L'AUTORITA' PER LE GARANZIE 
                         NELLE COMUNICAZIONI 
 
  Nella sua riunione di Consiglio del 16 febbraio 2011; 
  Vista la  legge  31  luglio  1997,  n.  249,  recante  «Istituzione
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui
sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»; 
  Vista la delibera  n.  316/02/CONS  del  9  ottobre  2002,  recante
«Regolamento  concernente   l'organizzazione   e   il   funzionamento
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  successive
modificazioni e integrazioni», pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana n. 259 del 5  novembre  2002  e  successive
modificazioni; 
  Vista la delibera n. 578/10/CONS dell'11 novembre 2010  recante  la
«Definizione di un modello di costo per la determinazione dei  prezzi
dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia
S.p.a. e calcolo del valore del WACC  ai  sensi  dell'art.  73  della
delibera n. 731/09/CONS», pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana del 22 gennaio 2011, n. 17 e, in particolare, gli
articoli 5, 6 e 7; 
  Vista la relazione di Telecom  Italia  pervenuta  all'Autorita'  in
data 5 gennaio 2011, in conformita' a quanto prescritto dall'art.  5,
comma 3 della  delibera  n.  578/10/CONS,  riguardante  la  misura  e
l'andamento degli indicatori di cui  al  secondo  comma,  nonche'  la
certificazione della predetta relazione da parte  della  societa'  di
consulenza Ernst & Young; 
  Ritenuto, in conformita' a  quanto  prescritto  dall'art.  5  della
delibera n. 578/10/CONS, di procedere alla verifica sulla qualita'  e
l'ammodernamento della rete di accesso  di  Telecom  Italia  ai  fini
dell'applicazione delle variazioni in aumento dei prezzi previsti per
l'anno 2011 dalla predetta delibera; 
  Considerato quanto segue: 
 
                     La delibera n. 578/10/CONS 
 
  1. La  delibera  n.  578/10/CONS  (di  seguito  la  «delibera»)  ha
definito, per il triennio 2010-2012, i prezzi dei servizi di  accesso
all'ingrosso  alla  rete  fissa  di  Telecom   Italia   condizionando
l'applicazione delle variazioni in aumento dei  prezzi  previste  per
gli  anni  2011  e  2012  all'esito  di  una   verifica,   da   parte
dell'Autorita',  circa  la   realizzazione   di   alcune   condizioni
specifiche relative alla qualita' ed all'ammodernamento delle rete di
accesso di Telecom Italia. 
  2. L'art. 5, al secondo comma, specifica gli indicatori relativi ai
processi di attivazione dei servizi ed ai  processi  di  esercizio  e
manutenzione della rete che l'Autorita' tiene  in  considerazione  ai
fini della verifica di cui sopra, ossia: 
    i) la percentuale dei rifiuti, sul totale delle  richieste  degli
operatori, motivati da problematiche inerenti la rete di  accesso  (i
c.d. KO di rete); 
    ii) lo stato di avanzamento dei programmi di  rinnovamento  della
rete in rame (manutenzione preventiva); 
    iii) il numero di  guasti  segnalati  per  i  quali  si  e'  reso
necessario un intervento on field, rapportato al totale  delle  linee
attive. 
  3. Il medesimo art. 5, al terzo comma, stabilisce inoltre che,  per
quanto riguarda le tariffe che entrano in vigore il 1° gennaio  2011,
Telecom Italia, entro trenta giorni dalla  notifica  della  delibera,
deve  presentare  all'Autorita'  una  relazione,  certificata  da  un
soggetto terzo indipendente, circa  la  misura  e  l'andamento  degli
indicatori di cui al secondo comma.  La  norma  inoltre  prevede  che
l'Autorita', anche sulla  base  della  predetta  relazione,  formuli,
entro trenta giorni, un giudizio circa lo stato della qualita'  della
rete in rame di Telecom  Italia  conseguito  nel  periodo  precedente
l'entrata in vigore delle nuove  tariffe  e  che,  solo  in  caso  di
riscontro favorevole, le variazioni in aumento dei prezzi di cui agli
articoli 1, 2 e 3 della delibera entreranno in vigore. 
  4. La delibera, al successivo art. 6, stabilisce la metodologia  da
adottare per il calcolo degli indicatori di qualita'. In particolare,
la stessa prevede che il primo indicatore (KO di rete) sia  calcolato
effettuando la media ponderata dei KO di rete  per  le  richieste  di
attivazione su linea attiva e  non  attiva  dei  singoli  servizi  di
accesso all'ingrosso (ULL, WLR e bitstream), utilizzando come pesi il
numero di richieste di attivazione di ciascun servizio. Relativamente
al  secondo  indicatore  (manutenzione   preventiva),   la   delibera
stabilisce che lo stesso debba misurare il livello di avanzamento dei
progetti «On-Going», «Palificazioni» e «Armadi ripartilinea» previsti
da Telecom Italia nel «Piano tecnico per la qualita' della rete fissa
di accesso» (piani annuali 2010), calcolato sulla base del numero  di
interventi realizzati rispetto al totale previsto dai  tre  progetti.
Infine, per quanto concerne il terzo indicatore (tasso di guasto), la
delibera prevede che lo stesso debba essere calcolato effettuando  la
media ponderata dei tassi di guasto relativi ai  servizi  di  accesso
per la telefonia vocale e  ai  servizi  di  accesso  a  banda  larga,
utilizzando come pesi le consistenze delle linee attive  per  ciascun
servizio. Ai fini del calcolo dei  suddetti  tassi  di  guasto,  deve
essere applicata la metodologia di cui alle  delibere  n.  254/04/CSP
(servizi di accesso per la telefonia vocale) e n. 131/06/CSP (servizi
di accesso a banda larga), includendo nel calcolo le linee fornite da
Telecom Italia sia a livello retail, sia a livello wholesale. 
  5. L'art. 7 della delibera specifica, infine, gli obiettivi che gli
indicatori di qualita' devono realizzare  ai  fini  dell'applicazione
delle variazioni in aumento  dei  prezzi.  In  particolare,  ai  fini
dell'applicazione delle variazioni in aumento dei prezzi  per  l'anno
2011, i valori degli indicatori KO di rete e tasso di guasto relativi
al periodo ottobre 2009-settembre 2010 non devono risultare superiori
ai rispettivi valori relativi al periodo ottobre 2008-settembre 2009,
mentre il valore  dell'indicatore  manutenzione  preventiva  relativo
all'anno 2010 deve risultare almeno pari al 95%. 
 
                   La relazione di Telecom Italia 
                    e la relativa certificazione 
 
  6.  In  data  5  gennaio  2011,  Telecom   Italia   ha   presentato
all'Autorita', ai sensi dell'art. 5 della  delibera,  una  relazione,
certificata  dalla  societa'  Ernst   &   Young   (di   seguito   «il
certificatore»), concernente la misura e l'andamento degli indicatori
di qualita'  della  rete  ai  fini  dell'applicazione  delle  tariffe
previste per l'anno 2011. 
  7.  Nella  propria  relazione  Telecom  Italia  evidenzia  che  gli
obiettivi di qualita' indicati dalla delibera,  misurati  secondo  la
metodologia di calcolo ivi riportata,  sono  stati  tutti  raggiunti,
come peraltro attestato dal certificatore. 
  8. Il certificatore, infatti, nella propria relazione  tecnica,  ha
dichiarato  di  avere  verificato  la  misura  e  l'andamento   degli
indicatori comunicati da Telecom Italia, nonche' la conformita' della
metodologia  di  calcolo  adottata.  Al  fine  di   realizzare   tali
verifiche, il certificatore si e' avvalso anche di altre  fonti,  tra
le  quali  gli  Impegni  di  Telecom  Italia  e   le   determinazioni
dell'Organo  di  vigilanza  (di  seguito  «OdV»).  Sulla  base  delle
verifiche effettuate, il certificatore ha  dichiarato  di  non  avere
riscontrato anomalie e pertanto  ritiene  che  gli  indicatori  siano
misurati e calcolati conformemente a quanto previsto dalla delibera. 
  9. Di seguito si riporta, per ciascun indicatore,  una  descrizione
sintetica  della  relazione  presentata  da  Telecom  Italia,   delle
principali verifiche effettuate dal  certificatore  e  dei  risultati
ottenuti. 
 
                             KO di rete 
 
  10. Secondo Telecom Italia, per KO di rete si intendono «i dinieghi
opposti da Telecom Italia alle richieste di  attivazione  di  servizi
wholesale   inviate   dagli   OLO,   per   cause   imputabili    alla
indisponibilita'  delle  risorse   di   rete»,   conformemente   alle
indicazioni fornite dalla delibera e dalla determinazione n.  17/2009
dell'OdV. Telecom Italia ha ritenuto attinenti ai KO di  rete,  sulla
base della definizione di cui sopra, un sottoinsieme delle causali di
scarto utilizzate nei processi di attivazione  e  di  migrazione  dei
servizi di accesso wholesale che la  stessa  ha  concordato  con  gli
operatori   alternativi   nell'ambito   dell'Accordo   quadro   sulle
migrazioni del 14 giugno 2008 (1) . Le causali di scarto  considerate
sono: 
    i)  indisponibilita'  di   risorse   per   la   costruzione   del
collegamento; 
    ii) indisponibilita' di percorsi di rete di accesso; 
    iii) indisponibilita' di un numero  sufficiente  di  percorsi  di
rete di accesso; 
    iv) risorse di rete non disponibili per rete satura; 
    v) risorse non disponibili. 
  La metodologia di  calcolo,  come  stabilito  al  punto  287  della
delibera, prevede l'esclusione dal calcolo  degli  ordini  di  lavoro
«ripetuti». Il sistema informatico dove sono raccolti  e  memorizzati
gli ordinativi di lavoro e' il «Data WareHouse Esiti» dal quale  sono
stati estratti, per i periodi di riferimento indicati nella delibera,
gli ordini di  attivazione  e  di  migrazione  ricevuti  relativi  ai
servizi  all'ingrosso  su  rete  in  rame.  Telecom  Italia  conclude
evidenziando  che  l'obiettivo  relativo  ai  KO  di  rete  e'  stato
conseguito, in quanto il valore dell'indicatore riferito  al  periodo
ottobre 2009-settembre 2010 (38.613,87) risulta  minore  rispetto  al
valore dello stesso riferito al periodo ottobre  2008-settembre  2009
(45.099,67). 
  11.  Nella  propria  relazione,  il  certificatore   dichiara   che
l'algoritmo di calcolo  adottato  da  Telecom  Italia  per  il  primo
indicatore e' conforme a quanto previsto dall'art. 6, comma  1  della
delibera. In particolare, il certificatore ha verificato che: 
    i) la definizione del perimetro della rete  di  accesso  in  rame
adottata fosse  coerente  con  quanto  indicato  nell'allegato  della
determinazione n. 22/2010 dell'OdV; 
    ii) le  causali  di  scarto  considerate  fossero  conformi  alla
definizione di KO di rete fornita dall'OdV  nella  determinazione  n.
17/2009 e che non esistessero altre causali  riconducibili  a  KO  di
rete; 
    iii) il database delle richieste di attivazione e dei KO di  rete
avesse la completezza necessaria ai fini del calcolo dell'indicatore; 
    iv) il periodo di rilevazione dei KO di rete fosse  coerente  con
l'obiettivo di verifica della delibera; 
    v) la definizione di «ordine ripetuto» fosse  conforme  a  quanto
disposto al punto 287 della delibera e la modalita' di individuazione
degli ordini «figli», alla base  dell'eliminazione  degli  ordini  di
lavoro, fosse conforme all'allegato della determinazione n. 22/2010 e
alla determinazione n. 14/2010 dell'OdV. 
  12.  Il  certificatore  ha  verificato  la  misura  e   l'andamento
dell'indicatore   comunicati   da   Telecom   Italia   ricalcolandone
puntualmente il valore e giungendo ad un risultato che si discosta in
maniera non significativa rispetto al  valore  calcolato  da  Telecom
Italia. Il certificatore ha dunque concluso che l'obiettivo  definito
per l'indicatore KO di rete sia stato conseguito da  Telecom  Italia.
(2) 
 
                       Manutenzione preventiva 
 
  13.  Nella  propria  relazione  Telecom  Italia  afferma  di   aver
considerato i tre progetti individuati dall'Autorita' nella  delibera
ed indica,  per  ciascuno  di  essi,  il  sistema  informativo  e  la
reportistica  utilizzati  come  fonte  dei  dati   per   il   calcolo
dell'indicatore.  L'operatore  evidenzia  che  l'obiettivo   relativo
all'indicatore  in  questione  e'  stato  conseguito,  in  quanto  il
rapporto tra il numero di  interventi  realizzati  ed  il  numero  di
interventi previsti risulta pari al 97,66%, quindi maggiore  rispetto
al 95% previsto dall'art. 7, comma 4 della delibera. 
  14. A tal proposito, il certificatore dichiara che  la  metodologia
di calcolo per il secondo indicatore e' conforme  a  quanto  previsto
dall'art. 6, comma 2 della delibera. In particolare, il certificatore
ha verificato che: 
    i) la fonte utilizzata per acquisire i dati relativi al numero di
interventi pianificati per  i  progetti  previsti  fosse  conforme  a
quanto previsto dalla delibera e coerente con i dati inviati  all'OdV
per la revisione ciclica della qualita' della rete di accesso; 
    ii) le fonti da cui sono  stati  acquisiti  i  dati  relativi  al
numero di interventi realizzati per i progetti fossero complete e che
i dati ricavati fossero coerenti, tra l'altro, con i dati  comunicati
da Telecom Italia all'OdV. 
  15.  Il   certificatore   ha   altresi'   ricalcolato   il   valore
dell'indicatore, che si e' discostato in  maniera  non  significativa
rispetto al valore calcolato da Telecom Italia.  In  conclusione,  il
certificatore  ha  ritenuto  che  anche  l'obiettivo   definito   per
l'indicatore manutenzione preventiva sia stato conseguito da  Telecom
Italia. 
 
                           Tasso di guasto 
 
  16. Telecom Italia ha calcolato il tasso di guasto come il rapporto
tra il numero di interventi on field (richiesti per risolvere  guasti
relativi sia ai servizi di telefonia vocale  sia  a  quelli  a  banda
larga)  ed  il  numero  di  linee  attive.  Le  informazioni  per  la
determinazione del numero di interventi on field,  delle  consistenze
(in termini di linee attive) retail e  delle  consistenze  wholesale,
sono state  estratte  rispettivamente  dal  sistema  «Nautilus»,  dal
sistema «Data WareHouse DW2» e dal sistema «Pitagora». Telecom Italia
evidenzia che l'obiettivo  relativo  al  tasso  di  guasto  e'  stato
conseguito, in quanto il valore dell'indicatore riferito  al  periodo
ottobre  2009-settembre  2010,  pari  al  15,1%,  risulta   inferiore
rispetto  al  valore  dello  stesso  riferito  al   periodo   ottobre
2008-settembre 2009 che e' pari al 18,2%. 
  17. A tale riguardo,  il  certificatore  dichiara  che  l'algoritmo
adottato da Telecom Italia per il calcolo  del  terzo  indicatore  e'
conforme a quanto previsto dall'art. 6, comma 3  della  delibera.  Il
certificatore ha verificato, fra l'altro, che: 
    i) l'identificazione  delle  tipologie  di  guasti  segnalati  da
Telecom Italia fosse conforme a quanto disposto dall'Autorita'  nella
delibera ed inoltre anche a quanto disposto,  sempre  dall'Autorita',
con le delibere n. 254/04/CSP e n. 131/06/CSP; 
    ii) le consistenze medie delle linee  attive  utilizzate  fossero
conformi a quanto previsto dalla delibera e  la  metodologia  per  il
loro calcolo fosse coerente con quella utilizzata nella  contabilita'
regolatoria di rete fissa di Telecom Italia; 
    iii)  la  base  dati  relativa  ai  guasti  segnalati  presa   in
considerazione     fosse     sottoposta      ai      processi      di
surveillance/manutenzione aziendale, rilevando inoltre che la  stessa
e' stata  oggetto  di  una  verifica  da  parte  dell'Autorita'  come
previsto dalle delibere n. 254/04/CSP e n. 131/06/CSP. 
  18.  Il   certificatore   ha   altresi'   ricalcolato   il   valore
dell'indicatore, che si e' discostato in  maniera  non  significativa
rispetto al valore calcolato da Telecom Italia, ritenendo quindi  che
anche l'obiettivo definito per l'indicatore tasso di guasto sia stato
conseguito. 
 
                    Le valutazioni dell'Autorita' 
 
  19. Al  fine  di  poter  formulare  le  proprie  valutazioni  sulla
relazione ricevuta  da  Telecom  Italia,  gli  uffici  dell'Autorita'
(uffici) hanno sentito in audizione i rappresentanti  della  societa'
il giorno 31 gennaio 2011. Agli uffici e' inoltre pervenuto  in  data
25 gennaio 2011 un documento di un operatore contenente  osservazioni
concernenti principalmente l'indicatore KO di rete. 
  20. In merito alla valutazione  dell'indicatore  KO  di  rete,  gli
uffici hanno richiesto a Telecom Italia di fornire ulteriori dettagli
circa: 
    i) la tipologia di ordini ricevuti considerata; 
    ii) le causali di scarto utilizzate; 
    iii) l'algoritmo impiegato per eliminare dal computo  gli  ordini
di lavoro «ripetuti» e la sua  coerenza  con  quanto  indicato  nelle
determinazioni dell'OdV. 
  21. In merito alla tipologia di ordini considerata, Telecom  Italia
ha chiarito di aver incluso nella propria analisi tutti gli ordini di
attivazione e migrazione ricevuti dagli operatori, queste ultime sole
relative  a  passaggi  di  clienti  tra  due  operatori  alternativi,
escludendo dal computo le richieste di migrazione di  clienti  da  un
operatore alternativo verso Telecom Italia (i cosiddetti  «rientri»).
Seguendo  tale  impostazione,  Telecom  Italia   ritiene   di   avere
correttamente  interpretato  la  delibera,  la  quale   precisa   che
l'indicatore  si  riferisce  alle  richieste  di  attivazione   degli
operatori e non anche alle richieste di rientro da parte  di  Telecom
Italia. La stessa evidenzia che tale impostazione e'  stata  peraltro
condivisa con il certificatore. 
  22. A tale riguardo, l'Autorita' ritiene che  l'approccio  adottato
da Telecom Italia, consistente nel considerare le sole  richieste  di
attivazione e di migrazione da parte degli operatori alternativi, sia
coerente con l'obiettivo stabilito  dalla  delibera  di  misurare  la
qualita' dei servizi offerti da Telecom Italia agli altri  operatori.
Tale approccio risulta peraltro conforme al testo dell'art. 5,  comma
2, lettera a) in cui  la  percentuale  dei  rifiuti  e'  riferita  al
«totale delle richieste degli operatori». 
  23.  In  merito  alle  causali   di   scarto   ritenute   attinenti
all'indicatore  KO  di  rete,  Telecom  Italia  dichiara   di   avere
selezionato esclusivamente le causali  relative  alle  richieste  che
hanno avuto esito negativo per indisponibilita' di risorse  di  rete,
come indicato nelle  premesse  della  delibera.  Su  richiesta  degli
uffici, la societa'  ha  fornito  ulteriori  chiarimenti  rispetto  a
quanto riportato nella relazione in merito alle motivazioni,  che  la
societa' dichiara di aver condiviso con il certificatore,  alla  base
della selezione delle causali di scarto attinenti ai  «KO  di  rete».
Nello specifico Telecom Italia ha rappresentato di  aver  considerato
come perimetro della rete di  accesso,  ai  fini  dell'individuazione
delle causali di scarto per indisponibilita' di risorse, il  segmento
di rete che va dal box (sito  presso  l'abitazione  del  cliente)  al
permutatore della centrale locale (Main distribution frame). 
  24. L'Autorita' a tale  riguardo  ha  verificato  se  la  specifica
definizione di KO di rete adottata da Telecom Italia sia coerente con
quanto indicato dall'art. 5,  comma  2,  lettera  a)  della  delibera
(«percentuale dei rifiuti sul totale delle richieste degli  operatori
motivati  da  problematiche  inerenti  la  rete  di   accesso»).   Si
evidenzia, inoltre, che al  punto  287  della  delibera  l'Autorita',
nell'indicare che ai fini del calcolo  del  suddetto  indicatore  non
devono  essere  presi  in  considerazione  gli   ordini   di   lavoro
«ripetuti», ha specificato che  devono  essere  considerate  le  sole
richieste di attivazione che abbiano ricevuto un esito  negativo  per
indisponibilita' di risorse di rete. Si richiama, a  tale  proposito,
che  il  Gruppo  di  monitoraggio   impegni   (GMI)   dell'Autorita',
nell'ambito delle proprie attivita', ha definito i KO  di  rete  come
«ordinativi rigettati da Telecom Italia nel caso di  indisponibilita'
di risorsa di rete». Con riferimento a quanto  indicato  all'art.  5,
comma 2, lettera a) della delibera (laddove si individua il perimetro
di rete da  considerare,  ovvero  la  rete  di  accesso)  l'Autorita'
ritiene che il perimetro  di  rete  rilevante  ai  fini  del  calcolo
dell'indicatore sia quello che va dal permutatore  urbano  principale
al box sito presso la sede del cliente. Le causali di scarto relative
ad indisponibilita'  di  risorse  rete  che  sono  attinenti  a  tale
perimetro sono le seguenti: 
    i)  indisponibilita'  di   risorse   per   la   costruzione   del
collegamento; 
    ii) indisponibilita' di percorsi di rete di accesso; 
    iii) indisponibilita' di un numero  sufficiente  di  percorsi  di
rete di accesso; 
    iv) risorse di rete non disponibili per rete satura; 
    v) risorse non disponibili; 
    vi) ed incompatibilita' tecnica. 
  L'Autorita' ritiene tuttavia che quest'ultima causale vada  esclusa
in quanto non riferibile ad indisponibilita' di una risorsa  di  rete
(3) . L'Autorita' ritiene quindi che le causali di scarto individuate
da Telecom Italia siano coerenti con quanto stabilito dalla  delibera
relativamente al perimetro di rete ed alla tipologia  di  causali  di
scarto. 
  25. In merito al valore dell'indicatore KO di  rete,  si  evidenzia
che se, da un lato l'art. 5 della delibera definisce l'indicatore  in
forma percentuale, dall'altro, l'art. 6 della stessa delibera prevede
che l'indicatore venga calcolato come  «media  ponderata  dei  KO  di
rete», rappresentazione che e' stata adottata da Telecom Italia nella
sua relazione. L'Autorita' rileva che  il  suddetto  indicatore  puo'
comunque essere agevolmente  calcolato  anche  in  forma  percentuale
sulla base dei dati forniti nella relazione e che anche in tale forma
esso soddisfa gli obiettivi per  la  verifica  della  qualita'  della
rete. Infatti, il valore dell'indicatore, ricalcolato dagli uffici in
forma percentuale, risulta per il periodo ottobre 2009-settembre 2010
pari a 3,02% e, quindi, inferiore rispetto al valore dello stesso per
il periodo ottobre 2008-settembre 2009,  pari  a  3,19%.  L'Autorita'
ritiene comunque opportuno, anche per le verifiche relative al  2012,
che la verifica della qualita' della rete  di  Telecom  Italia  debba
basarsi sul calcolo dell'indicatore KO di rete in forma  percentuale,
in quanto maggiormente rappresentativo della qualita' del processo di
provisioning dei servizi. 
  26. Sugli ordini ripetuti  si  rappresenta  quanto  segue.  Telecom
Italia ha fornito alcuni chiarimenti circa l'algoritmo  adottato  per
eliminare  dal  computo  dell'indicatore   gli   ordini   di   lavoro
«ripetuti», come previsto dalla delibera.  L'operatore  ha  chiarito,
tra  l'altro,  che  l'algoritmo  ha  ripreso  la   metodologia   gia'
sviluppata dall'OdV per l'individuazione delle relazioni padre-figlio
tra gli ordini. Una volta individuate tali relazioni, l'algoritmo  ha
escluso tutti gli ordini figli successivi ad un ordine di lavoro  per
il quale e' stato gia'  conteggiato  un  KO  di  rete  nell'arco  del
periodo temporale considerato. 
  27. L'Autorita', preso atto degli  ulteriori  elementi  forniti  da
Telecom Italia nel  corso  dell'audizione,  ritiene  che  l'algoritmo
adottato dalla stessa  sia  coerente  con  l'obiettivo  stabilito  in
delibera di misurare i KO di rete escludendo dal computo  gli  ordini
ripetuti. 
  28.  Con  riferimento   all'indicatore   manutenzione   preventiva,
l'Autorita', sulla base delle informazioni fornite da Telecom  Italia
e  delle  verifiche  svolte  dal  certificatore,   ritiene   che   la
metodologia utilizzata dalla societa' per la misura e l'andamento del
suddetto indicatore sia conforme a quanto previsto dalla delibera. 
  29. Con riferimento all'indicatore  tasso  di  guasto,  gli  uffici
hanno inoltre chiesto maggiori dettagli circa la metodologia adottata
per il relativo calcolo e i «codici di  riscontro  guasto»  adottati.
Telecom Italia ha specificato che la metodologia ed i codici  sono  i
medesimi utilizzati in ottemperanza alle delibere n. 254/04/CSP e  n.
131/06/CSP,  ma  la  valutazione  e'  stata  estesa  in  maniera   da
considerare  i  servizi  offerti  alla   clientela   wholesale.   Con
riferimento al numero di interventi on field inerenti ai  guasti  dei
servizi di accesso xDSL simmetrico e ISDN PRA, tuttavia,  considerata
la complessita' della  procedura  di  estrazione  dei  dati,  Telecom
Italia ha precisato che essi sono stati calcolati sulla base dei dati
disponibili in contabilita' regolatoria 2009 per i servizi ISDN  PRA.
In ogni caso, considerati i volumi relativamente  poco  significativi
per questi servizi, l'impatto di questa stima sulla  valutazione  del
suddetto indicatore risulta, secondo Telecom Italia, molto limitato. 
  30. A tale riguardo l'Autorita' ritiene che la metodologia adottata
per  il  calcolo  dell'indicatore  tasso  di  guasto   possa   essere
considerata  coerente  con  quanto  indicato   nella   delibera.   In
particolare, circa la stima effettuata da Telecom Italia  del  numero
di interventi on field inerenti ai guasti dei servizi di accesso xDSL
simmetrico e ISDN PRA, gli uffici  hanno  verificato  che  il  valore
stimato e'  effettivamente  ininfluente  ai  fini  della  valutazione
finale e quindi ritengono ammissibile l'impostazione seguita. 
 
                 Tutto cio' premesso e considerato; 
 
  Udita la relazione dei commissari Roberto Napoli e  Enzo  Savarese,
relatori  ai  sensi  dell'art.   29   del   regolamento   concernente
l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita'; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Le verifiche sulla qualita' e  l'ammodernamento  della  rete  di
accesso di Telecom Italia, svolte ai sensi degli articoli 5,  6  e  7
della delibera n. 578/10/CONS, hanno avuto riscontro favorevole  come
illustrato nelle premesse del presente provvedimento. 
  2. Le variazioni in aumento  dei  prezzi  dei  servizi  di  accesso
all'ingrosso previste, per l'anno 2011, dalla delibera n. 578/10/CONS
sono pertanto applicabili. 
  Avverso il presente provvedimento puo' essere presentato ricorso al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, entro  sessanta  giorni
dalla data di comunicazione del provvedimento stesso  (articoli  135,
comma 1, lettera  b),  e  119,  comma  2,  del  codice  del  processo
amministrativo), ovvero puo' essere proposto ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica,  ai  sensi  dell'art.  8,  comma  2  del
decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre  1971,  n.  1199,
entro il termine di centoventi giorni dalla data di comunicazione del
provvedimento stesso. 
  La presente delibera e' notificata  alla  societa'  Telecom  Italia
S.p.a. 
  La presente delibera e' pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica  italiana,  nel  Bollettino  ufficiale  e  sul  sito   web
dell'Autorita'. 
    Roma, 16 febbraio 2011 
 
                                                        Il presidente 
                                                          Calabro'    
 
I commissari relatori 
  Napoli - Savarese 

(1) L'Accordo  quadro  recepisce   le   specifiche   tecniche   sulle
    attivazioni e le migrazioni,  comprese  le  relative  causali  di
    scarto, definite nella  circolare  dell'Autorita'  del  9  aprile
    2008. 

(2) Si evidenzia  che  il  certificatore  ha  effettuato  le  proprie
    verifiche utilizzando  l'intero  campione  disponibile  di  dati,
    accedendo ai medesimi  database  utilizzati  da  Telecom  Italia,
    senza quindi far ricorso ad un'analisi campionaria. 

(3) L'OdV definisce i KO per incompatibilita' tecnica come quelli che
    «si verificano in tutti quei casi in cui l'ordinativo  di  lavoro
    preveda delle caratteristiche tecniche  che  non  possono  essere
    soddisfatte dalla particolare  realta'  impiantistica  a  cui  si
    riferiscono: un esempio puo' essere l'eccessiva lunghezza di  una
    linea che non permette il raggiungimento dei parametri fisici per
    l'attivazione di un servizio ADSL piuttosto che  l'impossibilita'
    di attivare un servizio dati alla velocita' richiesta. In  questi
    ultimi casi e' possibile per l'operatore riproporre  l'ordinativo
    di lavoro per un servizio a velocita' inferiore».