IL DIRETTORE GENERALE  
                       della giustizia civile 
 
  Vista l'istanza del Sig. Piacentini Riadi, nato il 23 agosto 1979 a
Surabaya (Indonesia), cittadino italiano,  diretta  ad  ottenere,  ai
sensi dell'art. 16 del d. lgs. 206/2007, il riconoscimento del titolo
professionale di "Abogado"  ai  fini  dell'accesso  ed  esercizio  in
Italia della professione di avvocato; 
  Visti gli articoli 1 e 8 della  legge  29  dicembre  1990  n.  428,
recante  disposizioni  per  l'adempimento   di   obblighi   derivanti
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea; 
  Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 di  attuazione
della direttiva n.  2005/36/CE  del  7  settembre  2005  relativa  al
riconoscimento delle qualifiche professionali; 
  Visto il decreto ministeriale 28 maggio 2003 n. 191, che adotta  il
regolamento di cui all'art. 9 del decreto legislativo  sopra  citato,
in materia di prova attitudinale per l'esercizio della professione di
avvocato; 
  Considerato che nella fattispecie il richiedente sig. Piacentini e'
in possesso del  titolo  accademico  ottenuto  nell'ottobre  2005  in
Italia presso la Universita' degli studi di Torino; 
  Considerato che il  medesimo  risulta  avere  sostenuto  gli  esami
richiesti dall'ordinamento  spagnolo  al  fine  dell'ottenimento  del
provvedimento di omologa  del  titolo  di  accademico  conseguito  in
Italia a quello analogo spagnolo; 
  Considerato che il Ministerio dell'Educacion spagnolo, con atto del
10 agosto 2010, avendo accertato il superamento degli esami previsti,
ha   certificato   l'omologa   della   laurea   italiana   a   quella
corrispondente spagnola; 
  Considerato che ha documentato di essere  iscritto  da  marzo  2011
all'«Ilustre Colegio de Abogados» di Madrid (Spagna); 
  Ritenuto che i certificati relativi  alla  frequenza  di  corsi  di
vario  tipo  indetti  in  Italia  non  possono   essere   tenuti   in
considerazione ai fini di una diminuzione della misura compensativa; 
  Ritenuto di non attribuire rilevanza ai  certificati  di  attivita'
presso studi legali italiani, prodotti dall' interessata, ai fini  di
una ulteriore diminuzione della misura  compensativa,  in  quanto  si
tratta di attivita' analoga a quella che puo' essere  svolta  durante
la pratica forense, gia' tenuta in considerazione per una diminuzione
della misura stessa; 
  Considerato, inoltre, che ai sensi dell'art. 22, comma secondo, del
decreto legislativo  206/2007,  per  l'accesso  alla  professione  di
avvocato il riconoscimento e' subordinato al superamento di una prova
attitudinale; 
  Considerato che il richiedente ha documentato di avere superato  la
prova scritta  dell'esame  di  abilitazione  per  la  professione  di
avvocato in Italia; 
  Ritenuto che, ai fini  di  colmare  la  differenza  sostanziale  di
preparazione  richiesta  dall'ordinamento  italiano  per  l'esercizio
della  professione  di   avvocato   rispetto   a   quella   acquisita
dall'interessato, non puo' non tenersi conto che lo stesso, oltre che
possedere una formazione accademica ed istituzionale, ha  dato  prova
di avere compiuto la prescritta pratica in Italia  nonche'  di  avere
superato,  con  esito  positivo,  le  prove  scritte  dell'esame   di
abilitazione alla professione forense; 
  Ritenuto che il  superamento  della  prova  scritta  dell'esame  di
abilitazione alla professione forense puo' consentire di limitare  la
misura  della  prova  attitudinale  alla  sola  prova  orale,   quale
presupposto essenziale per la verifica della capacita'  professionale
dell'interessato; 
  Ritenuto, quindi, che si rende  necessario  prescrivere  una  prova
attitudinale che consista in una prova orale su materie essenziali al
fine dell'esercizio della professione di avvocato in Italia; 
  Viste le determinazioni della Conferenza di  servizi  nella  seduta
del 1° aprile 2011; 
  Sentito il conforme parere del rappresentante  di  categoria  nella
seduta sopra indicata; 
 
                              Decreta: 
 
  Al Sig. Piacentini  Riadi,  nato  il  23  agosto  1979  a  Surabaya
(Indonesia),  cittadino   italiano,   e'   riconosciuto   il   titolo
professionale di «abogado» quale titolo valido per l'iscrizione  all'
albo degli avvocati. 
  Detto riconoscimento e' subordinato al superamento  della  seguente
prova attitudinale, da svolgersi in lingua italiana: 
    Unica prova orale su due materie:  una  prova  su  deontologia  e
ordinamento professionale; una prova su una tra le  seguenti  materie
(a scelta del candidato): diritto  civile,  diritto  penale,  diritto
amministrativo  (sostanziale  e  processuale),  diritto   processuale
civile, diritto processuale penale, diritto commerciale. 
  Il  richiedente,  per  essere  ammesso   a   sostenere   la   prova
attitudinale, dovra' presentare al Consiglio Nazionale degli avvocati
domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del  presente
decreto. 
  La  commissione,  istituita  presso  il  Consiglio  Nazionale,   si
riunisce su convocazione del  Presidente  per  lo  svolgimento  delle
prove di esame, fissandone il calendario.  Della  convocazione  della
commissione e del calendario fissato per le prove e'  data  immediata
notizia al richiedente al recapito da questi indicato nella domanda. 
  La  commissione  rilascia  all'interessato   certificazione   dell'
avvenuto superamento dell'esame,  al  fine  dell'iscrizione  all'albo
degli avvocati. 
 
    Roma, 8 giugno 2011 
 
                                     Il direttore generale: Saragnano