per  cento
sull'importo dei lavori da  destinare  a  spese  varie  (cancelleria,
missioni, software, straordinario). 
  1.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
a monitorare l'attuazione di ognuno degli interventi finanziati  e  a
segnalare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  Dipartimento
per la programmazione ed il coordinamento  della  politica  economica
(DIPE)  l'emergere   di   eventuali   criticita',   con   particolare
riferimento ai tempi di realizzazione degli interventi. 
  1.4. Al termine dei lavori concernenti gli interventi di competenza
di ogni singolo provveditore interregionale per le  opere  pubbliche,
il Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  provvedera'  a
trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei  Ministri  -  DIPE  una
relazione nella quale riportera'  i  quadri  economici  a  consuntivo
degli  interventi  stessi,   evidenziando   le   eventuali   economie
realizzate. 
  1.5. Gli enti proprietari degli edifici scolastici provvederanno  a
richiedere - entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione  della
presente delibera nella Gazzetta Ufficiale - i CUP per gli interventi
di competenza. 
  1.6. Ai sensi della delibera di questo comitato n. 24/2004,  i  CUP
assegnati  alle  opere  oggetto  di  finanziamento  dovranno   essere
evidenziati in tutta la  documentazione  amministrativa  e  contabile
riguardante le opere stesse. 
    Roma, 13 maggio 2010 
 
                                         Il vice Presidente: Tremonti 
Il segretario del CIPE: Micciche' 

Registrato alla Corte dei conti il 31 agosto 2010 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-Finanziari,  registro  n.  4
Economia e Finanze, foglio n. 365