IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI 
 
                            d'intesa con 
 
                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto la legge 26 febbraio 1987, n. 49, recante  «Nuova  disciplina
della Cooperazione dell'Italia con Paesi in via di sviluppo»,  ed  in
particolare 14-bis,  introdotto  dall'art.  8  del  decreto-legge  21
giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto
2013, n. 98; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1988, n.
177, recante «Regolamento di esecuzione della legge 26 febbraio 1987,
n. 49»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n.
18, recante «Ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri»; 
  Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, recante «Coordinamento delle
politiche  riguardanti  l'appartenenza  dell'Italia  alle   Comunita'
europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli  atti  normativi
comunitari»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 14 gennaio 1994, n.  20,  recante  «Disposizioni  in
materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti»; 
  Vista la legge 5 giugno 2003, n.  131,  recante  «Disposizioni  per
l'adeguamento   dell'ordinamento   della   Repubblica   alla    legge
costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3»; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006,  n.  163  «Codice  dei
contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture   in
attuazione delle direttive  2004/17/CE  e  2004/18/CE»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, recante  «Disposizioni
urgenti nell'ambito del Piano di azione per  lo  sviluppo  economico,
sociale e territoriale», convertito con modificazioni dalla legge  14
maggio 2005, n. 80, come per  ultimo  modificato  dall'art.  1  della
legge 13 agosto 2010, n. 149; 
  Vista la legge 18 giugno 2009, n. 69, ed in particolare l'art.  13,
comma 6 relativo alla partecipazione da parte delle  sedi  all'estero
alle attivita' di cooperazione allo sviluppo dell'Unione europea; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 1° febbraio  2010,
n. 54 «Regolamento recante norme in materia di autonomia gestionale e
finanziaria  delle  rappresentanze  diplomatiche   e   degli   Uffici
consolari di I categoria del Ministero degli affari esteri»; 
  Visto il decreto  legislativo  30  giugno  2011,  n.  123,  recante
«Riforma dei controlli di regolarita' amministrativa  e  contabile  e
potenziamento dell'attivita' di analisi e valutazione della spesa»; 
  Visto l'art. 60 del regolamento n. 966/2012 del Parlamento  europeo
e del  Consiglio  del  25  ottobre  2012  che  stabilisce  le  regole
finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga
il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002; 
  Visto il provvedimento  del  29  novembre  2012  con  il  quale  la
Commissione europea ha accreditato il Ministero degli affari esteri -
Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo  alla  «gestione
indiretta»  di  fondi  del  bilancio  dell'Unione  europea   relativi
all'Azione esterna dell'Unione e del Fondo europeo di sviluppo per la
realizzazione di programmi di cooperazione allo sviluppo; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                       Ambito di applicazione 
 
  1.  Il  presente  decreto  si  applica  alle  rendicontazioni   dei
programmi, progetti o interventi  rientranti  nella  finalita'  della
legge 26 febbraio 1987, n. 49, realizzati in partenariato con enti od
organismi  pubblici,  sovranazionali  o  privati,  mediante  appositi
accordi di programma, stipulati ai sensi della legge 7  agosto  1990,
n. 241, successivamente all'entrata in vigore  del  decreto-legge  21
giugno 2013 n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9  agosto
2013, n. 98.