IL DIRETTORE GENERALE 
              della pesca marittima e dell'acquacoltura 
 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio  2012,
n. 41, inerente il  regolamento  di  riorganizzazione  del  Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell'art. 2,
commi 8-bis, 8-quater e 8-quinquies, del  decreto-legge  30  dicembre
2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26  febbraio
2010, n. 25, e dell'art. 1, comma  3,  del  decreto-legge  13  agosto
2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre
2011, n. 148; 
  Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4,  concernente  le
misure per il riassetto della normativa in  materia  di  pesca  e  di
acquacoltura, in attuazione dell'art. 28 della legge 4  giugno  2010,
n. 96; 
  Visto il regolamento (CE) n. 1198/2006 del 27 luglio 2006, relativo
al Fondo europeo per la pesca (FEP); 
  Visto  in  particolare  l'art.  21,  lettera  a,  punto  iii),  del
regolamento CE n. 1198/2006 inerente il piano  di  adeguamento  dello
sforzo di pesca elaborato a fronte della riduzione sostanziale  delle
possibilita' di pesca nel quadro di un accordo  internazionale  o  di
altra intesa; 
  Visto il regolamento (CE) n.  498/2007  della  Commissione  del  26
marzo 2007,  con  il  quale  sono  state  definite  le  modalita'  di
applicazione del regolamento di base, relativo al Fondo  europeo  per
la pesca; 
  Visto il programma operativo dell'intervento  comunitario  del  FEP
per il periodo di programmazione 2007-2013, approvato da  ultimo  con
decisione (CE) C(2010) 7914 dell'11  novembre  2010,  e  la  relativa
revisione predisposta in conformita' al disposto di cui all'art.  18,
comma  2,  del  citato  regolamento  (CE)  n.  1198/2006  ed  inviata
ufficialmente alla Commissione europea in data 5 luglio 2012; 
  Visto il decreto direttoriale  22  maggio  2010,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie  generale  -  n.
295 del 18 dicembre 2010, di adozione del piano di adeguamento  dello
sforzo di pesca delle unita' operanti  nell'ambito  dell'accordo  tra
l'Unione europea e la Repubblica islamica di Mauritania; 
  Considerato  che  l'obiettivo  atteso  di  riduzione  della  flotta
oceanica italiana operante nell'ambito dell'accordo CE  -  Mauritania
e' stato fissato, dal piano di adeguamento di cui al D.D.  22  maggio
2010 e correlativamente  dal  programma  operativo  nazionale,  nella
misura del 63,5% (in termini assoluti 2315 GT su di un totale di 3645
GT; in termini numerici di cinque motopescherecci  su  un  totale  di
sette); 
  Considerato che per il conseguimento degli obiettivi  di  riduzione
della flotta  da  pesca  interessata  dal  piano  di  adeguamento  e'
stabilito il termine di due anni dall'entrata in vigore del piano  di
disarmo previsto dal piano di adeguamento medesimo; 
  Considerato che il suddetto decreto  prevede  l'entrata  in  vigore
dello  stesso  a  decorrere   dalla   data   di   registrazione   del
provvedimento da parte degli  organi  controllo  quale  requisito  di
efficacia; 
  Considerato che  tale  decreto  e'  stato  registrato  dall'ufficio
centrale del bilancio  in  data  25  agosto  2010  e,  pertanto,  gli
obiettivi di riduzione devono essere  realizzati  entro  i  due  anni
successivi, coincidenti con il 25 agosto 2012; 
  Vista l'istanza dell'armatore interessato,  presentata  in  data  3
agosto 2012 e assunta a protocollo n. 19993 del 7 agosto 2012, con la
quale si chiede la proroga, sino al 31 dicembre 2012, del termine per
il completamento delle procedure  tecnico/amministrative  finalizzate
all'arresto  definitivo  della  quinta  ed  ultima  nave   da   pesca
interessata dal piani di adeguamento; 
  Considerato che il  raggiungimento  degli  obiettivi  di  riduzione
dello sforzo di pesca costituisce  l'interesse  pubblico  prioritario
perseguito  dall'amministrazione  quale  autorita'  di  gestione  del
programma operativo FEP; 
  Vista la nota del 7 agosto 2012 con la quale  e'  stato  comunicato
agli competenti della DG Mare l'intendimento dell'amministrazione  di
concedere la proroga richiesta sino al 18 dicembre 2012; 
  Ritenuto pertanto di accogliere la suddetta  richiesta  di  proroga
per consentire la definizione delle procedure di  arresto  definitivo
dell'ultima nave oggetto  di  riduzione  dello  sforzo  di  pesca  in
Mauritania al fine di completare il piano di ritiro e raggiungere gli
obiettivi, in termini di GT e Kw, fissati dal  piano  di  adeguamento
medesimo e dal programma operativo; 
 
                              Decreta: 
 
  Il programma di arresto definitivo previsto dal piano di disarmo di
cui  al  piano  di  adeguamento  in  premessa  citato,  deve   essere
realizzato entro il 18 dicembre 2012. 
  Il presente decreto e' trasmesso all'organo  di  controllo  per  la
registrazione  ed  e'  divulgato  attraverso  il  sito  internet  del
Ministero  delle  politiche  agricole  alimentari   e   forestali   e
l'affissione nell'albo delle capitanerie di porto, nonche' pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
 
    Roma, 8 agosto 2012 
 
                                         Il direttore generale: Abate 
 

Registrato alla Corte dei conti il 26 settembre 2012 
Ufficio di controllo atti MISE - MIPAAF, registro n.  11,  foglio  n.
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