Il Ministero delle politiche agricole alimentari e  forestali  ha
ricevuto, nel quadro della procedura prevista dal regolamento (CE) n.
510/2006 del  Consiglio  del  20  marzo  2006,  l'istanza  intesa  ad
ottenere  la  modifica   del   disciplinare   di   produzione   della
denominazione  di  origine  protetta  «Chianti  Classico»,   riferita
all'olio extra vergine di oliva, registrata con regolamento  (CE)  n.
2446/2000 del 6 novembre 2000. 
    Considerato che la modifica e' stata presentata dal Consorzio  di
tutela della denominazione di origine protetta olio extra vergine  di
oliva Chianti Classico, con sede in via Scopeti, 155 - Sant'Andrea in
Percussina - 50026 San Casciano in Val di Pesa (Firenze),  e  che  il
predetto Consorzio  e'  l'unico  soggetto  legittimato  a  presentare
l'istanza  di  modifica  del  disciplinare  di  produzione  ai  sensi
dell'art. 14 della legge n. 526/1999. 
    Ritenuto che le modifiche proposte non attenuano il legame  della
denominazione con l'ambiente geografico. 
    Considerato altresi',  che  l'art.  9  del  regolamento  (CE)  n.
510/2006 prevede la possibilita' da  parte  degli  Stati  membri,  di
chiedere  la   modifica   ai   disciplinari   di   produzione   delle
denominazioni registrate. 
    Il Ministero delle  politiche  agricole  alimentari  e  forestali
acquisito il parere della  regione  Toscana  circa  la  richiesta  di
modifica,  ritiene  di  dover  procedere   alla   pubblicazione   del
disciplinare di produzione della D.O.P. «Chianti Classico» cosi' come
modificato. 
    Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative  alla
presente proposta, dovranno essere  presentate,  al  Ministero  delle
politiche  agricole  alimentari  e  forestali  -  Dipartimento  delle
politiche competitive del mondo rurale e della qualita'  -  Direzione
generale per lo sviluppo agroalimentare e della qualita' -  SAQ  VII,
via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro trenta giorni dalla  data
di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
della presente proposta, dai  soggetti  interessati  e  costituiranno
oggetto di opportuna valutazione da  parte  del  predetto  Ministero,
prima della trasmissione della suddetta  proposta  di  modifica  alla
Commissione europea.