Con decreto  ministeriale  n.  557/PAS/E/019584/XVJ/CE/C  del  22
gennaio  2014,  il  manufatto  esplosivo  di  seguito  riportato   e'
classificato, ai sensi dell'art. 19,  comma  3  a),  del  decreto  19
settembre  2002,  n.  272,  nella  categoria  dell'allegato  «A»   al
Regolamento di esecuzione del citato Testo Unico, con relativo numero
ONU e con la denominazione accanto indicati: 
      Denominazione esplosivo: «ASSIEME A4» (ref. VEG1H126536). 
      Numero Certificato: INERIS 0080.EXP.13.0066. 
      Data Certificato: 12 luglio 2013. 
      Numero ONU: 0349. 
      Classe di rischio: 1.4 S. 
      Categoria P.S.: V «A». 
    Sull'imballaggio del  manufatto  esplosivo  deve  essere  apposta
un'etichetta riportante, oltre  a  quanto  previsto  dalla  direttiva
93/15/CEE e dal decreto legislativo 14 marzo 2003,  n.  65,  recante:
«Attuazione delle direttive 1999/45/CE  e  2001/60/CE  relative  alla
classificazione, all'imballaggio e  all'etichettatura  dei  preparati
pericolosi»  e  successive  modificazioni,  anche  i  seguenti  dati:
denominazione del prodotto, numero ONU e classe  di  rischio,  numero
del certificato «CE del Tipo», categoria  dell'esplosivo  secondo  il
T.U.L.P.S., numero del presente provvedimento, nome del  fabbricante,
elementi identificativi dell'importatore o  del  produttore  titolare
delle licenze di polizia e  indicazione  di  eventuali  pericoli  nel
maneggio e trasporto. 
    Per il citato esplosivo il sig. Salvatore Spinosa, titolare delle
licenze ex articoli 46 e 47 T.U.L.P.S., in nome  e  per  conto  della
societa' «AVIO S.p.a.» con stabilimento sito in Colleferro  (Roma)  -
Corso  Garibaldi  n.  22,  ha  prodotto  l'attestato  «CE  del  Tipo»
rilasciato dall'Organismo Notificato «INERIS - FRANCIA» su  richiesta
della medesima societa'. Da tale certificato risulta  che  il  citato
esplosivo viene prodotto presso gli stabilimenti della societa' «AVIO
S.p.a.» con stabilimento sito in Colleferro (Roma) - Corso  Garibaldi
n. 22. 
    Avverso   il   presente   provvedimento   e'   ammesso    ricorso
giurisdizionale al T.A.R. o, in alternativa, ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica, rispettivamente, entro 60 o  120  giorni
dalla notifica.